D
Derrick
Guest
Un vantaggio non citato delle mirrorless è che un obiettivo appositamente progettato, avendo tiraggio inferiore, se grandangolare è molto più facile ed economico da realizzare.
Nelle reflex i grandangolari sono realizzati con uno schema ottico da "teleobiettivo invertito", ("retrofocus") che aumenta pesi e costi. Anche la realizzazione di uno zoom che spazi da grandangolare a medio-tele ne risulta influenzata.
Se non c'è specchio, gli obiettivi grandangolari sono più semplici da realizzare (essendo "veri grandangolari" e non "teleobiettivi invertiti") e dunque il rapporto spesa / resa ottica è migliore, e anche il rapporto peso-ingombro / dati di targa è più favorevole.
una reflex ha un otturatore meccanico - tipicamente a tendina - una mirrorless ha un otturatore elettronico. Questo, pur avendo un certo ritardo di risposta, credo abbia il vantaggio del sincro-lampo su tutti i tempi. Non ho mai provato ma penso che sia così. Se si fa "fill-in" cioè se si usa il flash come fonte luce "di schiarita" un otturatore elettronico semplifica il lavoro.
In generale e personalmente io dò grande importanza al sistema di mira. Il principale strumento di lavoro del fotografo è il mirino! Non so quanto siano migliorati i sistemi odierni, ma un mirino elettronico non potrà mai competere con un mirino ottico per quanto riguarda confortevolezza di visione e precisione di focheggiatura. Può invece competere nella foto notturna perché può mostrare la luminosità ambiente "amplificata" simulando il risultato finale.
Non so come facciate a portarvi in montagna un'attrezzatura fotografica completa senza l'aiuto del mulo. In montagna, per me, ogni grammo "fotografico" da ridurre conta, anche perché ho uno zaino già pesante di suo (per mie paranoie al di là di possibilità di cura). Personalmente, per le foto sacrificherei un po' di versatilità e anche un po' di qualità e porterei un solo corpo, con un solo zoom "tuttofare" non estremo (un 28-70 quella roba là) di luminosità moderata (non più aperto di f/4). Stante questa impostazione, riterrei una "mirrorless" migliore pur avendo un peggiore sistema di mira. Personalmente andrei su formati piccoli (come 4:3 o APS) per l'uso montanaro ma l'OP ha già espresso una scelta diversa.
Salvo che non si vada con un intento specifico di fotografia naturalistica, la leggerezza del carico consente di andare a cercarsi un punto di vista migliore. La pesantezza del carico limiterà le foto ai punti di vista "del sentiero" o in prossimità dello stesso, la leggerezza consentirà di fare foto diverse, più studiate dal punto di vista della composizione, di andarsele a cercare di più.
Nelle reflex i grandangolari sono realizzati con uno schema ottico da "teleobiettivo invertito", ("retrofocus") che aumenta pesi e costi. Anche la realizzazione di uno zoom che spazi da grandangolare a medio-tele ne risulta influenzata.
Se non c'è specchio, gli obiettivi grandangolari sono più semplici da realizzare (essendo "veri grandangolari" e non "teleobiettivi invertiti") e dunque il rapporto spesa / resa ottica è migliore, e anche il rapporto peso-ingombro / dati di targa è più favorevole.
una reflex ha un otturatore meccanico - tipicamente a tendina - una mirrorless ha un otturatore elettronico. Questo, pur avendo un certo ritardo di risposta, credo abbia il vantaggio del sincro-lampo su tutti i tempi. Non ho mai provato ma penso che sia così. Se si fa "fill-in" cioè se si usa il flash come fonte luce "di schiarita" un otturatore elettronico semplifica il lavoro.
In generale e personalmente io dò grande importanza al sistema di mira. Il principale strumento di lavoro del fotografo è il mirino! Non so quanto siano migliorati i sistemi odierni, ma un mirino elettronico non potrà mai competere con un mirino ottico per quanto riguarda confortevolezza di visione e precisione di focheggiatura. Può invece competere nella foto notturna perché può mostrare la luminosità ambiente "amplificata" simulando il risultato finale.
Non so come facciate a portarvi in montagna un'attrezzatura fotografica completa senza l'aiuto del mulo. In montagna, per me, ogni grammo "fotografico" da ridurre conta, anche perché ho uno zaino già pesante di suo (per mie paranoie al di là di possibilità di cura). Personalmente, per le foto sacrificherei un po' di versatilità e anche un po' di qualità e porterei un solo corpo, con un solo zoom "tuttofare" non estremo (un 28-70 quella roba là) di luminosità moderata (non più aperto di f/4). Stante questa impostazione, riterrei una "mirrorless" migliore pur avendo un peggiore sistema di mira. Personalmente andrei su formati piccoli (come 4:3 o APS) per l'uso montanaro ma l'OP ha già espresso una scelta diversa.
Salvo che non si vada con un intento specifico di fotografia naturalistica, la leggerezza del carico consente di andare a cercarsi un punto di vista migliore. La pesantezza del carico limiterà le foto ai punti di vista "del sentiero" o in prossimità dello stesso, la leggerezza consentirà di fare foto diverse, più studiate dal punto di vista della composizione, di andarsele a cercare di più.
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