ultimamente ho citato più volte l'avanzata del bosco, ma mi accorgo ora che non l'ho minimamente spiegata.
i margini dei boschi non sempre sono netti, lo sono dove si pratica il pascolo intensivo, nelle zone dove questo non avviene si incontrano spesso cespugli di rovi che ci ostacolano l'avanzata. noi con i nostri machete li radiamo al suolo incuranti del perchè quei rovi crescono proprio li...forse è una congiura da parte di qualcuno che vuole impedirci di entrare nel bosco? cosa si nasconde li?
ricordate, la natura non fa mai nulla per caso...
i veicoli per i semi, come tutti sanno, sono gli animali. una volpe o un lupo mangia delle more o delle bacche di rose canine o delle bacche di pungitopo, poi arriva al margine del bosco e marca il territorio defecando su sassi o piccole collinette erbose per mettere in risalto la propria marcatura.
nello stesso momento un uccello, dopo aver banchettato con more o bacche di rosa canina o bacche di pungitopo vola fino al margine del bosco per attraversare la radura, prima di farlo si posa sull'ultimo albero per controllare che non vi siano pericoli, e prima di reinvolarsi si alleggerisce defecando(ogni ornitofilo genuino l'avrà osservato).
col passare dei giorni feci e polle si dissolvono e i semi contenuti in esse vengono a contatto col terreno, una volta giunti alla stagione giusta questi semi danno vita ad una pianticella, E SE NON CI ARRIVANO I CINGHIALI, questa pianticella dieventa un cespuglio. quì va spesa una parola sull'importanza dei cespuglieti per la biodiversità: nei cespuglieti trovano rifugio uccelli, micromammiferi, anfibi, insetti. se si osserva un cespuglio per un tempo sufficiente ci si accorge che sono dei piccoli ecosistemi a parte in un ecosistema più grande. nei cespugli di rovi il bestiame domestico e quello selvatico non riesce a "sfondare" a causa delle temibili spine, e quindi all' interno di essi si innesca un processo di evoluzione irreversibile (se non ci mette mano l'uomo). i frutti e i semi latenti sotterrati e quelli che penetrano nel cespuglio cadendo direttamente dalla volta alborea confinante riescono a giungere a germogliazione, visto che i voraci divoratori li dentro non possono entrarci, e quindi si sviluppa un alberello, il quale, sempre protetto dal cespuglio di rovi che in alcuni casi possono ragiungere i 5 metri di altezza, prima di emergere dal cespuglio arriva ad un livello di maturazione tale da renderlo relativamente inattaccabile da bestiame selvatico e domestico. il cespuglio di rovi continuerà a proteggerlo fino a quando la chioma dell'novello albero non impedirà alla luce diretta di alimentare la fotosintesi del rovo. una volta che la chioma si fonde con la volta alborea preesistente la luce non filtra più ed il rovo muore, ed il sottobosco svanisce. nel frattempo il processo si è ripetuto prendendo come punto di partenza proprio il novello albero. giunto a vecchiaia, l'albero muore, e cadendo permette ai raggi del sole di filtrare fino al substrato, innescando da capo la germogliazione del rovo.
questo è in breve il pocesso evolutivo alla base dell'avanzata di un bosco.
i margini dei boschi non sempre sono netti, lo sono dove si pratica il pascolo intensivo, nelle zone dove questo non avviene si incontrano spesso cespugli di rovi che ci ostacolano l'avanzata. noi con i nostri machete li radiamo al suolo incuranti del perchè quei rovi crescono proprio li...forse è una congiura da parte di qualcuno che vuole impedirci di entrare nel bosco? cosa si nasconde li?
ricordate, la natura non fa mai nulla per caso...
i veicoli per i semi, come tutti sanno, sono gli animali. una volpe o un lupo mangia delle more o delle bacche di rose canine o delle bacche di pungitopo, poi arriva al margine del bosco e marca il territorio defecando su sassi o piccole collinette erbose per mettere in risalto la propria marcatura.
nello stesso momento un uccello, dopo aver banchettato con more o bacche di rosa canina o bacche di pungitopo vola fino al margine del bosco per attraversare la radura, prima di farlo si posa sull'ultimo albero per controllare che non vi siano pericoli, e prima di reinvolarsi si alleggerisce defecando(ogni ornitofilo genuino l'avrà osservato).
col passare dei giorni feci e polle si dissolvono e i semi contenuti in esse vengono a contatto col terreno, una volta giunti alla stagione giusta questi semi danno vita ad una pianticella, E SE NON CI ARRIVANO I CINGHIALI, questa pianticella dieventa un cespuglio. quì va spesa una parola sull'importanza dei cespuglieti per la biodiversità: nei cespuglieti trovano rifugio uccelli, micromammiferi, anfibi, insetti. se si osserva un cespuglio per un tempo sufficiente ci si accorge che sono dei piccoli ecosistemi a parte in un ecosistema più grande. nei cespugli di rovi il bestiame domestico e quello selvatico non riesce a "sfondare" a causa delle temibili spine, e quindi all' interno di essi si innesca un processo di evoluzione irreversibile (se non ci mette mano l'uomo). i frutti e i semi latenti sotterrati e quelli che penetrano nel cespuglio cadendo direttamente dalla volta alborea confinante riescono a giungere a germogliazione, visto che i voraci divoratori li dentro non possono entrarci, e quindi si sviluppa un alberello, il quale, sempre protetto dal cespuglio di rovi che in alcuni casi possono ragiungere i 5 metri di altezza, prima di emergere dal cespuglio arriva ad un livello di maturazione tale da renderlo relativamente inattaccabile da bestiame selvatico e domestico. il cespuglio di rovi continuerà a proteggerlo fino a quando la chioma dell'novello albero non impedirà alla luce diretta di alimentare la fotosintesi del rovo. una volta che la chioma si fonde con la volta alborea preesistente la luce non filtra più ed il rovo muore, ed il sottobosco svanisce. nel frattempo il processo si è ripetuto prendendo come punto di partenza proprio il novello albero. giunto a vecchiaia, l'albero muore, e cadendo permette ai raggi del sole di filtrare fino al substrato, innescando da capo la germogliazione del rovo.
questo è in breve il pocesso evolutivo alla base dell'avanzata di un bosco.