Salve a tutti , pratico escursionismo in appennino abruzzese assiduamente da un poco meno di un anno;
Prediligo sempre uscite in solitaria e anche per questo mi sono iscritto su questo forum dove ho giá avuto modo di leggere molte interessanti discussioni.
Pochi mesi fa mi sono ritrovato a dover acquistare una scarpa invernale dopo aver verificato personalmente l' indispensabilitá dell uso dei ramponi nelle uscite invernali, ho optato per una scarpa da alpinismo classico molto rigida con attacco per semiautomatico , ma dopo averla testata per un paio di uscite lunghe su terreni molto vari, dalla sterrata alla cresta innevata, sono tornato a casa con la zona sopramalleolare esterna molto dolorante; se questo in parte é dovuto all aver acquistato per ignoranza un numero troppo grande, mi sono fatto l idea che anche il tipo di scarpa non fa esattamente al caso mio in quanto i tratti tecnici in quota sono sempre preceduti da lunghi avvicinamenti su percorsi da trekking puro, in particolare ho notato come questa scarpa mi procuri dolore soprattutto nei tratti di discesa ripida su terreno pietroso.
Ora vi chiedo se esiste un prodotto in grado di unire degnamente trekking ed alpinismo invernale oppure devo andare sulla scelta di una pedula classica ed accoppiarci un rampone universale?
Oppure per percorsi così vari ,ma tipici degli appennini, é il caso di portarsi dietro una scarpa leggera da avvicinamento?
Le scarpe con suola rigida compatibile con semiautomatici quanto sono adatte al trekking lungo di svariati km?
Prediligo sempre uscite in solitaria e anche per questo mi sono iscritto su questo forum dove ho giá avuto modo di leggere molte interessanti discussioni.
Pochi mesi fa mi sono ritrovato a dover acquistare una scarpa invernale dopo aver verificato personalmente l' indispensabilitá dell uso dei ramponi nelle uscite invernali, ho optato per una scarpa da alpinismo classico molto rigida con attacco per semiautomatico , ma dopo averla testata per un paio di uscite lunghe su terreni molto vari, dalla sterrata alla cresta innevata, sono tornato a casa con la zona sopramalleolare esterna molto dolorante; se questo in parte é dovuto all aver acquistato per ignoranza un numero troppo grande, mi sono fatto l idea che anche il tipo di scarpa non fa esattamente al caso mio in quanto i tratti tecnici in quota sono sempre preceduti da lunghi avvicinamenti su percorsi da trekking puro, in particolare ho notato come questa scarpa mi procuri dolore soprattutto nei tratti di discesa ripida su terreno pietroso.
Ora vi chiedo se esiste un prodotto in grado di unire degnamente trekking ed alpinismo invernale oppure devo andare sulla scelta di una pedula classica ed accoppiarci un rampone universale?
Oppure per percorsi così vari ,ma tipici degli appennini, é il caso di portarsi dietro una scarpa leggera da avvicinamento?
Le scarpe con suola rigida compatibile con semiautomatici quanto sono adatte al trekking lungo di svariati km?