Serpenti velenosi

Tra i miei tanti lavori ho lavorato per un allevamento di serpenti e ho appreso alcune nozioni.
In primis sarebbe auspicabile una conoscenza base dei tratti dei serpenti, infatti i serpenti velenosi hanno alcune caratteristiche fisiche particolari, come ad esempio la conformazione del cranio che in genere è più grossa del corpo ed è particolarmente squadrata. (peccato che non ho lo scanner altrimenti inserirei delle foto dello scheletro dei vari serpenti)
Consiglio dunque di informarsi sulle specie in modo da evitare inutili torture alla povera bestiola (confusa magari per un serpente velenoso) e a noi stessi. Vi sono molti libri a disposizione, uno che consiglio è "il libro dei serpenti di tutto il mondo" di Vincenzo Ferri, Ed: De Vecchi editore.
I serpenti sono esseri schivi e fifoni, se ne incontrate uno questo tenderà a scappare e a nascondersi....ma....se lo calpestate inavvertitamente vi morderà....anche se non è velenoso.
Molti ritengono che fare "rumore", sbattendo due pietre o due bastoni, farà scappare i serpenti nelle vicinanze....SBAGLIATO!!! I serpenti non hanno l'apparato uditivo, quindi non sentiranno mai il rumore....ma hanno un olfatto sviluppato supportato dalla lingua biforcuta che assorbe le particelle degli odori e le trasmette direttamente al cervello.
Detto questo, passiamo a cosa fare in caso di morso di un serpente velenoso:
1-legare immediatamente il punto ferito "a monte", in modo da bloccare il flusso del veleno affinchè non arrivi al cuore; usare un laccio emostatico o una cintura.
2-Chiamare subito il pronto soccorso informando del morso e se possibile della specie di serpente; saranno poi loro a chiamare il centro veleni e a fornire il soccorso adeguato.
3- stendere la vittima in modo che non effettui movimenti che attivino la circolazione
4-effettuare dei tagli con un coltello sterile sul morso (taglio ad X) e intorno alla ferita risalendo per circa 10 cm; questo permetterà una piccola emorargia che farà uscire il veleno (ATTENZIONE: controllate i tagli, devono essere superficiali, altrimenti si muore dissanguati)
5-usare una siringa priva di ago per succhiare il veleno (NON SUCCHIATELO CON LA BOCCA!!! c'è il rischio di ingoiarlo o peggio ancora che delle microlesioni delle gengive possano avvelenarci....e tra bocca e cervello c'è poca distanza...visto che la maggior parte dei veleni attacca il sistema nervoso) Esistono in commercio delle "ventose" che si attaccano alle siringhe per succhiare il veleno, si trovano in farmacia ed è una giusta mossa averle sempre nel sacchetto medico
6-Dopo queste operazioni allentate la legatura del punto 1, altrimenti si rischia la cancrena, fate circolare il sangue per "gravità" e poi stringete nuovamente....il sangue scenderà sul morso, ripristinerà la circolazione periferica e il veleno continuerà ad uscire dai tagli.
7-Ripetete le operazioni descritte un'altra volta e fornite alla "vittima" degli integratori, cibo acqua e possibilmente o caffè o liquirizia, sono vasodilatatori che aiutano la cicolazione.
8-Sperate che arrivino presto i soccorsi^^

Ricordate che non è come nei film, il morso del serpente non è sempre letale per un essere umano, la sua pericolosità è data dal soggetto morso, se uno fuma, beve, ed è in pessima forma fisica allora le probabilità di sopravvivere diminuiscono, ugualmente è molto importante non farsi prendere dal panico, forse il peggiore dei nemici. Altra pericolosità è data dal punto in cui si viene morsi, se è più o meno vicino al cuore, è cmq difficile che uno venga morso sul petto, mentre è più facile essere morsi sulle gambe o su una mano. Altra nota importante è mantenere la vittima del morso sveglia.

Forse eravate già a conoscenza di queste procedure, però una rinfrescatina è sempre utile ;)
 
Grazie per le dritte Escariot!


Tra l'altro visto l'inizio della stagione primaverile possono essere veramente utili.


Per completare quanto scritto da Escariot segnalo anche un bellissimo articolo sui serpenti apparso sul numero di Oasis di questo bimestre.
 
io avrei qualche dubbio sull'effettuazione del taglio...

ho letto da alcune parti che è una pratica da evitare...che ne pensate?
 
Battere il terreno e i sassi non serve perchè i rettili sentano il rumore, me perchè sentano le vibrazioni. Sono molto sensibili. Per questo è utile e consigliato.

Per i tagli non so, anch'io ho letto che non serve, ma nel dubbio forse lo farei, se non avessi il kit antiofidico, tanto peggio non può fare. Ma il kit lo porto sempre: estote parati (anche perchè qui ce ne sono un sacco).

Teniamo presente che le nostre vipere iniettano il veleno a un millimetro, un millimetro e mezzo al massino, e quindi il veleno si diffonde per capillarità. Quindi una fasciatura lungo tutto l'arto, abbastanza stretta, da monte a valle del morso, è indicata come soluzione ottimale per ritardare l'intossicazione (fonte US Army Field Manual - Survival medicine). Basta una garza in rotolo da 10 cm di larghezza, credo che nel kit l'abbiamo tutti. Il laccio è sconsigliato da tutti, e solo se non c'è assolutamente altro per fasciare.

Le nostre vipere molto raramente portano a morte un adulto sano (fonte la Società Italiana di Medicina di Montagna, articolo del 2004): in europa si segnalano 15.000/20.000 morsi all'anno, con circa soli 50 decessi.

Per riconoscere le nostre, questo è un punto di partenza:
http://www.uoei.it/faenza/pagweb/levipere.htm

Al Lessinia non servirà il kit, tanto la temperatura non salirà sopra i 15°. Comunque io lo porto. Se siete morsicati, per una modica cifra, vi salverò la vita :p

EDIT: sono andato a rileggermi le istruzionidel kit: dice che è molto importante disinfettare bene il morso, che è pieno di schifezze. Poi si succhia con la pompetta, e se esce un liquido chiaro, giallognolo, ok. Altrimenti si deve fare una piccola incisione superficiale a x sui buchetti, e risucchiare. Dentro cìè un bastoncino di plastica con una x di metallo moooolto tagliente, sarà un millimetro circa. Poi dice di fasciare con la garza inclusa, stretto ma non troppo, da monte fino a valle.
 
Riporto uno stralcio dell'articolo di Oasis n°174, febbraio-marzo 2008 - Ed. "il Corriere.net":


"TRATTAMENTO DEI MORSI.

Il trattamento del morso da serpenti velenosi non viene qui preso in esame, in quanto è un compito del medico intervenire nella maniera più appropriata.

Verranno invece suggeriti alcuni punti che possono essere importanti per un primo soccorso sul campo di una persona che è stata morsa da un srpente velenoso.

Rassicurare la vittima: il fattore psicologico ha notevole importanza in queste situazioni. Bisogna tenere presente che persone morse da serpenti non velenosi si agitano e divengono isteriche. Questo stato di eccitazione può portare a disorientamento, debolezza, vertigine, iperventilazione, tachicardia e persino a shock.

Se possibile, identificare il serpente o catturarlo per farlo identificare.

Immobilizzare la parte lesa mediante un bendaggio stretto della sede del morso, senza rimuovere eventuali indumenti; il bendaggio deve essere esteso più in alto possibile. In questo modo si ottiene il blocco della circolazione linfatica senza arrestare quella sanguigna.

Non sono assolutamente efficaci: incisioni e suzioni nella zona del morso; l'uso del freddo nella parte colpita; l'eliminazione chirurgica dei tessuti prossimi alla zona di inoculo del veleno; l'uso di siero antiofidico è fortemente sconsigliato e va effettuato esclusivamente da personale medico; inoltre, oggi è molto difficile reperire siero antiofidico.

Si consiglia l'utilizzo dell'Ecosave o Ecobite: questo strumento è uno stimolatore elettronico portatile, in grado di emettere scariche ad alto voltaggio e bassissimo amperaggio (0,5 mA) per 1 secondo con intervalli di 1 sec nella sede del morso.
La scarica elettrica inattiva le proteine contenute nel veleno, che perde quindi la sua tossicità.
Questo strumento può essere utilizzato per inattivare tutti i veleni di origine animale, quali quelli dei serpenti, degli insetti (calabroni, api, vespe) degli aracnidi (scolopendre e ragni) e dei pesci."

L'articolo è di Edoardo Pozio, direttore del reparto Malattie Parassitarie dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma. Esperto di veleni, è autore di oltre 300 pubblicazioni su riviste internazionali.


- http://www.tecnimed.it/ecosave.html

E' aperta la caccia al prezzo migliore......
 
Sul sito parlano di 64,50 euro più spese di spedizione di 6 euro: totale 70,50.


Io vorrei acquistarlo.


Potremmo fare una cordata di acquisto e chiedere uno sconto.

A chi potrebbe interessare?
 
Scusate, non per dubitare dei profondi studi effettuati da esimi dottori, io parlo per esperienza. proprio perchè la diffusione è capillare vengono effettuati i tagli, tenete conto che tra il morso e il soccorso possono passare dai 20 secondi al minuto (se si è a portata), a volte anche di più, quindi il veleno è già in circolo, per questo vengono effettuati i tagli (procedendo anche per logica).
Di morsi ne ho visti tanti, quando lavoravo venivamo spesso chiamati per il recupero di serpenti, infatti capitava spesso che dei serpenti si introducessero nelle case (attirati dal calore). Io stesso sono stato morso ed eseguendo la procedura descritta si è evitata la tragedia. Le procedure descritte sono quelle effettuate da tutti gli allevatori. Naturalmente qui si parla di "sopravvivenza", se si è morsi in città (può capitare) basta legare il braccio e chiamare il 118 che arriverà in pochi minuti con il siero....in un bosco desolato, in una situazione da sopravvivenza, ecc... bhè la cosa cambia... ;)
 
Non sono assolutamente esperto in materia e quindi mi rimetto alla tua esperienza e al parere di qualche medico:

ma non è che effettuando tagli trasversali con la solita lama continuo a spostare l'inoculo sempre più in su?
 
stanley ha scritto:
Non sono assolutamente efficaci: incisioni e suzioni nella zona del morso

Quindi neanche la siringa aspiraveleno ? Questo mi puzza. E mi puzza il fatto che abbia parlato espressamente di prodotti commerciali :p Sarò diffidente, ma non mi piace.
 
Beh, se però leggi la pagina di presentazione dell'Ecosave sono molto precisi nel descrivere su cosa funziona e su cosa no.

Io sapevo che questo apparecchio è molto conosciuto ed utilizzato in America, ma anche tra i nostri cacciatori.

Di più non so e non voglio sbilanciarmi.
Comunque, visto che può essere molto utile nei confronti del veleno di vipere e calabroni/api/vespe credo che lo acquisterò.

Anche perchè il più delle volte sono per boschi da solo e preferisco di gran lunga l'idea di utilizzare un apparecchio del genere che non il tagliuzzarmi mezza gamba rischiando di inocularmi, oltre al veleno, anche altri germi e spore.
 
E' anche classificato come dispositivo medico:

"Dispositivo Medico classe IIa CE0051
Leggere attenatamente le avvertenze e le istruzioni d’uso
Aut. Min. Salute richiesta in data 09-01-04"


Non so se questo possa deporre a suo favore: AndreaDB, Wiqueen che ne dite?
 
Diciamo che nel nostro paese dobbiamo temere un unico serpente: la vipera. Il suo morso, come quello di tutti i serpenti, ragni, scorpioni e pesci, trova inserimento in un adeguato protocollo medico internazionale: il 989,5 della ICD9.

Il protocollo di soccorso prescrive esclusivamente questi punti:

* Immobilizzare l’arto con stecca o altri mezzi di fortuna al fine di impedire i movimenti

* Trasportare il paziente al più vicino ospedale; per i pazienti che si trovano in zone impervie o lontane da un ospedale si rammenta di far riferimento al servizio 118 che provvederà con eli-ambulanza ad un trasporto rapido e protetto

* Evitare le manovre tradizionali quali laccio, taglio e suzione, che oltre a non essere efficaci possono causare danni iatrogeni della parte interessata ed aumentare la diffusione del veleno

* Evitare la somministrazione di siero ( immunoglobuline di origine equina ) al di fuori di un am-biente ospedaliero per il rischio di shock anafilattico.


Infine, credo che la cosa più importante, sia di verificare la traccia del morso sulla pelle: la vipera lascia l'incisione dei "canini", altri serpenti non velenosi non lasciano questi buchi più grandi. Questa sola operazione basta a comprendere la gravità o meno della situazione.

Ciao
Vi
 
Concordo con te, meglio sicuramente di una pompetta aspiraveleno. In effetti mantenere la calma non so quanto sia facile. E il costo non è molto superiore (il kit lo pagai 29 euro).

Mi sa che ne prenderò uno pure io, visto che comunque qui ci sono e in abbondanza.
 
federico ha scritto:
io avrei qualche dubbio sull'effettuazione del taglio...

ho letto da alcune parti che è una pratica da evitare...che ne pensate?

A me in Croce Rossa hanno spiegato che effettuare dei tagli non fa altro che mettere il veleno, al momento solo impregnato nei tessuti in circolo in virtú del taglio effettuato.
Di conseguenza, specie in Italia, non si deve fare niente a parte un monitoring dell'infortunato (che deve essere mantenuto possibilmente calmo). Solo nel caso di arresti cardiaci si esegue una RCP (rianimazione cardio polmonare) come da prassi.

Riguardo l'ecosave, io ne ho comprati anni fa piú esemplari e l'unico utilizzo l'ha fatto mia zia in campagna quando é stata punta al collo da un calabrone.
Le istruzioni raccomandano di evitare di utilizzare l'ecosave nei punti sensibili ma mio zio . . . l'ha sparato nel collo a mia zia.
Il dolore ed il gonfiore é effettivamente sparito ma il dolore é stato grande (a suo dire).
Mi sono deciso a compralo da quando ne vidi in dotazione ai ranger australiani.
Una sola accortezza: l'ecosave funziona per veleni emotossici, per quelli neurotossici . . . niente da fare.
 
iacco ha scritto:
Una sola accortezza: l'ecosave funziona per veleni emotossici, per quelli neurotossici . . . niente da fare.


Per chi viaggia molto nel mondo, credo che questo sia il più grande limite che questo apparecchio può presentare.


Invece per un utilizzo nella penisola dovrebbe essere quasi omniprotettivo.
 
Stefanobi ha scritto:
iacco ha scritto:
Una sola accortezza: l'ecosave funziona per veleni emotossici, per quelli neurotossici . . . niente da fare.

E il veleno delle vipere italiane in quale delle due categorie è ?



Fortunatamente EMOTOSSICO.

Porta ad una mancata coagulazione del sangue con possibili emoragie interne.
 
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