Su questo punto abbiamo raggiunto un accordo di vedute, visto che è quello che ho fatto notare prima; quindi ne consegue che la famosa correlazione fra mancanza di carne e ritardo nello sviluppo - da te asserita - non esiste.
Va bene, però continui a non tener conto del fatto che quasi la metà della produzione cerealicola mondiale viene divorato negli allevamenti, come ti avevo fatto già notare, e tu avevi risposto:
Per una massa così colossale di produzione viene utilizzata un'estensione enorme di terra o no? Quindi prima si reinserisce questa nei calcoli, altrimenti il discorso sfasa. D'accordo che dalle "tue parti" non sono necessari, ma da qualche altra parte li faranno ben fuori, altrimenti che li producono a fare, no?
Se è per questo già oggi ci sono fertilizzanti fatti con soli vegetali; ne ho tirato su uno a caso
http://www.antikaofficinabotanika.i...MI-ORGANICI-VEGETALI.aspx?a=CookieConsentTrue
nel momento in cui l'agricoltura tendesse ad orientarsi verso la "scomparsa" degli animali d'allevamento, visto che sicuramente la massa di concime animale si ridurrebbe, e crescerebbero - come segnali - gli scarti vegetali indigeribili, questo settore comincerebbe a diventare economicamente interessante ed a svilupparsi.
Beh certo, se uno stabilisce a priori le regole del gioco, dimenticando dettagli come l'impatto della scomparsa dei cereali foraggeri, senza tener conto delle variazioni e degli adattamenti produttivi che avvengono ogni volta che la domanda varia, è evidente che quella è la fine.
Comunque, per carità, va bene così, mi hai perfettamente fatto capire su cosa ti basavi per le tue osservazioni e tanto mi basta, non perdere tempo a cercare studi. Fra l'altro quello della scomparsa dei concimi organici animali è un elemento che non avevo mai valutato, quindi ti ringrazio per avermelo fatto considerare.
Buon divertimento
CUT
sulla prima, la correlazione non e' con la carne ma con le proteine animali in genere. ho sbagliato a dire carne (ripeto che mi riferivo allo scenario vegano, per cui loro come "carne" si autovietano anche i derivati), no problem, resta il punto che le proteine animali in fase di sviluppo sono fondamentali.
i concimi fatti con solo vegetali hanno grossi problemi sia di costi che di equilibrio dei nutrienti, spesso oltre ai vegetali devono introdurre apporti chimici (possono anche essere comunque di origine vegetale come ceneri e compost, eh!!! solitamente sono di origine mineraria) per reintegrare composti azotati di cui non sono ricchissimi. inoltre costano. il letame non e' il miglior concime in assoluto, ma e' molto valido e soprattutto ha costi bassi. come rapporto qualita' prezzo e' imbattibile. nel momento in cui noi creiamo il "veganworld", purtroppo ci troviamo comunque ad avere a che fare con dei concimi che non sono del tutto sufficienti o sono settoriali, e con costi e rese non ottimali per tutte le produzioni. mi do la zappa sui piedi e dico che, piantando un po' di fagioli che hanno batteri simbionti azotofissatori e comunque raccogliendo la nostra pipi' e buttandola sul campo qualcosa si recupera, ma non molto. per inciso, e' lo scenario delle coltivazioni medievali, con la rotazione triennale e quadriennale (e il maggese era usato come pascolo, non veniva lasciato a se stesso, comunque indirettamente forniva cibo).
altro punto, come gia' detto varie volte: il guano di pipistrello e di uccelli funziona bene, ma e' usato anche per fare esplosivi e altri prodotti chimici. quindi non e' sempre detto che funzioni. avrei una domanda ai vegani, e non sto scherzando: e' etico usarlo? se io trovo una cacca di cane per terra, e' etica usarla per concimare la mia aiuola? oppure non va bene in quanto animale?
si, una parte della produzione cerealicola e' destinata ad allevamenti, ma spesso e' produzione realizzata dove non crescerebbe altro. oppure potrebbero crescere cereali a consumo umano, o con basse rese oppure trovandoci ad avere una nutrizione solo a cereali (no bene!!! frutta e verdura servono, e penso che anche tu sia d'accordo con me su questo). dalle mie parti i foraggeri sono limitati in quanto si punta moltissimo sul "ceroso", che ti resta dopo l'uso per produzione umana. se noti ho anche eliminato i pascoli dall'equazione. se vuoi rifaccio i calcoli stimando anche una percentuale dei foraggeri, non ho problemi
l'altro grosso limite e' lo spazio fisico. una stalla occupa penso un mille, duemila metri quadri. la concentrazione di animali e' di x tonnellate (possiamo stimarla
). per ottenere una resa simile con cereali penso serva 10 o 20 volte la superficie equivalente di una stalla. si, possiamo senza dubbio recuperare lo spazio delle foraggere, ma resta il fatto che siamo ben oltre la superficie fisicamente disponibile.
le variazioni e gli adattamenti produttivi sono molto al limite, ora come ora la resa e' difficile da aumentare ulteriormente. se pensiamo quanti passi avanti abbiamo fatto dal teosinte al mais, o dal grano del neolitico a quello di oggi, e' evidente
la sfida attuale e' la sopravvivenza delle colture a situazioni avverse, e spesso anzi si scende pure come rese rispetto a qualche anno fa. una mia compagna di universita'
ha fatto la sua tesi sugli adattamenti del riso al cuneo salino del po. le ho dato una mano con calcoli tabelle ecc, e come produttivita' e' un casino, non c'e' margine di miglioramento ma si riesce almeno a non perdere molto. teniamo conto che le condizioni in pianura padana stanno peggiorando di molto negli ultimi anni, tra 20 anni non mi stupirebbe vedere una steppa semidesertica in cui non si coltivano quasi piu' cereali (e quindi anche le rese calano). questo portera' a un cambiamento anche nella zootecnia. gia' ora si parla di introdurre il lama, e a volte si fa, in quanto si ritiene che resista meglio. 15 anni fa ci avevano provato con gli struzzi, se ricordate (ce n'era un piccolissimo allevamento sperimentale con una coppia e i piccoli a lovertino, frazione di albettone, sotto la provincia di vicenza ma su una propaggine dei colli euganei)
la mia intenzione non e' coprire di ridicolo i vegani o i vegetariani (anche se ammetto che tra i due preferisco i secondi). la mia intenzione e', dati alla mano, dimostrare che il "veganworld" purtroppo allo stato attuale non e' realizzabile per ovvi motivi e in futuro, dati i cambiamenti climatici sara' pure peggio. i miei stessi calcoli, se notate bene, sono tra le righe anche molto critici degli allevamenti intestivi e del "quintali di braciole a tutti i costi" (e se volete potrei fare dei conti anche per quello).
per il resto, questo e' il mio cervello alla ian malcolm
https://www.explainxkcd.com/wiki/index.php/212:_Brain