Scarponi Wild Climb Wip Light

Ero alla ricerca di un buon paio di scarpe per le mie uscite invernali.
Cercavo qualcosa che, non necessariamente nell’ordine, fosse:

  • un prodotto italiano possibilmente artigianale : basta con prodotti cinesi, coreani, malesi ecc. In Italia abbiamo l’eccellenza mondiale del settore calzaturiero;
  • adatta per ramponi semiautomatici;
  • traspirante;
  • si adattasse bene al mio piede;
  • rigida al punto giusto;
  • non costasse una fortuna.

Dopo varie ricerche, scartate marche più blasonate che non sto qui ad elencare, mi sono imbattuto nel modello WIP Light dell’italianissima Wild Climb di Montebelluna (TV), apprezzata soprattutto per le scarpette da arrampicata. Costruiscono scarpe da montagna da oltre 25 anni, usano pellami italiani(nello specifico pelle primo fiore 3 mm), membrane italiane (Windtex dell’italiana Vagotex), suola italiana (Vibram, non c’è bisogno certo di presentazione)



wild climb 6.jpg

Al di là dell’aspetto accattivante, ma è di certo una questione di gusti, mi ha subito attirato la compattezza della scarpa e soprattutto il modo in cui “chiudeva” in punta. Ciò mi faceva presupporre un’ottima comodità. Comodità in seguito riscontrata totalmente.


wild climb 3.jpg
wild climb 4.jpg


Le ho provate ed ho chiesto al negoziante di poterle indossare, almeno una mezz’ora .
Sono stato fortunato perché il negozio in questione (TUMA Montagna di Castel Gandolfo ) ha anche una parete di arrampicata interna (2 mt) ed esterna ( circa 8 mt) e su consiglio di uno dei gestori, che poi ho scoperto essere membro del soccorso alpino, ho potuto apprezzare rigidità e stabilità utilizzando gli appigli della parete interna.

Lo scarpone ha una generosa fascia di protezione gommata che sale all’altezza del tallone ed un peso specifico unitario di 875 gr.

La suola viene pubblicizzata dall’azienda “ con sistema Total Traction con intersuola in TPU rigido, offre il massimo supporto e stabilità torsionale.”


wild climb 9.jpg


La linguetta e la parte finale della tomaia (all’altezza del malleolo/tibia) sono di un tessuto di pelle estremamente morbido e comodo. Nessun attrito e/o frizione sono stati riscontrati in fase di utilizzo abbastanza prolungato (6 ore)

La soletta, pur non essendo di marca , è di sicuro comoda e contribuisce bene all'isolamento del piede.

Non mancano gli accorgimenti tecnici come l’efficiente blocco della tensione di lacci all’altezza del collo del piede(è possibile allacciare la scarpa con tensioni differenti tra parte bassa ed alta), i pallini di acciaio per favorire lo scorrimento dei lacci, membrana traspirante a spessore differenziato sulla generosa e morbidissima linguetta, tallone rinforzato con un materiale che non conosco(che sia l’intersuola TPU?) , 8 punti di fissaggio sulla tomaia.

wild climb 7.jpg
wild climb 8.jpg

Testata ieri sul Terminillo ho potuto constatare:


  • ottima stabilità del piede sia longitudinale sia soprattutto trasversale
  • completa impermeabilità e traspirabilità
  • ottimo confort di calzata anche con ramponi
  • ottima resa termica

wild climb 1.jpg
wild climb 5.jpg

In estrema sintesi: a mio avviso di certo un valido prodotto, di qualità tutta italiana che mi sento assolutamente di consigliare. :)
 
Le scarpette da arrampicata, a detta di un amico che ha un paio di I Must, funzionano molto bene. Se non sbaglio Il Risuolatore (che poi è la mente di Wild Climb) in passato ha certamente lavorato per La Sportiva e mi pare anche per Scarpa. Di esperienza ne hanno!
 
Ho fatto le tue stesse identiche considerazioni per l'acquisto dei miei scarponi! Volevo comprare un scarpa Italiana perché noi siamo i migliori! Ho optato per un paio di La Sportiva. Veramente buoni, ero contentissimo. Dopo una settimana mi cade l'occhio sull'etichetta: made in Romania. Ci sono rimasto di merda (scusate l'espressione). Invece conosci marche italiane di abbigliamento e materiale outdoor?
 
Ferrino, NO! Ho avuto una pessima esperienza con un paio di pantaloni della linea Highlab, che tra l'altro ho anche recensito qui sul forum, e devo dire che la qualità, per lo meno per quanto riguarda il vestiario, è precipitata verso il basso. Ho inveve una Lightent2 della quale sono contento
 
Si infatti bisogna distinguere i vari reparti. Per attrezzature è buona ma per il vestiario mi rivolgerei altrove. Ho da poco conosciuto la marca Camp. Tu hai esperienze in merito? La conosci?
 
Guarda, della Camp ho sia delle ghette, delle quali non ricordo il modello, che dei ramponcini Icemaster, e devo dire che mi ci sono sempre trovato bene. Ho anche un Imbraco Quasar, che se la gioca bene con un altro Black Diamond che posseggo, e una serie di rinvii (questi un po pesantucci, ma va bene). Per ora non mi ha mai fatto brutte sorprese, anzi
 
Mi serve un nuovo sacco a pelo ed avevo visto che per le mie esigenze il ferrino nightec 300 era perfetto....però volevo visionare altre marche Italiane...questi della camp sembrano buoni e leggeri...ma non è facile trovare proprio tutti i modelli...
 
sai, dipende appunto dalle esigenze e da come uno reagisce al freddo; io generalmente non lo soffro troppo ma ho optato per il 600 ugualmente, il 300 non l'ho provato ma credo proprio sia un buon sacco. Magari prova con la funzione cerca qui sul forum, magari c'è una recensione di qualcuno che lo ha utilizzato
 
@ Sirio: pagate 170 euro;

@ JLHooker: ho fatto anche io le tue stesse considerazioni su La Sportiva. Che delusione: mano d'opera a basso costo, occupazione e tasse all'estero, PREZZI italianissimi. Bah!:no::no:
 
@ Sirio: pagate 170 euro;

@ JLHooker: ho fatto anche io le tue stesse considerazioni su La Sportiva. Che delusione: mano d'opera a basso costo, occupazione e tasse all'estero, PREZZI italianissimi. Bah!:no::no:

Per carità la qualità c'è, però le tue considerazioni sono sacrosante, anche perché parliamo di più di 100 euro!
 
@ Sirio: pagate 170 euro;

@ JLHooker: ho fatto anche io le tue stesse considerazioni su La Sportiva. Che delusione: mano d'opera a basso costo, occupazione e tasse all'estero, PREZZI italianissimi. Bah!

Grazie della risposta. Il prezzo è altino per le mie tasche ma capisco e approvo la scelta. Non parliamo di montagna ma ci sono rimasto malissimo quando acquistando un paio di scarpe clarcks online ho visto l'etichetta made in vietnam...
 
Il problema è che gran parte delle aziende, italiane e non, hanno spostato la loro produzione in paesi dove il costo del lavoro/di produzione è notevolmente più basso. Questo impoverendo notevolmente il paese di origine e causando enorme disoccupazione. Nike sarebbe Nke se fosse nata in Vietnam o China??
Non credo proprio. E lo stesso possiamo dire di altre grosse marche. Il fatto, che a mio avviso acclara un il comportamento biasimabile, è che i guadagni di questi spostamenti sono rimasti tutte nelle tasche degli imprenditori. Le Nike(come le altre marche), continuano ad avere gli stessi prezzi di quando la produzione costava il doppio o il triplo di ora. Sono stati messi sul lastrico migliaia di lavoratori e le loro rispettive famiglie a tutto vantaggio di poche persone. E non voglio con questo certo fare un discorso politico. Spiace solo dover constatare la piccolezza del genere umano e la completa mancanza di etica che caratterizza i tempi in cui viviamo :wall:
 
Sono stati messi sul lastrico migliaia di lavoratori e le loro rispettive famiglie a tutto vantaggio di poche persone. E non voglio con questo certo fare un discorso politico.

senza attaccare inutili pipponi concordo a pieno ma penso che è proprio questo che fai un discorso politico, e che non c'è nemmeno nulla di male nel farlo :)
 
Per ritornare alla discussione:

170 €. non sono di certo pochi, non si discute. Bisogna però considerare che prodotti simili italiani, senza addentrarci troppo sulle provenienze dei vari materialie e senza citare le marche, stanno tra i 200 e i 260 €., con oscillazioni % comprese tra il 18 e il 52% in più. Un mio amico mi ha fatto vedere un paio di quechua(decathlon) a 154 € !:oops:
 
Il problema è che gran parte delle aziende, italiane e non, hanno spostato la loro produzione in paesi dove il costo del lavoro/di produzione è notevolmente più basso. Questo impoverendo notevolmente il paese di origine e causando enorme disoccupazione. Nike sarebbe Nke se fosse nata in Vietnam o China??
Non credo proprio. E lo stesso possiamo dire di altre grosse marche. Il fatto, che a mio avviso acclara un il comportamento biasimabile, è che i guadagni di questi spostamenti sono rimasti tutte nelle tasche degli imprenditori. Le Nike(come le altre marche), continuano ad avere gli stessi prezzi di quando la produzione costava il doppio o il triplo di ora. Sono stati messi sul lastrico migliaia di lavoratori e le loro rispettive famiglie a tutto vantaggio di poche persone. E non voglio con questo certo fare un discorso politico. Spiace solo dover constatare la piccolezza del genere umano e la completa mancanza di etica che caratterizza i tempi in cui viviamo :wall:
quoto in pieno
 
Molto interessanti, belli, secondo me anche abbastanza economici.. L'unico dubbio che mi lasciano è l'uso del windtex, non conosco la bontà di questa membrana. In base a cosa giudichi validà l'impermeabilità?

OT: Anche io ho avuto la stessa "sorpresa" con delle scarpe La Sportiva cinesissime -.-"
Gli scarponi di un certo livello però mi pare che siano ancora fatti in Italia (trango, batura, nepal etc..)
 
Ho fatto le tue stesse identiche considerazioni per l'acquisto dei miei scarponi! Volevo comprare un scarpa Italiana perché noi siamo i migliori! Ho optato per un paio di La Sportiva. Veramente buoni, ero contentissimo. Dopo una settimana mi cade l'occhio sull'etichetta: made in Romania. Ci sono rimasto di merda (scusate l'espressione). Invece conosci marche italiane di abbigliamento e materiale outdoor?



oh cavolo , mi hai fatto venire dubbi esistenziali :D
ma mi dici dove hai letto sugli scarponi lasportiva "made in romania"?
ne ho 2 paia , in entrambi c'è italy
 
Alto Basso