Piccolo resoconto della recente escursione Dolomitica fotografica di Sabato scorso.
La destinazione è il famoso Seceda, sommità sita in Val Gardena a 2500 metri di altitudine e facente parte del parco naturale Puez Odle. I modi per raggiungerla sono svariati: si può partire da Ortisei e salire con la funivia oppure spostarsi di pochi km e raggiungere Santa Cristina e scegliere se sfruttare ancora una volta le moderne tecnologie oppure usare le proprie gambette per bersi i 9 km e 900 metri D+ che separano il parcheggio dalla cima. Ovviamente noi ( io e 3 miei amici fotografi) scegliamo "the hard way" come dicono gli anglofoni e dopo aver indossato il leggerissimo zaino carico di ogni ben di Dio ( peso medio 18 kg visto che si dorme in tenda e si mangia caldo quindi serve tanta roba)partiamo tranquilli senza nessuna fretta poiché per noi l'ora magica arriva poco prima del tramonto e abbiamo ancora tante ore davanti a noi.
La partenza è tranquilla e ci consente di andare a regime con le gambe senza sfiancarci subito. Il primo tratto è nel bosco e non immaginiamo ancora che panorami ci aspettano una volta usciti fuori. Dopo mezz'ora circa comincia ad aprirsi il panorama e dietro di noi appare questo:
il meraviglioso gruppo del Sella affiancato dal Sasso Lungo e Sasso Piatto. La giornata è meravigliosa. Il cielo è indescrivibile e ti vien voglia di buttarti sul prato e respirare a pieni polmoni. Si continua a salire con calma e per fortuna non c'è tanta gente visto che in molti preferiscono sfruttare la seggiovia.......
Saliamo e i 18 kg cominciano a farsi sentire quindi decidiamo di fare una sosta rifocillante in un rifugio complice anche un caldo notevole che ci sta disidratando
Si opta ovviamente per una birra rifocillante e un po' di cibo da mettere sotto i denti -)
io opto per qualcosa di dolce mentre i miei compari scelgono un piatto freddo che a stento riescono a finire
La sete è tanta...........(io sono il capellone centrale....)
Il simpatio gestore con il quale scambiamo 4 chiacchiere ha la brillante idea di salutarci offrendoci alle 5 del pomeriggio una grappa alle erbe fatta da lui stesso. Ovviamente nessuno rifiuta ma dopo una birra e questo grappino, le nostre gambe non sono molto felici
Si riparte...
Finalmente alle 18 siamo su e cerchiamo un posto dove poter mettere giu le tende. Sinceramente tutti gli scrupoli fatti sul fatto di non poter piantare prima del tramonto ecc ecc svaniscono quando sulla sommità, con nostro enorme stupore, troviamo almeno 10 tende già messe giù ?!?!?!?!?!?!?!?!? A questo punto non perdiamo tempo e si tira su anche le nostre
Giunge velocemente anche il momento che tutti i fotografi attendo impazientemente e zompettiamo tra uno sguardo sulle Odle e uno verso il Sasso Lungo e scattiamo a più non posso.
(qualche foto "seria" e non da cellulare come tutte le altre)
Cala velocemente anche il buio e cn nostro grande stupore alle 21 di sera gran parte della gente che è su con noi (molti giovani) si rintanano nelle tende come marmotte. Per noi invece inizia il bel momento, altrettanto importante, del rituale della pappa . Lo chef propone 4 porzioni di pasta liofilizzata della starr che non faceva nemmeno schifo, il tutto condito con un litro e mezzo di nettare degli Dei, volatilizzato in 5 minuti per poi proseguire con 4 bei paninazzi con salsiccia. Bisognerà pur in qualche modo giustificare gli 80 eur del jetboil aahahahahahaha.
Bene , lo stomaco è quasi a posto e quindi si passa al digestivo ossia una 0,5 di Poli al fieno e dolcetto tanto per gradire.
Saziato l'appetito è il momento di riprendere in mano le macchien fotografiche per una sessione notturna alle stelle. Il cielo è terso ma purtroppo c'è una luna fortissima che illumina a giorno e il tutto diventa controproducente....Malgrado ciò si scatta per un'altra oretta e uno di noi fa notare che sono le ore 1:30 del mattino Forse è il caso di tentare di riposare visto che l'alzata è programmata per le 4:30
Alle 4:20 ho dormito forse 30 minuti .Mi alzo e preparo 4 caffè e via ad aspettare l'alba
Alle 8 siamo già con gli zaini in spalla verso il parcheggio. Indipendentemente dalle foto fatte o meno , sono esperienze che per chi come me condivide questa passione sfrenata per la Montagna, ti lasciano un segno indelebile, arricchiscono il tuo spirito e rafforzano il senso di amicizia e dei valori per le cose sane e genuine .
Grazie per l'attenzione.
max
La destinazione è il famoso Seceda, sommità sita in Val Gardena a 2500 metri di altitudine e facente parte del parco naturale Puez Odle. I modi per raggiungerla sono svariati: si può partire da Ortisei e salire con la funivia oppure spostarsi di pochi km e raggiungere Santa Cristina e scegliere se sfruttare ancora una volta le moderne tecnologie oppure usare le proprie gambette per bersi i 9 km e 900 metri D+ che separano il parcheggio dalla cima. Ovviamente noi ( io e 3 miei amici fotografi) scegliamo "the hard way" come dicono gli anglofoni e dopo aver indossato il leggerissimo zaino carico di ogni ben di Dio ( peso medio 18 kg visto che si dorme in tenda e si mangia caldo quindi serve tanta roba)partiamo tranquilli senza nessuna fretta poiché per noi l'ora magica arriva poco prima del tramonto e abbiamo ancora tante ore davanti a noi.
La partenza è tranquilla e ci consente di andare a regime con le gambe senza sfiancarci subito. Il primo tratto è nel bosco e non immaginiamo ancora che panorami ci aspettano una volta usciti fuori. Dopo mezz'ora circa comincia ad aprirsi il panorama e dietro di noi appare questo:
il meraviglioso gruppo del Sella affiancato dal Sasso Lungo e Sasso Piatto. La giornata è meravigliosa. Il cielo è indescrivibile e ti vien voglia di buttarti sul prato e respirare a pieni polmoni. Si continua a salire con calma e per fortuna non c'è tanta gente visto che in molti preferiscono sfruttare la seggiovia.......
Saliamo e i 18 kg cominciano a farsi sentire quindi decidiamo di fare una sosta rifocillante in un rifugio complice anche un caldo notevole che ci sta disidratando
Si opta ovviamente per una birra rifocillante e un po' di cibo da mettere sotto i denti -)
io opto per qualcosa di dolce mentre i miei compari scelgono un piatto freddo che a stento riescono a finire
La sete è tanta...........(io sono il capellone centrale....)
Il simpatio gestore con il quale scambiamo 4 chiacchiere ha la brillante idea di salutarci offrendoci alle 5 del pomeriggio una grappa alle erbe fatta da lui stesso. Ovviamente nessuno rifiuta ma dopo una birra e questo grappino, le nostre gambe non sono molto felici
Si riparte...
Finalmente alle 18 siamo su e cerchiamo un posto dove poter mettere giu le tende. Sinceramente tutti gli scrupoli fatti sul fatto di non poter piantare prima del tramonto ecc ecc svaniscono quando sulla sommità, con nostro enorme stupore, troviamo almeno 10 tende già messe giù ?!?!?!?!?!?!?!?!? A questo punto non perdiamo tempo e si tira su anche le nostre
Giunge velocemente anche il momento che tutti i fotografi attendo impazientemente e zompettiamo tra uno sguardo sulle Odle e uno verso il Sasso Lungo e scattiamo a più non posso.
(qualche foto "seria" e non da cellulare come tutte le altre)
Cala velocemente anche il buio e cn nostro grande stupore alle 21 di sera gran parte della gente che è su con noi (molti giovani) si rintanano nelle tende come marmotte. Per noi invece inizia il bel momento, altrettanto importante, del rituale della pappa . Lo chef propone 4 porzioni di pasta liofilizzata della starr che non faceva nemmeno schifo, il tutto condito con un litro e mezzo di nettare degli Dei, volatilizzato in 5 minuti per poi proseguire con 4 bei paninazzi con salsiccia. Bisognerà pur in qualche modo giustificare gli 80 eur del jetboil aahahahahahaha.
Bene , lo stomaco è quasi a posto e quindi si passa al digestivo ossia una 0,5 di Poli al fieno e dolcetto tanto per gradire.
Saziato l'appetito è il momento di riprendere in mano le macchien fotografiche per una sessione notturna alle stelle. Il cielo è terso ma purtroppo c'è una luna fortissima che illumina a giorno e il tutto diventa controproducente....Malgrado ciò si scatta per un'altra oretta e uno di noi fa notare che sono le ore 1:30 del mattino Forse è il caso di tentare di riposare visto che l'alzata è programmata per le 4:30
Alle 4:20 ho dormito forse 30 minuti .Mi alzo e preparo 4 caffè e via ad aspettare l'alba
Alle 8 siamo già con gli zaini in spalla verso il parcheggio. Indipendentemente dalle foto fatte o meno , sono esperienze che per chi come me condivide questa passione sfrenata per la Montagna, ti lasciano un segno indelebile, arricchiscono il tuo spirito e rafforzano il senso di amicizia e dei valori per le cose sane e genuine .
Grazie per l'attenzione.
max