Ecco le solite fesserie mangio perché madre natura mi ha fatto bestia , chi protesta è talebano.. Vedi l'allegato 85892 ...questi so talebani
E voi vorreste essere salvati dalla privazione del filettino ..da me in quanto pacifico , in quanto comprensivo
Peggio
Domani spaccheranno le vetrine delle macellerie chi vi deve difendere la politica?hahaha la società civile? La Amadori ...vi siete scavati la fossa da soli col vostro menefreghismo-egoismo pressapochismo qualunquismo bigottismo nella scienza quando vi conveniva che diceva "mangiare carne fa crescere sani e belli" e scettici come mangiapreti quando vi conveniva
E fai allevamenti intensivi , fai campi sterminati di soia da mangiare alle bestie e no ai cristiani, abbatti foreste taglia mangia e depriva...
E mo?
No i vegan no "perché sono peggio di noi" ; che faccia
saro' greve. e faro' un papiro immane, soprattutto su questioni alimentari e non su discorsi filosofici vari.
faccio 3 premesse:
1)sui gusti e sulle necessita' individuali (allergie, divieti religiosi, preferenze alimentari generiche) non si discute in quanto personali
2)entro ovvi limiti, anche sulle filosofie personali del singolo (ovvio che non giustifico forme di violenza gratuita e spreco)
3)non tollero minacce intimidazioni e violenza, sia da un senso che dall'altro.
detto questo, vado al sodo.
fino a prova contraria, neppure tu sei un autotrofo e anche tu hai un impatto ecologico
la frase sulla vetrine te la potevi risparmiare, primo perche' dalle mie parti i figli di papa' animalari fanno squadrismo. riporto dalla pagina di un noto movimento, i cui capoccia erano quelli che a fine anni '90 piu' di una volta abbiamo dovuto salvare dai cani randagi o da altre situazioni poco piacevoli noi ragazzetti dei colli (e hanno pure avuto la faccia tosta di mandarci a quel paese).
ASTENERSI
1) pacifisti
2) moralisti
3) pupazzari
5) prime donne e showgirls di piazza da mercato
VIETATO
1) indossare costumi di peluche o maschere da carnevale
2) esporre cartelli ridicoli con slogan ridicoli
3) portare animali al seguito dato che i megafoni, cori dei manifestanti sono stressanti per i nostri amici pelosi
4) fare foto, sul posto solo un nostro militante può fotografe il presidio
5) mangiacadaveri, a Centopercentoanimalisti non interessa fare numero a tutti i costi, quindi questa categoria resti categoricamente a casa
6) incatenamenti farlocchi e altre cagate simili
7) portare fischietti o altro materiale da sagra paesana
ESIGIAMO
1) Animalisti incazzati di brutto
2) aste per bandiere rigide, possibilmente di legno dato che quelle di plastica si possono spezzare in caso di vento forte
3) anfibi (Vegan ovviamente) belli rigidi per spazzare l’eventuale fango dalle suole, tenere pulita la zona destinata al presidio è doveroso
4) guanti in fibra, a febbraio fa molto freddo
5) abbigliamento rigorosamente di color nero, in questo modo nessuno può essere confuso per un altro…
6) sciarpe o bandane per ripararsi dal freddo
ora, conoscendo bene sia loro che la zona: le aste per bandiere in legno in realta' non erano aste ma bastoni, e nella zona dove dovevano andare non c'era vento. gli anfibi, i guanti, l'abbigliamento nero e le sciarpe o bandane sono per coprirsi e per scontri o agguati. quando i ruoli si sono invertiti, e un paio di questi "supereroi" sono stati spazzolati da un gruppo di cacciatori che avevano attaccato (e lo specifico), hanno iniziato a fare un vittimismo assurdo. e, sia chiaro, condanno il ricorso alla violenza in entrambe i casi.
bene, passo a discorsi ecologici e pratici.
biologicamente siamo onnivori. lo siamo sempre stati. la caccia in gruppo era praticata anche dai nostri antenati preistorici. onnivori vuol dire che possiamo nutrirci di un po' di tutto, ma al contempo abbiamo il problema che non riusciamo a trarre tutto quello di cui abbiamo bisogno da una sola fonte. non siamo cosi' specializzati, necessitiamo di cibi di varia origine.
la caccia in branco e' stata il primo motore dell'evoluzione delle capacita' cerebrali e dello sviluppo anatomico e culturale dell'uomo moderno. dalla caccia si passa poi all'allevamento, che se non ricordo male nasce probabilmente prima dell'agricoltura. dava il vantaggio di avere la certezza di una fonte di cibo, mentre la pesca e la caccia e la raccolta vanno a stagioni e anche un po' a c**o. ha permesso la nascita e lo sviluppo dei prodotti caseari e il loro utilizzo come fonte di cibo, almeno nel ceppo europeo della nostra specie (poi espanso in buona parte del mondo). nasce una bella fila di guerre tra cacciatori selvatici ed allevatori, con razzie incursioni ecc. la disponibilita' di cibo agli allevatori li avvantaggia.
l'agricoltura nasce poco dopo. anche questa da il vantaggio di una fonte di cibo e di una resa elevata, causando il boom della popolazione. ma ha dato grossi problemi: carestie, malattie varie e mortalita' elevata. probabilmente un cacciatore o un pastore nomade era piu' sano, ovvio che per quanto fosse forte contro 50 contadini non aveva speranza.
con l'agricoltura si ha agli inizi un grosso conflitto con i pastori nomadi, che pascolavano le greggi nei campi. inizia cosi' una lunga storia di conflitti legati a questa attivita' (e in alcune parti del mondo succedono tutt'ora). fino a che qualcuno non nota una cosa: i cereali fanno come prodotto di scarto grandi quantita' di cellulosa, per noi inutile. i bovini possono digerirla e trasformarla in carne che possiamo digerire. e' qui che nasce l'allevamento diffuso, perche' permetteva di recuperare indirettamente una fonte di cibo che altrimenti non avremmo potuto utilizzare. benissimo: personalmente ritengo che un piccolo allevamento ben realizzato abbinato ad una coltivazione ben gestita siano tuttora il modo piu' efficiente ed ecologico di avere cibo.
per parecchi secoli la carne di bovini resta un cibo per ricchi, mentre ai poveri e' permessa la pesca e la piccola caccia di conigli, volatili, topi e affini. ora, questa permetteva di integrare la dieta di questa povera gente. e qui apro una parentesi che mi sta molto a cuore. il doge mocenigo fece bonificare delle paludi poco a sud della mia zona, le valli mocenighe. l'oligarchia veneziana aveva pensato di sfruttare il mais, che pareva avere una resa molto alta, per nutrire la gente. cosi' fecero interrare le paludi per creare campi. problema: il mais era tutto fuorche' un alimento completo, e con la bonifica avevano rimosso quasi del tutto la fonte alimentare complementare di chi non poteva permettersi altro. cosi' noi veneti della bassa scoprimmo la pellagra, che inizio' a mietere vittime e a indebolirci subito prima della peste del 1630. benisssssimo... dopo la pestilenza, la situazione era tale che venezia diede l'ordine che si potessero vendere, a poco prezzo, anche la carne e il pesce marci purche' i poveri avessero la possibilita' di mangiarne (e non era il solo provvedimento di emergenza, ad es per salare il pane per i poveri si potevano usare i residui della sabbia usata per il vetro).
arriviamo a pochi decenni fa, dopoguerra. la carne era una cosa per ricchi e si mangiava poco. poi abbiamo iniziato ad averne disponibilita' col boom economico e abbiamo iniziato a mangiarne troppa. ed e' vero, troppa carne fa male. adesso si passa all'ortoressia di certi vegani, che per reazione ricadono nell'errore opposto.
nel dopoguerra inizia ad arrivare massivamente anche la frutta. si aprono nuovi mercati. le fruit co. sono cosi' potenti da controllare intere zone. e fanno un disastro di morti. ma questo, siccome e' scomodo e la frutta "fa bene", si tace. sul serio, non avete idea di quanti morti e guerre ci siano per la frutta.
https://it.wikipedia.org/wiki/Colpo_di_Stato_in_Guatemala_del_1954
e il bello e' che ci sono ancora. l'impatto umano e' enorme.
altra cosa che tutti sbagliano, confondere "campagna" con "natura". le coltivazioni hanno un impatto ecologico devastante. nel veganesimo non si possono riciclare gli scarti delle coltivazioni per alimentare animali da macello (si possono usare per altre cose, ma ne restano comunque quantita' eccessive); cio' ne aumenta l'impatto ecologico. ci sono i problemi di una coltivazione tradizionale, per quanto biologica, ma non e' sicuramente ecologica.
altra cosa: siccome la frutta e la verdura "fa bene" (e lo scorbuto dei marinai dell'antichita' non era casuale), si ricade nello stesso errore in cui si era caduti per la carne. cioe' ora si pensa che basti mettere insieme un po' di alimenti vegetali qualsiasi per avere un'alimentazione perfetta. non solo, si pensa che faccia sempre bene, in qualsiasi quantita' e modo.
no, non ci siamo. tutto ha una soglia di tolleranza superiore e inferiore. e il problema e' che e' piu' facile fare casino con una dieta vegana perche' esclude volontariamente alcune fonti alimentari. e che anche parecchi vegani (penso circa meta') non si rendono conto che sono diventati polli da spennare di una certa forma di marketing da assalto, che li ha presi di mira e che gioca molto su di loro e sui loro atteggiamenti.
l'altro grosso problema e' che, ora come ora, il "veg" e' di moda. quindi vedi gente che compra seitan goji e altre schifezze solo per farsi vedere "veg" e magari gira col suv coi sedili in pelle e l'ultimo iphone, e magari sbraita e rompe piu' di gente che magari e' vegana da 20 anni ed e' tollerantissima e si fa i fatti suoi. e il marketing da assalto come detto sopra ne approfitta. e trovo uno schifo che, per colpa di pochi fanatici, ci rimettiamo tutti. anche i vegani tolleranti e gli onnivori che cercano di ridurre la loro impronta ecologica.
concludo dicendo che trovo schifoso l'uso del marchio "veg" su qualsiasi cosa. a me danno fastidio i sedili e le poltrone in pelle (non sopporto la sensazione, mi e' sgradevole) e mi piacciono molto le scarpe in tela o in sintetico. bene, le scarpe in tela ora le vendono come "scarpe veg" e costano un disastro di soldi in piu', e sono lo stesso schifo. penso che sarei una delle poche persone al mondo che, se comprasse una lamborghini, vorrebbe assolutamente i sedili in tela e non vorrebbe nulla in pelle. e non e' per "veg", ma lo pagherei di piu' per colpa di chi vuole farsi vedere "veg" e magari ha un impatto ecologico 10 volte il mio.