In effetti, ieri mattina ho fatto un controllo di routine per capire se c'era un aggiornamento di Basecamp, dopo la 4.7.1 e, abbastanza strano, il link per il download non funzionava... ora ho capito perché!
Oh, beh, posso aspettare.
Dal poco che ho potuto capire, sono stati vittima di un attacco "Ransomware" (molto insidiosi). In pratica, il virus che è riuscito a superare le barriere, crittografa i dati presenti sui computer della vittima, richiedendo un riscatto.
Ovviamente, nessuno mai è tanto cretino da pagarlo (oltre a finanziare un delinquente, ci si espone a futuri, probabili, altri ricatti), ma la soluzione è piuttosto impattante: cancellare tutto e ricaricare l'ultimo backup riuscito pulito, con ovvie conseguenze su quanto accaduto fra quella data e quando ci si è accorti dell'attacco: sparisce!
Chi ha fatto acquisti negli ultimi giorni/ore potrebbe trovarsi a dover dimostrare i propri diritti, rimandando le informazioni di pagamento. Cosa che verrà comunque fatta, ma non in modo automatico. Richiedendo quindi tempi lunghi. Provate ad immaginare che cosa può voler dire, andare a riscontrare le operazioni ed i movimenti di pagamento. E comunque, a fronte dell'accredito di tot soldi, non è detto che Garmin possa ricostruire con certezza quale servizio s'è impegnata ad erogare. Quindi, TANTO lavoro di personale e conseguente danno economico (oltre al lavoro degli informatici, per ricaricare tutto).
Considerando la dimensione dell'azienda, il tipo di servizi offerti e la cultura sottostante (USA, ci ho lavorato, sono decenni avanti a noi) credo che abbiano già pronto un piano di disaster recovery e che lo stiano implementando a marce forzate.
Ricordo quando, negli anni '90 s'iniziò a parlarne e proposi di elaborarne uno ai vertici dell'azienda per cui lavoravo allora: "Ma perché? Ma noi non abbiamo dati particolari da tutelare"...!