Dati
Data: 2/6/15
Regione e provincia: lombardia - bergamo
Località di partenza: gandino
Località di arrivo: monte sovere/malga lunga
Tempo di percorrenza: 5h
Chilometri: 18.5km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1050m
Dislivello in discesa: 980m
Quota massima: 1340m
Accesso stradale: parcheggiare auto a gandino vicino al sentiero sulla strada
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7343
Descrizione
parcheggiata la macchina sulla via (dato che non ci sono altri parcheggi), si scende verso il fiume, per poi attraversare la strada e serguire il cartello del percorso delle valli, oltre che il segnavia del cai. il tratto sull'asfalto finisce presto, e inizia il percorso. al bivio che si incontra si va a sx, ma poi si deve guardare subito a dx per cercare l'inizio del sentiero nel bosco vicino alle case (io sono finito nel campo delle mucche di un contadino, perchè non ho visto in tempo il sasso nascosto con segnavia). il sentiero parte bene, proponendo una salita decisa dal fondo sconnesso e scivoloso, passando affianco a molte piccole cascine e si arriva ad un'ampia mulattiera, che collega ancora 5 cascinelli per poi entrare nel bosco. il fondo è compatto, ed anche se ci passano le moto, non arrecano molti danni. il percorso alterna decise salite a lunghi falsipiani, restando sempre nel bosco, senza nessuna apertura, o spiraglio di luce, la pineta è molto fitta. usciti dal bosco si attraversano ampi prati e molte cascine, dove i contadini fanno tutto a mano, e le mucche al pascolo fanno da sottofondo coi campanacci. qui si può vedere tutto il panorama prima sul versante alpino, e poi su quello padano con spettacolari viste sul lago (purtroppo non ho potuto fare foto panoramiche per la presenza di foschia). da qui si prosegue per un lungo tratto in piano, dove recuperare energie per affrontare la salita dopo, che sarà l'ultima di una certa rilevanza. siccome la sterrata è utilizzata da tutti i fattori, moto e biciclette, presenta un fondo sempre smosso e scivoloso. tutto questo fino al raggiungimento della vasta pozza d'acqua, dove il terreno si compatta e ripropone vari saliscendi, fino al raggiungimento della "malga lunga" una baita utilizzata dai partigiani della seconda guerra mondiale, teatro di un fattacio nazista, ed ora completamente recuperato e ristrutturato dagli anni 90. qui oltre ad esserci un piccolo spaccio e i tavoli dove mangiare all'aperto, c'è un museo partigiano, una tavola calda nel week-end, una sala convention, 10 posti letto e una vista mozzafiato sulla valle. consiglio a tutti quelli che capitano in zona di andare a fare una escursione qui perchè merita veramente (trovate le info sul web). inoltre da qui si diramano molti altri sentieri, che possono essere affrontati nel tempo libero. lungo il percorso non c'è acqua per gli umani, mentre per gli animali si può trovare acqua alla pozza. foto del percorso:
foto di animali pericolosissimi:
il mostro quadrupede della pozza fangosa
lumaca alpinista (freeclimbing)
mucca che sta giocando a nascondino, ma viene subito scoperta
panorami
piccola nota. l'hanno scorso ho fatto lo stesso sentiero partendo da peia, una frazione di Gandino. il sentiero è poco curato, ma segnato, e si ricongiunge a quello fatto da me dopo circa 500m
e con questo chiudo
BUONA MONTAGNA!!!!
Data: 2/6/15
Regione e provincia: lombardia - bergamo
Località di partenza: gandino
Località di arrivo: monte sovere/malga lunga
Tempo di percorrenza: 5h
Chilometri: 18.5km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1050m
Dislivello in discesa: 980m
Quota massima: 1340m
Accesso stradale: parcheggiare auto a gandino vicino al sentiero sulla strada
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7343
Descrizione
parcheggiata la macchina sulla via (dato che non ci sono altri parcheggi), si scende verso il fiume, per poi attraversare la strada e serguire il cartello del percorso delle valli, oltre che il segnavia del cai. il tratto sull'asfalto finisce presto, e inizia il percorso. al bivio che si incontra si va a sx, ma poi si deve guardare subito a dx per cercare l'inizio del sentiero nel bosco vicino alle case (io sono finito nel campo delle mucche di un contadino, perchè non ho visto in tempo il sasso nascosto con segnavia). il sentiero parte bene, proponendo una salita decisa dal fondo sconnesso e scivoloso, passando affianco a molte piccole cascine e si arriva ad un'ampia mulattiera, che collega ancora 5 cascinelli per poi entrare nel bosco. il fondo è compatto, ed anche se ci passano le moto, non arrecano molti danni. il percorso alterna decise salite a lunghi falsipiani, restando sempre nel bosco, senza nessuna apertura, o spiraglio di luce, la pineta è molto fitta. usciti dal bosco si attraversano ampi prati e molte cascine, dove i contadini fanno tutto a mano, e le mucche al pascolo fanno da sottofondo coi campanacci. qui si può vedere tutto il panorama prima sul versante alpino, e poi su quello padano con spettacolari viste sul lago (purtroppo non ho potuto fare foto panoramiche per la presenza di foschia). da qui si prosegue per un lungo tratto in piano, dove recuperare energie per affrontare la salita dopo, che sarà l'ultima di una certa rilevanza. siccome la sterrata è utilizzata da tutti i fattori, moto e biciclette, presenta un fondo sempre smosso e scivoloso. tutto questo fino al raggiungimento della vasta pozza d'acqua, dove il terreno si compatta e ripropone vari saliscendi, fino al raggiungimento della "malga lunga" una baita utilizzata dai partigiani della seconda guerra mondiale, teatro di un fattacio nazista, ed ora completamente recuperato e ristrutturato dagli anni 90. qui oltre ad esserci un piccolo spaccio e i tavoli dove mangiare all'aperto, c'è un museo partigiano, una tavola calda nel week-end, una sala convention, 10 posti letto e una vista mozzafiato sulla valle. consiglio a tutti quelli che capitano in zona di andare a fare una escursione qui perchè merita veramente (trovate le info sul web). inoltre da qui si diramano molti altri sentieri, che possono essere affrontati nel tempo libero. lungo il percorso non c'è acqua per gli umani, mentre per gli animali si può trovare acqua alla pozza. foto del percorso:
foto di animali pericolosissimi:
il mostro quadrupede della pozza fangosa
lumaca alpinista (freeclimbing)
mucca che sta giocando a nascondino, ma viene subito scoperta
panorami
piccola nota. l'hanno scorso ho fatto lo stesso sentiero partendo da peia, una frazione di Gandino. il sentiero è poco curato, ma segnato, e si ricongiunge a quello fatto da me dopo circa 500m
e con questo chiudo
BUONA MONTAGNA!!!!