Dati
Data: 20 gennaio 2024
Regione e provincia: Emilia Romagna - Piacenza
Località di partenza: Marsaglia (comune di Corte Brugnatella)
Località di arrivo: percorso CAI 001
Tempo di percorrenza: 6 ore a/r
Chilometri: 18 abbondanti
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: il primo tratto è ricco di roccette e ghiaia e piuttosto ripido
Periodo consigliato: asciutto, eviterei la stagione più calda
Segnaletica: iniziale "Percorso la scarpa", rosso nero. Dalla chiesa di Metteglia CAI 137.
Dislivello in salita: 910
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1230
Accesso stradale: SS 45 val Trebbia, parcheggio segnalato a destra, dopo il distributore, entrando da Piacenza.
Descrizione
Ho scelto di fare un percorso sconosciuto, mi sono armato di cartina CAI della mia zona (un residuato bellico... un'edizione del 2007...) ed ho selezionato un percorso che, sulla carta, non fosse solo una passeggiatina, ma nemmeno qualcosa di troppo sfidante, dati anche i problemi incontrati nel primo test.
Sentiero CAI 137, in provincia di Piacenza. Parte da Marsaglia, comune di Corte Brugnatella, in val Trebbia e sale fino al percorso 001, cioè al crinale spartiacque fra le valli Trebbia e Nure. La cartina (dovrò comprarne una aggiornata...) mi dice 2 h 45', 7,4 km per 910 m di dislivello. Tipologia: E.
La mattina sul presto, prendo la macchina ed arrivo in un'oretta a Marsaglia, parcheggio, consulto il GPS e vedo che sono a 320 mslm. Inizio a salire con un bel clima di quelli che piacciono a me: il sole sta sorgendo, ci sono -3° C e sto proprio bene.
Il primo tratto è piuttosto malmesso e non reca più le indicazioni CAI bianco rosse, quanto delle tabelle che lo qualificano come "percorso la scarpa", comunque la traccia è chiarissima. In breve, supero un tratto un po' ripido, con frequenti punti in cui c'è quasi da arrampicarsi ed arrivo sulla costa del Castagno, circa 300 m di dislivello in pochissimi metri. Poi, sempre in salita, la traccia fra le rocce diventa una forestale, dal fondo molto malmesso e sempre in salita, a volte poco ripida, a volte di più. Dopo più di un'ora e mezza, fradicio di sudore nonostante il freddo e l'ombra, vedo i tetti del primo punto acqua, Torre Metteglia. Quattro case, non disabitate, ma nemmeno con abitanti in vista. Proseguo su una strada asfaltata fino alla chiesa di Metteglia e poi prendo (finalmente!) la traccia CAI 137. Purtroppo, al ritorno a casa dovrò lavare e disinfettare gli scarponi: la zona è sotto allarme peste suina.
Arrivo in un'altra ora e mezza abbondante, prima a fontana Marenga e poi al crinale con il ricongiungimento con il percorso 001 (quota 1230).
Fa un freddo cane, c'è il sole, ma si sta alzando un po' di vento, non certo da allerta gialla... come in effetti è stata proclamata, ma io sono ancora fradicio di sudore, per cui riprendo la strada da cui sono venuto e mi fermo solo a Fontana Marenga per prendere la tavoletta di cioccolato e sbranarla in quattro morsi. Un bicchiere di té caldo e sono pronto per scendere.
Finalmente la temperatura "molla" un po', sarò a zero gradi all'arrivo a Marsaglia.
Ad un paio di km circa da Marsaglia decido di non fare l'ultimo pezzo in discesa seguendo il percorso dell'andata, per non rischiare di cadere sul punto più ripido, la discesa finale. In effetti, come diciamo dalle mie parti, "prendo l'onda", cioè scivolo in discesa e per non cadere accelero il passo, almeno due o tre volte, nei punti più ripidi. Poi, esco dal percorso tracciato, prendo una forestale che in breve mi porta ad un gruppo di case (c'è solo un cane, ma almeno qui non posso dire che non c'è neanche un cane...
) ed in 5 km sono alla macchina. Il percorso su asfalto mi massacra un po' le gambe, ma almeno non ho rischi di sorta: non vedrò nemmeno un'auto... 910 m di dislivello confermati, percorso totale in 6 ore circa (sono le 3 del pomeriggio quando arrivo all'auto), quindi mezz'ora più del previsto dal CAI e secondo il mio odometro in effetti ho fatto 18,5 km.
Vista sui monti Alfeo (al centro) e Lesima (riconoscibile per il "pallone" del radar del radiofaro aeronautico). Fine gennaio e neve, nisba.
Da sopra a Metteglia, si vede la testata della val Nure. Il monte più alto (e lontano) dovrebbe essere il Maggiorasca od il Nero.
Data: 20 gennaio 2024
Regione e provincia: Emilia Romagna - Piacenza
Località di partenza: Marsaglia (comune di Corte Brugnatella)
Località di arrivo: percorso CAI 001
Tempo di percorrenza: 6 ore a/r
Chilometri: 18 abbondanti
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: il primo tratto è ricco di roccette e ghiaia e piuttosto ripido
Periodo consigliato: asciutto, eviterei la stagione più calda
Segnaletica: iniziale "Percorso la scarpa", rosso nero. Dalla chiesa di Metteglia CAI 137.
Dislivello in salita: 910
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1230
Accesso stradale: SS 45 val Trebbia, parcheggio segnalato a destra, dopo il distributore, entrando da Piacenza.
Descrizione
Ho scelto di fare un percorso sconosciuto, mi sono armato di cartina CAI della mia zona (un residuato bellico... un'edizione del 2007...) ed ho selezionato un percorso che, sulla carta, non fosse solo una passeggiatina, ma nemmeno qualcosa di troppo sfidante, dati anche i problemi incontrati nel primo test.
Sentiero CAI 137, in provincia di Piacenza. Parte da Marsaglia, comune di Corte Brugnatella, in val Trebbia e sale fino al percorso 001, cioè al crinale spartiacque fra le valli Trebbia e Nure. La cartina (dovrò comprarne una aggiornata...) mi dice 2 h 45', 7,4 km per 910 m di dislivello. Tipologia: E.
La mattina sul presto, prendo la macchina ed arrivo in un'oretta a Marsaglia, parcheggio, consulto il GPS e vedo che sono a 320 mslm. Inizio a salire con un bel clima di quelli che piacciono a me: il sole sta sorgendo, ci sono -3° C e sto proprio bene.
Il primo tratto è piuttosto malmesso e non reca più le indicazioni CAI bianco rosse, quanto delle tabelle che lo qualificano come "percorso la scarpa", comunque la traccia è chiarissima. In breve, supero un tratto un po' ripido, con frequenti punti in cui c'è quasi da arrampicarsi ed arrivo sulla costa del Castagno, circa 300 m di dislivello in pochissimi metri. Poi, sempre in salita, la traccia fra le rocce diventa una forestale, dal fondo molto malmesso e sempre in salita, a volte poco ripida, a volte di più. Dopo più di un'ora e mezza, fradicio di sudore nonostante il freddo e l'ombra, vedo i tetti del primo punto acqua, Torre Metteglia. Quattro case, non disabitate, ma nemmeno con abitanti in vista. Proseguo su una strada asfaltata fino alla chiesa di Metteglia e poi prendo (finalmente!) la traccia CAI 137. Purtroppo, al ritorno a casa dovrò lavare e disinfettare gli scarponi: la zona è sotto allarme peste suina.
Arrivo in un'altra ora e mezza abbondante, prima a fontana Marenga e poi al crinale con il ricongiungimento con il percorso 001 (quota 1230).
Fa un freddo cane, c'è il sole, ma si sta alzando un po' di vento, non certo da allerta gialla... come in effetti è stata proclamata, ma io sono ancora fradicio di sudore, per cui riprendo la strada da cui sono venuto e mi fermo solo a Fontana Marenga per prendere la tavoletta di cioccolato e sbranarla in quattro morsi. Un bicchiere di té caldo e sono pronto per scendere.
Finalmente la temperatura "molla" un po', sarò a zero gradi all'arrivo a Marsaglia.
Ad un paio di km circa da Marsaglia decido di non fare l'ultimo pezzo in discesa seguendo il percorso dell'andata, per non rischiare di cadere sul punto più ripido, la discesa finale. In effetti, come diciamo dalle mie parti, "prendo l'onda", cioè scivolo in discesa e per non cadere accelero il passo, almeno due o tre volte, nei punti più ripidi. Poi, esco dal percorso tracciato, prendo una forestale che in breve mi porta ad un gruppo di case (c'è solo un cane, ma almeno qui non posso dire che non c'è neanche un cane...

Vista sui monti Alfeo (al centro) e Lesima (riconoscibile per il "pallone" del radar del radiofaro aeronautico). Fine gennaio e neve, nisba.
Da sopra a Metteglia, si vede la testata della val Nure. Il monte più alto (e lontano) dovrebbe essere il Maggiorasca od il Nero.