Secondo voi è possibile realizzare questo?

interessante, vorrei includere alcune mie osservazioni:

Da quasi ingegnere chimico ritengo che NULLA sia esente dalla manipolazione chimica e che se possiamo permetterci uno stile di vita decente è solo grazie allo sviluppo di questa scienza...

uhm, hai ragione: come sempre non è la tecnica che è malvagia in se' ma l'uso che se ne fa'.



La soda solvay è "pulita" come sostanza, ma pensiamo a quanta energia occorre per averla! Separare il sodio dal minerale, sintetizzare l'acido cloridrico, smaltire gli scarti di produzione,etc. sono operazioni che costano tantissimo, anche se la sostanza è "pulita"!

se ti riferisci al discorso "sapone", questo si può fare anche tramite lisciviazione del legno, si ottiene potassa caustica con un titolo decente per fare sapone liquido, provato e funziona.



Anche gli oli essenziali non si svincolano...
L'energia per portare le sostanze ai rispettivi punti di ebollizione, chi la dà? E la raccolta e lavorazione delle piante, chi la fa? A mano, nel praticello come ci piace immaginare? Se fosse così una fialetta costerebbe milioni!

qui in Umbria, ci sono molte aziende che raccolgono a mano le essenze e hanno il loro distillatore in corrente di vapore, una boccetta da 25 ml di olio di lavanda, costa circa 6 euro...


C'è tanta ingenuità (secondo me ovviamente) e anche ignoranza nel voler tornare allo stato "naturale", "quando l'uomo era in armonia con la terra"...

sono d'accordo con te, molto spesso si associa la vita di campagna a qualcosa di migliore della città per partito preso.
in realtà sono due modi di vivere completamente differenti, per me la MORTE sarebbe vivere in una grande città, io faccio l'orto , frutteto e seminativo e ti assicuro che non conosco la fatica della zappa, in quanto proprio la scienza che prima tu dicevi, mi ha aiutato a capire i meccanismi della natura e di conseguenza: non aro, non zappo, semino su sodo e quindi: NON FATICO.


Anche questi rimedi "naturali" sono figli del benessere, e il benessere è figlio del progresso industriale e scientifico!

questa associazione di idee è pericolosa: il benessere inteso in senso olistico, è figlio sia del progresso scientifico che di quello sociale; l'industria è un aborto dei tempi moderni che ha reso l'uomo schiavo in casa propria, generando insoddisfazione, mancanza di coesione sociale, malattie psicologiche e fisiche e una marea di altri problemi.




Poi scusate, non mi piace l'uguaglianza "chimico=inquinante" che troppo superficialmente qui viene usata, bisogna distinguere tra prodotto e prodotto...
TUTTO E' CHIMICA, NOI SIAMO CHIMICA...
Non scordiamoci che anche i composti non presenti in natura (es. poliuretano, poliestere...) nella natura trovano il loro principio d'essere (il petrolio è una sostanza naturale...può sembrare una bestemmia, ma è così!)!

ciao, io lavoro nel settore chimico.
il petrolio è un prodotto naturale che , naturalmente, è presente nel sottosuolo e sempre naturalmente, lì dovrebbe rimanere confinato.
perdonami ma anche qua sono convinto che c'è una leggerezza in termini: il mercurio è un elemento naturale, eppure non mi pare che gli algerini siano famosi per la loro dieta a base di cinabro.

non c'è niente che abbia un'origine NON naturale; messo in questa ottica è naturale anche il nylon, ma il concetto di naturale che fin qui è stato espresso, rientra nelle cose "naturali" che non ti ammazzano quando le mangi/le indossi/le bevi

in termini agronomici, ora si ritiene che il "futuro" sarà molto simile all'oggi, solo con trattori da 1000 cv e aratri più profondi.
io non so' cosa accadrà in futuro, sulla terra.
voglio solo pregare (si, pregare) tutti voi a considerare questo preciso momento storico come un "flash", un'istantanea quasi impercettibile di "progresso tecnico-scientifico" in quasi 20.000 anni di civiltà in cui i transistor ed il nylon non erano conosciuti.

Se vedrete tutto questo nell'ottica temporale di cui accennavo sopra, capirete che NON è detto che questa sia la strada giusta, la strada che renderà la razza umana veramente felice ed in armonia con se' e con l'ambiente circostante.

ci vuole tanto senso critico, compassione e consapevolezza, non bisogna confondere gli strumenti con i fini.

un abbraccio.
 
Cara irrequietamente, ho pensato ad alcune strategie, alcuni consigli ed alcune tecniche da adottare e da considerare:


Il terreno - valuta la sua buona collocazione ed esposizione.
L'abitazione - forse se è mobile o potenzialmente tale riesci a schivare tutta una serie di normative, sebbene sarebbe invece auspicabile poter costruire o una cob-house od una casa di paglia che è molto economica, estremamente coibentata e inaspettatamente simile ad una normale casa.
Riscaldamento - una rocket stove è una stufa di autocostruzione estremamente efficente che ti offrirà tutto il riscaldamento di cui avrai bisogno ed inoltre ci potrai anche cucinare.
L'esposizione favorevole del terreno ti permetterà di concepire la casa in modo che assorba il calore del sole invernale attraverso grandi finestrature poste a sud ed il pavimento di pietra o di cotto opportunamente coibentato dal terreno esterno freddo accumulerà ulteriore calore.
l'estate il sole più alto verrà schermato dallo sbalzo del tetto e non ti attostirà.
la serra sarà seminterrata e coibentata, magari accessibile direttamente da casa senza uscire alle intemperie, magari l'acqua della doccia andrà ad irrigarne il suolo, magari se particolarmente freddo si potrà farci passare attraverso il tubo di scarico della rocketstove. sul lato nord della serra, separato da una rete c'è il pollaio e aprendo uno sportellino che dà sull'ovaio ci si serve.
Lascia fere trattori e meccanizzazione sono peggio del ciubacabras :lol:
per la luce, se sei offgrid suggerisco un impiantino su misura a 12v, un paio di batterie, luce LED. per mandare eventuale lavatrice o frigo (ma questo nel progetto stona) vanno fatti un paio di calcoli mentre per il cell e il comp portatile i calcoli saranno più piccoli


Io adesso devo chiudere ma intanto ti consiglio un paio di libri che trovi in aam terranuova e che sono "introduzione alla permacultura" e "la casa di paglia", mentre "Rocket mass heater" lo si trova attraverso internet ma da acquistare ed in inglese.
Googlare e Youtubare sono sempre buone cose


avevo fretta e sono stato disordinato.
Ma ti dico una cosa:


SI PUO' FARE!!!


ciao a tutti :)
 
Io adesso devo chiudere ma intanto ti consiglio un paio di libri che trovi in aam terranuova e che sono "introduzione alla permacultura" e "la casa di paglia", mentre "Rocket mass heater" lo si trova attraverso internet ma da acquistare ed in inglese.
Googlare e Youtubare sono sempre buone cose

ghhhh
PERCARITA' !
"introduzione alla permacultura" è uno di quei libri che andrebbero bruciati, da quanto "niente" c'è scritto dentro.

...purtroppo in italia c'è sempre molta poca "sostanza" e tante, troppe chiacchiere.
quel libro ne è la sintesi per eccellenza.

molto meglio "gaia's garden" ..è in inglese ma VALE la pena sbattersi e leggerlo.

rocket mass heater non è male, anche per la casa di paglia ma considera che le strutture in paglia hanno dei limiti molto alti, principalmente derivati dalla struttura stessa della casa (paglia) e dall'umidità del posto.
storia lunga, andrei off topic!:)
 
ghhhh
PERCARITA' !
"introduzione alla permacultura" è uno di quei libri che andrebbero bruciati, da quanto "niente" c'è scritto dentro.

...purtroppo in italia c'è sempre molta poca "sostanza" e tante, troppe chiacchiere.
quel libro ne è la sintesi per eccellenza.

molto meglio "gaia's garden" ..è in inglese ma VALE la pena sbattersi e leggerlo.

rocket mass heater non è male, anche per la casa di paglia ma considera che le strutture in paglia hanno dei limiti molto alti, principalmente derivati dalla struttura stessa della casa (paglia) e dall'umidità del posto.
storia lunga, andrei off topic!:)

Non sono daccordo.


E' uno splendido libro.
"gaias's garden" non lo conosco, comunque alla prima riga della descrizione sul sito di amazon c'è scritto: Permaculture is a verbal marriage of "permanent" and "agriculture." Australian Bill Mollison pioneered its development".
[FONT=verdana, arial, helvetica, sans-serif]

Bill Mollison è l'autore di "introduzione alla permacultura" quindi per la proprietà transitiva...


Voglio dire - bruciarlo!!! - non è da permacultore. è un poco violenta come affermazione.


Il libro che proponi comunque mi interessa.


I limiti delle case di paglia sono falsi. Lo dimostra la loro esistenza nei più diversi climi.


Da noi per problemi normativi comunque devono avere la struttura portante in legno o comunque un materiale "tradizionale". scegliere il legno è la soluzione più migliore (è scorretto lo so ma rende l'idea al meglio.).


Ciao federico.
Complimenti per quello che fai


:D
 
Ultima modifica di un moderatore:
Non sono daccordo.


E' uno splendido libro.
"gaias's garden" non lo conosco, comunque alla prima riga della descrizione sul sito di amazon c'è scritto: Permaculture is a verbal marriage of "permanent" and "agriculture." Australian Bill Mollison pioneered its development".
[FONT=verdana, arial, helvetica, sans-serif]

Bill Mollison è l'autore di "introduzione alla permacultura" quindi per la proprietà transitiva...


Voglio dire - bruciarlo!!! - non è da permacultore. è un poco violenta come affermazione.


Il libro che proponi comunque mi interessa.


I limiti delle case di paglia sono falsi. Lo dimostra la loro esistenza nei più diversi climi.


Da noi per problemi normativi comunque devono avere la struttura portante in legno o comunque un materiale "tradizionale". scegliere il legno è la soluzione più migliore (è scorretto lo so ma rende l'idea al meglio.).


Ciao federico.
Complimenti per quello che fai


:D

:)
avrei molto da dire su quello che aam terranuova propone come libri di permacultura, su quello che l'accademia di permacultura italiana ha scelto di fare e sui risultati, dato che sono anni che osservo.

quel che voglio dire è che "introduzione alla permacultura" è un'accozzaglia di idee prive di qualsivoglia applicazione pratica alle nostre latitudini, non contestualizzano.
a questo punto, molto meglio "the earth care manual" che almeno è contestualizzato al clima inglese.
naturalmente , se si vuole avere un libricino che ti spiega vagamente quali sono i principi della permacultura e di quanto è bella, allora lo consiglio anche io...

detto questo: le case di paglia hanno due difetti, osservati e dichiarati dagli stessi costruttori in case di paglia e da coloro che vi abitano (sempre esperienza diretta, mai per sentito dire) :
1- se cade giu un pezzo di intonaco , anche piccolo, i topi entrano (o qualunque altro animale) nello strato di paglia , nidificano e poi devi passare con i "chemicals" per uccidere e sterminare tutto.
2- alla fattoria "la boa", c'è stata un'inondazione eccezionale: l'acqua ha superato il livello del muro di cemento, è penetrata nelle balle di paglia, il risultato è che hanno dovuto buttar giù i muri perimetrali del primo piano, rifarli in calcestruzzo e re-intonacare.

la tecnica in sè non è sbagliata, và però contestualizzata: non esiste da nessuna parte una tecnica (agricola, edile , ecc) che vada bene OVUNQUE ;)
è uno dei baluardi della permacultura è proprio la differenziazione.


:)
 
Ultima modifica di un moderatore:
:)
avrei molto da dire su quello che aam terranuova propone come libri di permacultura, su quello che l'accademia di permacultura italiana ha scelto di fare e sui risultati, dato che sono anni che osservo.

quel che voglio dire è che "introduzione alla permacultura" è un'accozzaglia di idee prive di qualsivoglia applicazione pratica alle nostre latitudini, non contestualizzano.
a questo punto, molto meglio "the earth care manual" che almeno è contestualizzato al clima inglese.
naturalmente , se si vuole avere un libricino che ti spiega vagamente quali sono i principi della permacultura e di quanto è bella, allora lo consiglio anche io...

detto questo: le case di paglia hanno due difetti, osservati e dichiarati dagli stessi costruttori in case di paglia e da coloro che vi abitano (sempre esperienza diretta, mai per sentito dire) :
1- se cade giu un pezzo di intonaco , anche piccolo, i topi entrano (o qualunque altro animale) nello strato di paglia , nidificano e poi devi passare con i "chemicals" per uccidere e sterminare tutto.
2- alla fattoria "la boa", c'è stata un'inondazione eccezionale: l'acqua ha superato il livello del muro di cemento, è penetrata nelle balle di paglia, il risultato è che hanno dovuto buttar giù i muri perimetrali del primo piano, rifarli in calcestruzzo e re-intonacare.

la tecnica in sè non è sbagliata, và però contestualizzata: non esiste da nessuna parte una tecnica (agricola, edile , ecc) che vada bene OVUNQUE ;)
è uno dei baluardi della permacultura è proprio la differenziazione.


:)


accidenti!


Mi dispiace per l'inondazione.


Forse in una casa più piccola è più facile verificare l'integrità degli intonaci.
Abito in una antica casa colonica in pietra intonacata. I topi possono abitare le cavità che ci sono in questi spessi muri, possono collegarli tra loro rosicchiando la calce, possono abitare i solai.
la migliore soluzione per noi sono stati i gatti.
Immagino che una infestazione nella casa di paglia possa diventare un problema davvero grave.
Io cercherei di attrarli fuori offrendoli più di quanto non trovino dentro...
e poi sigillerei i buchi con intonaco misto a polvere di vetro.
Forse è un tentativo naif, ma l'utilizzo dei chemicals mi turba.




Desidero un sacco costruirmi una casa di paglia.


Cosa ne pensi della tecnica GREB?


:):)
 
Cosa ne pensi della tecnica GREB?

è una tecnica che mi affascina non poco, ho qualche dubbio sulla compatibilità dei materiali del muro (una sorta di cemento, paglia e legno) , in caso di terremoto sicuramente non cade ma è probabile che avverranno tassellature fra le colonne di legno.

forse un giorno ci costruisco qualche struttura sperimentale...magari il lato nord della serra...
 
Forse si sta uscendo un po dalla discussione iniziale.

Nel senso che si sta entrando troppo nello specifico.

Visto dai profani della permacoltura ( che sono i più), voi due, ve la state cantando e suonando da soli.

Intenzione mia è quella di invitarvi a farvi capire dalla maggior parte.

Essendo argomenti che in qualche modo interessano tutti i presenti nel forum, trattando di rapporto a lungo orario con la natura.

Vi invito a creare uno spazio ben definito, nel quale ritrovarci a capire-valutare-scambiare opinioni su questa filosofia del "ritorno al futuro" .
Che tanto ci coinvolge istintivamente, forse per questo periodo di fallimento dell'uomo sulla terra madre.


J
 
AHAHAH ^_^

sai? sono concorde con lo spazio che scendendo nel particolare forse dovrebbe essere un altro e non questo post, ma non darei per scontato che siano gli unici a capirsi...

Ad esempio io li capisco e credo lo faccia chiunque altro, come me e come loro, si sia interessato all'argomento..

pensa che invece non capisco un tubo di Kayak o di arrampicate o di fotografia ma leggo ugualmente, spesso finisco così per vedere cose interessanti, che capisco solo in parte, ma che per lo meno se mi incuriosiscono mi inducono a pormi domande o leggere qualcosa a riguardo ;)
 
AHAHAH ^_^

sai? sono concorde con lo spazio che scendendo nel particolare forse dovrebbe essere un altro e non questo post, ma non darei per scontato che siano gli unici a capirsi...

Ad esempio io li capisco e credo lo faccia chiunque altro, come me e come loro, si sia interessato all'argomento..

pensa che invece non capisco un tubo di Kayak o di arrampicate o di fotografia ma leggo ugualmente, spesso finisco così per vedere cose interessanti, che capisco solo in parte, ma che per lo meno se mi incuriosiscono mi inducono a pormi domande o leggere qualcosa a riguardo ;)


Vedo che il mio invito è stato recepito, peccato che non proprio in positivo.
Vuol dire che andrò a "leggere qualcosa a riguardo" altrove.

J
 
ciao,intanto come altri hanno già fatto,ti consiglio di andare a parlare o ancora meglio vivere in uno dei tanti ecovillaggi italiani.poi sicuramente potrà aiutarti leggere l autobiografia "pecoranera" di devis bonanni.lui ha anche un sito basta che digiti pecoranera.risponderà a molte delle tue domande.complimenti e in bocca al lupo:)
 
sono d'accordo con te, molto spesso si associa la vita di campagna a qualcosa di migliore della città per partito preso.
in realtà sono due modi di vivere completamente differenti, per me la MORTE sarebbe vivere in una grande città, io faccio l'orto , frutteto e seminativo e ti assicuro che non conosco la fatica della zappa, in quanto proprio la scienza che prima tu dicevi, mi ha aiutato a capire i meccanismi della natura e di conseguenza: non aro, non zappo, semino su sodo e quindi: NON FATICO.

Ciao Federico,
quello che tu scrivi in soldoni significa che invece di zappare o vangare o arare, fai "l'orto istantaneo" cioè copri il terreno di pacciame, giusto?
Ma il problema è che devi avere un sacco di materiale: cartoni, giornali, della vecchia moquette non sintetica, strati di feltro, linoleum o vestiti, pannelli di compensato multistrati o truciolato, stallatico o pollina mescolati a segatura, terriccio di foglie o foglie rastrellate e alghe, aghi di pino o casuarina,pula di riso, gusci di noci, baccelli di cacao, terriccio di foglie o foglie rastrellate, alghe, paglia secca (non fieno), corteccia, trucioli, segatura

Alcuni sono interscambiabili tra di loro, ma altri sono indispensabili come lo stallatico, giusto? E a meno che non hai un amico che ha i cavalli che ti regali il letame, come si fa? Non diventa troppo costoso procurarsi il materiale necessario a pacciamare?

Grazie
 
scusa Danyv, non avevo letto la tua risposta (caspita quanto ritardo!)
nel mio orto davanti casa (ricavato da un'aiuola con pratino inglese e rose con attorno del cemento) ho semplicemente coperto di sfalci di erba non andata a seme e mix di paglia, poi per una sola volta ho messo il compost-tea , successivamente mettevo quello che avevo, principalmente sfalci ma soprattutto foglie degli alberi attorno... poi ci pensano i lombrichi e i micro-organismi a fare il resto :)
 
scusa Danyv, non avevo letto la tua risposta (caspita quanto ritardo!)
nel mio orto davanti casa (ricavato da un'aiuola con pratino inglese e rose con attorno del cemento) ho semplicemente coperto di sfalci di erba non andata a seme e mix di paglia, poi per una sola volta ho messo il compost-tea , successivamente mettevo quello che avevo, principalmente sfalci ma soprattutto foglie degli alberi attorno... poi ci pensano i lombrichi e i micro-organismi a fare il resto :)
grazie per la risposta.
Quindi il problema delle quantità elevate di pacciame si risolve tenendo le dimensioni dell'orto ridotte? Che dimensione ha il tuo orto?
 
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