Informazione Sentiero Italia da Pracchia all'Abetone

Buongiorno, scrivo la presente con la speranza che possiate aiutarmi. Questa estate, nel mese di luglio, vorrei percorrere con alcuni amici il sentiero Italia nel tratto compreso tra Pracchia (Pistoia) e l'Abetone. Siamo un gruppo piuttosto affiatato e abituati a trekking montani. Diversi di noi però, compreso il sottoscritto, hanno difficoltà a percorrere tratti che presentino zone molto esposte. A tal fine chiedo se questa parte del percorso presenti difficoltà in tal senso.
Vi ringrazio in anticipo se saprete rispondermi o indirizzarmi a chi possa darmi qualche suggerimento in tal senso.
Grazie
 
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per il tratto dallo Strofinatoio al Libro Aperto vai tranquillo. è tutto crinale, hai solo qualche facile roccetta salendo a Cima Tauffi, ma nulla di esposto.
l'unico tratto che potrebbe essere un pò più esposto è a scendere dalla cima del Libro Aperto verso l'Abetone, in cui c'è un balzo da disarrampicare aiutandoti con una catena. ma se non te la senti puoi tranquillamente aggirare la cima verso sud e attaccarti direttamente al sentiero per l'Abetone.

La parte di monte Gennaio - Passo del Cancellino non l'ho mai fatta personalmente ma l'ho sempre vista da Punta Sofia, e non mi ha mai dato l'impressione di essere esposta (nemmeno leggendo relazioni varie).

Dopo il Libro Aperto, il crinale scende di quota, quindi nemmeno lì mi aspetto zone esposte, anche guardando l'andamento delle curve di livello della zona.
 
Integro la risposta perfetta di loZarro con il tratto da Pracchia al passo dello Strofinatoio che conosco bene. Zero difficoltà senza neve. Da Pracchia al rifugio del Montanaro è una lunga salita nel bosco, dopo si esce dalla linea degli alberi e sono tutti sentieri molto solcati a mezza costa o di crinale.
 
Vi ringrazio per i suggerimenti. Purtroppo il senso di profondo disagio che provo vicino a pendii esposti non riesco a farmelo passare e rischia di rovinare l'enorme piacere che provo nel camminare ed esplorare nuovi posti. Quindi, in pratica, solo la discesa dal libro aperto presenta questa caratteristiche. In questo caso potrei aggirare l'"ostacolo" come suggerito.... la cosa mi rassicura un pò.
 
Tieni comunque presente che il senso di vertigine dato dall'esposizione è estremamente soggettivo.

a questo LINK c'è una bella e accurata descrizione fotografica del tratto secondo me più impegnativo, tra Libro Aperto e cima Tauffi (percorso al contrario di come lo fareste voi), in cui puoi renderti conto di difficoltà ed esposizione.
 
Tieni comunque presente che il senso di vertigine dato dall'esposizione è estremamente soggettivo.

a questo LINK c'è una bella e accurata descrizione fotografica del tratto secondo me più impegnativo, tra Libro Aperto e cima Tauffi (percorso al contrario di come lo fareste voi), in cui puoi renderti conto di difficoltà ed esposizione.
Ecco, con queste foto comprendo meglio. Ebbene si, alcuni passaggi per me sarebbero decisamente difficoltosi. Non parlo di fatica fisica (ho un discreto allenamento in tal senso) ma proprio il disagio che mi provocano aree strette ed esposte....non le digerisco. Ma ci sarebbe un percorso alternativo per arrivare all'Abetone?
 
quali parti di danno più fastidio?

l'unica cosa che puoi fare partendo dal crinale è aggirare il Libro Aperto verso sud. Cima Tauffi è obbligata.

L'alternativa è quella di non fare il crinale e di restare in valle: dallo spigolino scendere alla Doganaccia e fare Rivoreta, La Secchia, Abetone, ma è lungo, boscoso e noioso!
 
Tieni comunque presente che il senso di vertigine dato dall'esposizione è estremamente soggettivo.

a questo LINK c'è una bella e accurata descrizione fotografica del tratto secondo me più impegnativo, tra Libro Aperto e cima Tauffi (percorso al contrario di come lo fareste voi), in cui puoi renderti conto di difficoltà ed esposizione.

Grazie per il link, che mi ha permesso tramite le bellissime foto di rivedere e rivivere quei bellissimi posti! :woot:

Noi avevamo pernottato al Rifugio Gran Mogol e da lì saliti sul Libro Aperto.

Divertente poi scendere con l'ausilio dalla catena!

scendere dalla cima del Libro Aperto verso l'Abetone, in cui c'è un balzo da disarrampicare aiutandoti con una catena.
 
Nel reportage fotografico che hai indicato direi sicuramente che cima Tauffi non fa per me. Se il crinale è ampio non ho problemi. Se invece il sentiero si restringe e presenta dirupi o pietraie decisamente sudo freddo e non mi godo lo spettacolo.


ok, è chiaro.
ti posso dire (di certo NON per convincerti o forzarti la mano) che in foto l'esposizione è un po' più accentuata di quanto non sia in realtà, ma resta il fatto che il primo obiettivo di un giro così è GODERSELO!
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Noi avevamo pernottato al Rifugio Gran Mogol e da lì saliti sul Libro Aperto.

non sono mai stato al Gran Mogol! noi salendo da Bologna partiamo sempre da sotto lo Scaffaiolo (o da La Cà, dove abbiamo una seconda casa).
questo weekend però avevo in programma la traversata Corno - Cimone (e ritorno), ma son stato male arrivato quasi al Cimone e son dovuto tornare indietro. Sono sceso ai Taburri dove mi sono fatto recuperare, ma è stata l'occasione per vedere quel bel rifugio! bisogna sempre vedere il bicchiere mezzo pieno! :poke:
 
Oggi ho dato un'occhiata al percorso. Mi pare che cima tauffi, così come il passo della morte siano aggirabili tenendosi sul versante romagnolo. Mi sbaglio? dalla carta sembrerebbe fattibile ed eviterei i due punti più complessi. Chiedo conferma....
 
Dalla Cima Tauffi è possibile tenersi sul versante emiliano, fuori sentiero, perdendo un po' quota, e aggirare il tratto più affilato della cresta, che si riguadagna verso il M. Lancino.
La catena del Libro Aperto si trova sul sentiero tra la cima più alta del monte e la sua anticima NW. Venendo dalla Doganaccia, la catena non si incontra assolutamente e addirittura si può evitare di salire alla cima del Libro Aperto, raggiungendo direttamente la sella tra le due "pagine".
 
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