La mail di risposta dice:
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Tutti i prodotti sono oggetto di un progressivo deterioramento dovuto ad una molteplicità di fattori.
Questo effetto, del tutto indipendente dai processi di fabbricazione o dall'Azienda produttrice, generalmente inizia a verificarsi già dopo primi 4 o 5 anni dalla produzione della scarpa.
Tali processi, che si possono considerare fisiologici, sono talvolta accelerati da condizioni di utilizzo particolari (per esempio, sbalzi di temperatura molto ampi e repentini, esposizione a luce o fonti di calore, una manutenzione non perfetta o conservazione in luogo non adatto) e talvolta indipendenti dalla frequenza di uso del prodotto.
Il poliuretano, qualsiasi sia la marca che lo utilizzi, è un materiale che per sua natura è soggetto ad un processo naturale che si chiama idrolisi. L´ idrolisi si traduce in un assorbimento dell´ umidità contenuta nell´ aria e che con il tempo indebolisce i legami delle molecole, e può, in alcuni casi, portare ad una situazione tale per cui dopo alcuni anni ed in dipendenza delle modalità in cui sono state conservate le scarpe, i legami molecolari si rompono portando ad uno sfaldamento dell´ intersuola stessa. I casi di questo genere sono comunque rari, tenuto conto dei numeri di scarpe vendute, ma paradossalmente succedono più spesso laddove la scarpa è utilizzata meno spesso e/o conservata in un luogo umido, come può essere un garage o un magazzino.
Non è molto diverso rispetto alle gomme delle macchine o delle moto, che si rovinano (tendono ad indurirsi, a deformare la carcassa e presentare screpolature o tagli) se la macchina/la moto viene tenuta ferma per un lungo periodo, costringendo il proprietario a cambiarle per ragioni di sicurezza (la gomma allunga la frenata, fa rumore, non tiene sul bagnato etc.).
Per evitarlo occorre usarla in maniera costante, utilizzandole su terreni adatti (gomme da cross su terreni accidentati, gomme da strada su strada), e facendo una costante e attenta manutenzione (gonfiandole alla pressione giusta, controllando il bilanciamento, pulendole quando sono sporche di fango).
Quindi, il primo consiglio è quello di utilizzare le scarpe per quello per cui sono state concepite, perché solo in questo modo vengono sollecitate e vengono utilizzate in condizioni di umidità, temperatura e terreni diversi. Inoltre, in questo modo, si ha modo di pulirle con acqua, e trattarle con le apposite creme per i pellami, che allungano la vita della scarpa stessa, in quanto anche la pelle non rimane la stessa, ma tende a perdere i liquidi naturali, specialmente se lasciate al sole oppure sporche di fango, che seccandosi, indurisce la pelle e può provocare delle lacerazioni. "