Scatola del kit di sopravvivenza

si parla tanto di cosa metterci dentro ma mai del contenitore.

Secondo me sarebbe giusto dedicarci un po' di attenzione e magari dare qualche suggerimento su dove reperirne.

Secondo me la scatola deve avere le seguenti caratteristiche:

Tappo con guarnizione il più basso possibile, in modo tale che la la scatola sia la più alta possibile e rigorosamente senza guarnizione. Questo perché permette di farci bollire liquidi, cucinare qualcosina ecc. Cosa non possibile con guarnizione e non ottima con bordo basso.

Il tappo nella parte interna andrebbe lucidato a specchio, in modo tale da poterlo usare per segnalazioni, per guardarsi (si pensi a qualcosa nell'occhio), per osservare l'interno di una tana sempre ocn la funzione riflettente. Inoltre io attacco sempre un pezzo di carta vetrata che può servire sia per accendere i fiammiferi che per affilare una lama.
SUl dorso esterno della scatola andrebbe inciso nome, cognome e gruppo sanguigno, come fosse una piastrina.

I bordi dovrebbero essere non troppo sottili perché in caso di vera emergenza è su quella che dobbiamo contare.

Altre indicazioni?
Che scatole avete voi?

:lol:

io direi che prima di scegliere il contenitore, occorre scegliere gli elementi di questo kit e poi il contenitore. Parlo di contenitore e non di scatola, perchè in questo caso avremmo già scelto un tipo di contenitore, che non è detto che sia la scelta migliore.

Aggiungo che il contenitore e il suo contenuto potrebbe anche variare a secondo della stagione.

Un esempio se questo.."utility bag" lo porto con me in inverno mi concentrerò di più su oggetti che mi possano essere utili per accendere un fuoco per esempio: firesteel + esca + accendino piezoelettrico antivento + accendino normale + busta impermeabile che contenga il tutto. Una parte nel contenitore e una parte in qualche tasca.

Se invece vado in estate firesteel + esca + accendino piezoelettrico antivento perchè se per esempio dovessi smarirli comunque d'estate se non sono uno completamente all'asciutto di esperienza un modo per accenderlo lo trovo, risulta comunque più facile visto il clima estivo.

L'errore potrebbe essere avere un "utility bag" perfetto per l'estate e partirci d'inverno
 
o_Oo_Oo_OCadmo, si tratta di punti di vista , ma per me inverno o estate , per ciò che riguarda il kit di sopravvivenza pari son. Niente di più facile che un temporale di becchi d'estate. Non vedo niente che giustifichi 2 tipi di kit diversi, uno in estate e uno in inverno. credo che il senso del kit sia quello di avere un contenitore che racchiuda il necessario e indispensabile senza rischiare di dimenticare nulla
 
o_Oo_Oo_OCadmo, si tratta di punti di vista , ma per me inverno o estate , per ciò che riguarda il kit di sopravvivenza pari son. Niente di più facile che un temporale di becchi d'estate. Non vedo niente che giustifichi 2 tipi di kit diversi, uno in estate e uno in inverno. credo che il senso del kit sia quello di avere un contenitore che racchiuda il necessario e indispensabile senza rischiare di dimenticare nulla

Non mi sono spiegato, intendo che se mi muovo di inverno porterò qualcosa in più per assicurarmi di accendere un fuoco, al contrario in esate si potrebbe anche decidere di non accendere nulla temperatura permettendo.

Anche con la legna bagnata da un temporale estivo il fuoco si potrò accendere per esempio di un ramo bagnato togli le punte e lo "spilltti" il suo interno risulterà asciutto. In inverno non è detto che le condizioni di umidità ti consentano di usare questo piccolo espediente. quindi se hai un accendino e ti si scarica/rompe in inverno ci resti fregato!! Questo era il senso di quello che volevo dire
 
riparto da Cadmo per dire che non mi è chiaro quale sia il tipo di contenitore migliore, in funzione in particolare del tipo di attività che svolgo e quindi di contenuto.
In generale immagino tre tipi di contenitore:
1) contenitore rifido (scatola o barattolo in alluminio o plastica)
2) contenitore semi-rigido (tipo le pouch militari o le borse mediche strutturate)
3) contenitore senza forma (sacchetto, marsupio morbido, trousse, ...).

La differenza tra i tre mi sembra incentrata sulla rigidità e sulla resistenza alla. In questo senso, se capisco bene, il tipo 1 rigido ha il grande beneficio di poter usare per bere o (se di metallo) per cuocere. Visto che chi viaggia ha con sè strumenti appositi, credo possa secure a casi “forti” survival o escursioni in zone remote.

Nel caso di trekking normali invece mi sembra che un tipo 2) o 3) vadano benissimo e forse anzi abbiano diversi benefici: leggerezza; portabilità (si adattano a qualunque spazio nello zaino e possono volendo possono portarsi anche da soli se faccio una Micro-escursione senza zaino).

Non credo che l’impermeabilità sia un requisito per nessuno dei tre, perché finché è chiuso basta un sacchetto di plastica attorno e quando lo apro ... è aperto! E comunque tutti e tre la garantiscono.

Forse la capacità di galleggiare è un requisito, soprattutto di 1) e 2), ma direi abbastanza estremo (no?).

Per quanto sopra sto valutando una di usare due soluzioni:
a) la trousse da bagno Quechua (https://www.decathlon.it/p/trousse-toilette-ultralight/_/R-p-173360?mc=8595305&c=BLU_TURCHESE): Piccola, economica, leggera, spazi separati per cose grandi e piccole, potatbilissima
b) una custodia semirigida da kit medico, di quelle con apertura a libro e retine sui due lati, che mantengono ordinate e ferme le cose (costo basso, leggero, più scomodo da portare).

Mi perdo qualcosa?
ogni opinione è molto gradita
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

Il concetto del "kit di sopravvivenza" è quello di risolvere dei problemi avendo solo quello, diversamente, se parti dal presupposto di avere altro con te anche il concetto di "sopravvivenza" decade un pelino :) ..... ovviamente nulla di più giusto che usare qualsiasi altra cosa ...... dopo di che io uso un contenitore metallico in alluminio per il motivo che può essere usato sul fuoco (quante volte l'ho usato ? per sopravvivere MAI :) per divertimento qualche volta), certo è più scomodo di uno flessibile, però per essere "fighi" un pochino bisogna soffrire :lol:

La trousse della Quechua non è male :si: inoltre con le cerniere si evita che all'apertura cada qualcosa.

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
Quota Gianluca, tant'è vero che (non essendoci il mercato cinese e neppure i negozi) negli anni 80 la nostra sola ed unica risorsa per creare i kit erano le scatole di latta (ne ho tenute decine di sigari, caramelle, gadget etc.) perchè in effetti riunivano in sè molteplici funzioni, che è poi l'essenza del survival "estremo". Qualcuno usava una gavetta, tipo quella quadrata dell'esercito inglese, oggi meglio nota per una copia fatta dalla Laken, sempre contenitore di latta era...
Canterbury nei suoi libri non fa altro che ripetere che "ogni oggetto del kit deve assolvere ad almeno due - se non tre funzioni".
Ed il kit, per riprendere le ultime note della discussione, in effetti deve essere uno solo, universale, quattro stagioni per intenderci.
Concettualemnte, non so se posso permettermi ma mi pare così, oggi il kit di una volta è stato sostituito (in parte, almeno) dall'EDC. Ai miei tempi nemmeno l'avevano inventato, e devo ammettere che questo acronimo l'ho letto per la pirma volta su questo forum in tempi recenti.
Oggi anch'io, lo ammetto, ho messo per comodità - e anche perchè il costo è quasi ridicolo - quasi tutto in pouches di tipo militare, con attacchi MOLLE, e sono arrivato al paradosso che ho la scatola per il charcloth DENTRO al kit fuoco...
Ricordo serate passate con gli amici appassionati trapper a calcolare spazi minimali e pesi, per far stare tutto dentro ad una minuscola scatola di latta da sigari toscani. Per noi era quasi una sfida.
Comunque il mondo è bello perchè è vario, quindi ognuno mette la roba dove preferisce (e ammiro moltissimo i vari reenactor bushcraft che si inventano cinture con borselli di cuoio dalla fattura mirabile).
--- ---

(quante volte l'ho usato ? per sopravvivere MAI :) per divertimento qualche volta), certo è più scomodo di uno flessibile, però per essere "fighi" un pochino bisogna soffrire :lol:
Gianluca, ma seriamente, quanti si augurano qui su questo forum di poter provare dal vero una situazione di sopravvivenza? ;)
Stiamo tutti solo giocando....per ora :help:
 
U

Utente 24852

Guest
riparto da Cadmo per dire che non mi è chiaro quale sia il tipo di contenitore migliore, in funzione in particolare del tipo di attività che svolgo e quindi di contenuto.
In generale immagino tre tipi di contenitore:
1) contenitore rifido (scatola o barattolo in alluminio o plastica)
2) contenitore semi-rigido (tipo le pouch militari o le borse mediche strutturate)
3) contenitore senza forma (sacchetto, marsupio morbido, trousse, ...).

La differenza tra i tre mi sembra incentrata sulla rigidità e sulla resistenza alla. In questo senso, se capisco bene, il tipo 1 rigido ha il grande beneficio di poter usare per bere o (se di metallo) per cuocere. Visto che chi viaggia ha con sè strumenti appositi, credo possa secure a casi “forti” survival o escursioni in zone remote.

Nel caso di trekking normali invece mi sembra che un tipo 2) o 3) vadano benissimo e forse anzi abbiano diversi benefici: leggerezza; portabilità (si adattano a qualunque spazio nello zaino e possono volendo possono portarsi anche da soli se faccio una Micro-escursione senza zaino).

Non credo che l’impermeabilità sia un requisito per nessuno dei tre, perché finché è chiuso basta un sacchetto di plastica attorno e quando lo apro ... è aperto! E comunque tutti e tre la garantiscono.

Forse la capacità di galleggiare è un requisito, soprattutto di 1) e 2), ma direi abbastanza estremo (no?).

Per quanto sopra sto valutando una di usare due soluzioni:
a) la trousse da bagno Quechua (https://www.decathlon.it/p/trousse-toilette-ultralight/_/R-p-173360?mc=8595305&c=BLU_TURCHESE): Piccola, economica, leggera, spazi separati per cose grandi e piccole, potatbilissima
b) una custodia semirigida da kit medico, di quelle con apertura a libro e retine sui due lati, che mantengono ordinate e ferme le cose (costo basso, leggero, più scomodo da portare).

Mi perdo qualcosa?
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Il tipo di contenitore migliore non esiste, esiste il più adatto alle tue esigenze, pretese e aspettative.
Io per esempio non riesco a fare tutti stì kit, scatolette, borsette, ecc... non perché non ci vedo l'utilità, o perché non mi piacciono... onestamente, a volte, son pure carini da vedere e per come sono composti sono pure accattivanti, ma non riesco ad averne uno "fisso", perché non mi ci trovo. Anzi... raramente ho visto persone con solo quello, ma ok in tasca, oppure nel marsupio, nello zainetto o comunque affiancato alle altre cose. Quindi io o mi porto le altre cose, o mi porto il kit... ma se devo bere, cuocere in una scatoletta,... mi porto direttamente la tazzina di metallo con dentro quel poco che mi serve. Se devo accendere un fuoco, mi porto le cose, che siano nella scatoletta o nello zaino poco cambia. Al massimo mi sento di portare "una riserva". Quindi, il contenitore ideale potrebbe essere anche la "tua testa", ma anche le scatolette dello Zafferano, quelle delle caramelle, un paio di fogli di alu in cui accartocciare tutto il resto,... Insomma... é una cosa che và in base ai tuoi gusti, ovviamente con l'esperienza o giudicando qualcosa che vedi più nelle tue corde, rispetto ad altro.

L'importante, visto che di situazioni d'emergenza reali non ne capitano tutti i giorni, é che comunque ti garantisca di fare quello che vuoi fare, in sicurezza, che può essere comunque serio e "rischioso" se non ponderato per bene, e che tu ti ci trovi bene. Con tutto quello che serve a te, tra l'altro,... inutile comporlo secondo degli standard... che poi non ti rispecchiano, nelle necessità e volontà.

Poi devo ammettere che faccio fatica ad immedesimarmi in tutti questi termini, sigle, ecc... io resto della vecchia scuola, dove non c'erano tutte ste cose, ma quel che serviva e che si usava ;) Tutto il resto erano "dettagli",...
 

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Chi dice che deve essere una scatola? Io uso una tipo questa come contenitore del kit. Ci puoi scavare, la puoi usare per bollire (il "tappo" lo ricavi con un foglio di alluminio presente nel kit), per conservare l'acqua ed è assolutamente ermetica.


Tappo sostituito con uno così, a cui si può assicurare un moschettone (in alternativa, si mette in una pouch o si crea una "imbragatura" fissaggio col paracord.
Difetti: non proprio compattissima (ma neanche così esagerata).
 

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Probabilmente il nome è usato spesso in modo fuorviante (da gente come me Per esempio). Io non immagino di dover “sopravvivere” ma di usare il KIT per portarmi dietro cose che potrebbero servirmi a gestire imprevisti, tipo “muovendomi da un rifugio ad un altro mi perdo o mi faccio male e sono costretto a pernottare fuori”, “scoppia un temporale violento e devo farmi un ricovero temporaneo”, ...
In quell’ottica il contenitore deve solo contenere (non perdere pezzi) e proteggere (da acqua o urti). Ed è sul primo punto che ho molti dubbi su scatole barattoli: perché sono “un secchio” e quando li apri è tutto in confusione e rischi, tirando fuori qualcosa magari al buio, di perdere altri pezzi. Su questo aspetto preferisco le custodie mediche semirigide apribili a libro e con retine, perché tutto è contenuto o facilmente accessibile. Forse chiamandoli “KIT imprevisti” si risolverebbe il problema?
 
Gianluca, ma seriamente, quanti si augurano qui su questo forum di poter provare dal vero una situazione di sopravvivenza? ;)
Stiamo tutti solo giocando....per ora
A meno che uno non sia masochista ;) ....... però ti posso dire che la coperta d'emergenza qualche volta è uscita fuori dalla bustina e un paio di volte le maltodestrine sono risultate molto utili ...... e non conto le volte che il kit di pronto soccorso è stato aperto.
Chi dice che deve essere una scatola?
Nessuno :) o quanto meno io non te lo dico :p, io preferisco una scatola perchè per il volume della mia scatola(ina) non ho mai trovato nulla di più pratico ...... almeno per il momento.
Forse chiamandoli “KIT imprevisti” si risolverebbe il problema?
Li puoi chiamare come vuoi :) non è una questione di "nome" ma semplicemente di come uno intende un qualcosa, poi puoi chiamarlo "kit imprevisto" "kit antisfiga" "kit non si sa mai" "kit se lo apro sono alla canna del gas" o "kit di sopravvivenza" :lol: ..... il mondo è bello perchè è vario.

Ciao :si:, Gianluca
 
U

Utente 24852

Guest
Oppure:
"kit che son cose che porto ugualmente, che comunque utilizzo, magari non sempre tutte, ma diverse... e che se mi capita un imprevisto, le potrei usare tutte assieme", ahahahah kit che può essere tasca, zaino, scatoletta, borraccia, borsetta, marsupio,... ahah

Senza dimenticarsi che indifferentemente da tutto, bisogna controllarle ste cose e saperle usare, averle già usate... ne ho vista di gente che ha messo dentro un accendino normalissimo... e poi a fine estate, in montagna... TAC non funzionava più. Perché erano anni che l'avevano messo lì. Bendaggi adesivi messi chissà quando, poi nel momento del bisogno... avevano dimenticato la farmacia e "...Io HO IL KIT..." e non attaccava più, era tutto vecchio, ecc... Come pure la scatoletta, motivo della discussione, se la si calcola anche per il fuoco... sarebbe il caso di provarla, usarla, ecc... vedere come si comporta, ecc... Altrimenti non é tanto "kit... di quel che si vuole", ma "kit dell'ignoto", ahahah
 
Ultima modifica di un moderatore:
E chiamalo allora "kit che son cose che porto ugualmente, che comunque utilizzo, magari non sempre tutte, ma diverse... e che se mi capita un imprevisto, le potrei usare tutte assieme" o kit "WildLife style" :rofl:
Senza dimenticarsi che indifferentemente da tutto, bisogna controllarle ste cose e saperle usare
Direi che questo vale per qualsiasi cosa, il "kit" più importante è quello fra le nostre due orecchie ..... e non mi riferisco agli occhiali :p

Ciao :si:, Gianluca
 
L’aspetto utile di una scatola che non avevo valutato è la raccolta di acqua piovana, qualora si resto bloccati senza acqua in zona senza fonti. In quel caso è l’unico contenitore utile allo scopo (In alternativa su può rimpiazzarle con fogli di stagnola o coperta termica per farne un imbuto verso le borracce?).

OT: ho aperto un thread su “coperta di emergenza antipioggia”. Vi sarei grato se qualcuno avesse spunti da offrire.
 
U

Utente 24852

Guest
L’aspetto utile di una scatola che non avevo valutato è la raccolta di acqua piovana, qualora si resto bloccati senza acqua in zona senza fonti. In quel caso è l’unico contenitore utile allo scopo (In alternativa su può rimpiazzarle con fogli di stagnola o coperta termica per farne un imbuto verso le borracce?).

OT: ho aperto un thread su “coperta di emergenza antipioggia”. Vi sarei grato se qualcuno avesse spunti da offrire.
Con la stagnola sicuro, nel senso che diverse volte ho adottato quel sistema, appunto per valutarne l'affidabilità e ho addirittura cucinato un pò di minestrina ;)

Sicuramente puoi usarla come imbuto, basta posizionare quello che usi nella maniera adatta a convogliare l'acqua nel contenitore. Cosa che dipende dall'ambiente in cui ti trovi, da cosa hai a disposizione, un pò inutile dirti come fare... che poi magari l'ambiente in cui ti trovi ti richiede di improvvisare.

NB: un contenitore alternativo, se non ne hai altri e puoi fare un fuoco, é scavare il legno con la brace, piuttosto veloce come sistema, una volta che hai il fuoco. Con un pò di esperienza ne fai anche col tappo, da trasportare, ecc... Puoi cucinare, bollire, conservare,...
 
L’aspetto utile di una scatola che non avevo valutato è la raccolta di acqua piovana, qualora si resto bloccati senza acqua in zona senza fonti.
Uso da sempre anche foglie a pianta larga, che servono sia per le essudazioni di umido da pareti o terreni che per raccolta di acqua piovana. E' bello guardarsi in giro e vedere se si è in grado di utilizzare le risorse. Ci si tiene allenati.
Infatti il miglior kit (qualcuno più insigne di me l'ha già detto...) è la nostra competenza.
 
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