Sempre piu vegani e vegetariani.

Ecco le solite fesserie mangio perché madre natura mi ha fatto bestia , chi protesta è talebano.. Vedi l'allegato 85892 ...questi so talebani

E voi vorreste essere salvati dalla privazione del filettino ..da me in quanto pacifico , in quanto comprensivo
Peggio
Domani spaccheranno le vetrine delle macellerie chi vi deve difendere la politica?hahaha:rofl: la società civile? La Amadori ...vi siete scavati la fossa da soli col vostro menefreghismo-egoismo pressapochismo qualunquismo bigottismo nella scienza quando vi conveniva che diceva "mangiare carne fa crescere sani e belli" e scettici come mangiapreti quando vi conveniva
E fai allevamenti intensivi , fai campi sterminati di soia da mangiare alle bestie e no ai cristiani, abbatti foreste taglia mangia e depriva...
E mo?
No i vegan no "perché sono peggio di noi" ; che faccia

saro' greve. e faro' un papiro immane, soprattutto su questioni alimentari e non su discorsi filosofici vari.

faccio 3 premesse:

1)sui gusti e sulle necessita' individuali (allergie, divieti religiosi, preferenze alimentari generiche) non si discute in quanto personali

2)entro ovvi limiti, anche sulle filosofie personali del singolo (ovvio che non giustifico forme di violenza gratuita e spreco)

3)non tollero minacce intimidazioni e violenza, sia da un senso che dall'altro.

detto questo, vado al sodo.

fino a prova contraria, neppure tu sei un autotrofo e anche tu hai un impatto ecologico :p

la frase sulla vetrine te la potevi risparmiare, primo perche' dalle mie parti i figli di papa' animalari fanno squadrismo. riporto dalla pagina di un noto movimento, i cui capoccia erano quelli che a fine anni '90 piu' di una volta abbiamo dovuto salvare dai cani randagi o da altre situazioni poco piacevoli noi ragazzetti dei colli (e hanno pure avuto la faccia tosta di mandarci a quel paese).

ASTENERSI

1) pacifisti

2) moralisti

3) pupazzari

5) prime donne e showgirls di piazza da mercato

VIETATO

1) indossare costumi di peluche o maschere da carnevale

2) esporre cartelli ridicoli con slogan ridicoli

3) portare animali al seguito dato che i megafoni, cori dei manifestanti sono stressanti per i nostri amici pelosi

4) fare foto, sul posto solo un nostro militante può fotografe il presidio

5) mangiacadaveri, a Centopercentoanimalisti non interessa fare numero a tutti i costi, quindi questa categoria resti categoricamente a casa

6) incatenamenti farlocchi e altre cagate simili

7) portare fischietti o altro materiale da sagra paesana

ESIGIAMO

1) Animalisti incazzati di brutto

2) aste per bandiere rigide, possibilmente di legno dato che quelle di plastica si possono spezzare in caso di vento forte

3) anfibi (Vegan ovviamente) belli rigidi per spazzare l’eventuale fango dalle suole, tenere pulita la zona destinata al presidio è doveroso

4) guanti in fibra, a febbraio fa molto freddo

5) abbigliamento rigorosamente di color nero, in questo modo nessuno può essere confuso per un altro…

6) sciarpe o bandane per ripararsi dal freddo

ora, conoscendo bene sia loro che la zona: le aste per bandiere in legno in realta' non erano aste ma bastoni, e nella zona dove dovevano andare non c'era vento. gli anfibi, i guanti, l'abbigliamento nero e le sciarpe o bandane sono per coprirsi e per scontri o agguati. quando i ruoli si sono invertiti, e un paio di questi "supereroi" sono stati spazzolati da un gruppo di cacciatori che avevano attaccato (e lo specifico), hanno iniziato a fare un vittimismo assurdo. e, sia chiaro, condanno il ricorso alla violenza in entrambe i casi.

bene, passo a discorsi ecologici e pratici.

biologicamente siamo onnivori. lo siamo sempre stati. la caccia in gruppo era praticata anche dai nostri antenati preistorici. onnivori vuol dire che possiamo nutrirci di un po' di tutto, ma al contempo abbiamo il problema che non riusciamo a trarre tutto quello di cui abbiamo bisogno da una sola fonte. non siamo cosi' specializzati, necessitiamo di cibi di varia origine.

la caccia in branco e' stata il primo motore dell'evoluzione delle capacita' cerebrali e dello sviluppo anatomico e culturale dell'uomo moderno. dalla caccia si passa poi all'allevamento, che se non ricordo male nasce probabilmente prima dell'agricoltura. dava il vantaggio di avere la certezza di una fonte di cibo, mentre la pesca e la caccia e la raccolta vanno a stagioni e anche un po' a c**o. ha permesso la nascita e lo sviluppo dei prodotti caseari e il loro utilizzo come fonte di cibo, almeno nel ceppo europeo della nostra specie (poi espanso in buona parte del mondo). nasce una bella fila di guerre tra cacciatori selvatici ed allevatori, con razzie incursioni ecc. la disponibilita' di cibo agli allevatori li avvantaggia.

l'agricoltura nasce poco dopo. anche questa da il vantaggio di una fonte di cibo e di una resa elevata, causando il boom della popolazione. ma ha dato grossi problemi: carestie, malattie varie e mortalita' elevata. probabilmente un cacciatore o un pastore nomade era piu' sano, ovvio che per quanto fosse forte contro 50 contadini non aveva speranza.

con l'agricoltura si ha agli inizi un grosso conflitto con i pastori nomadi, che pascolavano le greggi nei campi. inizia cosi' una lunga storia di conflitti legati a questa attivita' (e in alcune parti del mondo succedono tutt'ora). fino a che qualcuno non nota una cosa: i cereali fanno come prodotto di scarto grandi quantita' di cellulosa, per noi inutile. i bovini possono digerirla e trasformarla in carne che possiamo digerire. e' qui che nasce l'allevamento diffuso, perche' permetteva di recuperare indirettamente una fonte di cibo che altrimenti non avremmo potuto utilizzare. benissimo: personalmente ritengo che un piccolo allevamento ben realizzato abbinato ad una coltivazione ben gestita siano tuttora il modo piu' efficiente ed ecologico di avere cibo.

per parecchi secoli la carne di bovini resta un cibo per ricchi, mentre ai poveri e' permessa la pesca e la piccola caccia di conigli, volatili, topi e affini. ora, questa permetteva di integrare la dieta di questa povera gente. e qui apro una parentesi che mi sta molto a cuore. il doge mocenigo fece bonificare delle paludi poco a sud della mia zona, le valli mocenighe. l'oligarchia veneziana aveva pensato di sfruttare il mais, che pareva avere una resa molto alta, per nutrire la gente. cosi' fecero interrare le paludi per creare campi. problema: il mais era tutto fuorche' un alimento completo, e con la bonifica avevano rimosso quasi del tutto la fonte alimentare complementare di chi non poteva permettersi altro. cosi' noi veneti della bassa scoprimmo la pellagra, che inizio' a mietere vittime e a indebolirci subito prima della peste del 1630. benisssssimo... dopo la pestilenza, la situazione era tale che venezia diede l'ordine che si potessero vendere, a poco prezzo, anche la carne e il pesce marci purche' i poveri avessero la possibilita' di mangiarne (e non era il solo provvedimento di emergenza, ad es per salare il pane per i poveri si potevano usare i residui della sabbia usata per il vetro).

arriviamo a pochi decenni fa, dopoguerra. la carne era una cosa per ricchi e si mangiava poco. poi abbiamo iniziato ad averne disponibilita' col boom economico e abbiamo iniziato a mangiarne troppa. ed e' vero, troppa carne fa male. adesso si passa all'ortoressia di certi vegani, che per reazione ricadono nell'errore opposto.

nel dopoguerra inizia ad arrivare massivamente anche la frutta. si aprono nuovi mercati. le fruit co. sono cosi' potenti da controllare intere zone. e fanno un disastro di morti. ma questo, siccome e' scomodo e la frutta "fa bene", si tace. sul serio, non avete idea di quanti morti e guerre ci siano per la frutta.

https://it.wikipedia.org/wiki/Colpo_di_Stato_in_Guatemala_del_1954

e il bello e' che ci sono ancora. l'impatto umano e' enorme.

altra cosa che tutti sbagliano, confondere "campagna" con "natura". le coltivazioni hanno un impatto ecologico devastante. nel veganesimo non si possono riciclare gli scarti delle coltivazioni per alimentare animali da macello (si possono usare per altre cose, ma ne restano comunque quantita' eccessive); cio' ne aumenta l'impatto ecologico. ci sono i problemi di una coltivazione tradizionale, per quanto biologica, ma non e' sicuramente ecologica.

altra cosa: siccome la frutta e la verdura "fa bene" (e lo scorbuto dei marinai dell'antichita' non era casuale), si ricade nello stesso errore in cui si era caduti per la carne. cioe' ora si pensa che basti mettere insieme un po' di alimenti vegetali qualsiasi per avere un'alimentazione perfetta. non solo, si pensa che faccia sempre bene, in qualsiasi quantita' e modo.

no, non ci siamo. tutto ha una soglia di tolleranza superiore e inferiore. e il problema e' che e' piu' facile fare casino con una dieta vegana perche' esclude volontariamente alcune fonti alimentari. e che anche parecchi vegani (penso circa meta') non si rendono conto che sono diventati polli da spennare di una certa forma di marketing da assalto, che li ha presi di mira e che gioca molto su di loro e sui loro atteggiamenti.

l'altro grosso problema e' che, ora come ora, il "veg" e' di moda. quindi vedi gente che compra seitan goji e altre schifezze solo per farsi vedere "veg" e magari gira col suv coi sedili in pelle e l'ultimo iphone, e magari sbraita e rompe piu' di gente che magari e' vegana da 20 anni ed e' tollerantissima e si fa i fatti suoi. e il marketing da assalto come detto sopra ne approfitta. e trovo uno schifo che, per colpa di pochi fanatici, ci rimettiamo tutti. anche i vegani tolleranti e gli onnivori che cercano di ridurre la loro impronta ecologica.

concludo dicendo che trovo schifoso l'uso del marchio "veg" su qualsiasi cosa. a me danno fastidio i sedili e le poltrone in pelle (non sopporto la sensazione, mi e' sgradevole) e mi piacciono molto le scarpe in tela o in sintetico. bene, le scarpe in tela ora le vendono come "scarpe veg" e costano un disastro di soldi in piu', e sono lo stesso schifo. penso che sarei una delle poche persone al mondo che, se comprasse una lamborghini, vorrebbe assolutamente i sedili in tela e non vorrebbe nulla in pelle. e non e' per "veg", ma lo pagherei di piu' per colpa di chi vuole farsi vedere "veg" e magari ha un impatto ecologico 10 volte il mio.
 
da come erano scritte quelle opzioni mi sembrava roba da black block. Gente molto pacifica che per dare contro al capitalismo mondiale alle manifestazioni di roma avevano appicciato una punto prima serie (nota auto da capitalisti) e lasciato intatti due suv poco più avanti (un bmw e un mercedes) .

Difatti "l'altro grosso problema e' che, ora come ora, il "veg" e' di moda" ovviamente...

Avevo letto un post sul veganume più becero sul forum delle harley dove di solito giro. Si parlava del libro "ho sposato una vegana" e se una mia eventuale donna mi avesse posto metà di quei divieti ogniuno a casa sua. O di quelle vessazioni...ma si sa che il maschio è sempre meno sveglio.

Chissà perchè dietro la moda del veganume vedo svolazzare un sacco di biglietti da tanti soldi. Quello che fino a ieri era di seconda e terza quarta scelta ora è "veg".

Anzi potrei anche dirne un altra ....ma dubito che avrei il fegato (o altro ) per farlo.

Gita vegana al sestriere ,narcotizzo l'autista e mi sostituisco alla guida del pulma. E alla prima curva verso un burrone "abu snack bar" e sterzo tutto? Spero non si debba arrivare a tanto per difendere le proprie liberà.

Buona fettina a tutti....finchè si potrà. Mi sa che l'ennesima guerra tra poveri sarà tra carnivori e vegani? Mah....oramai è tutto un muro contro muro. In tal caso mi schiererò dalla parte dei kebabbari e salsicciari. Non è un segreto.

Intanto a casa mia per restare in tema "eco" sto rimettendo i vecchi tubi al neon perchè tra lampade a risparmio che partono con luce spettrale ,lampade a led che non ci vedi un tubo e entrambe muoiono come mosche....meglio un goccio di mercurio ma che dura 20 anni! E poi se se ne brucia uno mi faccio una passeggiata di 20 min e lo porto in discarica. O faccio il vecchietto poco sveglio "ne ha uno così" "quello vecchio lo butta via lei?" "no no lasci pure" ha ha ha
 
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Una volta, invitato da una mia amica vegetariana, sono andato ad una conferenza di vegetariani e sono rimasto sconvolto dall'astio che c'era tra le varie fazioni: i vegetaliani infamavano i vegetariani perchè mangiavano anche uova e latticini, i vegani infamavano i vegetaliani perchè mangiavano i cereali perché a loro dire fanno malissimo all'intestino, i crudisti infamavano i vegani perchè cucinavano i cibi perdendo così un sacco di proprietà nutritive, i fruttariani infamavano i crudisti poichè si deve mangiare solo frutta e noci perchè anche tagliare un caspo di insalata o una carota è un atto di violenza contro la vita...

Poi c'era anche il pranzo e non vi dico i problemi: maccheroni di farina integrale con ragu' di soia, a scelta spolverata di parmigiano, bistecca di seitan e verdure varie gratinate al forno, pane integrale. Capite che dopo quello che ho scritto solo una piccola parte ha pranzato.

Non era quello che mi aspettavo e ne sono uscito profondamente perplesso. Ero convinto di incontrare persone serene e felici ed invece...
 
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sono onnivoro. Ho mangiato vegetariano in India (praticamente peperoncino con poco riso), riso e fieno nell'alto Nepal (non c'era altro) ma anche maiale in Birmania, servito da simpaticissimi Buddisti, pipistrelli in un'isola dell'Oceano Indiano. Tendenzialmente mangio per vivere, quello che c'è. Se pesco è per mangiare pesce. Evito di uccidere se non necessario, se mi entra un insetto sgradito in casa (scorpione, cimice, mosca ecc) cerco di farlo uscire.
Ciò premesso, e rispettando le opinioni altrui, ho alcune domande che da tempo mi pongo:
- i carnivori (es felini) non mangiano spesso: una preda consente di assimilare rapidamente grossa quantità di cibo. Gli erbivori mangiano in continuazione (come vedo fare ai caprioli vicino a casa mia), per assimilare sufficiente energia. I veg come fanno? hanno molto tempo libero?
- l'alimentazione carnea permette di assimilare vitamine non presenti nei vegetali. Per ovviare a questo gli erbivori mangiano occasionalmente feci (ricche di vit B12) per supplire alla carenza. Quale è la possibile soluzione per gli umani? Gli integratori?
-penso sia impossibile coltivare senza uccidere: quando vango l'orto taglio, involontariamente, un paio di serpenti ogni anno, oltre a larve, distruzione di formicai ecc...dopo che un campo è stato arato gatti e uccelli si precipitano a cercare arvicole, uccellini ecc. Il raccolto, se meccanizzato, comporta la distruzione di nidi; se fatto a mano, l'esposizione dei nidi ai predatori di cui sopra.

Ripeto: queste mie sono curiosità da vecchio medico e rispetto le opinioni altrui, fatico ad accettare le imposizioni ("non devi mangiare maiale" dopo tutto sono emiliano-romagnolo "non devi mangiare carne o derivati" dopo tutto sono io che ho fame.....
 
Mi identifico molto in quello che ha scritto kurzius, anche io mi comporto così.

Limito molto l'uso della carne, non mangio ciò che non sarei in grado di uccidere: vitello, maiale, agnello, coniglio, pollo.
Ho lavorato vicino a dei macelli e lì veramente la tentazione di diventare vegetariani diventa fortissima.
Penso però che mi convertirò al cinghiale, a quelli volentirei gli sparerei perchè stanno facendo troppi danni in agricoltura a causa di una sconsiderata gestione delle immissioni per scopi venatori e relativo loro esubero.

Mangio pesce (se il salmone non ha pietà a mangiarsi un altro pesce, perchè io devo averla per lui?) e i derivati animali.

Ho allevato api e non è sfruttamento animale mangiare il miele, loro lavorano di continuo e finchè c'è nettare e polline loro lo raccolgono, gli si porta via solo quello che hanno raccolto in surplus.

Va be', poi ce ne sarebbero tante altre da dire...
 
Gli erbivori mangiano in continuazione (come vedo fare ai caprioli vicino a casa mia), per assimilare sufficiente energia. I veg come fanno? hanno molto tempo libero?
Preparare un piatto vegano non è più difficile di preparare un piatto di carne, nè meno calorico una volta entrati in una determinata ottica.

Esempio banale, un piatto di pasta condito con del pomodoro e peperoncino ed un filo d'olio non è male, anzi :), legumi, riso ect ect permettono, almeno sul piano calorico, di ottenere le stesse cose di una dieta onnivora, sul piano organolettico ovviamente è soggettivo, anche se un dolce vegano, elaborato, decente non l'ho ancora trovato (i suggerimenti sono ben accetti).

Non sono vegano, sono onnivoro, e trovo piacere nel mangiare poichè non lo considero solo un qualcosa per nutrirmi per cui cozzo sui divieti ideologici che non capisco (ovviamente anche io ho i miei paletti oltre i quali non vado) ma mi adeguo :) e cerco di trarre il massimo dalle varie culture o cucine che ho il piacere di provare :si:.

Non c'entra nulla, per cui OT .... però trovo veramente assurdo replicare determinati piatti, di carne per esempio, con la soia o altri farinacei, lo trovo senza senso oltre che illogico (quando questo avviene con l'idea di dire "non siamo inferiori a nessuno, anche noi abbiamo la bistecca") ..... cone troverei assurdo replicare una carota con una salsiccia :( spacciandola per carota animale.

Ciao :si:, Gianluca
 
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D

Derrick

Guest
In aggiunta a quanto scritto da Walterfishing rileverei che esiste una zona di non conflitto tra agricoltura e pastorizia in quei terreni che non si prestano all'agricoltura perché non irrigabili, perché lontani dai mercati, perché soggetti a gelate, perché troppo in pendio.
Dire - come fa la retorica vegana - che mangiare carne è sbagliato poiché con un kg di carne ci tireresti fuori 7 kg di cereali è storicamente e tecnologicamente sbagliato.
Storicamente per secoli la pastorizia è stata un modo, per l'uomo, di mangiare "erba" e di sfruttare terreni montuosi o boscosi non coltivabili. Non posso coltivare il sottobosco ma ci posso mettere maiali, cinghiali, bovini e ovini e quelli li mangio. Converto il sottobosco, o il grande pascolo abruzzese lontano da tutto e dai mercati di sbocco, in cibo che con le proprie zampe viene al mercato.

Inoltre non posso praticare la stessa cultura tutti gli anni, dovrò lasciare riposare il terreno di tanto in tanto. Anziché lasciarlo a maggese metterò foraggio, che assolve la stessa funzione di arricchimento del terreno e in più viene trasformato in salami e bresaola.
L'allevamento non è quindi alternativo alla coltivazione ma complementare.
 
Per fortuna che esistono i fondamentalisti (bandiera a prescindere), ci aiutano a prendere la misura sulle cose, personalmente li trovo adorabili e, un posto in natura ci sarà pure per loro..comunque l'unico vegano che ho conosciuto (forse perchè da qualche anno non vivo più in una grande città ma in una zona pedemontana e forse meno condizionabile dalle "mode" come dice qualcuno), è stato durante una escursione in parco, a parte la singolarità in quanto lui viaggiava in abbigliamento estivo e scalzo durante il periodo autunnale/invernale, ma era una persona normalissima e l'unica forma di propaganda del suo essere è stata quando ci siamo fermati per il ristoro ed ha gentilmente offerto dei dolcetti preparati da lui (che ho trovato buoni anche per via dell'ora e della fame!)
Voglio solo sottolineare che a mio parere è questo il rapporto giusto tra gli esseri pensanti, consapevolmente diversi e ragionevolmente tranquilli.
 
Gli assolutismi, i fondamentalismi, l'omologazione, la standardizzazione.......sono aberrazioni contro Natura.
La forza e la bellezza di Madre Natura si basano sulla varietà, sulla diversità, sugli equilibri.
Madre Natura non tollera eccessi, da sempre, basta andare a vedere la storia dell'evoluzione del nostro Pianeta per rendersene conto.
Gli squilibri sotto i nostri occhi sono stati causati dagli eccessi dell'uomo Sapiens, che più che Sapiens sembra molto Scemens.
Mangiare solo carne porta squilibrio.
Mangiare solo verdura porta squilibrio.
Mangiare "solo" porta squilibrio.
In media stat Virtus.
Esistono coltivazioni e allevamenti intensivi, con tutte le conseguenze del caso, perché c'è Abuso.
Tutto quello che ruota attorno al cibo, quale esso sia, ormai è solo business.
Tranne poche oasi felici che lottano con armi spuntate (o biselli bolsi :woot: ! ) contro giganti dell'industria e multinazionali bulimiche ed isteriche.
Come disse Confucio se voglio sfamare qualcuno gli do l'aratro o la rete e non il grano o il pesce.
Questo è il mio pensiero. :)

Ciao.

Lorenzo.
 
S

Speleoalp

Guest
... aggiungo, punto di vista personale, che lo "snobbare" è frutto dell'essere "viziati" da una società che ci fornisce tutto e di più...senza nemmeno sapere da dove arriva la roba o come senza nemmeno sapersela procurare autonomamente (nemmeno se necessario), in quanto la natura insegna anche ad accontentarsi, approfittare di quello che c'è senza fare i "difficili" e ovviamente con moderazione e rispetto. Ma questo è un discorso un po' "particolare", in quanto presumo che i metri di giudizio vadano di pari passo con la società moderna e le sue abitudini....

Infatti certi stili di vita, che scelgono moltissime persone, sono attuabili solo perché la società procura tutto e di più agli stessi "praticanti". Perché altrimenti se la coltivazione subisce un danno... non si snobba l'animale per questioni ".....", come se muore il bestiame, non si snobbano i vegetali per questioni "....". È tutta questione di possibilità concesse in questa società,... che poi le persone fanno "proprie" come se fosse grazie alle loro scelte...
 
aggiungo, punto di vista personale, che lo "snobbare" è frutto dell'essere "viziati"
Indubbiamente ma non credo che i non onnivori lo siano perchè "snobbano" qualcosa, ognuno ha le proprie convinzioni, e tutto è possibile, ma dubito che ci sia quella fra le motivazioni, magari altre meno nobili e più terra terra ma non quella. Sensazione nulla di più.

Poi ovvio noi siamo lo specchio della nostra società e cultura, ovviamente fossimo in altre circostanze tante opportunità non ci sarebbero ma meglio avere la possibilità di scelta che o così o così. Io non ne farei un difetto.

Ciao :si:, Gianluca
 
@Speleoalp hai ragione.
Troppo spesso si tende a dimenticare la provenienza di quello che diamo per scontato.
Farsi delle domande in merito sarebbe opportuno, ci farebbe capire un pó di più di cosa stiamo parlando.
Sul fatto di essere viziati e schizzinosi sono altrettanto d'accordo.
Sono cresciuto nei cortili cittadini e poi in campagna, in modo rustico, come era un tempo.
Ginocchia e gomiti luridi a fine giornata e ferite, tagli, lividi ovunque.
Con l'aggravante che una volta a casa erano rimproveri e lavate di testa, altro che "amore di mamma ti sei fatto male, vieni che ti disinfetto col Napisan..."..!
Grazie @Derrick , hai ragione, comunque hai capito il senso. :)
Dipende se vuoi renderlo indipendente ed autosufficiente oppure......
A buon intenditor. .....

Ciao.
Lorenzo.
 
Ultima modifica:
S

Speleoalp

Guest
Indubbiamente ma non credo che i non onnivori lo siano perchè "snobbano" qualcosa, ognuno ha le proprie convinzioni, e tutto è possibile, ma dubito che ci sia quella fra le motivazioni, magari altre meno nobili e più terra terra ma non quella. Sensazione nulla di più.

Poi ovvio noi siamo lo specchio della nostra società e cultura, ovviamente fossimo in altre circostanze tante opportunità non ci sarebbero ma meglio avere la possibilità di scelta che o così o così. Io non ne farei un difetto.

Ciao :si:, Gianluca

Certo, certo. Mi sono spiegato male, lo "snobbare" lo intendevo per quelli che "motivano" le proprie scelte "accusando" quelli che ne fanno altre, con determinati argomenti... in cui, parere personale, dire "snobbate X solo perché potete avere J" ci starebbe bene.

Mi sono basato solo su quelle situazioni... ma questo perché secondo me non esistono problemi tra le varie fazioni, se non quanto qualcuno da una parta o dall'altra inizia ad accusare, giudicare, dire di essere più X e gli altri meno J", ecc.... piuttosto che rispettare le scelte altrui senza fare tanti assolutismi ;) o discorsi di superiorità etica, ecc

Però certo, il mio non voleva esserlo...un assolutismo ;)

Anche lo "snobbare" non è per forza in senso negativo. Il problema sono i discorsi di alcune fazioni che si basano sulla "natura", "rispetto", ecc che non sono secondo me semplici punti di vista e scelte, ma "giustificazioni a mò di accuse per dare valore a quello che fanno". Senza dire "mi sento così, posso fare così e mangio cosà", che andrebbe benone. Perché poi se si parla di "natura" le cose non stanno proprio e in ogni regione nella stessa maniera. Ma però la usano come "accusa" nei confronti di chi fa diversamente...
 
Ultima modifica di un moderatore:
Non so se sia farina del sacco di Confucio, ma il proverbio cinese è: "se dai a un uomo un pesce, lo sfami per un giorno; se gli insegni a pescare, lo sfami per la vita". Almeno io lo conosco in questa versione ben poco vegana :)

A me l'avevano "venduto" per proverbio giapponese...

Ma il senso non cambia.
 
Ho solo riportato un articolo, del fatto quotidiano, per far aprire una discussione aperta a tutti, se ci fosse qulache vegano sarebbe interessante sapere il perche della scelta di questo stile di vita ed approfondirlo.
Ho fatto una cena coi vegani e mi sono sembrate persone sociali e amichevoli, rispetto tutte le usanze e gli stili di vita. Mi pongo una domanda, la maggiorparte dei vegani sono hippie che amano la natura, fumare erba, insomma che persona è un vegano?

Io sono vegetariano da 15 anni e vegano da circa 2. Non sono hippie, non fumo ne erba ne tabacco, mi piace la natura e gli animali.

Il perché di questa scelta ? trovo esauriente la risposta in questo video http://www.paolamaugeri.com/happy-veganlife/ci-sti-vegani-intervista-leonardo-caffo/
 
Ultima modifica:
In aggiunta a quanto scritto da Walterfishing rileverei che esiste una zona di non conflitto tra agricoltura e pastorizia in quei terreni che non si prestano all'agricoltura perché non irrigabili, perché lontani dai mercati, perché soggetti a gelate, perché troppo in pendio.
Dire - come fa la retorica vegana - che mangiare carne è sbagliato poiché con un kg di carne ci tireresti fuori 7 kg di cereali è storicamente e tecnologicamente sbagliato.
Storicamente per secoli la pastorizia è stata un modo, per l'uomo, di mangiare "erba" e di sfruttare terreni montuosi o boscosi non coltivabili. Non posso coltivare il sottobosco ma ci posso mettere maiali, cinghiali, bovini e ovini e quelli li mangio. Converto il sottobosco, o il grande pascolo abruzzese lontano da tutto e dai mercati di sbocco, in cibo che con le proprie zampe viene al mercato.

Questo discorso è vero ma ha dei limiti: è innegabile che ora si coltivi orzo e mais per dare come foraggio agli animali e sono alimenti che potrebbero essere indirizzati agli umani...

Usare animali che "trasformano" alimenti non utilizzabili per l'uomo ed ottenere in cambio proteine nobili è quello che si è sempre fatto prima dell'allevamento intensivo. Ed infatti la carne la mangiavano in pochi...

Il tuo discorso è vero al di fuori di un allevamento non intensivo ma allora non ci sarebbe carne per tutti, tutti i giorni ed a prezzi abbordabili.
 
S

Speleoalp

Guest
Inoltre, se si parla di "economie di sussistenza" o "piccole aziende", quindi di paese, regionali, ecc... la questione del consumo è molto legata all' andazzo dell'attività, da qui il mio discorso sulla possibilità di "snobbare e criticare" il consumo di determinate risorse a favore altre, solo perché viene permesso dalla società e dalle proprie scelte. Non perché sia più "naturale", più "biologico" o "rispetto, etica, ecc".

Infatti nelle "economie di sussistenza", dove non si conta sulla massa, negozi o comunque non su altre persone che soddisfano i propri bisogni.... ci si affida a tutto e si "rispetta-usa" ogni risorsa disponibile.

"che tra l'altro sono sistemi poco di "moda" perché non fanno vivere da re, non fanno girare troppo l'economia. Bisogna fare un certo tipo di lavoro e sia l'orto che il bestiame non vanno in vacanza. Ma sono sistemi molto migliori per garantire ad ogni nucleo famigliare, una varietà di cibo che molte famiglie faticano ad avere".


Sarebbe molto impensabile, pensare di non mangiare nessun derivato animale, se la stagione agricola è andata completamente storta. Le scorte sono limitate e si ha una famiglia.
Stesso discorso se si hanno pochi animali e quindi il macello avviene solo in determinate situazioni e se non è possibile, ci si rifà ai vegetali, ecc.
Poi se entrambi hanno un anno di "m...", si tira la cinghia.....

Ma fare discorsi di superiorità perché uno è "X", un altro è "J" e via dicendo è un privilegio ed è una possibilità data solo dalla società in cui si vive, usufruendo di tantissime risorse in più.
Poi ovviamente dipende anche dalle regioni, fortuna e grandezza dell'attività....

Ma quei discorsi "io sono vegetariano perché rispetto gli animali, tu sei carnivoro e quindi sei cattivo" e via dicendo, anche il contrario che sia chiaro, li trovo proprio discorsi "fasulli" per giustificarsi e motivare le proprie scelte.
 
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