Sempre piu vegani e vegetariani.

Il punto non è "sofferenza o non sofferenza", nessuno essere vivente vive senza mai soffrire, è una peculiarità della vita stessa. Forse solo in Paradiso, per chi ci crede, non soffriremo più...:biggrin:

Il punto sta nell'essere disposti ad essere, o meno, la causa della sofferenza.

Solo mangiare frutta può essere un'attività che non provoca sofferenza: la pianta produce frutta edibile apposta affinchè ci sia qualcuno che mangi i frutti e disperda in questo modo i semi.
Ma attenzione: ad essere pignoli mangiare noci provoca una sofferenza perchè il gheriglio del quale ci si nutre contiene il germe della nuova pianta, quindi un qualcosa di vitale...

Detto questo, per il nostro metabolismo non riusciremmo a vivere mangiando solo frutta tipo mele, pere, pesche, cliliege, albicocche e simili (escludendo perciò noci, nocciole, mandorle ecc. ecc.), quindi?

la produzione di frutta comunque e' un problema per la pianta, una sofferenza indiretta.

tralascio poi tutti gli aspetti economici, sociali e geopolitici (come gia' detto sopra, per la frutta ci sono tuttora guerre e massacri).

si, resta anche il problema della capacita' nutrizionale e dell'assimilabilita'.

La storia delle piante che soffrono sono solo teorie, come lo sono quelle sull'evoluzione, il problema è che qualcuno la spaccia come verita. Riguardo le piante non hanno un sistema nervoso quindi ci credo poco che soffrino.

frenafrenafrenafrena.

a livello scientifico, una teoria non e' una cosa sparata a caso. una teoria e' una ipotesi, supportata da prove e dati, che punta a spiegare o ad approssimare un fenomeno. ha la caratteristica della falsificabilita' (cioe' puo' essere soppiantata da una nuova teoria basata su piu' dati, o dati piu' recenti, o che tiene conto di altri fattori), ma non vuol dire che una teoria sia falsa o che sia una sparata a caso. anche la teoria della gravita' e' una teoria, ma che la gravita' esista e' una cosa evidentissima.

la metto breve: scusa, ma hai appena scritto una boiata immane. intanto l'evoluzione e' una teoria che ha moltissime prove (se sei creazionista o se credi a qualsiasi altra cosa per me sei liberissimo di esserlo, solo ti chiedo la cortesia di dirlo apertamente ed eventualmente apriamo un bel thread in merito). sulla sofferenza delle piante esistono vari studi. anche i coralli ad es non hanno un vero e proprio sistema nervoso, e sono animali. il fatto che non ci sia un sistema nervoso non vuol dire che non ci sia un sistema di percezione delle alterazioni, cosa che e' presente in praticamente ogni essere vivente. vuol dire che il processo puo' avvenire in modi diversi (per la cronaca: per le piante, sembra che la trasmissione delle informazioni avvenga per via chimica, tramite trasmettitori basati sull'acido gamma ammino butirrico, metodo piu' lento di quanto si veda in gran parte degli animali ma comunque funzionante e paragonabile ad altre strutture simili presenti in animali). tra l'altro le piante hanno varie capacita' di comunicazioni intra ed interspecifica. ad es i tannini, coinvolti anche nella protezione contro aggressioni da parte di animali

la cosidetta "neurobiologia delle piante" e' una delle ultime novita' della biologia. e si, e' molto controversa, ma sta gia' dando esiti davvero sorprendenti. ad es sappiamo che una pianta ha il concetto delle proprie dimensioni e dei propri limiti fisici, e che agisce in modo piu' aggressivo per procacciarsi risorse se percepisce che le piante attorno a lei con cui non deve competere non sono "suoi familiari"

un giro su google scholar puo' portare a moltissimi risultati sorprendenti.

tl;dr: le piante non sono uno sfondo verde immobile ed insensibile, ma sono stramaledettamente vive e non gli piace farsi mangiare.

Capisco un giusto ecologismo equilibrato che salvaguardi il nostro pianeta e tutti.
Ma veganesimi vari proprio non li reggo.
Alla fine si preoccupano di non fare soffrire un altro animale per mangiarlo (quindi non in maniera immotivata) mentre qualunque animale del pianeta nob farebbe altrettanto come giustamente faceva notare Walter

il problema e' che il veganesimo non e' una scelta ecologica. e' sbagliatissimo ecologicamente vivere di sole fiorentine (e pure a livello medico, sia chiaro). ma pensare di ridurre la propria impronta ecologica nutrendosi di cibi verso cui abbiamo problemi di assorbimento e di presenza di determinati composti e' a dir poco ridicolo.
 
C'è stato un caso giudiziario in America, dove le piante sono state usate come "testimoni".
In pratica qualcuno aveva notato uno strano fenomeno in casa di una famiglia, le piante all'arrivo dell'uomo di casa assumevano nel giro di pochi minuti un aspetto sofferente e mica poco. Quando questi lasciava l'edificio altrettanto rapidamente si riprendevano. La moglie dell'uomo di casa affermava che il fenomeno era partito dopo il cambio di comportamento di lui, da persona normale a persona violenta.
Portato in giudizio per violenza familiare o per uxoricidio, scusate non mi ricordo, la cosa venne portata in tribunale ed il giudice incuriosito dalle testimonianze sul fenomeno, volle fare un esperimento e senza dir nulla a nessuno fece portare in aula le piante in questione. Alla presenza dell'imputato le piante ebbero la solita reazione. Non fu la testimonianza decisiva, ma corroborante di tutte le altre per il giudice.
 
S

Speleoalp

Guest
Personalmente ritengo certi discorsi come il volersi nascondere dalle proprie scelte, scappare dalle proprie teorie...
Cioé, sarò stupido all'infinito.... ma se una può vivere e può morire, cosa me ne frega del sistema nervoso e compagnia bella ?
Il fatto che dalla vita sia passata alla morte.... vuol dire che era viva e poi morta ;)
Tutte le altre son le solite "balle" ;)
Assumersi le responsabilità delle proprie azione, scelte dovrebbe essere alla base di tutto.... non é necessario giustificarsi, trovare scuse e motivazioni per contrastare altre scelte... o per convincersi di ciò che si fà ;)
Per me uno può recuperare quello che non ha digerito dai propri scarti... che non me ne può fregare nulla,.... Ma che almeno non faccia teorie e prediche per dar valore alla propria scelta e accusare quelle altrui.

Non sapevo del caso giudiziario, interessante ;)
Conoscevo le teorie di un sacco di studi che provavano comunque che i vegetali potessero reagire, quasi interagire con l'ambiente circostante ;)

Ma come si dice "...certe fazioni di persone danno valore a determinati studi, ricerche... ma snobbando o ritenendo non valide al 100% quelle con scuole di pensiero differenti..." aah
 
Io seguo la dieta mediterranea in gran parte, molta frutta/verdura/cereali e poca carne/formaggi (però il pesce mi piace :)).
Un po' di tutto, insomma, senza pregiudizi.
Fino a 30 anni fa la carne era solo per il pranzo della domenica o per le feste più grandi, e così probabilmente bisognerebbe ritornare per fare una scelta ambientalmente più sostenibile.
E per stare meglio in salute, che dovrebbe essere l'obiettivo primario a cui una persona deve pensare.
 
S

Speleoalp

Guest
Tutto dipende dalle zone, dalle nostre parti... per assurdo (semplicemente perché la credenza errata é che la carne é per i ricchi), ci si poteva permettere più risorse alimentari una volta, rispetto ad ora.
Grazie ad uno stile di vita che era basato moltissimo sulle economie di sussistenza, quindi coltivazione, allevamento, caccia, pesca, raccolta, ecc.... Cosa che al giorno d'oggi é molto più difficile ;)
Che richiede ovviamente costanza e sudore (ma vuoi mettere con quello che si butta fuori ora sotto padrone, stress, obblighi e risultati?) ma per quanto concerne il cibo in tavola.... che sia poco o tanto, é garantito.
Proprio da certe situazioni si capisce che lo snobbare determinate risorse é questione di "vizi" dati da delle possibilità non da tutti ;)
Altrimenti si mangia quel che si può.... punto ;)

Ma concordo, come per ogni cosa, ci dovrebbe essere una certa moderazione ;)
 
Certo, procurarsi da mangiare richiedeva più costanza e sudore e energie fisiche (si "sgobbava di più" dal punto di vista fisico).
E quindi meno diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione ... che sono le malattie più comuni/frequenti dei paesi occidentali adesso, legate agli squilibri alimentari.
Questo perchè ora dal punto di vista fisico "si sgobba di meno" (di più lato stress mentale/psichico).
Si dovrebbe corrispondentemente adeguare la dieta, alleggerendola di gran lunga, proprio per mantenere un buono stato di salute.
 
E quindi meno diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione ... che sono le malattie più comuni/frequenti dei paesi occidentali adesso, legate agli squilibri alimentari.

Io non amo particolarmente Rai 3, ma il servizio di ieri sera su Rai3, La Santa Trinità, incolpa per molti dei nostri malanni di cui sopra le industrie alimentari che ci propinano zucchero, sale e grassi a gogo. Soprattutto i primi due.
 
in realtà si scarica il barile sugli altri.
Oh intendiamoci: leggete "destrosio" o "glucosio" negli alimenti e dovete pensare che nel 90% dei casi lo usano x "fotterti" (dolcezza meno persistente, rimbalzi glicemici ecc ecc)
Però diciamo anche che:
1) se sei grasso lo devi sapere che non è salutare, ergo devi mangiare meno e meglio
2) mangiare bene, roba salutare rompe le palle a tutti e infatti non lo fa nessuno.
 
Comunque, per riassumere quanto tracciato nel servizio, negli anni 80 o 90 dello scorso secolo, c'è stato uno studio scientifico supportato da prove sperimentali, finanziato dall'industria alimentare, che hanno determinato che esiste una sorta di punto G del gusto.
In realtà le prove hanno determinato una curva gaussiana e ovviamente il punto G è il suo vertice.
La curva traccia quando i tre elementi combinati generano in noi il massimo del piacere. L'industria ha cosi alzato mica poco il contenuti di sale, zucchero e grassi.
Si stima che probabilmente in Italia ci sarebbero 40000 decessi in meno se non fossimo "avvelenati" dala santa trinità.

Bevande no sugar (coca lifgt e similia) o che contengono altri tipi di dolcificanti sono tossici anche di più delle vecchie zuccherate.
 
Ultima modifica:
ah non lo sapevo ma lo avevo decisamente ipotizzato. Il destrosio di cui sopra è uno dei 3 elementi chiave infatti.
Detto ciò è come per le sigarette: è vero che ci mettono 400 sostanze x renderti dipendente, è vero che in passato hanno nascosto, non si sapeva ecc
ma se è perdonabile la generazione dhe cha dato le merendine a noi negli anni 80, oggi non ci credo che non si sappia che cmq il cibo industriale è sempre più o meno na schifezza.
Dopo di chè ti tengono distratto additando di volta in volata un ingrediente (es grasso di palma) o promuovendo un approccio (biologico, vegan ecc)
Insomma io sono avvelenato xkè a me vengono tutti a rompre le palle per consigli alimentari ecc ecc ma poi la verità è che nessuno c'ha voglia e mangiano me**a x pigrizia!
 
Io ho una dieta mediterranea abbastanza sbilanciata su proteine animali. Ma alla fine consumo anche molti vegetali e carboidrati complessi quindi diciamo che ho una dieta ibrida tra il mediterraneo e il nordico.
Poi mangio quello che mi pare perche' di fatica e movimento ne faccio tantissimo al lavoro.
A 37 anni peso come quando ne avevo 18 e ho pochissima massa grassa.
In pratica faccio una vita paragonabile a quella dei nostri avi e quindi mangio tanto senza problemi.
 
Paradossalmente pero' facendo anche troppe fatiche la mia struttura osteoarticolare si consumera' molto piu' velocemente di una persona sedentaria da ufficio . Quindi invecchiamento piu' precoce come i nostri nonni che a 60 anni ne dimostravano venti di piu' e poi morivano un bel giorno in campo mentre lavoravano semplicemente perche' avevano consumato la vita
 
Tralasciando vegani e tutto il resto io, invece, ho notato che l'uso di zuccheri, sale e grassi, in generis, è sostanzialmente diminuito negli anni. Se vedo cosa mangiavano, negli anni 50/60, più 60 che 50, e cosa mangiamo, idealmente, oggi io noto una diminuizione non un aumento.

Certi piatti che una volta era la normalità, anche per un discorso economico, oggi, quando vi sono, o sono frazioni delle portate di allora o certi alimenti che compongono il piatto non ci sono più o sono sostituiti con altri meno "pesanti".

Alimenti come il lardo e lo strutto, oggi, compaiono molto ma molto più raramente, una volta non c'era soffritto che non avesse il lardo, lo strutto serviva per friggere oltre che per cucinare, oggi sono relegati ai piatti tipici ma anche in quel caso si tende a sostituirli (ad esempio la piadina romagnola nasce con lo strutto, oggi, al supermercato, compare a lettere cubitali "con olio di oliva" su quasi la tonalità dei prodotti).

Un esempio su tutti, la quantità di zucchero nelle bustine, quelle dei bar per intenderci, degli anni 50/60 era più del doppio di quella di oggi ed è stato una continua diminuizione.

Certo esistono i cibi spazzatura, quelli che volutamente sono realizzati con il fine di introdurre zuccheri e grassi a quintalate, sono una "novità" degli anni '80 ma sono ben identificati e noti oramai da decenni, certo sono "comodi" e gustosi ma vi sono moltissime alternative, anche commerciali, per cui pronte all'uso, con caratteristiche organolettiche di tutto rispetto e con profili non da dieta ma neanche da sagra del cicciolo o greppole che siano (minchia che buone appena fatte).

Ciao :si:, Gianluca
 
....... e allora perché si ingrassa ? Perché semplicemente si mangia troppo rispetto a quanto si consuma, se poi il troppo diventa tanto troppo perchè certe fasce di età mangia male è ancora più facile ingrassare.

Ciao :si:, Gianluca
 
Tra parentesi, non sto facendo la predica a nessuno ne mi sto vantando di nulla, io sono tutt'altro che magro.

Ciao :si:, Gianluca
 
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