E' innegabile che produrre un chilo di carne necessiti di più acqua che produrre un chilo di piselli, però questo non vuol dire, a mio avviso, che questi "numeri" vanno presi come indice di qualità del prodotto nè che quel numero rappresenti necessariamente acqua sprecata.
Chi ha inventato questa valutazione lo ha fatto con l'intenzione di fornire uno strumento a chi, a livello politico e/o industriale, si occupa, direttamente o di riflesso, della gestione idrica di una nazione per poter fare valutazioni più lungimiranti e con una visione più ampia possibile.
Per dare degli strumenti a chi si occupa di agricoltura, ad esempio spingendo più su sistemi irrigativi a goccia piuttosto che a caduta tradizionale; per dare degli strumenti alle industrie nei vari processi di trasformazione e per dare ai consumatori degli strumenti per fare anche valutazioni commerciali.
..... e ai giornalisti per fare una informazione non completa
Ciao
, Gianluca
L’equazione cibo – risorse – energia
Alimentazione
Pubblicato il
02 dic 2004
di
Stefano Carnazzi
Coltivare un kg di cereali richiede un centesimo dell'acqua necessaria per 1 kg di proteine animali. E quanta energia serve a produrre il cibo che mangiamo?
Ogni alimento è energia. Ogni alimento è fatto di
energia. Per essere prodotto, trasformato e portato in tavola ci
sono voluti tempo, risorse energetiche e naturali.
I cibi più “efficienti”, cioè quelli che costano meno
alla terra, sono frutta e vegetali. I più costosi, quelli
carnei.
Secondo i dati della Global Hunger Alliance (una coalizione
internazionale che promuove soluzioni ecologiche ed equo-solidali
sul problema della fame nel mondo) vi è una scala di
alimenti che risparmiano acqua.
Ecco quanta acqua viene
consumata per produrre:
1 kg. di patate -> 500 litri d’acqua
1 kg. di grano -> 900 litri d’acqua
1 kg. di mais -> 1.400 litri d’acqua
1 kg. di riso -> 1.900 litri d’acqua
1 kg. di fagioli di soja -> 2.000 litri d’acqua
1 kg. di carne di pollo -> 3.500 litri d’acqua
1 kg. di carne bovina -> da 25.000 a 100.000 litri d’acqua
In altre parole, coltivare un kg di cereali richiede un centesimo
dell’acqua necessaria per 1 kg di proteine animali.
Un altro esempio. Abbiamo un ettaro di terreno agricolo. Se lo
coltiviamo a patate possiamo produrne in un anno 25mila kg. A
fagioli e soia, avremo un raccolto di 1800 kg Se lo destiniamo a
foraggio da dare agli animali da allevamento, alla fine otterremo
solo 60 kg di proteine animali.
Quante persone possiamo sfamare? Sempre secondo i dati GHA, vediamo
il fabbisogno energetico di quante persone può essere
soddisfatto da un ettaro di terra destinato a produrre diversi
alimenti.
Quante persone sfama un
ettaro di terra:
patate –> 22 persone
riso -> 19 persone
mais -> 17 persone
grano -> 15 persone
latte -> 2 persone
pollo -> 2 persona
uova -> 1 persona
carne -> 1 persona
Non solo: “Per produrre una bistecca che fornisce 500 calorie”,
spiegano Sandro Pignatti e Bruno Trezza, autori di
Assalto al
pianeta. Attività produttiva e crollo della biosfera,
“il manzo deve ricavare 5mila calorie. Il che vuol dire mangiare
una quantità d’erba che ne contenga 50 mila. Solo un
centesimo di quest’energia arriva al nostro organismo: il 99% viene
dissipata” (durante la digestione, per il mantenimento delle
funzioni vitali, espulsa o assorbita da parti che non si mangiano
come ossa o peli). Il bestiame è dunque una fonte di
alimentazione altamente idrovora ed energivora… una massa bovina
che ingurgita tonnellate di acqua ed energia. E lo fa per nutrire
solo il 20% della popolazione globale del pianeta.