Segaccio per raccolta legna

Io mi sono sempre trovato bene con una combinazione di tre oggetti : coltello scandi piccolo 10-12 cm, seghetto bacho laplander , accetta fiskar's x7
 
Raga un altro dubbio (scusate ma sono proprio instancabile) : io fino ad ora nelle escursioni usavo lo smartphone che prendeva a volte si a volte no. E andavo i posti che mezz'ora di cammino trovavo una strada. Ma se dovessi andare nel bel mezzo del nulla, come si fa a comunicare con qualcuno? Si usano delle radio? Oppure ve ne fregate e andate lo stesso?
Tengo a precisare che vado in solitaria

Vorrei approfondire questo discorso perché davvero non ne so niente di radio e di canali potreste linkarmi qualcosa di esaustivo?
 
I cellulari sono un'invenzione relativamente recente, prima si andava senza sentire il bisogno di essere sempre connessi e si prendevano altre precauzioni come ad esempio dire a qualcuno dove si andava, portare una cartina, ma soprattutto sapere quel che si faceva senza improvvisare.
 
Esatto come dice dragomyr i cellulari e gps non sono indispensabili se studi un minimo l'escursione prima . Vai con una mappa adeguata e una bussola del cavolo giusto per orientare la carta. Se stai su escursioni e sentieri segnati. P.s. Io il gps non lo uso di solito ma puo' avere un senso in casi in cui fai attivita' per forza fuori sentiero dove e' piu' facile perdersi tipo andare a funghi o caccia.
 
W

Woodvivor

Guest
Sul serio si può usare un coltellino svizzero come seghetto in maniera efficienteo_O? Io pensavo che fossero utili solo come portachiavi!!:woot:
Ora mi sono incuriosito: con uni svizzero tipo quelli citati da te la lama liscia e seghettata sono entrambe buone(ma dico buone buone)? Oppure è l'ultima spiaggia da usare? Non ho mai preso in cinsiderazione uno svizzero per istinto ma forse mi sbagliavo...:no:

Premessa: dipende dalle tue aspettative, pretese, approcci... visioni ;)
Alla tua domanda io rispondo ?? Certamente che si può usare un oggetto di quel genere in maniera efficiente per far fronte a determinati contesti e necessità. Tra cui l'allestimento dalla A alla z di un campo in natura. Ma tutto ritorna e parte dalla premessa che ho scritto sopra.

Il mio tutto solitamente corrisponde a quello che mi serve al campo o durante una mia uscita... quindi, per quanto mi riguarda con un Vic e simili puoi farci tutto. Sempre contestualizzando la cosa a quello scritto prima.

Per l'orientamento é anche molto soggettivo, nel senso... cosa intendi "nel mezzo del nulla", che é molto, ma molto difficile da trovare in Europa... nel verso senso del termine e soprattutto legando il discorso ad eventuali smarrimenti... anch'essi sotto un'ottica reale e non causata da timori, disagi, panico. Questo ovviamente non impedisce di desiderare e farsi una cultura per arrangiarsi anche in quelle situazioni e luoghi che sono in realtà non troppo sperduti. Proprio perché non servono grandi spazi e grandi cose per avere un pericolo, rischio, ecc...
 
mi sembra un pò riduttivo sottovalutare l'importanza di poter comunicare con i soccorsi in caso di emergenza... potrebbero essere tantissime situazioni, da un morso di serpente a una brutta distorsione o frattura, etc etc, non credo si tratti solod i perdersi. Avere uno strumento di comunicazione è importante per il vero "survival", quanto una lama o un modo per scaldarsi. Purtroppo faccio anche io affidamento allo smartphone, ma sicuramente esistono prodotti più professionali.
 
W

Woodvivor

Guest
Non era nel senso di sottovalutare i rischi e pericoli, ma il metodo migliore per avere della sicurezza é organizzarsi in maniera tale da non dipendere da quello. Essere autonomi, indipendenti.
Nelle situazioni veramente a rischio, in casi ovviamente in cui si é isolati, la differenza principale... in questo caso tra la vita e la morte, la fanno le persone in loco.

Ci sono i sistemi satellitari individuali, come pure gli adattatori per i più comuni smartphone che li rendono tali.
Sono al momento i sistemi più "sicuri", non infallibili, per poter comunicare con il mondo esterno da luoghi isolati.
In cui altri sistemi non hanno i giusti collegamenti.
 
Non era nel senso di sottovalutare i rischi e pericoli, ma il metodo migliore per avere della sicurezza é organizzarsi in maniera tale da non dipendere da quello. Essere autonomi, indipendenti.
Nelle situazioni veramente a rischio, in casi ovviamente in cui si é isolati, la differenza principale... in questo caso tra la vita e la morte, la fanno le persone in loco.

Ci sono i sistemi satellitari individuali, come pure gli adattatori per i più comuni smartphone che li rendono tali.
Sono al momento i sistemi più "sicuri", non infallibili, per poter comunicare con il mondo esterno da luoghi isolati.
In cui altri sistemi non hanno i giusti collegamenti.

adattatori satellitari??? di che si tratta?
 
sapete, a volte ripenso ad un amico di famiglia, ormai quasi sessantenne, che si è fatto i monti del nepal e dell'africa senza grossi problemi, molto probabilmente con solo uno svizzero e la buona volontà, e poi ci sono io che quasi quasi passo più ore a farmi le pippe mentali se sia meglio la tenda gialla o rossa che a girare per i monti.
 
W

Woodvivor

Guest
Non ti preoccupare, da un periodo in avanti é diventata la normalità, per come siamo abituati a vivere e per come ci hanno abituati.
Nulla di sbagliato e sicuramente da un lato ha un senso molto reale, dall'altro diventa più problematico organizzarsi o viversi le situazioni in maniere più genuine.
Ma d'altra si é così ;)

Spesso si dice proprio quello "... si pensa maggiormente ai materiali, alla teoria... che a praticare e viversi un mondo di esperienze..."

Bisogna trovare il giusto compromesso tra prevenzione, sicurezza e il fare le cose ;) Ovviamente il tutto parte dalle persone che quelle cose le vogliono fare, ogni individuo é differente.
Quello che per me é sicurezza accettabile, per te potrebbe essere un correre dei rischi inutili, come per un altro potrebbe essere un'esagerazione.
L'importante é sapere cosa si và a fare e organizzarsi per farla nella maniera che ci rende più a nostro agio.

Poi chissene se hai lo zaino da 100 L o da L, la prima regola per vivere bene e fare le cose per se stessi e non per accontentare gli altri ;)
 
Non ti preoccupare, da un periodo in avanti é diventata la normalità, per come siamo abituati a vivere e per come ci hanno abituati.
Nulla di sbagliato e sicuramente da un lato ha un senso molto reale, dall'altro diventa più problematico organizzarsi o viversi le situazioni in maniere più genuine.
Ma d'altra si é così ;)

Spesso si dice proprio quello "... si pensa maggiormente ai materiali, alla teoria... che a praticare e viversi un mondo di esperienze..."

Bisogna trovare il giusto compromesso tra prevenzione, sicurezza e il fare le cose ;) Ovviamente il tutto parte dalle persone che quelle cose le vogliono fare, ogni individuo é differente.
Quello che per me é sicurezza accettabile, per te potrebbe essere un correre dei rischi inutili, come per un altro potrebbe essere un'esagerazione.
L'importante é sapere cosa si và a fare e organizzarsi per farla nella maniera che ci rende più a nostro agio.

Poi chissene se hai lo zaino da 100 L o da L, la prima regola per vivere bene e fare le cose per se stessi e non per accontentare gli altri ;)

concordo in pieno, posso portarmi appresso anche la motosega della sthil, ma se non so che farmene è utile come il sale sul budino. :) certo che su questo si potrebbe parlare all'infinito, ma meglio non avviare niente non si sa mai:ph34r:
 
sapete, a volte ripenso ad un amico di famiglia, ormai quasi sessantenne, che si è fatto i monti del nepal e dell'africa senza grossi problemi, molto probabilmente con solo uno svizzero e la buona volontà, e poi ci sono io che quasi quasi passo più ore a farmi le pippe mentali se sia meglio la tenda gialla o rossa che a girare per i monti.

Le pippe:
quelle mentali servono anche a farci ragionare in modo corretto... Il discorso che hai fatto prima non fa una piega, se uno va da solo bla bla bla... Per ridurre il rischio, scegli posti battuti da esseri umani, e fai trekking quando lo fanno anche gli altri, ad esempio vai di domenica e non un giorno feriale ...poi ovvio la sfiga è dietro l'angolo...

-Per le altre pippe, bè lì è piacere del diretto interessato..
 
Comincia con escursioni facili man mano prendi confidenza. Un escursione non è più pericolosa del camminare in città è solo un fattore psicologico
 
Guarda victorinox ranger grip 79
Il seghetto è una motosega!
fa impressione è io ho segato una pianta da 10 cm diametro.

Sono fautore dei Victorinox. Preciso però che la sega dei modelli Rangergrip che sono da 130 mm, hanno la stessa lunghezza e dimensioni dei modelli da 111 mm. Anche la lama è sostanzialmente la stessa: è più lunga quella dei modelli Rangergrip, ma la parte affilata e quasi identica alla lunghezza dei modelli 111 mm.

Ultimamente sto abbandonando le seghe chiudibili e tutte quelle che tagliano in una sola direzione per dedicarmi alle classiche seghe ad arco: costi minori, maggiore ingombro e in genere tagliano in entrambe le direzioni.

Prossimo acquisto:
https://www.amazon.it/gp/product/B0018S283A/ref=ox_sc_act_title_3?smid=A11IL2PNWYJU7H&psc=1
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

Si quello io lo porto sempre quando faccio campo per più giorni. Quello e un accettina leggera. Mi ha dato tante soddisfazioni ;)
Allora seguendo i tuoi consigli e quelli di @Agos80 ho preso su Amanzon il Laplander e oggi l'ho provato.Devo dire che mi è piaciuto moltissimo non pensavo proprio di poter tagliare dei tronchetti di quel diametro così facilmente.Forse non sarà il massimo ma per me va più che bene,non è che devo fare il falegname nel bosco! Poi ho visto molti video su YouTube e moltissimi sono Bahco Laplander versus...quindi mi pare che venga sempre preso come riferimento e allora il rapporto qualità prezzo mi sembra buono.Il fatto che come tutti i seghetti, taglia a tirare quasi non si avverte e non da quel fastidio che pensavo.Grazie a tutti dei consigli e buone Feste.
 
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