Proposta Selvaggio Blu - Sardegna

Formalmente non c'è bisogno in nessun caso della presenza della guida, il problema nasce in quei casi in cui si pernotta fuori dai bivacchi e per farlo c'è bisogno che una guida si assuma una qualche forma di "responsabilità" presentando appunto la richiesta ma la presentazione, formalmente, non obbliga la sua presenza..... in pratica, molto probabilmente, se vuoi che la presenti devi ingaggiarla o ti potrebbe rispondere picche.

Ciao :si:, Gianluca

D
Formalmente non c'è bisogno in nessun caso della presenza della guida, il problema nasce in quei casi in cui si pernotta fuori dai bivacchi e per farlo c'è bisogno che una guida si assuma una qualche forma di "responsabilità" presentando appunto la richiesta ma la presentazione, formalmente, non obbliga la sua presenza..... in pratica, molto probabilmente, se vuoi che la presenti devi ingaggiarla o ti potrebbe rispondere picche.

Ciao :si:, Gianluca

lui scrive: " a richiesta di una guida (riconosciuta con regolare patentino) con gruppo al seguito “possiamo” autorizzare il bivacco se non regolamentato dai punti 5 e 6, se al contrario la richiesta prevede luoghi non concedibili (ad esempio Goloritzè) la deroga non verrà concessa. "
vai a capire...
 
lui scrive: " a richiesta di una guida (riconosciuta con regolare patentino) con gruppo al seguito “possiamo” autorizzare il bivacco se non regolamentato dai punti 5 e 6, se al contrario la richiesta prevede luoghi non concedibili (ad esempio Goloritzè) la deroga non verrà concessa. "
vai a capire...
Nell'ordinanza che hai pubblicato, al p.to 1, non c'è scritto quello ma quello che ho detto (senza offesa) ...... chi è "lui" ?

Ciao :si:, Gianluca
 
Nell'ordinanza che hai pubblicato, al p.to 1, non c'è scritto quello ma quello che ho detto (senza offesa) ...... chi è "lui" ?

Ciao :si:, Gianluca

Il vicesindaco che intrattiene una discussione nel gruppo FB "escursionismo in Sardegna".
Tra l'altro continua a contraddirsi da solo e a far prima credere che in realtà si possono fare trekking, che non c'è bisogno della guida, ma poi ritratta sempre.

se il bivacco è concesso solo ai gruppi con guida al seguito (e nemmeno sempre), nessun trekking è fattibile in autonomia praticamente
 
se il bivacco è concesso solo ai gruppi con guida al seguito (e nemmeno sempre), nessun trekking è fattibile in autonomia praticamente
Guarda io non voglio contraddire nessuno, tanto meno il vicesindaco, ma la delibera non asserisce quello, almeno sul piano formale, poichè parla solo di obbligo della "presentazione della domanda" in caso di utilizzo di bivacchi, diciamo, "liberi" da parte di una guida, in altre parole, considera la guida come un ufficio di servizi esattamente come se dovessi sdoganare una merce che ti appoggi ad un corriere autorizzato, lo dimostra anche la frase segue ovvero "Per ragioni di sicurezza, è opportuno scegliere percorsi in funzione delle proprie capacità ........ è consigliato affidarsi ad una guida per i percorsi più impegnativi", consigliato non obbligatorio.

L'obbligo potrebbe diventare una "conseguenza" nel senso che, come già espresso, la guida potrebbe richiedere che la presentazione della domanda avvenga solo se c'è anche anche lei ma, formalmente, non c'è un obbligo, inoltre la "semplice" presentazione della domanda non corrisponde automaticamente alla sua accettazione ma fra i motivi di "non accettazione" non ci può essere la mancanza della guida poichè la delibera non la obbliga, possono esserci altri motivi ma non quello.

Ciao :si:, Gianluca
 
Guarda io non voglio contraddire nessuno, tanto meno il vicesindaco, ma la delibera non asserisce quello, almeno sul piano formale, poichè parla solo di obbligo della "presentazione della domanda" in caso di utilizzo di bivacchi, diciamo, "liberi" da parte di una guida, in altre parole, considera la guida come un ufficio di servizi esattamente come se dovessi sdoganare una merce che ti appoggi ad un corriere autorizzato, lo dimostra anche la frase segue ovvero "Per ragioni di sicurezza, è opportuno scegliere percorsi in funzione delle proprie capacità ........ è consigliato affidarsi ad una guida per i percorsi più impegnativi", consigliato non obbligatorio.

L'obbligo potrebbe diventare una "conseguenza" nel senso che, come già espresso, la guida potrebbe richiedere che la presentazione della domanda avvenga solo se c'è anche anche lei ma, formalmente, non c'è un obbligo, inoltre la "semplice" presentazione della domanda non corrisponde automaticamente alla sua accettazione ma fra i motivi di "non accettazione" non ci può essere la mancanza della guida poichè la delibera non la obbliga, possono esserci altri motivi ma non quello.

Ciao :si:, Gianluca

Ma infatti anche io dedicò quello dalla delibera, ma...credo, o almeno spero, che il vicesindaco sappia di cosa parli
 
Ma infatti anche io dedicò quello dalla delibera, ma...credo, o almeno spero, che il vicesindaco sappia di cosa parli
....... sarebbe bello, oltre che ovvio, che un vicesindaco sapesse di cosa parla ...... non sempre è così :biggrin: ...... battute a parte ....... probabilmente la "loro" intenzione è quella, ovvero obbligo di guida per bivacchi "liberi", ma formalmente non l'hanno scritto e, forse, condizionale d'obbligo, non lo vogliono scrivere per vari motivi, il primo è perchè, magari, potrebbe essere impugnabile nel senso che "materialmente" non c'è un rischio così concreto, e dimostrabile, tale da necessitare una guida, dove per rischio è da intendersi come rischio di incolumità e non di lasciare in giro immondizia , in secondo luogo perchè scrivendolo, per cui formalizzando, qualcuno potrebbe contestare, sul piano politico, che questo corrisponderebbe ad un ulteriore esborso oltre i 30€/gg e, per cui, più che una "valorizzazione" sarebbe una ulteriore castrazione.

Ciao :si:, Gianluca
 
Per l'anestesia facciamoci del male:
Sardegna, detersivo nelle acque termali: scoppia la protesta dei turisti stranieri

Sorprende perché interessa un'area archeologica importante.

Non mi sorprende che "La gente del posto si difend"a così": «È casa nostra, l’abbiamo sempre fatto»"
Il virgolettato è originale, l'extra virgolette è aggiunta mia.

questi sono proprio idioti a prescindere dalla mentalità che ci può essere...
a proposito della mancanza di mentalità turistica e di chiusura suggerisco questa interessante lettura: https://www.facebook.com/notes/corrado-conca/un-ticket-per/10157286336914595/
 
Ci possono essere vari motivi per il quale può avere un senso un "ticket", premetto che questo non vuol dire che sia "pro ticket" in generis o nello specifico, diciamo che mi limito a solo delle considerazioni di carattere generale.

Supponiamo di avere la fortuna di essere l'amministratore di una struttura turistica attrattiva, cioè che "funziona", sino ad oggi gratuita dove gli introiti sono sostanzialmente indotti ma non diretti, però sostengo delle spese per la manutenzione e la conservazione della struttura e non posso esimermi da farlo, posso ridurre il mio impegno magari ma sostanzialmente "tocca a me".

La mia amministrazione è di tipo pubblica ed ho la necessità di dover garantire che i vari capitoli di spesa siano effettivamente coperti con entrate reali, quantificabili anche se in forma preventiva, l'introduzione di un "ticket" potrebbe oggettivamente coprirmi quei capitoli lasciando le eventuali rimanenze per quei capitoli che non sono "obbligatori" come, ad esempio, gli aiuti alle persone in difficoltà economica e, per cui, variabili proprio in funzione di queste rimanenze che non sono garantite.

Altra ipotesi, sono sempre l'amministratore bla bla bla e ipotizzo, o rilevo, un esubero di turisti, esattamente come l'esempio riportato dal "tizio" di facebook quando parla di Venezia. Ho bisogno di calmierare questo flusso turistico, quale miglior modo che farli pagare ?

Terzo esempio, stesso scenario, voglio oggettivamente rilanciare il turismo, non è solo propaganda, per farlo ritengo di aver bisogno di "nuove" entrate ma non posso, o non voglio, aumentare l'attuale pressione fiscale che grava sulle strutture commerciali o sui cittadini, un "ticket" potrebbe fornirmi queste entrate, ovviamente, politicamente parlando, alle parole dovranno seguire dei fatti...... ma questo è un altro discorso.

In altre parole ogni "progetto" può essere visto sotto vari punti di vista, sia pro che contro e, ovviamente, ognuno porterà l'acqua al proprio mulino (questo vale per l'amministrazione pubblica, le guide, gli albergatori etc etc ma anche per i singoli cittadini).

Ciao :si:, Gianluca
 
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