Sogno avventuroso

il mio unico freno a mano mentale che faticherò ad abbassare credo sia alla parte della mia famiglia che non può/non vuole spostarsi. la mia donna può essere d'accordo con me, mio figlio potrebbe anche nascere già là, ma i miei genitori rimarrebbe qua, soli. ora sono ancora "giovani" ma fra 10/15 anni potrebbero cominciare ad avere bisogno di qualche attenzione o qualche cura. loro mi hanno cresciuto e hanno dato tantissimo per me.. lasciarli da soli (anche se certamente, se non stai dall'altra parte del mondo, puoi tornare in alcune ore) nella fase della loro vita in cui più avranno bisogno mi genera un terribile senso di colpa. e lo dico avendo genitori che mi hanno espressamente chiesto di sbattermene di questo e di farmi la mia vita..
voi che siete riusciti a realizzare il vostro sogno, come vi sentite (o vi siete sentiti ai tempi) in relazione a questo problema?
 
si, hai ragione, è un aspetto comprensibile.
io ho un fratello e una sorella ancora giovani che vivono con i miei e quindi al momento non ho rimorsi. sono 4 anni che non rientro in italia... da quando sono partito, ma ogni estate i miei mi vengono a trovare... hanno addirittura comprato una bella casetta qui nel mio piccolo villaggio, per poi magari ritirarsi qui nel futuro.
comunque non ho posto termini di tempo nella mia scelta e non so se sarà per tutta la vita o per pochi giorni... non mi interessa saperlo perchè considero la vita troppo imprevedibile ed interessante per pianificarla. poi, grazie a tecnologie come skype alla fine i miei li vedo di piu ora che quando vivevo nelle alpi ad un centinaio di km da loro. penso che non ci si deve porre troppi pensieri e proiezioni altrimenti si rischia di piantare paletti nell acqua e perdere la visione delle opportunità della vita.
forse sono egoista, ma è solo perchè amo la vita e penso che sia una infinita catena di scelte. tutti hanno diritto della libertà delle proprie scelte... sognare è superfluo e repressivo... scegliere e costruire sono il vero sogno-
 
sognare è superfluo e repressivo... scegliere e costruire sono il vero sogno-

Ciao Ivan.
Su quest'ultima frase dissento sulla prima parte e concordo sulla seconda.

Secondo me forse serve solo mettersi d'accordo (semprechè sia possibile) su cosa debba intendersi per "sognare".

Bastano solo i pochi post sopra per capire che spesso forse si scambia un desiderio di vacanza (della serie: che bello piantare in asso tutto e tutti e sparire...PER UN BEL PO') per un desiderio di vita (qualcosa di definitivo).

Il desiderio di vacanza è comprensibilissimo. Forse la sua radice più intima è staccare la spina da tutto quel groviglio di responsabilità da cui a un certo punto ci si sente soffocati. Dalle più nobili: la famiglia; lo studio; il lavoro; alle più banali: bollette e scadenze varie, aggiustare un oggetto che si rompe, ecc. Oppure sottrarsi alla stessa semplice routine del quotidiano: la ripetitività di gesti, azioni, orari, parole, discorsi.

A volte ci si sente talmente soffocati che la sola IDEA di fuggirne e liberarsene - anche per un solo giorno - assume sic et simpliciter l'aspetto di un..."sogno". Spesso ad occhi aperti.

Giustissimo e comprensibilissimo. Ma è come il sogno di togliersi le scarpe (ancor più se dentro ci sono sassolini) quando si avverte di avere le vesciche; mai gesto più banale è allo stesso tempo avvertito a livello planetario come liberatorio.

Ma tutt'altro è scambiare impropriamente quest'accezione di "sogno" per desiderio di vita. Ossia una fuga definitiva dalle responsabilità che, comunque, comporta di doversene assumere altre credo non meno fastidiose (non credo che in Svezia le incombenze pratiche spariscano di colpo, anzi magari spariscono molte comodità). Si fugge dalla famiglia, si fugge da una società, si fugge da un piccolo universo...per puntare dove, a cosa ?
Siamo sicuri cioè che il presunto "sogno" sia e resti tale solo FINCHE' non ci si decide a materializzarlo ? Che spesso inconsciamente siamo portati E che molto, molto pochi sono capaci di materializzare un sogno senza rimanerne delusi ? Proprio perchè non sanno in realtà cosa cercano se non il concetto di "lontananza" ?
Se il sogno è (e si esaurisce) nella lontananza, allora quando si è fuggiti il sogno è bell'e finito: e cosa si fa dopo ?

Il sogno include la parte più accattivante della realtà e ne esclude quella più scomoda: l'incertezza e la possibile delusione. Forse è proprio avvertendo inconsciamente questo che siamo portati a dilatare il sogno: pensarlo, ruminarlo, ricamarlo, accarezzarlo, SENZA però deciderci mai a realizzarlo: coscienti che in quel momento vi porremmo fine, come a un incantesimo.
Si è ironizzato all'infinito sulle domande marzulliane, ma quella mitica "La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?" un fondo di verità ho sempre ritenuto che ce l'avesse.

Ora, per fare un piccolo esempio pratico, l'idea di incontrare più persone possibile al Raduno rappresenta - a suo modo - un piccolo sogno, se intendiamo come tale qualcosa che stuzzica la fantasia anche solo per il fatto di rappresentare un distacco dalla quotidianità.
Però non nego che l'idea di immaginarmi GIA' lì, magari con la delusione di tante defezioni dell'ultimo minuto che rischiano di farmelo andare di traverso, rappresentano un piccolo tarlo: l'incertezza mi rende quasi più piacevole l' IDEA di andare che non la partecipazione effettiva.

Un saluto.
 
Il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno ?
Chi può, sinceramente, rispondere a questa domanda convinto che sia la risposta giusta ? Nessuno, neanche io ('azzo quanto mi girano :)).

Chi può dire se è meglio "sognare" o realizzare un "sogno" con tutti i rischi della "realtà" ? Nessuno. Possiamo scriverne e discuterne per anni (e non saremmo certamente i primi a farlo) e tutti avremmo sempre ragione (pensa che bello ;)).

Però, personalmente, io ammiro di più chi ci prova a realizzare il proprio sogno (e questo a prescindere dal risultato) piuttosto di chi lo idealizza semplicemente perchè, terra terra, è più facile usare la materia grigia che le braccia, per cui, è decisamente più difficile fare che pensare ed anche le "conseguenze" sono reali (concrete) e non semplicemente delle elucubrazioni mentali [EDIT] che, magari, un buon bicchiere di vino o di cognac possono far scomparire.

Ciao, Gianluca
 
Ultima modifica:
Come sogni avventurosi ho quelli relativi a safari africani nelle regioni più disabitate o quasi, se per sogno avventuroso si intende una vacanza, invece per un radicale cambio di vita allora sempre nell'Africa australe vorrei trovare una farm dove non arrivino i tralicci dell'energia elettrica, o come ho trovato in una indagine circa le hunting farm un posto che sia allineato alle seguenti caratteristiche, qualche ora di macchina dalla strada asfaltata più vicina, no corrente elettrica via tralicci, 1h dalla Farm al centro abitato più vicino, tre ore di macchina da un "grosso" centro abitato etc etc.

Che abbia una Lapa da sogno come quella che sta a queste coordinate: 26°23'35.78"S 19°55'42.44"E (Google Earth)un punto sperso in 30000Ha di proprietà.
Namibia. confine col Sudafrica,
Ma non mi fa schifo nemmeno il mozambico verso Nord.

Dreams.
 
U

Utente 3704

Guest
Sognare rende un uomo speciale. Rende capaci di affrontare situazioni a volte senza speranza. Sognare di cambiar vita non è una debolezza, e come ho detto più volte su questo forum NON è indice di debolezza ne voler scappare.
 
Avevo 18 era il 1992 sono partito per gli States!

Visto turistico 90gg...sono rientrato in Italia per la prima volta dopo 2 anni!
Trasferito per gioco rimasto li 4 anni!

Il mio sogno era New York, ho vissuto in questa città, ho lavorato ( anche lavapiatti e cameriere ), ho pagato le tasse nel '96 ho raggiunto un altro sogno...la Green Card!

Ho visto gli States quasi in tutti gli stati ( anche le vaste praterie del centro ), a 18 anni sognavo NY perchè la vedevo nei FILM ma poi la realtà è stata ben diversa!

Vedere un continente ( il NordAmerica è un continente ) ma soprattutto viverlo non è come vederlo sui cataloghi o perchè spinti dall'amore per una determinata cosa!

Ovviamente TOTALE rispetto a chi vuole intraprendere una nuova vita ma attenzione che a volte la realtà è più dura dei sogni!

Ciao
 
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