Sempre di più il coltello è un’arma

Questa poi! Di che cinema stai parlando? È una "curiosità" che si trova in certi libri su Roma?
Nn capisco perchè: questa poi!! Come se fosse una cazz+++ inventata oppure letta su uno dei molti libri sulle curiosità romane. Il cinema non esiste più da molto tempo., ma se lo dico non è certo perchè ripeto a pappagallo notioziole lette sui vari libri tipo segreti di Roma o spigolature.
 
Il "questa poi!" esprime il mio stupore nel sapere che in una metropoli come Roma la mala si poteva rifornire di armi "alla luce del sole" con la scusa del collezionista che cerca oggetti non manomessi. Non credo sarebbe possibile fare questo in centri piccoli come Padova.

Ma il proprietario del "biliardo" non rischiava denunce per favoreggiamento? E tu come puoi sapere certi fatti se non li hai letti sui libri? Sapevate tutto, sapevano tutti? (cit. dalla controinchiesta su Primavalle)
 
Il "questa poi!" esprime il mio stupore nel sapere che in una metropoli come Roma la mala si poteva rifornire di armi "alla luce del sole" con la scusa del collezionista che cerca oggetti non manomessi. Non credo sarebbe possibile fare questo in centri piccoli come Padova.

Ma il proprietario del "biliardo" non rischiava denunce per favoreggiamento? E tu come puoi sapere certi fatti se non li hai letti sui libri? Sapevate tutto, sapevano tutti? (cit. dalla controinchiesta su Primavalle)

a pd no, ma cose simili le ho viste poco lontano ;)
 
A Milano c'era un'edicola che era al centro di questi traffici, vicina ad una stazione ferroviaria minore, ovvio che non era di pubblico dominio e che la cosa è venuta alla luce dopo che hanno pizzicato i cattivi, ma chi al tempo "doveva" sapere, sapeva.

Poi, gente che sa o crede di sapere dove sono depositi risalenti alla seconda guerra mondiale ce n'è ancora in giro, gente che ha visto armi automatiche nella disponibilità di qualcuno, l'ho letta, quindi non c'è di che stupirsi o da rimanere increduli.
Conoscenti che nei Balcani hanno avuto occasione di vedere piccoli arsenali abbandonati dove avrebbero potuto servirsi per trafficare o per collezionare....... e non stiamo parlando di giocattoli, in certi casi erano casse di granate a frammentazione. Con loro ha funzionato il buon senso, altri avrebbero avuto meno scrupoli oppure la stupidità avrebbe avuto il sopravvento...
 
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E lo dici così? Era in provincia di Padova? Sei stato testimone? Racconta che sono curioso come una scimmia!

poco da dire. all'epoca della guerra in kosovo, verso rovigo e' stato fermato qualcuno che voleva portare armi dall'est fino al sud per venderlo alle nostre organizzazioni mafiose. la spedizione non era su un solo mezzo, e gli altri conducenti, per far su comunque qualche soldo e far sparire velocemente le tracce, hanno praticamente svenduto a cani e porci la "merce" e poi sono tornati velocemente oltre confine. 100k lire e ti portavi a casa di tutto.

poi, stando alla leggenda, qualcuno a sud non l'ha presa bene e ha preteso una spedizione via motoscafo. non so se sia vera o meno.

Lo dico sempre io, in Europa tira una brutta aria attualmente. :help:Bisogna chiudere i balcAni. :rofl::rofl:

fosse solo quello... grecia, turchia, romania, bulgaria, siria e libia sono altre polveriere, in ucraina poi lasem star. francia belgio e uk ci mettono molto di loro, con le loro politiche neocoloniali. ma se guardiamo a casa nostra, il sequestro di un secondo tanko pochi anni fa e i risultati del referendum sull'autonomia in veneto parlano chiaro.

il problema e' uno solo: chi e' in alto crede di poter rigirare le masse come vuole per fare i propri interessi, magari giocando proprio sul carattere solitamente pacifico e sull'assegnare a estranei i posti di comando (come in veneto). tanto, anche se le cose vanno male, lui si salva e un posto nel bunker ce l'ha.
 
Sempre più sul coltello si dicono ca****. Appena sentita in tv: il delitto è stato commesso con un coltello particolarmente offensivi ( sic) trattasi di un coltello a farfalla. :wall:
 
Come per i coltelli a scatto, la pericolosità e quindi i pregiudizi negativi nascono dalla occultabilità del coltello a farfalla, non perchè le due tipologie siano più perocolose di altri tipi di coltello.
 
E' vero.Ma pure il fatto che questi coltelli appunto mostrano la lama scattando fuori o come quelli a farfalla che chi li usa sa fare i trik, mi pare che così si chiamino.E' tutta scena e come si dicono le cose. Dire :" I rapinatori erano armati con fucili a pompa!!" Pare peggio che se avessero una vecchia doppietta.
 
I coltelli a farfalla sono equiparati ai pugnali, sotto il profilo giuridico, per tanto sono visti dagli addetti ai lavori, leggasi forze dell'ordine e affini, probabilmente, con un occhio diverso e, a prescindere dalla volontà innata nei giornalisti di enfatizzare gli avvenimenti (lo "scoop" a tutti i costi è nel loro DNA se ti occupi di cronaca), non mi stupirei se "loro" lo avessero descritto come tale ovvero come un coltello "offensivo" (anche perché le sue origini sono quelle).

Ciao :si:, Gianluca
 
Come per i coltelli a scatto, la pericolosità e quindi i pregiudizi negativi nascono dalla occultabilità del coltello a farfalla, non perchè le due tipologie siano più perocolose di altri tipi di coltello.

Allora un coltellino piccolo è più pericoloso di uno grande perchè è più facile occultarlo? :biggrin:

Inoltre qualunque pieghevole è "occultato": è la tipologia stessa che prevede la lama possa scomparire nel manico.

Sinceramente faccio fatica a trovare delle giustificazioni, il coltello deve essere cattivo e basta, apprescindere!

Perchè un balisong sia più pericoloso di un coltello fisso, perchè un coltello a scatto sia più pericoloso di un Victorinox e via dicendo, proprio non arrivo a capirlo.
 
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I coltelli a farfalla sono equiparati ai pugnali, sotto il profilo giuridico,

Ciao :si:, Gianluca

Sei sicuro?!? :eek:

I pugnali sono armi bianche a tutti gli effetti, i coltelli a farfalla sono coltelli e basta, di libera vendita e detenzione.

Una recente sentenza (lo riporta il Magistrato Mori) ha sdoganato anche i coltelli a scatto, dove in sostanza si dice che non può essere un meccanismo a determinare o meno se siano armi bianche ma ci sono precisi requisiti: per esserlo devono essere lame a doppio filo.

Dal suo "Sintesi del Diritto delle armi" Ed. 17 gennaio 2017:

Per la Cassazione erano armi proprie anche i coltelli a scatto e persino i temperini con il blocco di lama in apertura!
Per le questure essi sono giustamente di libera vendita e si trovano in ogni coltelleria. Con con sentenza 9 aprile 2014 la Cass. ha stabilito che è un pugnale solo l'arma da taglio che abbia lama da pugnale (punta acuminata, doppio filo e lunghezza adeguata); non importa se a lama fissa o a serramanico.
Perciò sono ora di libero acquisto tutti i coltelli, di qualunque tipo, anche a scatto, che non abbiano lama da pugnale.
 
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i farfalla con filo solo da un lato son accomunati ai normali coltelli, i doppio filo ai pugnali.

la questione italiana é sempre il "giustificato motivo", un balisong a doppio filo o un coltello a scatto per l'apertura immediata in effetti trovan poche spiegazioni di utilità come attrezzo da lavoro.
 
la questione italiana é sempre il "giustificato motivo", un balisong a doppio filo o un coltello a scatto per l'apertura immediata in effetti trovan poche spiegazioni di utilità come attrezzo da lavoro.

Dissento: i coltelli a scatto o comunque con apertura ad una mano sola sono molto comodi come attrezzi da lavoro, ti permettono di aprirli anche se hai l'altra mano impegnata.

Tuttavia io li uso solo a casa, appunto per lavoro, e... per non trovare rogne :biggrin:
 
Dissento: i coltelli a scatto o comunque con apertura ad una mano sola sono molto comodi come attrezzi da lavoro, ti permettono di aprirli anche se hai l'altra mano impegnata.

Tuttavia io li uso solo a casa, appunto per lavoro, e... per non trovare rogne :biggrin:
apertura con una mano è ok per la legge, i dispositivi per l'apertura facilitata che ti consentono di impugnarlo e metterlo in blocco all'istante no.
per quanto sia rapido un serramanico che apri con il pollice e metti in blocco con il colpo di polso (a lavoro se non ho il fisso pronto, son i miei preferiti), son sempre meno rapidi di uno a scatto e l'operazione da compiere è meno immediata e occultabile.

il tempo che perdi per il colpo di polso è superiore a quello utile a colpire qualcuno con un coltello a scatto che entra in blocco mentre già sta sferrando il colpo.

poi son sempre stronzate burocratiche e chi vuol uccidere lo puo far benissimo con un cacciavite o un taglierino, ma anche quest'ultimi in quanto attrezzi devon aver il giustificato motivo per il porto, ma se il coltello a scatto nei decenni passati era il preferito di certi malavitosi un perché ci sta'...
 
Concettualmente qualsiasi cosa affilata è pericolosa e letale, anche un bisturi con il manico in plastica e la lama attaccata solo grazie a un pezzo di plastica fusa.

Se partiamo da quel presupposto o tutti sono fuori legge, visto che sono "pericolosi", o non lo è nessuno, ragionamento che trovo logico e condivisibile anche se equipariamo un bisturi, appunto, ad un macete o a una katana.

Però, pericolosità a parte, il coltello, una "cosa" affilata, è comunque un utensile utile tutti i giorni.

Pur non essendo ovviamente il legislatore ma cercando di mettermi nella sua testa, giusto per trovare una logicità a certe leggi (personalmente trovo le leggi "stupide" meno stupide nel momento in cui ne capisco le motivazioni o le presumo, ovviamente anche il contrario), ha cercato uno spartiacque tali da poter consentire certi attrezzi/utensili, che comunque servono, piaccia o non piaccia al legislatore, rispetto ad altri attrezzi che hanno caratteristiche tali da poterli anche obbiettivamente individuare e definire e che, storicamente, li ha "visti" partecipi di atti delittuosi e che la sua diffusione fosse tale da non interferire con le esigenze, appunto, dei cittadini "normali".

Oggi (ma come ieri) è impensabile vietare un "fisso" perché è, semplicemente, sulla tavola di tutti, un pugnale, o una spada (affilata), semplicemente no e come tale, il suo divieto, non è tale da creare, ai cittadini normali, un danno sensibile, inoltre un pugnale lo identifichi con parametri oggettivi più facilmente che un fisso, nel senso che per il fisso dovresti determinare, per distinguere un utensile da un arma, la lunghezza del filo, sotto X cm è utensile, sopra X cm è un arma giustificando il tutto dicendo che sotto i X cm non puoi, ad esempio, arrecare grossi danni (prima del 1975 era in parte così) ma la realtà è che non è così nel senso che posso uccidere anche con un bisturi o un opinel n. 2 se attingo a determinare zone del corpo, parallelamente, un macellaio, un cuoco, la "mamma", abitualmente, usa coltelli lunghi anche oltre i 15 cm senza per forza diventare serial killer.

Una baionetta non è "intrinsecamente" più pericolosa di una ex baionetta senza il blocco per l'arma, è di fatto la stessa cosa :), la pericolosità è in quello che rappresenteva, probabilmente, agli occhi del legislatore durante gli anni di piombo.

I proiettili 9x19, il 9 para, è, o era perché è un pò che non seguo quell'argomento specifico, vietato acquistarlo se non nella versione a palla di piombo e solo se eri in possesso dell'unica arma catalogata come arma civile che era un revolver della S&W, palla camiciata era semplicemente vietata e considerata munizionamento da guerra, ora fra un 9x19 ed un 9x21 la differenza è irrisoria, però su armi, rubate ovviamente alle forze dell'ordine, in 9x19 non puoi camerare il 9x21 (il contrario sì anche se non è così banale) per tanto togli una fonte di approvvigionamento ai delinquenti, togli non escludi perché ovviamente chi è tale ha i suoi giri ma almeno non sono gli stessi dei cittadini "normali".

Ovviamente sono mie considerazioni, nulla di più.

Ciao :si:, Gianluca
 
Sei sicuro?!? :eek:

I pugnali sono armi bianche a tutti gli effetti, i coltelli a farfalla sono coltelli e basta, di libera vendita e detenzione.

Una recente sentenza (lo riporta il Magistrato Mori) ha sdoganato anche i coltelli a scatto, dove in sostanza si dice che non può essere un meccanismo a determinare o meno se siano armi bianche ma ci sono precisi requisiti: per esserlo devono essere lame a doppio filo.

Dal suo "Sintesi del Diritto delle armi" Ed. 17 gennaio 2017:

Per la Cassazione erano armi proprie anche i coltelli a scatto e persino i temperini con il blocco di lama in apertura!
Per le questure essi sono giustamente di libera vendita e si trovano in ogni coltelleria. Con con sentenza 9 aprile 2014 la Cass. ha stabilito che è un pugnale solo l'arma da taglio che abbia lama da pugnale (punta acuminata, doppio filo e lunghezza adeguata); non importa se a lama fissa o a serramanico.
Perciò sono ora di libero acquisto tutti i coltelli, di qualunque tipo, anche a scatto, che non abbiano lama da pugnale.
Ho il massimo rispetto per il dott. Mori, non per altro perché "lui" ci mette la faccia e non è un semplice nickname in internet (come il sottoscritto) e come tale è sicuramente più degno di essere preso in considerazione, ha sicuramente competenza in ambito legislativo MA, purtroppo, non è "lui" il legislatore nè è lui il giudice che potrebbe essere chiamato ad esprimersi in merito, sicuramente un suo "giudizio" è più degno di essere preso in considerazione ed anche io, molte volte, mi riferisco a quanto da lui detto.

Quando asserisce che è di libero acquisto qualsiasi coltello, anche a scatto, non dice che il suo "porto" è equiparato ad un coltello, diciamo "normale" ma semplicemente conferma un dato di fatto che, però non và oltre a questo.

Io, domani mattina, mi alzo e vado a comprare un coltello a scatto, al 99% nessuno mi chiederà se ho titolo per farlo, nulla da dire, ma questo non vuol dire che, allora, me lo posso portare in giro come un qualsiasi coltello ovvero che possa invocare il giustificato motivo per giustificare, appunto, la sua presenza fuori dalla mia abitazione e questo anche in virtù di una circolare del ministero degli interni, che lui stesso cita in alcuni suoi articoli, ma che io non ho mai trovato in rete, ovvero, molti la richiamano ma il testo integrale non sono riuscito a trovare. Questo vuol dire, o quanto meno questa è l'interpretazione che "io", nickname in internet per cui pinco pallino qualsiasi, attribuisce ai coltelli a scatto, li puoi comprare, li puoi detenere, li puoi usare "a casa tua", ma se esci con uno di questi coltelli, piaccia o non piaccia, è facilmente equivalente ad avere un pugnale ed è questo il problema, pugnale nel senso di "arma propria".

Un coltello a farfalla non metto in dubbio che si possa comprare a casse in qualsiasi coltelleria solo pagando "il conto" MA questo non vuol dire che, domani mattina, se mi fermano per un controllo, io possa sperare che il poliziotto di turno veda nel medesimo un semplice coltello.

Se si cerca, in rete, si vedrà che molti siti che si occupano di giurisprudenza trattano il coltello a farfalla alla stessa stregua del pugnale ovvero come "arma propria" nel momento in cui si trova fuori dalla propria abitazione che è poi il contesto che a "noi" potrebbe realmente interessare.

Asserire che un coltello a farfalla è un semplice attrezzo, un utensile, pur personalmente condividendo questa considerazione, e asserire che si possa portare fuori dalla propria abitazione, ovvero invocare il giustificato motivo anche se si potesse per un altro coltello, lo trovo ESTREMAMENTE azzardato.

Non è questione di quello che il sottoscritto, o più in generale un esperto come il dott. Mori, asserisce ma quello che le forze dell'ordine vedono ed anche se, in fase di dibattimento, si può giungere a conclusioni favorevoli nulla vieta di pensare che invece non sia così, per cui, se vogliamo, asserire che un coltello a farfalla potrebbe essere equiparato ad un pugnale è più eticamente giusto che dire che è equiparato ad un pugnale, nulla da dire, ma è un "gioco" molto rischioso.

E' un gioco molto rischioso perché, nel nostro indottrinamento, una sentenza, che sia di cassazione o di primo grado, non costituisce un elemento vincolante per le future sentenze, per tanto anche se una, o più, sentenze sono favorevoli ad una determinata valutazione, vedasi ad esempio l'equiparare un coltello a serramanico con blocco ad un pugnale, non vuol dire che domani un giudice possa riferirsi a sentenze vecchie e da esse prendere spunto. Certo una sentenza rappresenta comunque un "caso" e difficilmente si può ignorare a priori ma comunque è, e rimane, una singola sentenza non vincolante.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Vedo che la discussione è ripartita alla grande per una citazione / denuncia di un esempio cattivo giornalismo, questa:

...sentita in tv: il delitto è stato commesso con un coltello particolarmente offensivi ( sic) trattasi di un coltello a farfalla...

per la verità se ne sentono di peggio, tuttavia, se la questione riguarda la analisi tecnica del delitto per stabilire se si tratta di delitto d' impeto o premeditato (ecc ecc) è scontato che si faccia una analisi del tipo di arma utilizzata.

Attenzione: non si parla di qualcuno trovato in possesso di un coltello a farfalla ma che non ha commesso alcun reato, per cui la pericolosità del coltello va considerata in astratto, ma della analisi dell'arma del delitto, qualsiasi considerazione degli inquirenti (presumibilmente quanto riportato dal giornalista con parole sciocche) è relativa al caso specifico, ovvero è finalizzata a capire se quella persona (l'assassino) in quel momento (quello dell' omicidio) si trovava in possesso di quello specifico coltello piuttosto che di un altro o di non averne affatto.
 
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