Scelta coltello bushcraft!

Io, invece, da possessore di un mora companion hd, penso che sia uno dei coltelli più deludenti che abbia comprato....mai visto una lama perdere il filo cosi velocemente, già solo a tagliare scatole di cartone....uno qualsiasi degli opinel al carbonio che ho, si comporta meglio. Ovviamente non escludo qualche problema di trattamento termico alla mia lama...anzi, penso e spero che sia proprio così, visto i pareri positivi di tanta gente.
 
Mi schiero dalla parte del Companion HD: preso due anni fa dopo aver letto i Vostri consigli sul forum, non l'ho mai affilato e ci faccio (quasi) di tutto. Pensate che dopo poco ho preso anche un M7 usato e non l'ho ancora portato in uscita...
 
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Utente 31770

Guest
Mi schiero dalla parte del Companion HD: preso due anni fa dopo aver letto i Vostri consigli sul forum, non l'ho mai affilato e ci faccio (quasi) di tutto.
Preso ieri sera pure io, dato che questi 2 gg di bushcraft hanno dato il colpo di grazia al sika 100: la lama si è scollata dal manico e ci balla dentro, se la forzo di lato si crea una fessura :lol: però visto che la lama taglia molto bene ci farò il manico in legno e lo riuserò
 
Quotone, è anche il mio modo di ragionare

Sarei della stessa opinione anche io, di solito. Però la soddisfazione di buttare nel secchio quella schifezza di "coltello", con tutto il rispetto per i veri coltelli, non ha prezzo.

Penso che con un buon mora, un terawa (dimensione e tipologia a piacimento), un multitool vic, un opinel e un seghetto chiudibile sui 20 cm di lama, si ha un set base di tutto rispetto, che dura una vita, senza spendere cifre alte. Inoltre il rapporto qualità prezzo è tutto a vantaggio di chi compra e sono oggetti che si possono acquistare anche uno alla volta, sono alla portata di tutti, anche relativamente leggeri da portare nello zaino, rispetto alla concorrenza. Le possibilità sono tante, nei vic c'è ampia scelta, opinel inox o non, diverse dimensioni, mora idem, del terawa si può prendere lo skrama 240, come il neck knife ecc. Ci si diverte coprendo tutte le esigenze, dal bushcraft, fino a provare caccia e pesca, dai lavoretti in casa/giardino, escursioni, bici ecc. Per la manutenzione bastano acqua, sapone per i piatti, olio di vasellina per le lame, se si usano per il cibo. Ricordarsi di far asciugare bene i chiudibili, prima di riporli, a volte si può usare il fono per togliere l'umidità. Per i chiudibili una goccia di wd40 nel pivot o nelle molle, per il vic. Per riaffilare basta una tavoletta con della carta vetrata (grana 240-400-800 oppure 240-600-1000) e una vecchia cintura di cuoio per lo strop. Sul forum o su youtube ci sono tutti i tutorial. Costo della manutenzione, quasi irrisorio.

Il resto è passione, ricerca, collezionismo.. il voler provare materiali migliori, acciai al top, materiali pregiati sul manico, linee particolari, a volte molto più funzionali a volte più specifiche per un determinato uso. Foderi di qualità, cuoio lavorato, inciso, kydex fatto su misura, cuoio e kydex insieme, cordura di qualità..... Per persone che magari usano il coltello tutte le settimane, con frequenza, per chi cerca qualcosa in più, sulle prestazioni, una tenuta del filo migliore ecc.. La ricerca di un oggetto magari forgiato, che trasmetta fascino ed emozioni, diverse dal coltello industriale con manico in gomma e plastica e foderino economico. Sicuramente non per tutti, probabilmente non per un principiante. Personalmente già che hai fatto dei buoni acquisti e hai capito perchè il sika è un pessimo acquisto, sono già contento.
 
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Utente 31770

Guest
Mi piacerebbe anche avere un bel coltello, di quelli che lo guardi e ti da soddisfazione, ma poi so già che non lo userei (o lo userei al 50%) per paura di rovinarlo o romperlo.. Siccome non sono un collezionista, preferisco prendere un prodotto che predilige l' efficacia alla bellezza, che non ho paura di rompere e con cui posso fare qualsiasi cosa.
Allo skrama ci avevo pensato ma non mi fido a portarmi un machete appresso: tra che non ne sento la necessità perché non siamo nella giungla, ma poi voglio girare tranquillo in caso di perquise. So che per i 14 cm del pukko già possono fare storie, ma portarsi un machete di quasi 25 cm è molto peggio :rofl:
 
Sarei della stessa opinione anche io, di solito. Però la soddisfazione di buttare nel secchio quella schifezza di "coltello", con tutto il rispetto per i veri coltelli, non ha prezzo.
Io ho sagomato col flessibile una vecchia lima, manicata con fogli di compensato, la tengo sempre affilatissima e a casa è sempre la prima scelta per tagliare cordini legnetti etc etc.
Certo, uso casalingo e non in bosco come unico attrezzo, ma vuoi mettere la soddisfazione! :)
 
Mi piacerebbe anche avere un bel coltello, di quelli che lo guardi e ti da soddisfazione, ma poi so già che non lo userei (o lo userei al 50%) per paura di rovinarlo o romperlo.. Siccome non sono un collezionista, preferisco prendere un prodotto che predilige l' efficacia alla bellezza, che non ho paura di rompere e con cui posso fare qualsiasi cosa.
Allo skrama ci avevo pensato ma non mi fido a portarmi un machete appresso: tra che non ne sento la necessità perché non siamo nella giungla, ma poi voglio girare tranquillo in caso di perquise. So che per i 14 cm del pukko già possono fare storie, ma portarsi un machete di quasi 25 cm è molto peggio :rofl:

Da un punto di vista legale non c'è nessuna differenza. Se si usa il buon senso e si rispettano i principi della legge, non bisogna avere paura. Lo trasporti nel bagagliaio della macchina, ben chiuso e non pronto all'uso e lo tieni nello zaino in escursione. Lo skrama ti conviene solo se ti serve un coltello grande, un chopper, che può anche fare il lavoro del machete. Ma non è un machete da giungla, anzi essendo nord-europeo è parecchio lontano da quel concetto ed è sicuramente qualcosa di pesante ed ingombrante se non hai necessità di usarlo in un'escursione. Devi valutare cosa ti serve, perchè ad esempio c'è lo skrama 200, che è un coltello da campo, esattamente a metà tra lo skrama 240 e il puukko da 140, tutti con destinazioni d'uso molto diverse. Parti con cose semplici, informati bene, leggi recensioni, test, video e fai tranquillamente qualche prova per capire cosa ti serve o ti piace
 
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Utente 31770

Guest
Infatti il jakaaripukko (o come si scrive :rofl:) 140 mi sembra il giusto compromesso per tutto quello che sto cercando.

Comunque per la cronaca, questo week end non ho lasciato tregua al sika 130 (che poi ho scoperto non essere lungo 13 cm ma 12, no comment :wall:) son partito con l' idea di provare a romperlo prevedere se fa davvero schifo ma, inaspettatente, ha retto ogni sorta di abuso: abbiamo passato ore as usarlo da lancio, ho spaccato un tronchi verdi interi di ogni diametro (uno sarà stato 10 cm) picchiando come un assassino, ho choppato qualsiasi cosa dal legno duro al verde. A parte il filo che è andato via ha resistito bene, non me lo sarei mai aspettato, soprattutto visto che il 150 si spezza dopo 2 colpi :poke:
 
Infatti il jakaaripukko (o come si scrive :rofl:) 140 mi sembra il giusto compromesso per tutto quello che sto cercando.

Comunque per la cronaca, questo week end non ho lasciato tregua al sika 130 (che poi ho scoperto non essere lungo 13 cm ma 12, no comment :wall:) son partito con l' idea di provare a romperlo prevedere se fa davvero schifo ma, inaspettatente, ha retto ogni sorta di abuso: abbiamo passato ore as usarlo da lancio, ho spaccato un tronchi verdi interi di ogni diametro (uno sarà stato 10 cm) picchiando come un assassino, ho choppato qualsiasi cosa dal legno duro al verde. A parte il filo che è andato via ha resistito bene, non me lo sarei mai aspettato, soprattutto visto che il 150 si spezza dopo 2 colpi :poke:

Quello perché sono fatti con due acciai diversi e hanno caratteristiche diverse. Il 150 è un d2, che poi bisogna vedere quale d2, se la versione cinese o se una versione seria europea o americana. Comunque un d2, acciaio che se temprato male e troppo sottile, con la bassa resilienza che ha di suo, è facile che si rompa o si chippi. L'altro sika è in uno schifoso inox cinese, 5cr15, una roba da brividi. Tenuta del filo zero. Ma ha un bisello spesso ed è temprato morbido, in pratica è una schifezza che perde il filo subito, soffre di bending e deformazioni plastiche al filo, ma è molto difficile da spezzare. Il fatto che non si rompa non vuol dire che è un buon coltello.
 
Poca spesa, tanta resa:
-Skrama 200 per le bastonate ( se non sei in fissato con l'intaglio, come me, lo puoi sfruttare egregiamente per sostituire l'accetta) lama in 80crv2, manico in polimero, basso costo, ottimo trattamento termico, poco più di un centone
- puukko wodsknife 80 per i lavori più delicati. Costa circa 40 euro, le finiture sono accettabili, lama 'scandi zero' sempre in 80crv2, buona tenuta del filo, manutenibile con coramella impregnata ed eventualmente una pietra DC1 (affilatura a prova di scimmia, è una cazzata da fare).
 
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Utente 31770

Guest
Il fatto che non si rompa non vuol dire che è un buon coltello.
Mai detto che è un buon coltello e non mi aspetto che lo sia per 20€ :rofl: ho detto che per quanto poco costa è resistente e non mi ha deluso, ovvio che dal momento che mi arriverà il pukkone, se lo ri-proverò mi accorgerò della differenza.

Lo skrama lo prenderei al volo ma, come avevo detto, non sento la necessità di un quasi machete.
Per i lavori piccoli ho il companion HD
 
soprattutto visto che il 150 si spezza dopo 2 colpi :poke:

il problema del SIKA 150 è che il D2 utilizzato non si sa che provenienza abbia e che soprattutto non ha probabilmente un processo di tempra che lo faccia rendere al meglio. Come coltello non l'ho trovato malvagio ma ci sono tanti ma come potrai leggera dalla discussione SIKA 150
Personalmente dopo i danni subiti l'ho relegato al ruolo di coltello da HOMEBUSHCRAFT :):):):) ovvero lo utilizza a tavola per tagliare la qualunque!!!
Ho anche il SIKA 130 che ho riprofilato portandolo a scandi con microbisello e non è malvagio ma è un acciaio come dice ZORO dalle caratteristiche non eccezionali e ogni due per tre devi ravvivare il filo ed ha comunque un ergonomia che in alcuni casi fa male alla mano se lo usi per molto tempo.
In definitiva credo che l'unico modo di trovare un buon coltello da bushcraft è usarne diversi fino a trovare quello che per il tuo modo di vivere le giornate nel bosco e di utilizzarlo ti dia il confort necessario. Ti dirò ho diversi ferri taglienti (M7, T5, Garberg, Vic Master, sika ecc) ma quello che più si confà al mio modo di utilizzo resta il Mora Garberg (con i sui pregi ed i suoi difetti)
 
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Utente 31770

Guest
ha comunque un ergonomia che in alcuni casi fa male alla mano se lo usi per molto tempo.
Ti do più che ragione, al mio ieri ho dovuto limare il dorso del codolo perché usciva di 2/3 mm dal manico ed alla lunga (soprattutto nel chopping) mi faceva stra male al palmo, anche perché non era minimamente smussato.

l'unico modo di trovare un buon coltello da bushcraft è usarne diversi fino a trovare quello che per il tuo modo di vivere le giornate nel bosco e di utilizzarlo ti dia il confort necessario
Pienissimamente d'accordo!
 
Quello perché sono fatti con due acciai diversi e hanno caratteristiche diverse. Il 150 è un d2, che poi bisogna vedere quale d2, se la versione cinese o se una versione seria europea o americana. Comunque un d2, acciaio che se temprato male e troppo sottile, con la bassa resilienza che ha di suo, è facile che si rompa o si chippi. L'altro sika è in uno schifoso inox cinese, 5cr15, una roba da brividi. Tenuta del filo zero. Ma ha un bisello spesso ed è temprato morbido, in pratica è una schifezza che perde il filo subito, soffre di bending e deformazioni plastiche al filo, ma è molto difficile da spezzare. Il fatto che non si rompa non vuol dire che è un buon coltello.
Concordo con Zoro. Purtroppo quel di quel D2 non sappiamo nulla. Non sappiamo neppure con precisione se è davvero D2.
Acciaio molto vecchio, si usa da decenni, nasce con bassa resilienza e necessita di essere temprato ad hoc per avere discreti risultati..
Però quel 5cr15 è molto peggio. Siamo a livello di scatoletta per il tonno nostromo.
Ora…. non voglio fare una crociata a favore dei super acciai o contro il Sika, ma qualche decennio di esperienza l'ho maturato e ho visto come una lama non correttamente temprata possa anche essere pericolosa.
In definitiva credo che l'unico modo di trovare un buon coltello da bushcraft è usarne diversi fino a trovare quello che per il tuo modo di vivere le giornate nel bosco e di utilizzarlo ti dia il confort necessario. Ti dirò ho diversi ferri taglienti (M7, T5, Garberg, Vic Master, sika ecc) ma quello che più si confà al mio modo di utilizzo resta il Mora Garberg (con i sui pregi ed i suoi difetti)
Questo è un punto molto importante. Spesso mi chiedono come mai io acquisti centinaia di coltelli. Semplicemente perché li devo testare per capire come vanno e se sono adatti a me.
Sono restio a dare importanza alle recensioni altrui, tranne i rari casi di appassionati di cui mi fido ciecamente. Qui sul forum abbiamo utenti con un altissimo livello di competenza dai quali si può davvero sempre imparare.
Non sottovalutare mai il discorso manico. Ogni coltello ha la sua destinazione d'uso ed il medesimo manico non può essere adattato ad un coltello da intaglio e ad un chopper.
Allo stesso modo, ognuno ha la sua mano.
Io prediligo manici sovradimensionati, possibilmente con la guardia, non votati al designa ma al controllo dello strumento in massima sicurezza ed ergonomia.
"la potenza è nulla senza il controllo" cit Pirelli.
 
Sarei della stessa opinione anche io, di solito. Però la soddisfazione di buttare nel secchio quella schifezza di "coltello", con tutto il rispetto per i veri coltelli, non ha prezzo.

Penso che con un buon mora, un terawa (dimensione e tipologia a piacimento), un multitool vic, un opinel e un seghetto chiudibile sui 20 cm di lama, si ha un set base di tutto rispetto, che dura una vita, senza spendere cifre alte. Inoltre il rapporto qualità prezzo è tutto a vantaggio di chi compra e sono oggetti che si possono acquistare anche uno alla volta, sono alla portata di tutti, anche relativamente leggeri da portare nello zaino, rispetto alla concorrenza. Le possibilità sono tante, nei vic c'è ampia scelta, opinel inox o non, diverse dimensioni, mora idem, del terawa si può prendere lo skrama 240, come il neck knife ecc. Ci si diverte coprendo tutte le esigenze, dal bushcraft, fino a provare caccia e pesca, dai lavoretti in casa/giardino, escursioni, bici ecc. Per la manutenzione bastano acqua, sapone per i piatti, olio di vasellina per le lame, se si usano per il cibo. Ricordarsi di far asciugare bene i chiudibili, prima di riporli, a volte si può usare il fono per togliere l'umidità. Per i chiudibili una goccia di wd40 nel pivot o nelle molle, per il vic. Per riaffilare basta una tavoletta con della carta vetrata (grana 240-400-800 oppure 240-600-1000) e una vecchia cintura di cuoio per lo strop. Sul forum o su youtube ci sono tutti i tutorial. Costo della manutenzione, quasi irrisorio.

Il resto è passione, ricerca, collezionismo.. il voler provare materiali migliori, acciai al top, materiali pregiati sul manico, linee particolari, a volte molto più funzionali a volte più specifiche per un determinato uso. Foderi di qualità, cuoio lavorato, inciso, kydex fatto su misura, cuoio e kydex insieme, cordura di qualità..... Per persone che magari usano il coltello tutte le settimane, con frequenza, per chi cerca qualcosa in più, sulle prestazioni, una tenuta del filo migliore ecc.. La ricerca di un oggetto magari forgiato, che trasmetta fascino ed emozioni, diverse dal coltello industriale con manico in gomma e plastica e foderino economico. Sicuramente non per tutti, probabilmente non per un principiante. Personalmente già che hai fatto dei buoni acquisti e hai capito perchè il sika è un pessimo acquisto, sono già contento.

mi aggrego alla conversazione. Ciao son nuovo del forum, faccio bushcraft da circa un annetto. A me al momento si pone la seguente domanda dopo questa discussione…meglio avere con se un coltello sui 8 cm e coltellone per choppare di medio livello+ accetta? O avere un buon coltello sui 9/10 cm e una buona accetta?
Chiedo questo perché il puukko comprato anni fa ormai fa vedere i suoi limiti, insieme all accetta entry level che possiedo. E stavo valutando un upgrade..cosa mi consigliate?
Spalmare il budget su tre attrezzi o prenderne due buoni?
 
Ciao, fai bene ad aggregarti.
Che bello quando è il momento di spendere per sostituire un attrezzo!
Se il puukko ti è durato tanti anni, rivai di puuko ( che puukko hai se posso?) e poi di una buona accetta mangia legno, e dato che non occupa molto spazio un bel folding saw. Per ogni lavoro ci s vuole la cosa giusta, anche se c'è un minimo di ingombro e di peso.
 
Ciao, fai bene ad aggregarti.
Che bello quando è il momento di spendere per sostituire un attrezzo!
Se il puukko ti è durato tanti anni, rivai di puuko ( che puukko hai se posso?) e poi di una buona accetta mangia legno, e dato che non occupa molto spazio un bel folding saw. Per ogni lavoro ci s vuole la cosa giusta, anche se c'è un minimo di ingombro e di peso.
Folding saw ne ho una opinel regalatami da mio suocero! Una bomba! Il puukko è un senza marca acquistato in un viaggio in Norvegia, fa quello che deve è tra il 7.5/8 cm, fino ad ora non mi ha mai tradito…a parte quando mi ha reciso il polpastrello del pollice mentre intagliavo un uccellino per mia figlia. Che cosa consigli per l’accetta? ( magari un paio di opzioni con diverse fasce prezzo) idem per il puukko…il jaakaripuukko ho visto che è bello quotato…ma sono un fan dei manici in legno!
Grazie
 
mi aggrego alla conversazione. Ciao son nuovo del forum, faccio bushcraft da circa un annetto. A me al momento si pone la seguente domanda dopo questa discussione…meglio avere con se un coltello sui 8 cm e coltellone per choppare di medio livello+ accetta? O avere un buon coltello sui 9/10 cm e una buona accetta?
Chiedo questo perché il puukko comprato anni fa ormai fa vedere i suoi limiti, insieme all accetta entry level che possiedo. E stavo valutando un upgrade..cosa mi consigliate?
Spalmare il budget su tre attrezzi o prenderne due buoni?
Dipende dal tipo di attività che pratichi.
Una lama corta sotto i 10 cm è da taglio puro. Corde, legno l, cibo. Attività frequente.
Non potrai fare tagli ad impatto (chopping) con facilità viste le misure ed il peso.
Più sali in dimensioni e più acquisti in potenza, perdendo un poco nella precisione pura del taglio
 
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