Recensione Sea kayak rough water handling

Un libro che certamente non è da consigliare ad un principiante ma rivolto al kayaker già abbastanza capace che desideri intraprendere un percorso che lo porti ad avere il pieno controllo del kayak da mare anche in condizioni agitate (vento ed onda). “Ufficialmente” indicato per chi intraprende percorsi per i brevetti EPP di livello 4 e 5 ma, a mio avviso, ottimo già a partire per chi si prepara per affrontare il livello 3 (in Italia Pagaia Azzurra SK3).

qui il link alla recensione completa: https://marconolby.altervista.org/sea-kayak-rough-water-handling/

E’ doveroso fare due precisazioni:
-La prima, che ho scritto anche nell’articolo, è che nessun manuale potrà mai insegnare una cosa del genere ma deve essere visto come uno strumento da affiancare ad un percorso condiviso con qualcuno di più esperto. Uscire da solo e senza preparazione con 20kts di vento o con 2m di onda per tentare di improvvisarsi “bravo canoista” è un’ottima premessa per un disastro.
-La seconda è ricordare che aver imparato a gestire il kayak in queste situazioni non significa essere pronti per affrontarle da solo; Le acque più difficili in cui posso rischiare di avventurarmi in solitaria non sono quelle in cui sono in grado di manovrare il kayak ma quelle in cui sono in grado con ragionevole certezza di gestire un ribaltamento, un rientro e degli auto salvataggi. Ed anche li vale la regola che, in generale, uscire da solo in condizioni impegnative non è mai saggio.

Questa mia recensione è ovviamente rivolta a chi ha già avviato un percorso di formazione strutturato e si sta preparando all’SK3 (non a caso il libro l’ho preso in considerazione adesso dato che intendo dare l’esame in autunno/inverno) ma può essere uno stimolo per chi questo percorso non l’ha mai cominciato ma -in fondo in fondo- lo desidera.
 
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