interessante, vorrei includere alcune mie osservazioni:
uhm, hai ragione: come sempre non è la tecnica che è malvagia in se' ma l'uso che se ne fa'.
se ti riferisci al discorso "sapone", questo si può fare anche tramite lisciviazione del legno, si ottiene potassa caustica con un titolo decente per fare sapone liquido, provato e funziona.
qui in Umbria, ci sono molte aziende che raccolgono a mano le essenze e hanno il loro distillatore in corrente di vapore, una boccetta da 25 ml di olio di lavanda, costa circa 6 euro...
sono d'accordo con te, molto spesso si associa la vita di campagna a qualcosa di migliore della città per partito preso.
in realtà sono due modi di vivere completamente differenti, per me la MORTE sarebbe vivere in una grande città, io faccio l'orto , frutteto e seminativo e ti assicuro che non conosco la fatica della zappa, in quanto proprio la scienza che prima tu dicevi, mi ha aiutato a capire i meccanismi della natura e di conseguenza: non aro, non zappo, semino su sodo e quindi: NON FATICO.
questa associazione di idee è pericolosa: il benessere inteso in senso olistico, è figlio sia del progresso scientifico che di quello sociale; l'industria è un aborto dei tempi moderni che ha reso l'uomo schiavo in casa propria, generando insoddisfazione, mancanza di coesione sociale, malattie psicologiche e fisiche e una marea di altri problemi.
ciao, io lavoro nel settore chimico.
il petrolio è un prodotto naturale che , naturalmente, è presente nel sottosuolo e sempre naturalmente, lì dovrebbe rimanere confinato.
perdonami ma anche qua sono convinto che c'è una leggerezza in termini: il mercurio è un elemento naturale, eppure non mi pare che gli algerini siano famosi per la loro dieta a base di cinabro.
non c'è niente che abbia un'origine NON naturale; messo in questa ottica è naturale anche il nylon, ma il concetto di naturale che fin qui è stato espresso, rientra nelle cose "naturali" che non ti ammazzano quando le mangi/le indossi/le bevi
in termini agronomici, ora si ritiene che il "futuro" sarà molto simile all'oggi, solo con trattori da 1000 cv e aratri più profondi.
io non so' cosa accadrà in futuro, sulla terra.
voglio solo pregare (si, pregare) tutti voi a considerare questo preciso momento storico come un "flash", un'istantanea quasi impercettibile di "progresso tecnico-scientifico" in quasi 20.000 anni di civiltà in cui i transistor ed il nylon non erano conosciuti.
Se vedrete tutto questo nell'ottica temporale di cui accennavo sopra, capirete che NON è detto che questa sia la strada giusta, la strada che renderà la razza umana veramente felice ed in armonia con se' e con l'ambiente circostante.
ci vuole tanto senso critico, compassione e consapevolezza, non bisogna confondere gli strumenti con i fini.
un abbraccio.
Da quasi ingegnere chimico ritengo che NULLA sia esente dalla manipolazione chimica e che se possiamo permetterci uno stile di vita decente è solo grazie allo sviluppo di questa scienza...
uhm, hai ragione: come sempre non è la tecnica che è malvagia in se' ma l'uso che se ne fa'.
La soda solvay è "pulita" come sostanza, ma pensiamo a quanta energia occorre per averla! Separare il sodio dal minerale, sintetizzare l'acido cloridrico, smaltire gli scarti di produzione,etc. sono operazioni che costano tantissimo, anche se la sostanza è "pulita"!
se ti riferisci al discorso "sapone", questo si può fare anche tramite lisciviazione del legno, si ottiene potassa caustica con un titolo decente per fare sapone liquido, provato e funziona.
Anche gli oli essenziali non si svincolano...
L'energia per portare le sostanze ai rispettivi punti di ebollizione, chi la dà? E la raccolta e lavorazione delle piante, chi la fa? A mano, nel praticello come ci piace immaginare? Se fosse così una fialetta costerebbe milioni!
qui in Umbria, ci sono molte aziende che raccolgono a mano le essenze e hanno il loro distillatore in corrente di vapore, una boccetta da 25 ml di olio di lavanda, costa circa 6 euro...
C'è tanta ingenuità (secondo me ovviamente) e anche ignoranza nel voler tornare allo stato "naturale", "quando l'uomo era in armonia con la terra"...
sono d'accordo con te, molto spesso si associa la vita di campagna a qualcosa di migliore della città per partito preso.
in realtà sono due modi di vivere completamente differenti, per me la MORTE sarebbe vivere in una grande città, io faccio l'orto , frutteto e seminativo e ti assicuro che non conosco la fatica della zappa, in quanto proprio la scienza che prima tu dicevi, mi ha aiutato a capire i meccanismi della natura e di conseguenza: non aro, non zappo, semino su sodo e quindi: NON FATICO.
Anche questi rimedi "naturali" sono figli del benessere, e il benessere è figlio del progresso industriale e scientifico!
questa associazione di idee è pericolosa: il benessere inteso in senso olistico, è figlio sia del progresso scientifico che di quello sociale; l'industria è un aborto dei tempi moderni che ha reso l'uomo schiavo in casa propria, generando insoddisfazione, mancanza di coesione sociale, malattie psicologiche e fisiche e una marea di altri problemi.
Poi scusate, non mi piace l'uguaglianza "chimico=inquinante" che troppo superficialmente qui viene usata, bisogna distinguere tra prodotto e prodotto...
TUTTO E' CHIMICA, NOI SIAMO CHIMICA...
Non scordiamoci che anche i composti non presenti in natura (es. poliuretano, poliestere...) nella natura trovano il loro principio d'essere (il petrolio è una sostanza naturale...può sembrare una bestemmia, ma è così!)!
ciao, io lavoro nel settore chimico.
il petrolio è un prodotto naturale che , naturalmente, è presente nel sottosuolo e sempre naturalmente, lì dovrebbe rimanere confinato.
perdonami ma anche qua sono convinto che c'è una leggerezza in termini: il mercurio è un elemento naturale, eppure non mi pare che gli algerini siano famosi per la loro dieta a base di cinabro.
non c'è niente che abbia un'origine NON naturale; messo in questa ottica è naturale anche il nylon, ma il concetto di naturale che fin qui è stato espresso, rientra nelle cose "naturali" che non ti ammazzano quando le mangi/le indossi/le bevi
in termini agronomici, ora si ritiene che il "futuro" sarà molto simile all'oggi, solo con trattori da 1000 cv e aratri più profondi.
io non so' cosa accadrà in futuro, sulla terra.
voglio solo pregare (si, pregare) tutti voi a considerare questo preciso momento storico come un "flash", un'istantanea quasi impercettibile di "progresso tecnico-scientifico" in quasi 20.000 anni di civiltà in cui i transistor ed il nylon non erano conosciuti.
Se vedrete tutto questo nell'ottica temporale di cui accennavo sopra, capirete che NON è detto che questa sia la strada giusta, la strada che renderà la razza umana veramente felice ed in armonia con se' e con l'ambiente circostante.
ci vuole tanto senso critico, compassione e consapevolezza, non bisogna confondere gli strumenti con i fini.
un abbraccio.