Sicurezza su sentiero attrezzato

Ciao a tutti, sto programmando qualche escursione un po’ più impegnativa insieme al mio gruppo (siamo in 3). Sarei interessato a salire al rifugio Boccalatte (so già che ogni tanto ci sono ordinanze che ne vietano l’accesso per il pericolo del ghiacciaio) e vi chiederei come fare per progredire in sicurezza nell’ultimo tratto con corde fisse, infatti ho letto nelle relazioni che sono troppo grandi per essere moschettonate e quindi per un eventuale kit da ferrata. Io ho pensato di portare una corda, rinviare i punti di ancoraggio e progredire in conserva protetta tenendo sempre 2 punti di sicurezza per la cordata. Idee/suggerimenti? (So che non si tratta di terreno difficile ma semplicemente esposto, vorremmo comunque avere la massima sicurezza possibile)
Grazie a tutti!
Boboutdoor
 
https://www.ferrate365.it/vie-ferrate/sentiero-attrezzato-bivacco-boccalatte-piolti/

Qui trovi qualche info sulla via.
Mi sono guardato un video, ci sono dei traversi su placca inclinata la roccia pare granito, ha una buona tenuta!
Portare la corda l'imbrago e i moschettoni non costa nulla, qualche chiodo lo trovi già sul posto si spera. E se viene a piovere stai più sicuro.
Sì quello che penso anche io, meglio avere attrezzatura in più (sapendola usare!) che non averla e assumersi dei rischi. Poi da tutte le foto che ho visto online nessuno sembra assicurarsi nel tratto attrezzato, boh, a vederlo così mi sembra abbastanza esposto e tutti e tre ci sentiremmo più sicuri a procedere in sicurezza.
Immagino poi che quanto meno ci siano i chiodi o gli ancoraggi a cui è attaccato il canapone, potrei rinviare quelli
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Altre idee/suggerimenti?:)
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Altra domanda/suggerimento. Ipotesi: arrivo al rifugio, al momento di scendere uno dei compagni non si sente sicuro a scendere una paretina e preferisce essere calato. A quel punto, avendo portato una corda da 50, io mi autoassicurerei al canapo, legandomi a un capo della corda e legando il compagno all’altro userei un mezzo barcaiolo per calare il compagno insicuro di quei 20-30 metri necessari. Per ulteriore sicurezza farei un prusik/machard dal mio anello di servizio alla sua corda che “scende” dal mezzo barcaiolo, così da rendere autobloccante il sistema. Arrivato in fondo lui si allongia e io posso scendere disarrampicando, se la parete è difficile mi autoassicuro ai canaponi con prusik. Che ne dite?:)
 
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Che ti stai preparando alla Nord dell' Eiger in pratica.
Non entro nel merito sulla tecnica perché per questo ci sono i manuali reperibili gratis su internet. E non so nemmeno il vostro grado di preparazione.
Però mi sembra un po' esagerata la corda e tutto il resto per un sentiero che conduce al rifugio.
Spero che voi sappiate usare tutto quel materiale e che non siate di intralcio agli altri escursionisti che salgono. Altrimenti ci sono migliaia di sentieri più facili e magari più belli.
Buona giornata.
 
non serve legarsi, non ho mai visto nessuno farlo.
I passaggi da superare sono banalissimi, anche se a spalle si dovesse avere uno zaino pesante ed un po' ingombrante, quindi i canaponi che trovi bastano ed avanzano.
Peraltro, se c'è altra gente che sale e tu fissi le corde agli stessi agganci dei canaponi, finiresti per diventare un intralcio per tutti gli altri.
 
Sembra strano che sia una corda dove non agganci il mischettone da ferrata ... secindo me è piu sicuro salire slegato ... comynque il canapone lo tieni con le mani , quindi se proprio vuoi assicurarti prendi una daisy fai fare il giro intorno al canapone e fissi il moschettone a un anello della daisy
 
Mai fatto ma che diametro stiam parlando ? 30 mm ? Secondo me lo moschettoni un 30mm ... male che vada , se è solo per sicurezza al moschettone del set farei una corda a anello e un moschettone normale , rigiri il moschettone al canapone e lo fissi al moscgettone del set ...
i canaponi sono corde di grosso diametro, tipo le gomene per ormeggio.
Sono comode da impugnare con la mano, ma non sono moschettonabili.
 
Ciao ragazzi, sono contento di aver suscitato un confronto costruttivo. Non siamo certo degli sprovveduti, abbiamo anche seguito un corso cai di arrampicata quindi conosciamo manovre base nodi, etc e sappiamo come usare il materiale. A questo punto il discorso è più teorico che pratico (non vale dire “non legatevi” :):)), capisco che le difficoltà siano poco rilevanti ma nell’ipotesi di salire in sicurezza mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate. Anche io avevo pensato come andreapaiola (che ringrazio!) di assicurarci con prusik nei tratti verticali, all’ancoraggio ci si allongia allo spit e si ricostruisce il prusik sul cordone dopo. Così la sicurezza sarebbe massima avendo sempre almeno un punto di sicurezza. Chiaro che così il tempo si dilata di quei 30 secondi che ci vogliono ogni volta per fare il nodo e poi per disfarlo, in caso di tante persone sul percorso sarebbe spiacevole:biggrin:. Con i prusik basterebbe avere imbrago cordino e fettuccia e non ci sarebbe nemmeno bisogno della corda. Sinceramente non ho idea di quanto sia lungo il tratto attrezzato, perchè per una cinquantina di metri D+ potrebbe anche andare, però se la parte esposta con i canaponi è lunga si rischia di fare notte:no:. Per questo se qualcuno/a ci è stato/a sarebbe utile un suo intervento! Grazie ancora!
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Invece non ho capito bene quello che suggerisce Mauro S (ringrazio anche lui), ovvero avvolgere una multi chain (due, una per moschettone) attorno al canapone e poi moschettonarla con un set da ferrata, in modo da avere il dissipatore che compensa la staticità della multi chain… corretto?
Ps: a scanso di equivoci tutte queste informazioni sono solamente teoriche, ovviamente non metterò mai in pratica in ambiente pericoloso una tecnica imparata su un forum, a meno di averla provata in precedenza con qualcuno di più esperto! Per cui capisco la perplessità di Phantom ma specifico che non utilizzerò mai queste tecniche “alla cieca”;)
 
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Se avete esperienza, io salirei in conserva protetta, utilizzando rinvii negli ancoraggi del canapone, e se c'è qualche tratto particolarmente verticale e/o difficoltoso potete fare dei mini-tiri.
Ma come hai scritto tu, più aumenta la sicurezza, più si dilatano i tempi, bisogna, come sempre, trovare il giusto compromesso.

Il metodo di assicurarsi al canapone con un autobloccante ne ho sentito parlare, ma non l'ho mai visto dal vivo, secondo me è molto scomodo: devi testare bene quante spire ti servono per bloccare, non è una situazione abituale; in teoria ad ogni passo devi tirare su l'autobloccante con la mano; ad ogni ancoraggio devi disfare l'autobloccante e rifarlo.
Se il passaggio non è iper-impegnativo, eviterei.
 
i canaponi sono molto grossi e di sicuro non passano in un moschettone.
Un machard o un prusik sopra ce li puoi fare, ma non so se funzionerebbero.
Qui sotto posto il classico esempio di canapone che si trova in giro:
Screenshot_20220726_001728.jpg
vincent-piramide-crestone-ovest_5f11.jpg
walk_carrel_2814.jpg
walk_carrel_2813.jpg

Per salire al rifugio (e ci sono stato alcune volte) non serve legarsi.
Discorso diverso, invece, per i canaponi che si trovano lungo alcune vie, come la salita al Cervino, Cresta Leone, alla Vincent, Dente del Gigante, etc.) dove i canaponi sono predisposti per agevolare la salita delle cordate (scelta moooolto discutibile!). Vi posto un paio di foto, dove vedete la differenza fra diametro di una mezza e di un canapone. Esistono poi canaponi che hanno una specie di calza e quindi si presentano quasi lisci, ma sono meno diffusi dei classici ritorti.
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Vado poi un attimo fuori tema per una mia riflessione: i canaponi sono secondo me accettabili in prossimità di un rifugio, per superare difficoltà più velocemente senza essere legati (e così rendere più rapido afflusso e deflusso, considerato il traffico intenso di persone) mentre li ritengo una scelta molto discutibile quando li si trova altrove e per lunghi tratti, come negli esempi di vie che ho citato prima: questi li toglierei tutti! Se vuoi raggiungere una cima o sei capace di arrampicare e procedi così, oppure non ci vai.
Idem per quando impestano le pareti di ferraglia: cambre, scale, pioli, spit, etc.. Secondo me è accettabile che ci sia qualche sosta, ma nulla più.
La montagna è bella pulita e al naturale.
Invece, la maledetta tendenza di rendere accessibile tutto a tutti porta inevitabilmente al turismo di massa ed all'affollamento; inoltre facilita la presenza di imbranati in ambienti severi, con conseguenti maggiori rischi di infortunio ed interventi di soccorso.
 
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Anche in Lagorai hanno messo dei canaponi in alcuni punti: ad esempio penso al sentiero EE sul Cardinàl.
E' vero che è impossibile moschettonarli, sono davvero grossi.
 
Grazie a tutti ragazzi, molto interessanti i vostri interventi! Riassumendo: per il rifugio a quanto sembra non serve equipaggiamento particolare, i canaponi sono troppo grossi e non moschettonabili, se si sente la necessità di legarsi meglio procedere in conserva protetta che non autoassicurati con il prusik (scomodo). Eventualmente se il passaggio è impegnativo o il secondo è insicuro si fa un tiro, a quel punto direi che si può recuperare con un mezzo barcaiolo per non doversi portare dietro troppa roba… idem per un eventuale calata del secondo, mezzo barcaiolo su un moschettone che ho attaccato a uno spit/ancoraggio/cambra solido. Giusto?
 
Io non arrampico e quindi dirò una boiata...
Ma questi "canaponi" non mi sembrano una scelta molto sicura.
In certi casi non varrebbe la pena di attrezzare una ferrata invece del "canapone"?
 
Io non arrampico e quindi dirò una boiata...
Ma questi "canaponi" non mi sembrano una scelta molto sicura.
In certi casi non varrebbe la pena di attrezzare una ferrata invece del "canapone"?
No ... perché su una ferrata salirebbe chiunque comprasse un set . Su una fissa non ci si deve nemmeno legare , serve solo come aiuto . Altrimenti legarsi e proteggere passaggi simili richiederebbe alla cordata il doppio del tempo ...
 
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