Data: 4 lug 2011
Regione e provincia: Veneto - BL
Località di partenza: Schievenin-palestra roccia
Località di arrivo: come sopra
Tempo di percorrenza: 6 ore, escluse le pause
Chilometri: --
Grado di difficoltà: E, alcuni tratti EE
Descrizione delle difficoltà: tratti esposti
Periodo consigliato: tutte le stagioni esclusi i periodi di innevamento
Segnaletica: segnavia CAI b/r
Dislivello in salita: 700 m
Dislivello in discesa: 700 m
Quota massima: 1220 mslm
Accesso stradale: da Quero (BL), prendere la deviazione per la fraz. di Schievenin e procedere per circa 8 km fino al fondo valle, dove inizia la palestra di roccia.
Domenica scorsa abbiamo fatto un bel giro in una delle zone meno turistiche del Grappa (tanto vero che in 9 ore e passa non abbiamo incrociato altri camminatori), consigliata a chi cerca un vero contatto con questo territorio e con la sua natura. Sono luoghi aspri e solitari, ma non inospitali, anzi mi sento a casa tutte le volte che ci vado. Si tratta di un sentiero escursionistico (scala Cai = E) per l'anello basso e la Val Sassumà – invece per la traversata tra forcella Alta e forcella Bassa qualche tratto esposto e attrezzato (scala Cai = EE). La Valle dell’Inferno merita il proprio nome (tra l’altro mi sono slogato una caviglia verso la fine e ho beccato pure una zecca
. Si parte da circa 500 mslm e nel punto più alto si arriva a 1220 mslm,, quindi circa 700 m di dislivello in salita e altrettanti in discesa. Se volete fare tutto il giro considerate circa 6 ore di cammino escluse le pause, non c’è acqua lungo il sentiero nei mesi caldi.
Si parte dal parcheggio della palestra di roccia di Schievenin
Si passa accanto alla grotta di S. Barbara (protettrice dei minatori, ce ne sono in zona per il magnesio)
Continuando lungo la strada e guardando indietro si vede la stretta valle di Schievenin, che sbocca nella pianura veneta
Davanti a noi invece la salita che porterà alla Forcella alta, sulla sx idrografica il campanile manuela, un monolite alto circa 70 metri
Gli unici compagni di arrampicata
Si continua a salire e la valle alle nostre spalle diventa sempre più piccola
Dopo circa 3,5 ore si trova una prima casera (non so il nome), abitata almeno durante i we
La Natura è generosa, fragole
e piccoli frutti sono ovunque
Siamo a Malga Sassumà (1120 mslm, dove una signora gentilissima ci ha regalato due bottigliette di acqua dato che non avevamo spiccioli per pagarla)
Sotto al crinale,
Dalla malga si svolta a sx e dopo circa 20 min si arriva a Forcella alta (1220 mslm), in lontananza la valle veneta, quelle colline in lontananza sono i Colli Asolani
Si comincia a scendere in direzione della Forcella bassa (occhio, i segnali non sono evidentissimi), con me ho il mio Fox Parang
Arrivati a Forcella bassa si scende per la Valle dell’Inferno, stretta, ripida e tetra (nomen, omen)
non c’è altro da dire se non che la discesa è abbastanza faticosa e a tratti esposta, con dei bellissimi squarci sulla sx idrografica e sulle varie “palestre”
Ciao,
Alfredo
Regione e provincia: Veneto - BL
Località di partenza: Schievenin-palestra roccia
Località di arrivo: come sopra
Tempo di percorrenza: 6 ore, escluse le pause
Chilometri: --
Grado di difficoltà: E, alcuni tratti EE
Descrizione delle difficoltà: tratti esposti
Periodo consigliato: tutte le stagioni esclusi i periodi di innevamento
Segnaletica: segnavia CAI b/r
Dislivello in salita: 700 m
Dislivello in discesa: 700 m
Quota massima: 1220 mslm
Accesso stradale: da Quero (BL), prendere la deviazione per la fraz. di Schievenin e procedere per circa 8 km fino al fondo valle, dove inizia la palestra di roccia.
Domenica scorsa abbiamo fatto un bel giro in una delle zone meno turistiche del Grappa (tanto vero che in 9 ore e passa non abbiamo incrociato altri camminatori), consigliata a chi cerca un vero contatto con questo territorio e con la sua natura. Sono luoghi aspri e solitari, ma non inospitali, anzi mi sento a casa tutte le volte che ci vado. Si tratta di un sentiero escursionistico (scala Cai = E) per l'anello basso e la Val Sassumà – invece per la traversata tra forcella Alta e forcella Bassa qualche tratto esposto e attrezzato (scala Cai = EE). La Valle dell’Inferno merita il proprio nome (tra l’altro mi sono slogato una caviglia verso la fine e ho beccato pure una zecca
. Si parte da circa 500 mslm e nel punto più alto si arriva a 1220 mslm,, quindi circa 700 m di dislivello in salita e altrettanti in discesa. Se volete fare tutto il giro considerate circa 6 ore di cammino escluse le pause, non c’è acqua lungo il sentiero nei mesi caldi.Si parte dal parcheggio della palestra di roccia di Schievenin
Si passa accanto alla grotta di S. Barbara (protettrice dei minatori, ce ne sono in zona per il magnesio)
Continuando lungo la strada e guardando indietro si vede la stretta valle di Schievenin, che sbocca nella pianura veneta
Davanti a noi invece la salita che porterà alla Forcella alta, sulla sx idrografica il campanile manuela, un monolite alto circa 70 metri
Gli unici compagni di arrampicata
Si continua a salire e la valle alle nostre spalle diventa sempre più piccola
Dopo circa 3,5 ore si trova una prima casera (non so il nome), abitata almeno durante i we
La Natura è generosa, fragole
e piccoli frutti sono ovunque
Siamo a Malga Sassumà (1120 mslm, dove una signora gentilissima ci ha regalato due bottigliette di acqua dato che non avevamo spiccioli per pagarla)
Sotto al crinale,
Dalla malga si svolta a sx e dopo circa 20 min si arriva a Forcella alta (1220 mslm), in lontananza la valle veneta, quelle colline in lontananza sono i Colli Asolani
Si comincia a scendere in direzione della Forcella bassa (occhio, i segnali non sono evidentissimi), con me ho il mio Fox Parang
Arrivati a Forcella bassa si scende per la Valle dell’Inferno, stretta, ripida e tetra (nomen, omen)
non c’è altro da dire se non che la discesa è abbastanza faticosa e a tratti esposta, con dei bellissimi squarci sulla sx idrografica e sulle varie “palestre”
Ciao,
Alfredo
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