Voglio darti un consiglio spassionato:
non ferire mai un predatore! Mai!
Premesso che, in Italia, la stragrande maggioranza degli orsi (poche centinai di esemplari) sono concentrate sulle alpi, in particolare sulle alpi orientali, non provare nemmeno a usare tecniche offensive per allontanarlo. Per gli orsi e i lupi, noi siamo dei compagni/ predatori che non hanno il loro nome sul menu. Una cosa molto simile si può dire per i lupi.
Secondo me, umilmente, c'è un grosso problema di prospettiva qui, del tutto giustificabile dal fatto che questi animali in Italia sono poco conosciuti. Non bisogna fare protezione ma prevenzione.
Mi spiego meglio: parliamo di due animali con vista esigua se paragonato con altri animali selvatici (in particolare l’orso), udito molto buono e olfatto eccezionale. Quindi saranno loro i primi a evitarti se non vengono “invitati”. Come si invita questo tipo di animali?
Con cibo, ormoni o se si rappresenta una minaccia. Altrimenti non ti considerano, anzi, sono lievemente infastiditi dalla tua presenza e se ne vanno.
A questo punto, un fattore che ho immediatamente colto anche se è passato in background è
la cagnolina. Se va in calore è probabile fare la conoscenza di un lupo o branco di lupi nelle vicinanze. Non c’è molto da fare,
chiedi consiglio al veterinario, evita di far scampagnate quando sai che la cagnolina si avvicina al calore, cerca un disabituante o un dissuasore che agisca sui lupi e non sui cani (non credo che esistano perché sono molto simili, però prova).
Altra regola importantissima che insegnano fin dai lupetti

è quella di
seppellire gli avanzi, anche quelli che ritieni più innocui, lontano dal campo, in profondità e di appendere a una certa altezza e sempre lontano dal campo le provviste. Questo scoraggerà anche volpi e cinghiali.
Comunque, per parlarne e tranquillizzarti, le aggressioni registrate nel mondo sono avvenute per esemplari feriti (in caccia o anche solo da altri simili), esemplari che difendevano i cuccioli e sono stati stuzzicati (che bello questo cinghialetto, facciamogli una foto!), esemplari disperati per la fame che fiutano avanzi (questi diventano aggressivi più per spaventare che per ferire, quindi se ti allontani piano vai abbastanza sul sicuro) e infine maschi “ingrifati”! Rispettivamente si trovano di più in Autunno (caccia), Estate (cuccioli), Inverno (carestia) e Primavera (riproduzione)… quindi sempre! Come dovrebbe tranquillizzarti? Perché è vero che negli ultimi 70 anni non sono stati registrati morti, nemmeno tra i cacciatori.
Se ti trovassi un animale pericoloso e vuoi comunque avere una protezione personale, ti consiglio (ma più per farti dormire serena che altro) un
bengala, tipo fuoco d’artificio, possibilmente da tenere in mano e possibilmente rosso: oltre ad avere un impatto maggiore come intensità e bagliore può essere utilizzato per segnalare la tua presenza all’elisoccorso. Attenta a maneggiarlo, magari prendine tre e fai delle prove.
Inoltre, se fai un avvistamento, non scappare e non inseguire, non minacciare a meno che non sia necessario. Semplicemente lascia all’animale una via di fuga e ignoralo.
E considera che c’è un’infinità di incidenti più probabili, ivi compreso la disidratazione, campeggiare troppo vicino a un fiume o essere investiti da una mandria di cavalli scappati da un allevamento in mezzo al bosco. True story! Non è possibile preveder tutto, bisogna solo
essere preparati!
Quindi buona fortuna,
non preoccuparti e goditi la natura che è splendida!

