smaltiamo correttamente le attrezzature da pesca!!!

detesto chi pensa a smaltire. Occorre fare durare in eterno. Una cosa che dura in eterno non produce inquinamento
alcune cose non si riparano o perdono irremediabilmente la loro funzione con l'usura.
in altri casi son riutilizzabili in maniera creativa per altri contesti, ma non sempre è così


nulla è eterno, neanche il pianeta ove viviamo.
 
U

Utente 24852

Guest
... senza contare che chiunque non viva da primitivo in un bosco, al 100%... é parte integrante della produzione di inquinamento e dei vari problemi della società ;) Anche il semplice fatto che abbiamo di fronte un PC, un cellulare, un auto, ecc..... li stiamo usando... per realizzarli l'inquinamento c'é stato...

Un pò come il discorso dell'archetto e del cuscinetto a sfere... per come la vedo io, determinate teorie/prediche dovrebbero comportare stili di vita "bianco" o "nero", senza sfumature. Non in base ai propri gusti,...

Il problema della società é sempre il solito... se 5 milioni di persone fanno una determinata, per quanto sia discutibile e nociva, allora và bene che sia tollerata. Addirittura difese da mille mia scuse, teorie e giustificazioni... Mentre altre cose, nocive uguali, magari meno e meno impattanti... fatte da molte meno persone... allora "tragedia" - "inammissibile", ecc.. La teoria dei pecoroni insomma,...
 
Ultima modifica di un moderatore:
....... smettetela di perderle :) ........ semplice ;)

Ciao :si:, Gianluca
Forse non sei mai stato pescatore,ma quando un amo si incagli su un fondale o si imparrucca attorno ad un mucchio di alghe è ben difficile recuperarlo.Tutti i pescatori sarebbero ben contento di non perdere le loro attrezzature,solo che capita.Smettiamo allora di pescare? Spesso sulle spiagge si trovano grovigli di filo di nailon che potrebbero pure essere pericolosi perchè spesso all'interno contengono ami arrugginiti.
 
....... ehm la mia era una battuta ....... e tra parentesi sono stato pescatore di acqua dolce per anni per cui, nel mio "piccolo" qualche idea c'è l'ho.

Ciao :si:, Gianluca
 
ci sono 2 casi fondamentali di perdita di attrezzatura:

- perdita involontaria o rottura: la piu' comune. ha impatto ambientale, e soprattutto sulla pazienza del malcapitato pescatore. in molte tecniche di pesca si puo' diminuire l'impatto ad es con punti di rottura (terminali a sezione sottile, ecc), purtroppo non e' possibile in tutte le tecniche e in tutti i casi. l'ultima volta che mi e' esplosa una canna per uno scivolone ho provato a recuperare tutti i pezzi, un paio non li ho trovati.

- perdita volontaria o abbandono: meno comune perche' sono pochi i pescatori che fanno queste boiate, ma quando c'e' e' abbastanza pesante. ami rotti, soprattutto matasse di fili o reti lasciate sulla riva, a volte galleggianti o addirittura canne spezzate. e' la piu' pericolosa perche' si tratta di perdite di grossa entita' di materiale disposto in malo modo, ad es decine di m di nylon, e perche' chi fa queste porcate spesso lascia anche altri rifiuti in giro o, se e' un bracconiere, ho visto autentiche trappole simil viet cong o altri metodi schifosi per impedire agli altri pescatori di avvicinarsi o scoraggiarli (furti, danni alle auto ecc).

aggiungo poi un caso molto meno noto di abbandono: quello involontario da parte di anziani. dalle mie parti fino agli anni 90 non era raro che i "veci" lasciassero una canna da pochi soldi vicino alla buca dove andavano a pescare. quando non potevano piu' andare per motivi di salute, o morivano, la canna restava li abbandonata. questo era comune dalle mie parti si sta riducendo molto perche' 1)nessuno piu' si fida a lasciare qualcosa in giro, specie ora che gira gentaglia assortita la canna sparisce anche se e' una di quelle da pochissimi e del deca 2)si riduce il numero di gente che va a pescare 3)il miglioramento delle cure e della vita media, in quantita' e qualita', fa si che i veci spesso vadano a pescare in macchina, e quindi non abbiano problemi a portarsi via l'attrezzatura, e che riescano a gestire meglio la loro vita
 
ci sono 2 casi fondamentali di perdita di attrezzatura:

- perdita involontaria o rottura: la piu' comune. ha impatto ambientale, e soprattutto sulla pazienza del malcapitato pescatore. in molte tecniche di pesca si puo' diminuire l'impatto ad es con punti di rottura (terminali a sezione sottile, ecc), purtroppo non e' possibile in tutte le tecniche e in tutti i casi. l'ultima volta che mi e' esplosa una canna per uno scivolone ho provato a recuperare tutti i pezzi, un paio non li ho trovati.

- perdita volontaria o abbandono: meno comune perche' sono pochi i pescatori che fanno queste boiate, ma quando c'e' e' abbastanza pesante. ami rotti, soprattutto matasse di fili o reti lasciate sulla riva, a volte galleggianti o addirittura canne spezzate. e' la piu' pericolosa perche' si tratta di perdite di grossa entita' di materiale disposto in malo modo, ad es decine di m di nylon, e perche' chi fa queste porcate spesso lascia anche altri rifiuti in giro o, se e' un bracconiere, ho visto autentiche trappole simil viet cong o altri metodi schifosi per impedire agli altri pescatori di avvicinarsi o scoraggiarli (furti, danni alle auto ecc).

aggiungo poi un caso molto meno noto di abbandono: quello involontario da parte di anziani. dalle mie parti fino agli anni 90 non era raro che i "veci" lasciassero una canna da pochi soldi vicino alla buca dove andavano a pescare. quando non potevano piu' andare per motivi di salute, o morivano, la canna restava li abbandonata. questo era comune dalle mie parti si sta riducendo molto perche' 1)nessuno piu' si fida a lasciare qualcosa in giro, specie ora che gira gentaglia assortita la canna sparisce anche se e' una di quelle da pochissimi e del deca 2)si riduce il numero di gente che va a pescare 3)il miglioramento delle cure e della vita media, in quantita' e qualita', fa si che i veci spesso vadano a pescare in macchina, e quindi non abbiano problemi a portarsi via l'attrezzatura, e che riescano a gestire meglio la loro vita
Ma più che altro penso che sia la prima che hai detto.Anche perchè le attrezzature non costano poi così poco.E poi i pescatori per quanti sono ormai, che danno possono fare? perdere un galleggiante,un terminale dello 008.' E' vero che ognuno deve fare la massima attenzione tipo non lasciare le scatolette,di cartoncino poi,delle esche ma è niente al confronto dei banchi di cottonfiok che si vedono alle foci del Tevere.E dai!
 
personalmente invece temo sia la seconda. trovo spessissimo per terra rifiuti, decine di metri di nylon, reti abbandonate dai bracconieri, veci ma a volte anche giovani che dicono "ma tanto e' 30 centesimi di millimetro di spessore, domani si scioglie" e che non fai ragionare manco a legnate.

ai nostri politicanti fa comodo che la gente non si avvicini alla natura, e dare campo libero a bracconieri e vandali e' una parte della strategia
 
update, passando al decathlon ho visto che iniziano a diffondersi i piombi fatti in zamak e altre leghe, in modo da non usare proprio il piombo (piuttosto impattante sugli uccelli acquatici)
 
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