- Parchi d'Abruzzo
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- Parco Regionale Sirente-Velino
Dati
Data: notte del 5-6 aprile 2017
Regione e provincia: Abruzzo (Aq)
Località di partenza: Ovindoli
Località di arrivo: M.Tino (Serra di Celano)
Tempo di percorrenza: 6h 30m
Chilometri: 12 km
Grado di difficoltà: E+
Descrizione delle difficoltà: nessuna, solo le normali difficoltà che si incontrano salendo in notturna in montagna senza usare il gps
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: di notte non l'ho seguita, conoscendo già bene il percorso
Dislivello in salita: 600m
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1923 m.
Descrizione
La decima volta sulla Serra di Celano coincide con la mia prima volta in notturna su questa meravigliosa cima, salita da tutti i versanti ed in ogni stagione.
Era da tanto poi che non andavo in solitaria di notte e periodicamente fa bene all'animo ed al morale vivere da soli certi momenti, anche per non perdere la preziosa abitudine di cavarsela da soli in montagna senza contare sugli altri.
Inizio ore 1.30 dal termine della strada asfaltata (mi viene incontro abbaiando un pastore abruzzese ma poi si tranquillizza e si fa accarezzare, io sono un animale come lui), raggiungo prima il Fontanile dei Curti e poi, su terreno molto fangoso, il bivio da dove risalgo (su terreno decisamente migliore) verso la cresta della Serra dei Curti.
Arrivato in cima alla Serra dei Curti, q.1877, riscendo alla sella per poi risalire la cresta est della Serra di Celano, che mi porta velocemente in vetta a q.1923.
Il cielo è stellato, non vi è una nuvola, la luna splende ad ovest, la temperatura è fredda ma piacevole. Attendo quindi dentro il bivacco Achille, dove mi gusto un caffè caldo fino alle prime fioche luci dell'alba, quando esco per godermi questo spettacolo da posizione più che privilegiata.
Il sole piano piano fa capolino da dietro la cresta del Sirente, ed io non sto in città o altrove, sto in montagna, in cresta, a godermi tutto questo.
Percorro quasi per intero la cresta della Serra dei Curti fino a scendere per la Mandra delle Vacche e quindi ricongiungermi con la sterrata che mi porta alla macchina
Inizia la salita, il primo tratto è completamente pieno di fango. Dopo il bivio con il sentiero che porta al M.Faito il percorso è più pulito (alcuni cavalli mi osservano nell'oscurità) e mi conduce rapidamente in cima alla Serra dei Curti (q. 1877), da dove raggiungo poi velocemente la sella e quindi la cresta est fino in vetta al M.Tino (q.1923)
Decido di attendere l'alba gustandomi un buon caffè caldo dentro il confortevole Bivacco Achille
Finalmente comincia ad albeggiare, e qui davvero mi sento il padrone del mondo...so di essere la persona giusta nel luogo giusto al momento giusto
Il sole sta per sorgere ed infuoca la cresta del Sirente davanti a me
Cullato dai primi raggi del sole percorro l'intera cresta della Serra dei Curti fino a scendere per la Mandra delle Vacche
Ritorno alla macchina e rivedo il cane che di notte mi venne incontro prima abbaiando e poi scodinzolando
Data: notte del 5-6 aprile 2017
Regione e provincia: Abruzzo (Aq)
Località di partenza: Ovindoli
Località di arrivo: M.Tino (Serra di Celano)
Tempo di percorrenza: 6h 30m
Chilometri: 12 km
Grado di difficoltà: E+
Descrizione delle difficoltà: nessuna, solo le normali difficoltà che si incontrano salendo in notturna in montagna senza usare il gps
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: di notte non l'ho seguita, conoscendo già bene il percorso
Dislivello in salita: 600m
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1923 m.
Descrizione
La decima volta sulla Serra di Celano coincide con la mia prima volta in notturna su questa meravigliosa cima, salita da tutti i versanti ed in ogni stagione.
Era da tanto poi che non andavo in solitaria di notte e periodicamente fa bene all'animo ed al morale vivere da soli certi momenti, anche per non perdere la preziosa abitudine di cavarsela da soli in montagna senza contare sugli altri.
Inizio ore 1.30 dal termine della strada asfaltata (mi viene incontro abbaiando un pastore abruzzese ma poi si tranquillizza e si fa accarezzare, io sono un animale come lui), raggiungo prima il Fontanile dei Curti e poi, su terreno molto fangoso, il bivio da dove risalgo (su terreno decisamente migliore) verso la cresta della Serra dei Curti.
Arrivato in cima alla Serra dei Curti, q.1877, riscendo alla sella per poi risalire la cresta est della Serra di Celano, che mi porta velocemente in vetta a q.1923.
Il cielo è stellato, non vi è una nuvola, la luna splende ad ovest, la temperatura è fredda ma piacevole. Attendo quindi dentro il bivacco Achille, dove mi gusto un caffè caldo fino alle prime fioche luci dell'alba, quando esco per godermi questo spettacolo da posizione più che privilegiata.
Il sole piano piano fa capolino da dietro la cresta del Sirente, ed io non sto in città o altrove, sto in montagna, in cresta, a godermi tutto questo.
Percorro quasi per intero la cresta della Serra dei Curti fino a scendere per la Mandra delle Vacche e quindi ricongiungermi con la sterrata che mi porta alla macchina
Inizia la salita, il primo tratto è completamente pieno di fango. Dopo il bivio con il sentiero che porta al M.Faito il percorso è più pulito (alcuni cavalli mi osservano nell'oscurità) e mi conduce rapidamente in cima alla Serra dei Curti (q. 1877), da dove raggiungo poi velocemente la sella e quindi la cresta est fino in vetta al M.Tino (q.1923)
Decido di attendere l'alba gustandomi un buon caffè caldo dentro il confortevole Bivacco Achille
Finalmente comincia ad albeggiare, e qui davvero mi sento il padrone del mondo...so di essere la persona giusta nel luogo giusto al momento giusto
Il sole sta per sorgere ed infuoca la cresta del Sirente davanti a me
Cullato dai primi raggi del sole percorro l'intera cresta della Serra dei Curti fino a scendere per la Mandra delle Vacche
Ritorno alla macchina e rivedo il cane che di notte mi venne incontro prima abbaiando e poi scodinzolando