Prendo spunto da un’altra discussione per capire se le abitudini, il mercato, le tecnologie e i materiali sono effettivamente cambiati e se ha ancora senso acquistare i cosidetti “scarponi” per fare del normale trekking. Riporto Paiolo:
Sono cresciuto con il concetto che montagna = scarponi, anzi, le pedule… da ragazzino me ne avevano prese un paio bellissime, in goretex, enormi (in crescita, un numero che di fatto potrebbe andarmi ancora bene) e rigide come la morte. Dopo un po’ di scarpe a caso e poca montagna, cinque anni fa mi sono preso un paio di Scarpa in cuoio, gtx, vibram… tornavo a frequentare la montagna e mi servivano gli scarponi, ovviamente.
Ora che sono alla frutta e dovrei cambiarli, ho cominciato a guardare, di nuovo, altri scarponi, ma hanno davvero senso? Come dice @paiolo molti ormai usano scarpe basse o da trail, ed anche io in effetti ho cominciato ad utilizzare le Hoka Speedgoat in montagna ma non le trovo adatte. Funzionano e anche bene, ma sono troppo specialistiche, finirei per demolirle in poche uscite, non sono impermeabili e non proteggono dal freddo e da eventuali storte.
Ma quindi se si ricerca impermeabilità, protezione della caviglia e protezione dal freddo, torniamo a dover considerare solo lo scarpone di “vecchia” concezione?
Chiarisco cosa intendo con “scarpone di vecchia concezione” con un modello preso a caso ma che per me ben rappresentata lo scarpone, seppur sono consapevole che esistono varianti rivisitate in chiave più o meno moderna:
Ormai sempre più gente ha abbandonato gli scarponi ed utilizza, per le proprie uscite, calzature da trekking basse o ancor meglio scarpe da trail running. Se non fai alpinismo e non devi affrontare neve/ghiaccio gli scarponi in realtà hanno poco senso, li abbiamo utilizzati per decenni più per motivi culturali che per reale necessità.
Sono cresciuto con il concetto che montagna = scarponi, anzi, le pedule… da ragazzino me ne avevano prese un paio bellissime, in goretex, enormi (in crescita, un numero che di fatto potrebbe andarmi ancora bene) e rigide come la morte. Dopo un po’ di scarpe a caso e poca montagna, cinque anni fa mi sono preso un paio di Scarpa in cuoio, gtx, vibram… tornavo a frequentare la montagna e mi servivano gli scarponi, ovviamente.
Ora che sono alla frutta e dovrei cambiarli, ho cominciato a guardare, di nuovo, altri scarponi, ma hanno davvero senso? Come dice @paiolo molti ormai usano scarpe basse o da trail, ed anche io in effetti ho cominciato ad utilizzare le Hoka Speedgoat in montagna ma non le trovo adatte. Funzionano e anche bene, ma sono troppo specialistiche, finirei per demolirle in poche uscite, non sono impermeabili e non proteggono dal freddo e da eventuali storte.
Ma quindi se si ricerca impermeabilità, protezione della caviglia e protezione dal freddo, torniamo a dover considerare solo lo scarpone di “vecchia” concezione?
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Chiarisco cosa intendo con “scarpone di vecchia concezione” con un modello preso a caso ma che per me ben rappresentata lo scarpone, seppur sono consapevole che esistono varianti rivisitate in chiave più o meno moderna:
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