Alpinismo Sentiero alpinistico Roberto Fava, monte Sterpara

Parchi dell'Emilia-Romagna
  1. Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Data: 18 maggio 2014
Regione e provincia: Emilia, PR
Località di partenza: Lagdei (1260)
Tempo di percorrenza: 1h scarsa avvicinamento, 40 minuti rientro, tempi variabili in cresta (noi ci abbiamo messo 3,30h, con manovre più veloci 2,30h, da slegati un'ora e mezzo)
Grado di difficoltà: Brevi passaggi di IV grado
Descrizione delle difficoltà: Via su speroni di roccia ben attrezzati con spit e soste (nel caso ci sono anche gli alberi), separati da tratti bosco. Consigliati scarponi, specialmente per la discesa finale nel bosco dopo l'ultimo salto di roccia.
Periodo consigliato: maggio - novembre. In condizioni invernali le difficoltà crescono, ma anche lo spettacolo.
Segnaletica: durante la via quasi assente, occorre seguire il crinale a intuito anche nel bosco
Dislivello in salita: 500 circa
Quota massima: 1685
Accesso stradale: Raggiungere Lagdei da Bosco di Corniglio, se non si vuole percorrere l'ultimo km di strada sterrata (e abbastanza brutta) parcheggiare dove termina l'asfalto: andare a piedi a Lagdei e al rientro seguire il sentiero 723b che vi riporterà esattamente all'auto.

In cresta
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Per la mia prima via alpinistica "estiva" non potevo trovare nulla di più patriottico: la cresta forse più fotografata dell'Appennino parmense, che si vede dal rifugio Mariotti specchiarsi nel Lago Santo, con la neve fino a tarda primavera.

Il Lago Santo e la cresta dello Sterpara con la neve lo scorso novembre...
Marmagna, 16 nov 2013 (152).jpg

...e pochi giorni fa
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Non tutti sanno che è percorsa da una via alpinistica, particolarmente adatta ai principianti e fattibile tranquillamente in mezza giornata.

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Le parti di arrampicata consistono nel superare 5 salti di roccia, tutti esposti verso sud secondo lo schema geologico tipico di questa porzione di Appennino.

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Noi siamo venuti con scarponi e scarpette da arrampicata, sapendo che avremmo trovato un po' di neve nei tratti di bosco che separano i piccoli bastioni.

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Il primo e l'ultimo si fanno bene anche con gli scarponi, mentre quelli in mezzo abbiamo preferito affrontarli con le scarpette... quindi metti - togli a go go e i minuti passano... alla fine in compenso abbiamo potuto ammirare le nostre splendide montagne accese dagli ultimi raggi del sole. Che meraviglia!

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Vi rimando come al solito al mio blog per un racconto più dettagliato e altre foto... buona montagna a tutti!

montagnatore: Via alpinistica Roberto Fava alla cresta dello Sterpara, con tramonto sul Lago Santo
 
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