Io personalmente sono dell'idea di
@andreapaiola ma, sapete, sono un "estremista"...
Se vi dico che per il TDG ho preso una giacca imbottita in sintetico da 19.00 € al mercato rionale, mi prendete per matto, però alla fine anche sui 3000 della VdA ha fatto alla grande il suo gioco.
Sono sicuro che è molto bello studiare i cataloghi e valutare gli acquisti, l'ho fatto per molti anni quando ero preda della fase "accumulo".
Adesso sono più attento all'essenzialità e magari lavoro sulla stratificazione, a scapito della quantità di capi in armadio.
Un piumino, come ti hanno risposto, è un capo che in montagna fino a 10-15 anni fa si vedeva poco, per la sua utilità relativa: se sei un alpinista d'alta quota ha un senso, perchè appunto in sosta o al CB te lo metti, stando fermo.
Ma per chi si muove, dai trekkers agli avvicinamenti, non serve, è ingombrante sotto lo zaino, fa sudare e poi se te lo togli non sai dove metterlo, meglio uno smanicato (magari softshell e windstopper).
Ecco, per la mia personale esperienza, in alpinismo ho sempre preferito - anche a temperature molto basse - un windstopper e un guscio, con un intimo importante e magari anche una canotta tecnica smanicata a pelle.
Cioè ho lavorato su capi "leggeri", a strati e poco ingombranti, piuttosto che uno grosso e potente.
Comunque è bello sentire anche pareri diversi e, soprattutto, anche togliersi delle soddisfazioni!