Recensione Se non dovessi tornare

Libro molto bello di Enrico Camanni.
Ricostruisce la storia di Gary Hemming, alpinista americano forse troppo poco conosciuto. Un personaggio anticonformista nella vita e allo stesso tempo rigoroso nell'etica della scalata che aveva portato una ventata di novità in Italia e in Europa con le sue scalate, ma soprattutto con il suo stile e personalità.
Il libro inizia con l'epico racconto di un salvataggio da parte di Hemming, ed un piccolo gruppo di fidati alpinisti, di due tedeschi bloccati sulla parete ovest del Dru. Poi il libro verte più sugli aspetti psicologici del personaggio, molto difficile per altro, e della difficoltà che ebbe a gestire la sua fama e successo popolare. Un libro sull'alpinismo diverso dal solito, che mi ha fatto conoscere un altro grande personaggio della storia di questa mitica attività, non chiamiamolo sport! 20230924_113610.jpg
 
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Leggo su wikipedia (eng) che era del 1934 e che morì nel '69 all' età di 34 anni e che operava in Francia dove sembra che fosse soprannominato "le beatnik des cimes".
 
Si, il soprannome gli si addiceva a perfezione. Era di origine californiana, seguiva gli insegnamenti di John Muir e arrampicava anche con Royal Robbins.
Una vita travagliata, una tipica storia americana che arriva ad intrecciarsi con l'alpinismo europeo e il 68 francese.
Se si cerca un tipico libro d'alpinismo potrebbe perfino non piacere. Solo una parte è dedicata a l'azione in parete.
 
Bel libro e personaggio complesso ed affascinante, Camanni ne tratteggia bene il profilo, che -viste le mille sfaccettature della sua personalità- rimane comunque dai contorni sfumati ed in qualche misura indecifrabili. Consiglio di abbinare al libro biografico scritto dalla Tenderini qualche anno fa ed uscito per Vivalda, c'è anche e si trova sul tubo, un documentario in francese, sulla vita e le avventure del buon Gary.
 
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