Dopodomani, domenica 29 gennaio, il Parco Regionale dei Monti Simbruini festeggia i 40 anni dalla sua istituzione.
http://www.parcomontisimbruini.it/news-dettaglio.php?id=72645
Quasi come per una coincidenza magica, proprio grazie alle recentissime nevicate dovute a una "colata artica" come non se ne vedevano ormai da svariati inverni, vi si presenta con una livrea bianca degna quasi di territori che hanno alimentato spesso le nostre fantasie non solo geografiche persino in chiave letteraria (giovanile), come il leggendario Klondike e l'Alaska, Jack London e Zanna Bianca.
E in effetti, quando nevica davvero, nelle sue centinaia di chilometri quadrati di scorci selvaggiamente suggestivi ne spuntano tantissimi: paradossalmente l'aspetto che mette più i brividi (persino più del...freddo) è la considerazione della vicinanza geografica di questo scrigno alla civiltà: appunto così vicina, e allo stesso tempo così lontana.
Ed è proprio questo uno tra i motivi che, come ho avuto già modo almeno di accennare, mi rende così particolarmente affezionato a queste "lande" che davvero fanno pensare come l'uomo, ogni tanto, ne azzecchi una giusta e riesca a vedere lontano: 40 anni fa, in piena abbacinazione cementizia, non era affatto scontato.
Le iniziative per la celebrazione non mancheranno certo, del resto basta scorrere la locandina.
Ma per quanto mi riguarda, io nel frattempo martedì scorso mi sono recato su uno dei miei percorsi preferiti (e tra questi senz'altro il più frequentato: "il percorso più percorso", insomma
), trovando lo spettacolo che vi allego in foto, anche se - come sempre avviene - nessuno foto potrà mai restituire le sensazioni reali. Purtroppo, ad un certo punto, si sfondava a tal punto (fino alle ginocchia) da essere stato costretto a tornare indietro proprio in vista del traguardo: neppure le ciaspole erano utilizzabili considerata la pendenza.
In ogni caso l'ennesima conferma di come davvero poche cose come la neve, quando questa viene a farti visita quasi "dietro casa", si percepiscano simili a un "dono": dal cielo, letteralmente.
E tanto più in questa nostra epoca.
Ho avuto anche la sorpresa di imbattermi in un'intera classe di 15-16 enni che a piedi, accompagnati dal professore, nell'area all'inizio del sentiero di sono posizionati in semicerchio ad ascoltare un'intera lezione: così, come se quell'anfiteatro col torrente, alberi, pareti scoscese e neve per terra fosse divenuto un'aula scolastica
: è stata una piccola emozione del tutto a parte.
Nel complesso è stato così bello - e rischia come al solito di essere uno spettacolo così effimero - da aver voglia di ritornarci...cosicchè se qualcuno fosse interessato si potrebbe organizzare in modo abbastanza celere una piccola "spedizione", ovviamente meteo permettendo.
Un saluto a tutti.
http://www.parcomontisimbruini.it/news-dettaglio.php?id=72645
Quasi come per una coincidenza magica, proprio grazie alle recentissime nevicate dovute a una "colata artica" come non se ne vedevano ormai da svariati inverni, vi si presenta con una livrea bianca degna quasi di territori che hanno alimentato spesso le nostre fantasie non solo geografiche persino in chiave letteraria (giovanile), come il leggendario Klondike e l'Alaska, Jack London e Zanna Bianca.
E in effetti, quando nevica davvero, nelle sue centinaia di chilometri quadrati di scorci selvaggiamente suggestivi ne spuntano tantissimi: paradossalmente l'aspetto che mette più i brividi (persino più del...freddo) è la considerazione della vicinanza geografica di questo scrigno alla civiltà: appunto così vicina, e allo stesso tempo così lontana.
Ed è proprio questo uno tra i motivi che, come ho avuto già modo almeno di accennare, mi rende così particolarmente affezionato a queste "lande" che davvero fanno pensare come l'uomo, ogni tanto, ne azzecchi una giusta e riesca a vedere lontano: 40 anni fa, in piena abbacinazione cementizia, non era affatto scontato.
Le iniziative per la celebrazione non mancheranno certo, del resto basta scorrere la locandina.
Ma per quanto mi riguarda, io nel frattempo martedì scorso mi sono recato su uno dei miei percorsi preferiti (e tra questi senz'altro il più frequentato: "il percorso più percorso", insomma

In ogni caso l'ennesima conferma di come davvero poche cose come la neve, quando questa viene a farti visita quasi "dietro casa", si percepiscano simili a un "dono": dal cielo, letteralmente.
E tanto più in questa nostra epoca.
Ho avuto anche la sorpresa di imbattermi in un'intera classe di 15-16 enni che a piedi, accompagnati dal professore, nell'area all'inizio del sentiero di sono posizionati in semicerchio ad ascoltare un'intera lezione: così, come se quell'anfiteatro col torrente, alberi, pareti scoscese e neve per terra fosse divenuto un'aula scolastica

Nel complesso è stato così bello - e rischia come al solito di essere uno spettacolo così effimero - da aver voglia di ritornarci...cosicchè se qualcuno fosse interessato si potrebbe organizzare in modo abbastanza celere una piccola "spedizione", ovviamente meteo permettendo.
Un saluto a tutti.
Allegati
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