Scelte difficili ma necessarie.

Hai già ricevuto molte buone risposte da brava gente di questo forum. Mi permetto di dirti come la penso anche io.
Non è l'età anagrafica che conta ma come ti senti tu dentro te stesso. Essere sempre curioso, alla ricerca, con la capacità di meravigliarsi ogni giorno ti mantiene giovane. Cerca di ridere più spesso che puoi.
Non è mai troppo tardi per iniziare qualsiasi cosa.
Ogni volta che riesci a fare solo parzialmente una cosa, gratificati pensando che è sempre meglio poco che niente. Domani farai meglio. Abbandona i sensi di colpa, tu non hai nessuna colpa, sei un essere stupendo.
Non temere di deludere tuo padre; cerca ciò che ami e coltivalo sempre. Per lui sarebbe molto peggio vederti sempre triste e insoddisfatto. Onoralo dimostrandogli che hai trovato la felicità.
Sii fiero di te stesso.
Non avere paura del viaggio, sii fiducioso e l'universo ti aiuterà.
 
Avete ragione! Il problema è che l'influenza sociale è potente, ti induce a sentirti in colpa.. se invece di alzarti ogni mattina alle sette, ti alzi con i tuoi orari, e invece di lavorare tante ore al giorno, preferisci camminare, suonare, vederti un film o un tramonto al parco, coltivare relazioni umane. Io vi dico che ho dei grossi problemi con il Lavoro. Ovvero: non voglio lavorare. Se per lavoro si intende stare in un luogo dalle otto alle 16 tutti giorni, avere giorni x e y di festa e ferie. Non mi ci ritrovo, perché personalmente non vedo il senso di ciò! Questa però è un pensiero mio. Preferisco avere una vita modesta, senza tanti aggeggi e aggeggini, ma fare quello che mi piace, in cui credo. Ove sento di crescere umanamente. Peccato che per questo vengo considerato pigro o fannullone.. e ammetto di soffrirne. Anche diversi amici intimi, al mio lasciare l'università per fare Wwoofing e viaggiare ci trovano una semplice fuga dai doveri, un atto di irresponsabilità. Io penso sia il contrario. Ci vuole coraggio a percorrere una strada "non comoda", e che ti porterà ad essere sempre visto come un emarginato.. un diverso. Soprattutto è un atto di grande coscienza, tentare di vivere una vita propria e non costruita, fabbricata a misura dagli altri per te!!!
 
Peccato che per questo vengo considerato pigro o fannullone..

Senza pretesa di voler strafare
io dormo al giorno quattordici ore
anche per questo nel mio rione
godo la fama di fannullone

ma non si sdegni la brava gente
se nella vita non riesco a far niente.

Tu vaghi per le strade quasi tutta la notte
sognando mille favole di gloria e di vendette
racconti le tue storie a pochi uomini ormai stanchi
che ridono fissandoti con vuoti sguardi bianchi

tu reciti una parte fastidiosa alla gente
facendo della vita una commedia divertente.

-Ho anche provato a lavorare
senza risparmio mi diedi da fare
ma il sol risultato dell'esperimento
fu della fame un tragico aumento

non si risenta la gente per bene
se non mi adatto a portar le catene.

Ti diedero lavoro in un grande ristorante
a lavare gli avanzi della gente elegante
ma tu dicevi -il cielo è la mia unica fortuna
e l'acqua dei piatti non rispecchia la luna

tornasti a cantar storie lungo strade di notte
sfidando il buon umore delle tue scarpe rotte.

-Non sono poi quel cagnaccio malvagio
senza morale straccione e randagio
che si accontenta di un osso bucato
con affettuoso disprezzo gettato

al fannullone sa battere il cuore
il cane randagio ha trovato il suo amore.

Pensasti al matrimonio come al giro di una danza
amasti la tua donna come un giorno di vacanza
hai preso la tua casa per rifugio alla tua fiacca
per un attaccapanni a cui appendere la giacca

e la tua dolce sposa consolò la sua tristezza
cercando tra la gente chi le offrisse tenerezza.

È andata via senza fare rumore
forse cantando una storia d'amore
la raccontava ad un mondo ormai stanco
che camminava distratto al suo fianco

lei tornerà in una notte d'estate
l'applaudiranno le stelle incantate

rischiareranno dall'alto i lampioni
la strana danza di due fannulloni
la luna avrà dell'argento il colore
sopra la schiena dei gatti in amore.

F Dé André, il fannullone.

ci trovano una semplice fuga dai doveri, un atto di irresponsabilità.

Parlo per esperienza, come detto, ci vuole ponderazione, coraggio, grande responsabilità per decidere di vivere come si vuole, se questo vuol dire muoversi fuori del produci, consuma, crepa e questo non è compreso dai più, come i più quando parlano di "responsabilità" forse ignorano che la prima responsabilità è verso sé stessi che vuol dire avere cura di sé a livello spirituale ma anche più "semplicemente" a livello puramente di sussistenza insomma anche noi pazzoidi sognatori mangiamo e ci vestiamo, e qualche soldo purtroppo ci vuole ma tra le rapine in banca e 8 ore 6 su 7 ci sono tante possibilità quante la fantasia ce ne suggerisce. Il concetto di lavoro è scivoloso, ad esempio nella mia settimana quello che dalle persone comuni è considerato tale si svolge in due giornate nelle quali faccio mercati per un forno, il resto della settimana mi occupo di quel che per me è importante come l'andar per boschi, scalare, raccogliere erbe spontanee con le quali realizzo -insieme alla mia compagna- unguenti e oleoliti, la coltivazione dell'orto. Così facendo riesco a pagare l'affitto e tutto quel che non mi posso autoprodurre.
Per quanto duro sia, se pensi di aver individuato la tua strada la devi percorrere, te lo devi. Gli altri potranno non capire, qualcuno si allontanerà, succede, ma non puoi subordinarti a nulla e nessuno. Se posso ti consiglierei un libro che mi ha segnato molto e che potrebbe aiutarti, chissà: Max Stirner "L'Unico e la sua proprietà". Buona vita
 
I tuoi messaggi sono una fonte preziosa di riflessione. Ti ringrazio di cuore.
Tra l'altro ho visto che fai dei lavori bellissimi con il legno, vorrei imparare quest'anno!
Tornando al discorso: io sono deciso. Voglio vivere e quindi rischiare, confrontarmi con i miei demoni interiori..sciogliere i nodi del mio essere, ma non sul lettino del mio psicoanalista ma vivendo la mia esistenza.
La paura c'è, tanta, angosce anche..tante! Ma che bello! I sentimenti difficili ci aiutano a capirci, a lavorare su noi stessi, ma soprattutto a viverci insieme, farò questo viaggio e sceglierò la mia vita senza voler annullare la paura.
Per mio padre andare con una laurea fresca fresca in Valsusa a camminare per i boschi e a far partorire capre è poco dignitoso, io trovo sia meraviglioso. Farò nascere tanti capretti! Imparerò a conoscere la Natura e ad usare le mie mani per essere autonomo, libero da tante cose, difficilmente vedo una vita più stimolante.
 
Come tutti quelli che fanno scelte di tipo ascetico (=una vita austera e riservata in nome di un ideale) dovresti fare un periodo di (psico)analisi per verificare la autenticità della tua vocazione ed essere certo che non scappi (metaforicamente) da qualcosa.

Dovresti poi associarti / aggregarti a qualcuno. L'aspetto sociale è ciò che fa la differenza tra qualcuno che lotta per migliorare il mondo e quello potremmo benevolmente definire "nu' cazzuni qualunqui".

Non è nemmeno detto che il contatto con gli altri debba essere diretto: gli asceti "stiliti" vivevano in cima a colonne di roccia in pochi metri quadrati ma la gente sapeva che erano lì ed in qualche modo erano un esempio ed un riferimento spirituale per un sacco di gente e di molti ancora si ricorda il nome.
 
Aspetta aspetta.. io non voglio fare l'asceta!
Semplicemente non mi piace lo stile di vita frenetico, iperproduttivo, capitalista della nostra società. Quindi vorrei vivere nella Natura, fare i soldi effettivamente necessari, e trovarmi un lavoro che amo. In parte questi obiettivi li sto vivendo e completando, ma non voglio assolutamente andare sul cucuzzolo della montagna a vivere di bacche e noci. Con tutto il rispetto per chi lo fa, io personalmente non ci credo. Una strada che non sento mia.
La psicoanalisi l'ho fatta, e pure troppa! Mi ha levato tanto tempo mentale che avrei potuto applicare su aspetti della mia esistenza. La mia una fuga? Forse! Da un mondo in cui non credo. Da cui mi sento ferito, umiliato, costantemente frainteso..non capito. Del resto perchè dovrei voler cambiare il mondo? Lottare costantemente per convincere gli altri che non ha senso lavorare tutti i giorni 6..7..10 ore e spendere parte dei propri soldi nel secondo televisore? Ognuno fa il proprio percorso, e bisogna interiorizzarle da se le cose. Io almeno la penso così.
 
è interessante come si consigli la psicoanalisi appena le aspirazioni non rientrano nell'alveo del comunemente ritenuto "normale", proposta che di per se si pone in una prospettiva di giudizio. La ricerca delle risposte preconfezionate non ha mai giovato a nessuno delle persone che conosco, molti sono in "cura" da anni e l'unico giovamento l'ha avuto il terapista con i suoi cachet.
Questa società ci insegna il senso di colpa verso la nostra diversità, spinge all'omologazione ed all'annichilimento del Sé e chi non si piega al non essere ma grida forte IO è subito visto con sospetto. Altro che camici bianchi. Volontà, determinazione e scarponi sporchi.

„Ora fra il rogo ardente delle mie Idee anch'io son diventato di fiamma; e scotto, brucio, corrodo... A me devono accostarsi soltanto coloro che gioiscono contemplando ardenti vulcani che lanciano verso le stelle le lave sinistre esplodenti dal loro seno di fuoco [... ] Io mi dichiaro in guerra aperta, palese e nascosta contro la Società: contro ogni Società!“

Renzo Novatore
 
Questa società ci insegna il senso di colpa verso la nostra diversità, spinge all'omologazione ed all'annichilimento del Sé e chi non si piega al non essere ma grida forte IO è subito visto con sospetto. Altro che camici bianchi. Volontà, determinazione e scarponi sporchi.


Hai letto "Il codice segreto del Vangelo" di Igor Sibaldi?
Per me è stato un libro rivoluzionario. Mi ha cambiato.
 
Se posso ti consiglierei un libro che mi ha segnato molto e che potrebbe aiutarti, chissà: Max Stirner "L'Unico e la sua proprietà". Buona vita

Qua ti si consigliano letture importanti...L'unico è un gran libro, sicuramente una delle letture che più mi ha segnato in giovane età.
Occhio che Stirner è un pensatore da non prendere alla leggera, qualcuno suggerirebbe di non rivelare questi segreti ai giovani: visto come vanno le cose oggi nel mondo potrebbero fraintendere;)
 
e trovarmi un lavoro che amo

Mha... io ci provo a fare il lavoro che mi piace, ma ogni giorno che passa mi pento sempre di più di non aver cercato un lavoro al caldo d'inverno e al fresco d'estate, senza tante rotture di coglioni.

Aspetta aspetta.. io non voglio fare l'asceta!
Semplicemente non mi piace lo stile di vita frenetico, iperproduttivo, capitalista della nostra società. Quindi vorrei vivere nella Natura, fare i soldi effettivamente necessari, e trovarmi un lavoro che amo. In parte questi obiettivi li sto vivendo e completando, ma non voglio assolutamente andare sul cucuzzolo della montagna a vivere di bacche e noci. Con tutto il rispetto per chi lo fa, io personalmente non ci credo. Una strada che non sento mia.
La psicoanalisi l'ho fatta, e pure troppa! Mi ha levato tanto tempo mentale che avrei potuto applicare su aspetti della mia esistenza. La mia una fuga? Forse! Da un mondo in cui non credo. Da cui mi sento ferito, umiliato, costantemente frainteso..non capito. Del resto perchè dovrei voler cambiare il mondo? Lottare costantemente per convincere gli altri che non ha senso lavorare tutti i giorni 6..7..10 ore e spendere parte dei propri soldi nel secondo televisore? Ognuno fa il proprio percorso, e bisogna interiorizzarle da se le cose. Io almeno la penso così.

Appunto, potessi scegliere io come gestire le cose da fare a lavoro riuscirei a fare tutto ed avere anche il tempo per fare quelle faccende personali che invece devo riservare al sabato, giorno in cui vorrei fare cose che mi ricaricano e non le commissioni quotidiane.

Se ti senti sicuro, non cercare l'approvazione di altri segui le tue idee.
 
...non voglio fare l'asceta!...non mi piace lo stile di vita frenetico, iperproduttivo, capitalista della nostra società. ...vivere nella Natura, ...e trovarmi un lavoro che amo. ... non voglio assolutamente andare sul cucuzzolo della montagna a vivere di bacche e noci. ...un mondo in cui non credo. Da cui mi sento ferito, umiliato, costantemente frainteso..non capito....

Già andiamo meglio...;) Resta un punto oscuro: manca nella tua esposizione il senso di una comunità, qualcuno con cui relazionarsi in un rapprto di sostegno reciproco... E' evidente che in una comunità rurale non ci sei nato e che di una comunità in generale senti di poter fare a meno.

I rapporti con gli umani sono di per sé conflittuali, sta a noi creare delle relazioni basate sulla solidarietà reciproca, non possiamo darle per scontate. Io credo che devi cercare non nella dimensione dello spazio ma nella dimensione delle relazioni umane.

Il resto, lo stile di vita "frenetico", "iperproduttivo" ecc è in buona parte retorica, se il tuo obiettivo nella vita è il rifiuto del consumismo ed uno stile divita essenziale non c'é bisogno di farel'agricoltore per cavarsela, anzimi sembrano moltomeno stresanti tanti mestieri cittadini che non quello del coltivarela tera ed allevare bestiame.
 
Guarda in realtà mi pare di aver scritto nei post prima di avere una compagna con cui condivido tale obiettivo, e in più stiamo cercando persone che desiderano uno stile di vita simile al nostro, amici e conoscenti.
Retorico? Come a dire che i Soldi non fanno la felicità! Solo perchè una cosa è retorica non significa che non sia vera ;)
Io desidero avere un rustico con terreno prima di tutto perchè amo vivere in un ambiente in cui esco di casa e non vedo auto parcheggiate dinanzi a me, ma montagne..alberi e fiori. Vivere nella Natura, perchè lì ho trascorso i momenti più intensi della mia vita. Quindi il fine del trasferimento è perché amo quei luoghi, e non il lavoro dell'agricoltore in se..è questa un ulteriore cosa che mi interessa e che desidero imparare.
Io vivo a Roma, ho visitato molte città e cittadine, dire che si vive in modo più frenetico in campagna o nei piccoli paesini scusami, ma lo trovo un poco azzardato.
 
Non resta che dire "in bocca al lupo" a te alla tua compagna ed agli amici che saranno con te. Di opportunità ce ne sono molte, per scoprire se il proprio istinto contadino è autentico in fondo basta farla per un anno la vita del contadino... :)
 
dire che si vive in modo più frenetico in campagna o nei piccoli paesini scusami, ma lo trovo un poco azzardato
Sicuramente è meno frenetico ma non è meno impegnativo nè meno calmo, è più legato al trascorrere del tempo ma se ti avvicini anche solo per sbaglio ad un qualsiasi allevamento animale ti renderai conto che trotterelli bene tutto il giorno e tutti giorni, domenica compresa, natale, pasqua ......

Dopo di che non entro in merito alla tua decisione, lecita, ammirabile, invidiabile perché no, e ti auguro di partire presto e vivere questa tua necessità.

Ciao :si:, Gianluca
 
Certo! Se uno possiede diversi ettari e diversi animali, inizi alle 5 e finisci alle 19 :)
Io personalmente desidero un ettaro, massimo, vorrei occuparmi di un orto per la famiglia, e con il più magari venderlo in qualche piccolo mercatino. Non aspiro ad altro.. in più studiando le tecniche di permacultura, vorrei cercare di rendere il terreno forte e fertile nel tempo, in tal modo dovrò preoccuparmene sempre meno :)
 
Se hai tempo e voglia di sollazzarti con storie cinematografiche sul tema del forestiero che si inserisce (o almeno cerca di farlo) in una comunità rurale per realizzare il suo sogno di una vita a contatto con la natura ti raccomando:

Jean De Florette (Francia, 1986) forse il più istruttivo ed anche il più difficile da trovare (fortunatamente, visto che è il più pessimista e poi la storia è completamente inventata)

Il vento fa il suo giro (Italia, 2007) stavolta la storia non è inventata, credo che sia facile trovarlo, è comunque un bel film. Non che sia troppo più ottimista del precedente però.
 
Volevo chiedervi un ultima cortesia, ovvero:
Se avete da consigliarmi dei libri su tematiche simili a queste da noi discusse, oltre l'unico e le sue proprietà, ma anche libri sulla Natura e il Viaggiare. .mi piacerebbe vedere anche dei film o documentari. Accetto suggerimenti e consigli! Grazie a tutti.
 
Volevo chiedervi un ultima cortesia, ovvero:
Se avete da consigliarmi dei libri su tematiche simili a queste da noi discusse, oltre l'unico e le sue proprietà, ma anche libri sulla Natura e il Viaggiare. .mi piacerebbe vedere anche dei film o documentari. Accetto suggerimenti e consigli! Grazie a tutti.

Ce ne sono una marea! Ultimamente, sulla vita in solitudine in mezzo alla natura, ho trovato bellissimo "nelle foreste siberiane" di Tesson. Se non l'hai mai letto ti suggerirei anche un classico sull'argomento: il "Walden" di Thoreau.
Se ci dici più nello specifico che tipo di letture vai cercando provo a suggerirtene altre.
Per i film al momento mi vengono in mente questi: Derzu Usala (c'è anche il libro), il grande nord, urga, il bambino e il grande cacciatore, into the wild (anche il libro), sul 45° parallelo, uomo bianco va col tuo dio (o il più recente revenant), il vento fa il suo giro... Ce ne saranno altri millemila ma le mie sinapsi sono quello che sono e al momento si rifiutano di dirmi altro:D
 
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