Sempre piu vegani e vegetariani.

mmmhhh... no. purtroppo i test in vitro e le simulazioni al computer non forniscono tutti i dati necessari.
perdonami ma recentemente l'istituto nazionale per la salute
in america ha sostenuto che da oggi è possibile:
http://www.ansa.it/scienza/notizie/...ule_39b87cec-121f-4aa7-9a51-f15064590d35.html
penso che qualsiasi ricercatore, di qualsiasi tipo, si prostituirebbe sulla tangenziale se gli offrissero in cambio un sistema che sostituisse tutte le varie fasi della ricerca con simulazioni al pc o in vitro mantenendo altissima affidabilita'.
io non dubito che ci siano ricercatori e centri seri e rispettosi
che davvero vorrebbero risultati e sistemi di test efficaci e rigorosi. e questi ragionano come dici tu,
ma non dimenticare che la medicina è un settore dove un milligrammo di principio attivo ha un valore enorme
sono le sostanze che producono i più grandi guadagni con piccolissime quantità.
Dietro tali business gli scrupoli spariscono e non importa quanto costa un test, perché se permette di anticipare
la messa in vendita di un mese significa milioni di euro.

per vari motivi, gli animali da laboratorio farmaceutico sono quasi tutti topi.
è relativo, vero probabilmente nei test di massa ma ...
esperimenti su altri animali, soprattutto primati, sono scomodi e assolutamente inefficienti.
riporto un'altra citazione dal sito pro sperimentazione animale
"Come viene scelto un organismo modello, e quali sono i più utilizzati?
Dipende dal tipo di esperimenti che si vuol fare. Ogni modello ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Di solito si cerca di scegliere gli organismi modello sulla base di criteri di praticità sperimentale;"

Il brutto è che questo discorso nasconde verità fastidiose o scomode... per esempio la lebbra...
furono usati come animali per sperimentazioni gli armadilli,
già gli armadilli...ma perché proprio gli armadilli? si erano fumati qualcosa di strano i ricercatori per scegliere proprio
gli armadilli invece che pratici topi o conigli ? no!
l'atroce verità è che avevano già provato topi cavie conigli cani ma i risultati non tornavano ...
non tornavano perchè in realtà sapevano già che funzionava e come sull'uomo ... dovevano trovare un animale
che giustificasse il passaggio ai test sugli umani .. passaggio già fatto.

Peraltro forse non avremmo neanche gli antibiotici se non fossero stati scoperti prima che la legge diventasse così idiota
a tal proposito se vogliamo l'opinione di un premio nobel riporto il collega di Fleming
Howard Florey, il premio Nobel a cui si co-attribuisce la scoperta della penicillina disse: "Che fortuna che non avessimo questi esperimenti su animali, negli anni '40 perché altrimenti la penicillina non avrebbe mai ottenuto una licenza e, probabilmente, l'intera gamma degli antibiotici non sarebbe mai stata realizzata."

diceva questo perchè la pennicillina nei test sulle cavie risulta letale.... allora cosa si sarebbe dovuto fare?
provereste su un bambino un farmaco che nei test ha ucciso tutte le cavie?
 
aggiungo che la vivisezione in italia non esiste da decenni, e comunque e' illegale da molto. la sperimentazione animale attuale ha limiti strettissimi.
La legge italiana ha recepito le direttive della UE in merito, direttive che peraltro suggerivano anche che ogni paese
potrebbe adottare regole ancora più restrittive, ma oltre a guardarsi bene dal farlo hanno curiosamente evitato
di designare l'autorità preposta al controllo... viene indicata l'autorità a cui chiedere le autorizzazioni a procedere
ma poi nessuno che possa effettivamente controllare.

green hill e' stato un caso controverso. per prima cosa, e' un allevamento di vendita e non uno stabulario .
esatto di fatto è ricaduto in un pasticcio dei legislatori.
essendo un allevamento e non un centro di ricerca ricade sotta la legge che tutela gli animali,
e siccome venivano allevati in modo assolutamente inaccettabile (perché tanto questi cani sarebbero finiti sotto tortura)
a norma di legge hanno perso licenza e fatto chiudere.

Gli animalisti da assalto sono sicuramente fanatici, concordo, però nel caso Green Hill con la loro azione
hanno costretto le autorità a controllare quello che altrimenti non avrebbero mai controllato!
Nei centri dove la legge non designa nessun controllore tu pretendi che ci si debba fidare?
 
ripeto che, ad ogni deportazione di animali fatta da animalisti da sbarco, quasi tutti muoiono subito o quasi, e spesso ci sono danni ecologici o di altro tipo, puntualmente messi a tacere dagli animalisti. e, per conseguenze indirette, una quantita' anche piu' grande fa una brutta fine in seguito. se gli animalisti volessero davvero ridurre la ricerca sugli animali, dovrebbero assolutamente evitare problemi ai laboratori..

Il fanatismo di molti, ripeto, è palese.
ma la fine che fanno gli animali "liberati" dipende dal modo osceno e atroce in cui sono allevati,
come i cuccioli di beagle di Green Hill che sono stati molto difficili da recuperare essendo sempre vissuti soli
senza contatti sociali, sempre chiusi in penombra, col cibo lanciato da una botola terrorizati da qualsiasi cosa ecc.

inoltre ti assicuro che molti animalisti oggi sono molto più seri,
ho collaborato diverse volte con un paio di associazioni animaliste e sanno che liberare certi animali inadatti
o alloctoni non si può fare ...come sanno che salvare un animale ferito è sempre un atto controverso perché
quello sarebbe cibo e vita sottratti a uno o più predatori.
 
dai
certe cose non si possono dire! sono assurdità talmente conclamate che invalidano ogni credibilità.

Gli animali usati per il test di sopravvivenza al 50% (cioè il test per determinare quale quantità di una sostanza uccide il 50%
delle cavie)
sono trattati bene? .... come dire che anche l'isis tratta bene tutti i prigionieri ...prima di decapitarli o bruciarli vivi! Dai!

Infatti ho scritto che "si CERCA, per QUANTO POSSIBILE, di trattare al meglio gli animali".
Niente di più.
 
Ho anche scritto che l'IPOTESI di sviluppare un sistema per DIMINUIRE l'impiego del vivo c'è ma ancora non si sa quanti dati può dare. Bisognerebbe provare a vedere dove va la ricerca&sviluppo. Si parte da un modello teorico e lo si sviluppa a piccoli passi, fino ad arrivare magari a un risultato che FORSE non sarà mai l'eliminazione della prova su animale vivo, ma ne potrebbe (condizionale) diminuire l'impiego. Quindi ho mai detto che c'è un sistema per ottenere TUTTI i dati?
No.
 
Ho anche scritto che l'IPOTESI di sviluppare un sistema per DIMINUIRE l'impiego del vivo c'è ma ancora non si sa quanti dati può dare..
tranquillo... non verrò a imbrattarti
con secchiate di sangue :D

come da citazioni che ho riportato c'è chi sta sviluppando sistemi alternativi,
quello che purtroppo resta da combattere è l'ostilità del business farmaceutico
che preferisce sistemi addomesticabili, e che preferisce non investire in quella direzione,
tali individui senza scrupoli, interessati solo al guadagno purtroppo ci sono e le lacune legislative lasciano loro ampi spazi
peraltro sono persone che con ogni probabilità non avrebbero nessuna remora anche a sperimentare
sui bambini negli orfanotrofi.

Non dico che sono tutti così... ma solo che ci sono, e possono agire con ampi spazi.
 
Paul McCartney
"Se si vuole salvare il pianeta, tutto quel che si deve fare e' smettere di mangiare carne. Questa e' la singola azione piu' importante che potete compiere. E' stupefacente, se ci si sofferma a pensarci! La scelta vegetariana aiuta a combattere cosi' tante cose in un colpo solo: la devastazione dell'ambiente, la fame nel mondo, la crudelta'".
 
Paul McCartney
"Se si vuole salvare il pianeta, tutto quel che si deve fare e' smettere di mangiare carne. Questa e' la singola azione piu' importante che potete compiere. E' stupefacente, se ci si sofferma a pensarci! La scelta vegetariana aiuta a combattere cosi' tante cose in un colpo solo: la devastazione dell'ambiente, la fame nel mondo, la crudelta'".
nobile l'intento
purtroppo all'atto pratico sarebbe un'idea disastrosa.

Supponiamo di realizzarla.
gli allevamenti diventano inutili e non sostenibili economicamente ...
potrebbe esserci una fase in cui le scatolette per animali vengono offerte in grande quantità a prezzo buono
a conseguenza di uno sterminio massivo degli allevati diventati non redditizi....ma poi...
come si alimenterebbero cani e gatti? Oggi il contenuto delle loro scatolette deriva ovviamente dagli scarti
delle produzioni per umani, ma se gli umani non consumano più?
si alleverebbe solo per loro? a quale prezzo?
si presenterebbero due opzioni ... costo di mantenimento molto elevato ... con conseguente insorgere di randagismo massivo
e abbattimenti di tanti animali non più mantenibili....
altrimenti per contenere i costi allevamenti lagher ancora peggio dei peggiori attuali.

e questo è solo un piccolo aspetto.


no io dico che bisogna diminuire il consumo di carne
diminuire la quantità e richiedere massima qualità che significa animali allevati in modo egregio
vissuti bene e morti dignitosamente.
questo credo sia un risultato raggiungibile concretamente utile per tutti.
 
Prince
Prince, vegano, ha vinto l'edizione del 2006 del concorso della PETA "I vegetariani piu' sexy del mondo". Le sue convinzioni sul rispetto dovuto agli animali, e su quanto sia assurdo e ingiusto mangiare le loro carni e bere il loro latte sono ben descritte nella canzone "Animal Kingdom". Eccone una strofa:
No member of the animal kingdom nurses past maturity
No member of the animal kingdom ever did a thing 2 me
It's why I don't eat red meat or white fish
Don't give me no blue cheese
We're all members of the animal kingdom
Leave your brothers and sisters in the sea


In italiano:
Nessun membro del regno animale succhia il latte una volta adulto
Nessun membro del regno animale mi ha mai fatto nulla di male
Ecco perche' non mangio carne rossa o pesce bianco
Non datemi il formaggio
Siamo tutti membri del regno animale
Lascia i tuoi fratelli e sorelle nel mare
 
tranquillo... non verrò a imbrattarti
con secchiate di sangue :D

come da citazioni che ho riportato c'è chi sta sviluppando sistemi alternativi,
quello che purtroppo resta da combattere è l'ostilità del business farmaceutico
che preferisce sistemi addomesticabili, e che preferisce non investire in quella direzione,
tali individui senza scrupoli, interessati solo al guadagno purtroppo ci sono e le lacune legislative lasciano loro ampi spazi
peraltro sono persone che con ogni probabilità non avrebbero nessuna remora anche a sperimentare
sui bambini negli orfanotrofi.

Non dico che sono tutti così... ma solo che ci sono, e possono agire con ampi spazi.

Sono la maggioranza mi sa. La Pfizer insegna.
Profitto rules.
 
Gentili telelettori e telelettrici, questa sera risponderò a un interessante quesito inviatoci in redazione da Walterfishing di Padova in merito alle mie affermazioni sui diritti agli animali.

discorso diritti ai non umani: a me va bene non maltrattare e non uccidere a caso, entro ovvi limiti, ma perche' beeeeeeeeeeeeep dobbiamo antropizzare gli animali??? pensate davvero che loro ci renderebbero il favore???

Prima di addentrarci nella risposta è necessaria una piccola precisazione. Antropizzare significa modificare l'ambiente in modo da asservirlo agli interessi umani e quindi non è termine corrispondente a quanto intendevo. Antropomorfizzare sarebbe più consono alla domanda, nel senso di attribuire caratteristiche umane ai soggetti non umani (bontà, cattiveria, perfidia, altruismo ecc).
Ma anche questo termine non corrisponde a quello che ho inteso dire.

L'esatta domanda che legittimamente si pone Walterfishing - affinché corrisponda a quanto ho scritto è:

a me va bene non maltrattare e non uccidere a caso, entro ovvi limiti, ma perche' beeeeeeeeeeeeep dobbiamo estendere agli animali il rispetto anzitutto della loro vita, e poi di condurla pure secondo le loro esigenze etologiche?

In effetti la domanda, posta in modo retorico sottintende una risposta evidente, che è simile a quella riportata precedentemente del teologo Cathrein (con termini meno salviniani e più consoni alla sua figura ecclesiale): non c'è nessun motivo.

Non è cambiato nulla quindi in 109 anni? Sembrerebbe a prima vista, ma analizzando le due risposte balza all'occhio una differenza: Cathrein dice "L'uomo non solo non ha verso i bruti dei doveri giuridici ma nemmeno doveri di altro genere"; Walterfishing invece riconosce che "va bene non maltrattare e non uccidere a caso, entro ovvi limiti".
Si tratta di un passo avanti non indifferente perché riconosce dei doveri di "umanità" verso gli animali, mentre per Cathrein sono "creature che possiamo a nostro capriccio fare a pezzi, arrostire e mangiare".

Certo 109 anni sono tanti per un primo passo, per quanto fondamentale, ma questi sono i tempi necessari perché la mentalità collettiva interiorizzi cambiamenti radicali.
Sono infatti certo che Walterfishing (& C) sia convinto della "giustezza" di non maltrattare e uccidere a caso (magari adesso che l'ho fatto notare ridimensiona il tutto, ma è un po' tardi :biggrin:), tanto quanto dell'assurdità di concedere loro i diritti da me esposti (non foss'altro per la conseguente necessità di smettere di pescare).

Ecco quindi la conferma che:
- la nostra attività incide sulla mentalità collettiva dei Walterfishing nonostante i Catherin susseguitesi nel tempo;
- i tempi per vedere risultati apprezzabili superano quelli della normale esistenza umana e quindi chi non vi si dedica con sufficiente disincanto, come se fosse un hobby, a fondo perso, rischia di vivere in uno stato di frustrazione continua, come quelli che fissano l'orologio in attesa che passi il tempo o un pentolone in attesa che si metta a bollire.

E d'altra parte - per i credenti - questi tempi lunghi sono un segno inconfutabile della sconfinata Misericordia Divina.

Pensate come reagirebbe il povero Cathrein se sapesse che da qualche tempo è sorta l'Associazione Cattolici Vegetariani, non come reietti scomunicati, ma come soggetto inserito attivamente nella comunità ecclesiale e addirittura benedetta dal papa nel 2010 :eek::eek:!!! http://www.cattolicivegetariani.it/...azione-cattolici-vegetariani-in-10-righe.html
Come minimo, per dirla con Gilberto Govi, gli verrebbe "un sciupùn" e finirebbe di gran carriera all'ospedale, dove almeno potrebbe - per riprendersi - chiedere farmaci non solo sperimentati sui "bruti", ma che lo fossero appositamente per lui.

Ma possiamo anche dare una risposta più antropocentrica al nostro corrispondente. Ormai è assodato che l'affermazione di Ovidio - La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini - ha riscontri concreti.
Leggiamo fra l'altro in questo datato ma interessante lavoro http://www.cdt.ch/files/docs/8fd192a4c0360435bfb98b36cde92d45.pdf

La Federal Bureau of Investigation ha riconosciuto l’importanza di questa connessione già negli anni ’70, delineando i profili di alcuni serial killer. L’FBI ha scoperto che tutti i serial killer hanno un passato di violenze molto serie e ricorrenti ai danni degli animali.

E ancora:


Attualmente in alcuni stati americani e non solo esistono sezioni speciali di polizia che si occupano delle implicazioni di tale link.


E' quindi possibile - per me anzi molto probabile - che di converso il rispetto di principio per questi soggetti non umani possa comportare un beneficio diretto per gli umani che di fatto consideriamo "inferiori" (dai profughi sui barconi agli "zingari" dai "tossici" ai delinquenti), tanto che questi ci dicono - spesso a ragione - "siamo trattati come bestie"; sempre che tale processo sia impostato sul concetto che è segno di civiltà il rispetto delle esigenze di un soggetto diverso da noi e che possiamo dominare e non sulla falsariga del socratico "più conosco gli uomini, più apprezzo il mio cane".

Sarà così? Faranno il punto della situazione i nostri posteri fra 109 anni, confrontando il quesito odierno di Walterfishing con quello che porrà nel 2125 su questo sito un forumista veganofobo al brucaerba di turno.

Ma ormai è scaduto il tempo a nostra disposizione; domani il vostro mangiacarote affronterà un angosciante dubbio sorto a pag 24 e che da allora sono certo vi sta tenendo svegli di notte: ma gli schiavi sono davvero stati considerati come animali?
Come dite? "Nun ce ne potrebbe 'mmportà dde meno!"? Che gente, mai una soddisfazione, ma io ve lo dirò lo stesso, tié :biggrin:

Ciao
Roberto
 
scusa, ma questa la trovo un po' una tua caduta di stile e un rigirarmi la frittata.

se vuoi attribuirmi parole non mie, non ci siamo. anche perche' avro' pure confuso antropizzare e antropomorfizzare (non nego, sono dislessico e dislalico per cui spesso e volentieri faccio errori simili) ma sicuramente non intendevo quel che ti affermi e mi attribuisci. intendevo palesemente tutt'altra cosa.

questo anche perche' ritengo che i diritti siano uno dei costrutti umani (come la morale, la filosofia ecc) derivati da tutta una serie di condizioni specie specifiche. ma in natura non abbiamo nessun diritto. zero. in natura siamo tutti uguali, carbonio organicato che puo' essere assimilato da qualche altro essere vivente o degradato in vari modi. e questo purtroppo e' valso anche in casi tristissimi di crollo localizzato della societa'.

sul discorso smettere di pescare: ok, ma dovrei anche smettere di usarli come test (etologia, sono test innocui tra l'altro) per cui sono insostituibili? dovrei rinunciare ad attivita' ad elevato impatto ambientale es certi campionamenti, in cui la traccia della mia auto arrivata in tanta malora ha un impatto notevole sulla fauna, e in cui prelevo vari esemplari, quasi sempre invertebrati, che finiscono sotto alcol? poi, che impatto hanno la pesca sportiva e la caccia? se ben fatte, hanno un impatto bassissimo. e no, un pescatore normale senza problemi mentali, oltre a pescare un pess non gli farebbe mai piu' male del necessario, specie senza motivo.

aggiungerei che nessuno valuta la sofferenza delle piante e alcuni gravi problemi ambientali causati dalle coltivazioni. e che i neri, in alcuni periodi, erano visti peggio degli animali in quanto, a seconda dell'interpretazione, a volte agli animali era attribuita un'anima, ai neri no. (edit: vale anche per gli indigeni)
 
Cosa ti fa pensare @rob62 che il @walterfishing di turno abbia cambiato la sua idea, va bene non maltrattare e non uccidere a caso, grazie ai vegani ? ...... perchè non ai vegetariani in generis ? ...... perchè non potrebbe aver semplicemente ritenuto che proprio una uccisione indiscriminata, come c'è stato per i bisonti, ad esempio, porterebbe ad una perdita di risorse/estinzione ? perché non potrebbe aver ritenuto che un allevamento di qualità produce un prodotto di qualità (che poi mangia) ? perché non potrebbe aver ritenuto che un allevamento intensivo ha gli stessi problemi / effetti di una cultura intensiva ?

...... per curiosità :)

Ciao :si:, Gianluca
 
D

Derrick

Guest
@Derrick Il farmaco "generico" è un farmaco, non un principio attivo, che ha analoga composizione, analoga posologia, somministrazione, formato, in altre parole è lo stesso farmaco ma non prodotto più con il nome della società che deteneva il brevetto.

Esempio: farmaco betabloccante, tenormin nome commerciale, atenololo nome del generico che coincide con il nome del principio attivo come disposizione del ministero.

Le autorizzazioni sono relatuve ai farmaci finiti e non ai principi attivi poiché, a parità di principio attivo, potresti avere meccanismi diversi a dosaggi differenti.

Ciao :si:, Gianluca

Mi sa che diciamo la stessa cosa. Potrei aver frainteso il tuo messaggio #513 cui avevo risposto nel mio messaggio #515.
 
again, a chi sostiene il veganworld: numeri alla mano, e' impraticabile. non avete idea di che fila di morti e di che devastazioni ambientali causerebbe. e' insostenibile.

perdonami ma recentemente l'istituto nazionale per la salute
in america ha sostenuto che da oggi è possibile:
http://www.ansa.it/scienza/notizie/...ule_39b87cec-121f-4aa7-9a51-f15064590d35.html
io non dubito che ci siano ricercatori e centri seri e rispettosi
che davvero vorrebbero risultati e sistemi di test efficaci e rigorosi. e questi ragionano come dici tu,
ma non dimenticare che la medicina è un settore dove un milligrammo di principio attivo ha un valore enorme
sono le sostanze che producono i più grandi guadagni con piccolissime quantità.
Dietro tali business gli scrupoli spariscono e non importa quanto costa un test, perché se permette di anticipare
la messa in vendita di un mese significa milioni di euro.

è relativo, vero probabilmente nei test di massa ma ...
riporto un'altra citazione dal sito pro sperimentazione animale
"Come viene scelto un organismo modello, e quali sono i più utilizzati?
Dipende dal tipo di esperimenti che si vuol fare. Ogni modello ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Di solito si cerca di scegliere gli organismi modello sulla base di criteri di praticità sperimentale;"

Il brutto è che questo discorso nasconde verità fastidiose o scomode... per esempio la lebbra...
furono usati come animali per sperimentazioni gli armadilli,
già gli armadilli...ma perché proprio gli armadilli? si erano fumati qualcosa di strano i ricercatori per scegliere proprio
gli armadilli invece che pratici topi o conigli ? no!
l'atroce verità è che avevano già provato topi cavie conigli cani ma i risultati non tornavano ...
non tornavano perchè in realtà sapevano già che funzionava e come sull'uomo ... dovevano trovare un animale
che giustificasse il passaggio ai test sugli umani .. passaggio già fatto.

Peraltro forse non avremmo neanche gli antibiotici se non fossero stati scoperti prima che la legge diventasse così idiota
a tal proposito se vogliamo l'opinione di un premio nobel riporto il collega di Fleming
Howard Florey, il premio Nobel a cui si co-attribuisce la scoperta della penicillina disse: "Che fortuna che non avessimo questi esperimenti su animali, negli anni '40 perché altrimenti la penicillina non avrebbe mai ottenuto una licenza e, probabilmente, l'intera gamma degli antibiotici non sarebbe mai stata realizzata."

diceva questo perchè la pennicillina nei test sulle cavie risulta letale.... allora cosa si sarebbe dovuto fare?
provereste su un bambino un farmaco che nei test ha ucciso tutte le cavie?

vado giu' diretto :)

1)i test sulle cellule vanno bene per alcune fasi e alcuni tipi di sperimentazione. ma l'interazione con tessuti, organi, individui puo' essere ben diversa da quella sulla singola cellula. pensiamo a certe chemio: devastanti sulla cellula malata e debilitanti sul tessuto, ma salvano l'individuo. non credo si possano sostituire tutti. personalmente, ho fatto ricerca etologica ed e' assolutamente impossibile utilizzare cellule o simulazioni, dobbiamo usare animali da laboratorio perche' non posso studiare come si comporta una cellula davanti a piu' scelte. per la cronaca: nei laboratori dove giro non si usano solo animali, per alcuni test la "cavia" sono stato io (e altri/e ragazzi/e del mio laboratorio)!

2)piu' che il principio attivo, i brevetti, il marketing e le borse purtroppo. i tempi di vendita contano, pero' non puoi forzare i test piu' che tanto, altrimenti rischi effetti boomerang devastanti in caso di effetti collaterali non previsti.

esempio bruttissimo: talidomide.

https://it.wikipedia.org/wiki/Talidomide

3)animali usati: i topi hanno tutta una fila di vantaggi. soprattutto hanno generazioni veloci, e questo aumenta moltissimo la velocita' di sviluppo e di studio degli effetti sui discendenti. si, ne vengono usati tantissimi altri, a seconda di cosa vuoi fare. ogni animale pone problematiche diverse. vero, non sempre i test sugli animali sono utilizzabili o funzionano. hanno pero' dimostrato di essere utili e hanno salvato molte vite.


La legge italiana ha recepito le direttive della UE in merito, direttive che peraltro suggerivano anche che ogni paese
potrebbe adottare regole ancora più restrittive, ma oltre a guardarsi bene dal farlo hanno curiosamente evitato
di designare l'autorità preposta al controllo... viene indicata l'autorità a cui chiedere le autorizzazioni a procedere
ma poi nessuno che possa effettivamente controllare.

esatto di fatto è ricaduto in un pasticcio dei legislatori.
essendo un allevamento e non un centro di ricerca ricade sotta la legge che tutela gli animali,
e siccome venivano allevati in modo assolutamente inaccettabile (perché tanto questi cani sarebbero finiti sotto tortura)
a norma di legge hanno perso licenza e fatto chiudere.

Gli animalisti da assalto sono sicuramente fanatici, concordo, però nel caso Green Hill con la loro azione
hanno costretto le autorità a controllare quello che altrimenti non avrebbero mai controllato!
Nei centri dove la legge non designa nessun controllore tu pretendi che ci si debba fidare?

4)i controlli in enti di ricerca ci sono. a noi periodicamente facevano delle ispezioni immani, sia interne che esterne, e per un pesce morto (succede, su qualche centinaio di pesci qualcuno puo' morire) sono state bestemmie. che poi le aziende possano "oliare" e' un altro discorso, ma allora non e' un problema di protocolli ma dell'anello debole: i bipedi.

5)si, green hill e' stata una porcata da ambo i lati.

per inciso, la brambilla che ha fatto tanto casini contro green hill come la mette con i suoi allevamenti di pesce?

Il fanatismo di molti, ripeto, è palese.
ma la fine che fanno gli animali "liberati" dipende dal modo osceno e atroce in cui sono allevati,
come i cuccioli di beagle di Green Hill che sono stati molto difficili da recuperare essendo sempre vissuti soli
senza contatti sociali, sempre chiusi in penombra, col cibo lanciato da una botola terrorizati da qualsiasi cosa ecc.

inoltre ti assicuro che molti animalisti oggi sono molto più seri,
ho collaborato diverse volte con un paio di associazioni animaliste e sanno che liberare certi animali inadatti
o alloctoni non si può fare ...come sanno che salvare un animale ferito è sempre un atto controverso perché
quello sarebbe cibo e vita sottratti a uno o più predatori.

frenafrenafrenafrena...

vivo tra padova e este. alcuni capoccia di alcuni movimenti animalisti da sbarco sappiamo tutti chi sono e che coperture politiche hanno. e pure che non sanno nulla di nulla di nulla di quel di cui pontificano.

gli animali da allevamento ad uso di ricerca, studio, istruzione devono essere stramaledettamente sani e tenuti benissimo. abbiamo dei protocolli assurdi, e ti assicuro che li rispettiamo. ad es se vai ad agripolis e mandi a fanculo un prof, non succede molto. ma prova a fare del male ad una vacca, e ti assicuro che finisci in una marea di cacca ben peggiore. i maltrattamenti ci possono essere in altre fasi, ma assolutamente non in quella.

la verita' e' che spesso gli animalisti non sanno nulla di quello di cui pontificano. a parte slogan e minacce, non sanno fare altro. si, rubano degli animali, non sanno affatto tenerli, non sanno quali siano le loro necessita', in ogni caso li portano in condizioni ben peggiori di quelle di origine. e a ogni deportazione fanno errori immani per cui muoiono quasi tutti gli animali. oppure li liberano ad penis canem, senza pensare a cosa stiano facendo, e non ditemi che le nutrie lungo i nostri canali ci sono arrivate da sole.

e poi mi venite a dire che la colpa e' dei maltrattamenti??? maltrattamenti un grandissimo beeeep. se io voglio fare i miei test, il mio pesciolino del giorno deve stare benissimo ed essere in ottima salute e ben disposto a collaborare. se no, il prof mi sbatte fuori a calci nelle terga.

aggiungerei poi una cosa. fare i rambo saltando addosso in 5 o 6 e puntando i coltelli alla gola di un vecchietto che pesca e rilascia la scardoletta con il nipotino solo perche' questi non possono difendersi e sono disarmati, e sapendo che le coperture politiche faranno cadere nel nulla le denunce, o altre amene idiozie (e ne posso raccontare tante) non e' da eroi, non aiuta gli animali e non fa del bene. e' una stronzata immane. e mi fa schifo.
 
D

Derrick

Guest
no io dico che bisogna diminuire il consumo di carne
diminuire la quantità e richiedere massima qualità che significa animali allevati in modo egregio
vissuti bene e morti dignitosamente.
questo credo sia un risultato raggiungibile concretamente utile per tutti.

Concordo su tutto. A questo punto siamo accomunati sotto la dizione di "bieco specista". Mon semblable, mon frère.
Indirettamente è una risposta anche a chi dice che non tutti possono permettersi la carne biologica e il pollo ruspante. In realtà possono, riducendo la quantità di carne che consumano e innalzandone la qualità. Ma deve essere una scelta loro, una maturazione lenta dei bisogni del mercato che provi a privilegiare la qualità sulla quantità, come è successo col vino.
 
D

Derrick

Guest
perdonami ma recentemente l'istituto nazionale per la salute
in america ha sostenuto che da oggi è possibile:
http://www.ansa.it/scienza/notizie/...ule_39b87cec-121f-4aa7-9a51-f15064590d35.html

Beh non è ancora possibile perché necessiterebbe una nuova legge e nell'articolo stesso si dice che sono necessarie ulteriori ricerche prima di poter confermare l'ipotesi.

Le industrie farmaceutiche sarebbero ben felici di eliminare una fase costosa della sperimentazione. Ricordiamoci che un'industria farmaceutica funziona come un editore: pubblichi 100 libri, 98 non si vendono, 2 diventano dei successi e ti ripagano degli altri 98. E così con la ricerca: insegui 100 strade, provi 100 molecole, 98 si arenano in qualche stadio della ricerca (con costi da grandi a enormi, dipende dallo stadio in cui la ricerca si arena), una o due compensano per il resto.
[Poi arriva il terzomondista e dice che la società farmaceutica lucra sulla pelle dei bambini africani. La ricerca medica costa e le società farmaceutiche non sono enti di beneficienza. Ma questo è un altro discorso].

Comunque a me sembra follia. Un conto è una cellula del mio fegato e un conto è il mio fegato. E naturalmente il fegato del topo o del cane, per quanto simili al mio, non sono uguali.
 
Mi sa che diciamo la stessa cosa. Potrei aver frainteso il tuo messaggio #513 cui avevo risposto nel mio messaggio #515.
Un farmaco generico, o equivalente, non necessita di sperimentazione se ha lo stesso principio attivo, biodisponibilità, dosaggi, forme d'assunzione, posologia ect ect. può variare negli eccipienti se questi non hanno una funzione attiva.

Il nome del farmaco generico, per disposizione del ministero, ha come nome commerciale il principio attivo e non il nome commerciale di chi deteneva il brevetto.

Ad esempio, Tenormin è il nome commerciale di un particolare betabloccante, a suo tempo per essere immesso nel mercato ha fatto tutti i test compresi quelli umani.
Atenololo è il nome del famaco generico che è l'equivalente del Tenormin, per essere immesso sul mercato NON ha fatto tutti i test come il Tenormin ma solo alcuni sull'uomo.

..... questo è quello che sò io :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Margherita Hack

"A quei medici che dicono che un bambino non può crescere senza carne, dico che io non ho MAI mangiato carne, perché quando sono nata i miei genitori erano già vegetariani. Eppure sono stata campione di salto in alto e lungo, e ora a 79 anni faccio 100 km in bicicletta, gioco a pallavolo e non ho mai avuto malattie serie". (Dichiarazione di Margherita Hack del febbraio 2001)

https://www.facebook.com/terry.atti/videos/127752970654325/
 
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