Sempre di più il coltello è un’arma

Indubbiamente se il coltello è "assunto" come arma è inevitabile, ineluttabile, che venga visto da fuori come tale, direi che è fondamentale che sia così, è una cosa più che voluta MA non è questo il contesto del thread anzi è esattamente il contrario.

Il problema è quando si vorrebbe che il "proprio" coltello non venga percepito come arma ma come utensile quando appunto è vissuto come tale ovvero come attrezzo.

E' innegabile che un coltello è anche un arma, sarebbe come nascondersi dietro un dito dicendo che non è vero, è altrettanto innegabile che esiste un'arte, una disciplina, che insegna ad usare il coltello come un arma ma questo è esattamente l'opposto del concetto che sta dietro nel considerare il coltello prima come attrezzo e poi come arma.

Dal mio punto di vista, chi vive la montagna sà che un coltello può essere utile come utensile, piccolo lungo fisso pieghevole svizzero che sia, e rimango comunque perplesso quando questo messaggio non viene capito nel momento in cui la lama supera i 9/10 cm., anzi oltre a non essere "recepito" diviene motivo di giudizi sommari; concepisco maggiormente chi non trova sensato il coltello a prescindere dalle dimensioni da chi invece pone dei "limiti" adducendo a ipotetiche funzionalità o non funzionalità o peggio ancora per motivi di sicurezza.

Piú che l'abito è il connubio con il contesto che fa il monaco, una lama di un coltello da cucina da 20cm vicino a un tagliere non è la stessa cosa che un Ka-Bar USMC da 7" sono il primo a dirlo.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Ma sai, non parlerei di PREgiudizio non almeno nel mio caso, quanto piuttosto di "giudizio". Qualche decina di anni fa era cosa normale andare al bar durante la stagione venatoria con il fucile a tracolla, a farsi cappuccio e cornetto in mezzo a chi si leggeva la domenica sportiva...lo faceva mio nonno, lo faceva mio padre...oggi mi sentirei a dir poco a disagio, il contesto è fortemente mutato, la società ,in bene o in male lascio a voi, è fortemente mutata e con essa le "regole" sociali.

Sui media non mi espongo...cercano la notizia bomba e la trovano dove vogliono loro...tanto il gregge di pecore nel bel paese è sempre fitto.
 
Ma pare brutto dire al moralista di turno "se ti sembro tanto pericoloso affettando un pezzo di carne cruda con un buon strumento, vattene così stiamo tutti più larghi"? Oppure per coerenza lasciare che sia lui a preparare la carne col coltellino schifido da legislatore paranoico che deve accontentare il popolino? Così ci mette un sacco di tempo e il risultato sarà scadente, e tutti ce l'avranno con lui. Very bastard

@walterfishing: via Magenta in quale città d'Italia?
 
Dimenticavo, @walterfishing: cos'è il guadino? Secondo me sbagli a dire "rischio zero", almeno col nostro idiota ordinamento giuridico se ti difendi sei stato aggressivo con un altro essere umano (che non aveva scrupoli però) e quindi se va bene non hai diritto al risarcimento. Se va male e becchi il giudice bancomat sganci (in primo grado) 300000 (trecentomila) euro alla famiglia del ladro morto. Fatalità, la giudice che scrisse questa sentenza, disponendo 320000 euro per la famiglia del ladro Igor Ursu ucciso dal tabaccaio, ha generato un certo "scontento popolare" e la pattuglia della polizia deve (o forse non lo fa più) passare sotto casa sua a tempi prefissati. Casomai qualcuno s'incazzi.

http://m.mattinopadova.gelocal.it/p...tabaccaio-che-uccise-un-rapinatore-1.12855847


http://m.mattinopadova.gelocal.it/p...giudice-ieri-l-ennesima-telefonata-1.12941515


http://m.mattinopadova.gelocal.it/p...dice-bergamasco-sotto-sorveglianza-1.12872072
 
Non me ne vogliate ma il coltello (definizione troppo ampia per delinearne un contorno, torniamoci dopo) senza giustificato motivo nun c ha da stá, punto...e mi trovo in pieno accordo con questo. Anche se ne possiedo, anche se ho pda, anche se armi da fuoco e lame sono sempre state presenti nella mia famiglia, da generazioni, anche se a casa è armadio, armadio, armadio blindato.

E non usciamocene con sparate del tipo "ah ma volendo una prende una forchetta, una bottiglia, un sasso, una mela granny smith..." che son da irresponsabili, e non ci giovano.Non voglio girare con fisso alla cintura per farmi l aperitivo, ne voglio che altri lo facciano. C è ancora gente che vuol far passare la bottiglietta da 50cl d acqua all aereoporto e si incaxxa se glie la fanno buttare...dai su, co ste teste dove vogliamo andare?

Se portiamo a bandiera "è uno strumento" mi sta bene, ma diamo allora onore a quel contesto, di riflesso lo daremo al mezzo.

E.....per una grigliata...basta il Vic, da qui a girare col dangler attorno a quattro salsicce ce ne corre...

se e' stata immersa in azoto liquido ed e' gelata diventa un'arma incredibile :D

vista di persona per una prova in un laboratorio :D

Se il dibattito sui pregiudizi delle persone comuni nei confronti dei coltelli (che vi vedrebbero sempre e comunque un' arma, anche quando per forma e dimensioni è evidente che si tratta di uno strumento di lavoro, ancorché "oggetto atto ad offendere" ai sensi di legge) si trasforma nel dibattito sulla opportunità di armarsi o meno di coltello (tecnicamente off-topic, ma forse anche le mie considerazioni sociologiche lo erano) non resta che concludere che...

...il pregiudizio in questione è vivo anche sul forum, gli appassionati se ne facciano una ragione...

...peggio: a volte i nostri "bravi" giornalisti commentano l'arresto di un attentatore all' arma bianca dicendo "In casa aveva tot coltelli"... Vabbé, e allora? Perché se uno ammazza qualcun altro il problema è che ha a casa dieci coltelli piuttosto che 20, quando è evidente che più di uno per volta non ne può usare e che per fare quello che ha fatto di coltello gliene è bastato uno solo?

*this. il discorso e' che ci si orienta sul mezzo e non sul fine, e per la gente comune coltello automaticamente uguale assassino da romanzo di stephen king.

Indubbiamente se il coltello è "assunto" come arma è inevitabile, ineluttabile, che venga visto da fuori come tale, direi che è fondamentale che sia così, è una cosa più che voluta MA non è questo il contesto del thread anzi è esattamente il contrario.

Il problema è quando si vorrebbe che il "proprio" coltello non venga percepito come arma ma come utensile quando appunto è vissuto come tale ovvero come attrezzo.

E' innegabile che un coltello è anche un arma, sarebbe come nascondersi dietro un dito dicendo che non è vero, è altrettanto innegabile che esiste un'arte, una disciplina, che insegna ad usare il coltello come un arma ma questo è esattamente l'opposto del concetto che sta dietro nel considerare il coltello prima come attrezzo e poi come arma.

Dal mio punto di vista, chi vive la montagna sà che un coltello può essere utile come utensile, piccolo lungo fisso pieghevole svizzero che sia, e rimango comunque perplesso quando questo messaggio non viene capito nel momento in cui la lama supera i 9/10 cm., anzi oltre a non essere "recepito" diviene motivo di giudizi sommari; concepisco maggiormente chi non trova sensato il coltello a prescindere dalle dimensioni da chi invece pone dei "limiti" adducendo a ipotetiche funzionalità o non funzionalità o peggio ancora per motivi di sicurezza.

Piú che l'abito è il connubio con il contesto che fa il monaco, una lama di un coltello da cucina da 20cm vicino a un tagliere non è la stessa cosa che un Ka-Bar USMC da 7" sono il primo a dirlo.

Ciao :si:, Gianluca

altro punto di vista con cui concordo in buona parte :)

Ma pare brutto dire al moralista di turno "se ti sembro tanto pericoloso affettando un pezzo di carne cruda con un buon strumento, vattene così stiamo tutti più larghi"? Oppure per coerenza lasciare che sia lui a preparare la carne col coltellino schifido da legislatore paranoico che deve accontentare il popolino? Così ci mette un sacco di tempo e il risultato sarà scadente, e tutti ce l'avranno con lui. Very bastard

@walterfishing: via Magenta in quale città d'Italia?

padova

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/07/13/news/botte-e-colpi-di-machete-1.13810395

stando qua vicino, ogni tanto si vedono (e sentono) cose molto artistiche :p

Dimenticavo, @walterfishing: cos'è il guadino? Secondo me sbagli a dire "rischio zero", almeno col nostro idiota ordinamento giuridico se ti difendi sei stato aggressivo con un altro essere umano (che non aveva scrupoli però) e quindi se va bene non hai diritto al risarcimento. Se va male e becchi il giudice bancomat sganci (in primo grado) 300000 (trecentomila) euro alla famiglia del ladro morto. Fatalità, la giudice che scrisse questa sentenza, disponendo 320000 euro per la famiglia del ladro Igor Ursu ucciso dal tabaccaio, ha generato un certo "scontento popolare" e la pattuglia della polizia deve (o forse non lo fa più) passare sotto casa sua a tempi prefissati. Casomai qualcuno s'incazzi.

http://m.mattinopadova.gelocal.it/p...tabaccaio-che-uccise-un-rapinatore-1.12855847


http://m.mattinopadova.gelocal.it/p...giudice-ieri-l-ennesima-telefonata-1.12941515


http://m.mattinopadova.gelocal.it/p...dice-bergamasco-sotto-sorveglianza-1.12872072

un esempio di guadino

https://www.decathlon.it/media/830/8302153/big_b56a4c05fc324e87a5729a66a2db96a4.jpg
big_b56a4c05fc324e87a5729a66a2db96a4.jpg


chiuso, e' un bastone di circa 1 m in alluminio. e ok, ho ben presente le norme italiane, ma se posso scegliere di evitare rogne non ho molti dubbi...
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

E.....per una grigliata...basta il Vic, da qui a girare col dangler attorno a quattro salsicce ce ne corre...
alla grigliata cucinavo, con le mani zozze di carne e con i pezzi di pollo che si sarebbero incastrati ovunque, al vic avrei preferito qualsiasi altra cosa; tralasciando che mi aiutava con la griglia o spostando la carbonella.
il fisso con un colpo di panno che tenevo appeso alla cintura era pulito, al vic avrei preferito il coltello da tavola, che poi è un fisso e con lama di dimensioni simili...
il fisso dopo il taglio rientrava nel suo fodero in plastica alla cintura per non lasciarlo in giro e appena serviva non dovevo armeggiare con 2 mani per aprirlo perdendo tempo e attenzione per il resto
se sto a cucinare a casa anche per svariati amici che girano anche in cucina va bene la mannaia o il coltellone con lama da 30cm e ad una grigliata in spiaggia fa paura un fisso ridicolo da 170gr? ma che razza di ragionamento è?


di certo non serve nessuna lama per andar in centro a farsi l'aperitivo o andar in banca et similia e non mi par che qualcuno abbia detto il contrario, io puntualizzavo solo che è uno strumento che dalla massa vien fin troppo sopravvalutato come arma, quando poi ovunque si guardi ci sta di meglio da utilizzare a tal scopo.

in aereo non puoi portare le forbicine con lame da 1cm, ma puoi comprare dentro l'aereo bottiglie in vetro di liquori e profumi oltre che comunissime lattine, imho ben piu pericolose delle forbicine...

ritornando ai pregiudizi sui coltelli, un vic non viene cosi malvisto, un coltello da tavola ancor meno, una pinza multiuso quasi per nulla, ma quanta differenza ci sta con un fisso con lama di pari grandezza? non mi si dica la storiella del blocco lama, molti multiuso hanno il blocco ed un coltello da tavola non è un folder.
... blocco lama che nasce poi per non tagliarsi le dita e non per scannare meglio le persone.

alla grigliata a cui mi riferivo, il pericoloso non ero io con il fisso al fianco, ma chi ronzava senza far attenzione vicino al barbecue e al tavolo con il fornello da campeggio in funzione.
 
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... Rambo
IMG_20180812_114529.jpg

alla stessa grigliata dovetti esser io a redarguire una signora sessantenne che mentre tagliava l'insalata, stava a discuter animatamente con gli altri e gesticolando faceva volteggiare in aria un coltello in ceramica di pari dimensioni...

ma se un domani si parlasse di quella grigliata con le stesse persone, son certo che uscirei io come il tizio armato di coltello...

No, non è giudizio ma vero e proprio pregiudizio.
ma mi faccia il piacere!



Ma sai, non parlerei di PREgiudizio non almeno nel mio caso, quanto piuttosto di "giudizio". Qualche decina di anni fa era cosa normale andare al bar durante la stagione venatoria con il fucile a tracolla, a farsi cappuccio e cornetto in mezzo a chi si leggeva la domenica sportiva...lo faceva mio nonno, lo faceva mio padre...oggi mi sentirei a dir poco a disagio, il contesto è fortemente mutato, la società ,in bene o in male lascio a voi, è fortemente mutata e con essa le "regole" sociali.
sono cambiate le regole sociali, la percezione della pericolosità, ma il contesto è identico, ovvero cacciatori in regola che si fermano a far colazione al bar, che prima potevan tenere l'arma con se e mo deve restare in auto con maggiori rischi di furto per cui i piu evitano giustamente la sosta al bar.
io non sono un cacciatore, ma chi dice di esserlo spesso si ritrova coperto d'insulti generalisti..


il problema che porta al pregiudizio di massa e a stupide restrizioni, non è l'arma o l'attrezzo ma l'incompetente o l'esaltato di turno che commette la cazzata e su cui i media ci ricamano a proprio piacimento..
peccato che l'esaltato di turno se ne sbatte e continuerà a farlo magari ponendo solo un po piu attenzione a non dare inizialmente nell'occhio.
l'incompetente continuerà ad esser pericoloso brandendo l'attrezzo senza un minimo di attenzione, anche se fosse una semplice padella con olio caldo ove far l'uovo fritto.
 
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Per la legge, il cacciatore che lascia il fucile in auto, è colpevole di omessa custodia dell'arma (un anno di reclusione o 1032€ di ammenda), mentre se con i dovuti modi (fucile nella custodia, scarico, di non facile ed immediato utilizzo), entra nel bar è perfettamente in regola.
Quando si dice la differenza fra legge e percezione dei cittadini:wall:
Purtroppo, la percezione del pericolo lo fa anche la foggia del coltello, il colore dello stesso ( un coltello con il manico rosa, fa meno paura di un coltello con il manico nero).
Io per lavoro ho sempre con me un coltello, anche nella vita di tutti i giorni, porto quasi sempre un coltello in tasca, con accendino, fazzoletto e spago fa parte del mio e.d.c., ho scelto, proprio per motivi di percezione degli altri e di quieto vivere, di tenere come e.d.c. un vic, comunque, la sua funzione la svolge onestamente e a dispetto dei suoi 11 cm. di lama ed al suo pericolosissimo blocco lama è visto dalla maggior parte della gente, come un temperino.
La mia filosofia è evitare, in ogni caso beghe e discussioni, in questo modo riesco a salvare capra e cavoli, ed in escursione un bel fisso con lama da 18 cm!
 
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Per la legge, il cacciatore che lascia il fucile in auto, è colpevole di omessa custodia dell'arma (un anno di reclusione o 1032€ di ammenda), mentre se con i dovuti modi (fucile nella custodia, scarico, di non facile ed immediato utilizzo), entra nel bar è perfettamente in regola.
purtroppo vedo sempre piu cacciatori che lasciano l'arma ed entrano nel bar senza e non per il peso da tener con se..

hai fatto bene a puntualizzare, per come avevo scritto sembrava mi riferissi ad un consenso legale e non al come si viene visti e giudicati.


io se vado al poligono declino eventuali offerte di prender qualcosa al bar, non lascio le armi in auto ed evito rotture e sguardi inferociti portandole con me; fin ora non ho avuto bisogno di spostamenti oltre le due ore e forse per questo non mi son posto piu di tanto il problema, ma per quanto dica la legge penso sia piu facile farsi fregare la custodia mentre si fa pipi all'autogrill che lasciata non visibile nel bagagliaio chiuso.
in auto per il trasporto vale lo stesso (arma scarica e nella custodia, munizioni a parte) io forse esagero ma tengo anche le armi smontate e ove possibile la canna a parte, pur facendo questo ad eventuali controlli sto sempre in pena per eventuali storie e fortuna che non ho bisogno di soste o di passar notti in albergo per arrivare a destinazione partendo da casa.

ma mi si puo rompere i maroni per il coltello trasportato nello zaino per la grigliata e posizionato al fianco dopo aver sistemato tutto il resto, rimosso dalla cinta e rimesso nello zaino appena finito?
qualcuno mi spieghi perché io ero visto come "rambo" con quel "giocattolo" della foto precedentemente postata e prima di sguainarlo, mentre la signorotta esagitata era invece una docile casalinga! per il colore bianco del coltello in ceramica??? se non è pregiudizio questo...
 
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...ma mi si puo rompere i maroni per il coltello trasportato nello zaino per la grigliata e posizionato al fianco dopo aver sistemato tutto il resto, rimosso dalla cinta e rimesso nello zaino appena finito?...qualcuno mi spieghi perché io ero visto come "rambo" mentre la signorotta esagitata era invece una docile casalinga! per il colore bianco del coltello in ceramica???...


Credo che le cose stiano anche peggio, vi è molto odio sociale a base ideologica, ed un giovane armato di coltello survival in certi ambienti viene automaticamente etichettato come persona di parte avversa. Del resto negli anni '70 sembra che per odiarsi bastasse avere l'uno un eskimo (*) bianco (=PCI) e l'altro un eskimo grigioverde (=gruppi di sinistra estrema).

Ero con un gruppo escursionistico abbiamo incontrato un gruppo di quelli che giocano alla guerra con tanto di mimetica ecc (francamente è un passatempo che non sceglierei) i commenti sono stati tipo "fascistelli" ecc

La questione attiene più il tema del conformismo e della accettazione sociale.

Semplicemente non si può ostentare anticonformismo (=coltello survival) e pretendere di essere popolari nel gruppo di cui si rigettano (peggio si contestano) le regole non scritte.




(*) credo fosse un parka
 
Semplicemente non si può ostentare anticonformismo (=coltello survival) e pretendere di essere popolari nel gruppo di cui si rigettano (peggio si contestano) le regole non scritte.
ma io non volevo ne ostentare alcunché ne esser popolare, avevo solo con me uno strumento valido all'uopo, cosi come ero l'unico ad aver un telone e qualche metro di cordino che per poco non sono serviti.

a mare poi io non riesco a stare come una salamadra sul telo per ore, quindi almeno in passato avevo sempre maschera, pinne e coltelo con fondina da polpaccio


alla fine frega *****, del resto qualcuno nella stessa uscita mi ha perculeggiato anche per il bastoncino da trekking... portato non solo per la sua funzione primaria, ma anche come supporto eventuale per il telone ed servito per tutto il tempo per appenderci una lanterna/zanzariera e il telo da mare bagnato (non mio!)
 
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Semplicemente non si può ostentare anticonformismo (=coltello survival) e pretendere di essere popolari nel gruppo di cui si rigettano (peggio si contestano) le regole non scritte.

E chi ha stabilito queste regole non scritte? Perché "contestarle" darebbe tanto fastidio? Perché si dimostrerebbe che sono arbitrarie e lesive della libertà altrui, inaccettabili se le attuasse un governo democratico anche in minima parte. Dimostrano che i "ras" del gruppo che le hanno decise stanno andando in contromano in autostrada, esclamando "ma guarda quanti cretini al volante!". Per me queste pseudo compagnie durano poco, soprattutto quando qualcuno con le palle quadrate si fa sentire o preferisce star da solo.
L'adolescenza è finita da un bel po', ahimè: classe 1972 presente, l'anno migliore!
Tra l'altro se le "leggi del branco" non sono scritte, magari per non sputtanare la propria immagine pubblica, non si può protestare se qualcuno ignorandole le trasgredisce. Prima di prendere la patente bisogna studiare il codice stradale.
 
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anni fa era cosa normale andare al bar
Ricordo benissimo che qualche decina di anni fa ci salivano pure sul bus con il fucile in spalla.Vidi una scena divertentissima:a causa di uno scossone del mezzo abbastanza gremito una signora si era aggrappata al fucile in spalla di un cacciatore avendolo scambiato sul momento per uno "degli appositi sostegni" !!
 
Se spostiamo la discussione su cosa c'è di più pericoloso di un coltello non andiamo molto in là, a mio avviso, è innegabile, e non c'è bisogno che lo dica io ma basta leggere un pò di cronaca nera per rendersene conto che quasi tutto può diventare un arma.

Se poi ci spostiamo nel mondo delle armi vere ....... o si vive nel texas o si torna indietro negli anni '50 quando i cacciatori erano molti di più (in campagna, perché in città erano visibilmente meno appariscenti) e ci si ferma agli anni '70 ....... o diventa difficile non avere pregiudizi se non si è dei diretti interessati, è questo a mio avviso il punto che si dimentica, i fenomeni vanno osservati dal di fuori se si vuole capire il perché di certi "pregiudizi" (non è una predica).

Noi, chi più chi meno, usa coltelli in escursione, non è una regola ovviamente poiché c'è anche chi non ne vede la necessità, questo vuol dire che, al di là del collezionismo/passione, si è abituati anche solo semplicemente a "vederli" e come tali "etichettarli".

Chi lavora in cucina, per esempio, vede coltelli di tutte le forme e lunghezze, per non parlare di un macellaio, eppure sono convinto che un "fisso" vicino ad un tagliere li lascerebbe comunque più "straniti" che vedere un coltellaccio da 20cm. ...... perchè ? ....... perchè secondo me non rientra nelle "forme" classiche che si trovano nelle cucine di casa, non si è semplicemente abituati a vederli.

La casalinga "armata" di coltellaccio in ceramica da 20cm era una figura vista e rivista, era la "mamma" di casa ....... e come tale non era percepita come figura strana :), fossimo in Alaska, quasi sicuramente, anche chi ha un fisso alla cintura da 18cm sarebbe visto uguale....... ma in Alaska.

:offtopic:
eskimo (*) bianco (=PCI)
Pensavo che i "comunisti" togliessero il bianco anche dai pastelli o dalle matite colorate dei propri figli...... visto l'antagonista scudo (bianco) crociato. :lol:..... (confermo l'eskimo ma non escludo nulla ;)).

Ciao :si:, Gianluca
 
Credo che le cose stiano anche peggio, vi è molto odio sociale a base ideologica

Ecco la parola chiave: odio ideologico. Tanto più adesso che il Sessantotto ed il Comunismo sono finiti a gambe all'aria, lo scrittore Luca Goldoni osservava che tramontati i grandi ideali ci restano i miseri dispetti quotidiani. Ed aveva ragione Beppe Severgnini quando diceva che gli italiani sono i bambini del mondo, e sono mal giudicati da altre culture più evolute.
 
Pensavo che i "comunisti" togliessero il bianco anche dai pastelli o dalle matite colorate dei propri figli...... visto l'antagonista scudo (bianco) crociato. :lol:..... (confermo l'eskimo ma non escludo nulla ;)).
Ai tempi di Tangentopoli (1992), con un fotomontaggio barrarono la scritta "LIBERTAS" in mezzo allo scudo crociato, aggiungendo una vistosa correzione "APPALTAS" in latino di dubbia origine maccheronica. Pure l'assessore coinvolto Sergio Verrecchia fu sbeffeggiato, cancellando con lo spray le parole "Ver", lasciando un epiteto poco garbato. Ma perché scrivi "comunisti" tra virgolette? Poco convinto delle loro convinzioni al tempo?
 
Purtroppo il conformismo, è una costante nella nostra vita, sfido chiunque a non rimanere allibito incrociando per strada qualcuno vestito in stile anni 70 o una giovane donna vestita come vestivano le nostre nonne, con i sottanoni ed il fazzoletto in testa.
Il porto di un coltello, rientra anch'esso nel novero dell'inconsueto, se poi a questo si aggiunge un pò di iconografia cine-televisiva, si viene facilmente etichettati come dei Rambo o degli assassini.
 
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