Escursione SOS tagli nel Bosco Archiforo. Esc. fino a M.Pecoraro

Parchi della Calabria
  1. Parco Regionale delle Serre
Regione e provincia: Calabria, Vibo Valentia
Località di partenza: Orto Botanico Rosarella (Serra San Bruno) (850 m)
Località di arrivo: Monte Pecoraro (1421 m)
Tempo di percorrenza: 7 ore A/R
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: nessuna

descrizione dal blog

Il 10 marzo vengo a conoscenza di qualcosa che desta subito in me una forte inquietudine. Dando un'occhiata al quotidiano online serrese Il Vizzarro, compito il seguente titolo: Serra, 2603 alberi per sanare il bilancio. Al taglio anche l'abete bianco più grande d'Europa.

Nell'articolo si affermava che il 25 marzo 2014 avrebbe avuto luogo un'asta pubblica per la vendita di materiale legnoso ritraibile dal taglio di tre lotti boschivi appartenenti al demanio comunale "Archiforo", in quello che viene indicato come sito di importanza comunitaria, zona di riserva generale orientata. I tagli in oggetto dei tre bandi avrebbero dovuto comportare l'abbattimento di un totale di 2603 piante (più ulteriori 197 alberi definiti zero) di cui ben 1090 esemplari di abete bianco. Tutto questo per risanare il bilancio del comune serrese. Fra gli alberi martellati e quindi indicati tra le piante da abbattere, vi erano anche alcuni tra quelli che possono essere considerati gli Abies alba più grandi e antichi d'Europa.
Il tratto forestale in questione è quello intorno alla Pietra del Signore. Non ho mai visitato questa parte del basso Archiforo, che sta a valle rispetto alla carrozzabile proveniente dal bivio per Arena, e al più presto credo di farci una visitina.

Dal momento in cui ho letto lo scritto de "Il Vizzarro", e per più giorni, non riesco a pensare ad altro. Mi mobilito nel mio piccolo, insieme a tantissimi altri, per dare un contributo a salvare siffatta foresta.

Qualche giorno dopo l'uscita dell'articolo ci effettuo una nuova escursione in solitaria, ma non nel tratto in argomento, visto che "Archiforo" non è solo quella piccola parte, partendo dall'orto botanico Rosarella, fino al Monte Pecoraro. Ho segnato il tragitto sulla cartina topografica.


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Giornata molto uggiosa, fredda e umida. Ad un certo punto, nella selva di abeti, una fitta nebbia inizia a coprire tutto. Gli alberi si ritrovano in un'atmosfera quasi irreale, fantastica. In profondità fusti su tronchi, alcuni di dimensioni colossali, altri un po' più minuti, che diventano sempre meno visibili, fino a sparire nel grigio biancastro di questo velo brumoso. Intorno i 1250 metri entra in scena anche la neve, che ricopre le alte zone delle Serre di un soffice manto che narra di una stagione burrascosa che sta per avere fine. Sul crinale di Monte Pecoraro i vapori vengono spazzati via da una gelida brezza proveniente da ovest. Procedo lungo il boscoso crinale fino alla vetta di Monte Pecoraro, circondata da una superba faggeta, e caratterizzata da un casotto in lamiera e da due brutte antenne.


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Resti di un trascorso autunno

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Foglie di faggio secche

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Bellissimo faggio

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Radura tra i cinghiali che osservano

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Masso di granito

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Ci vuole proprio qualcosa di caldo

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Faggi e abeti

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La foresta sul crinale di M.Pecoraro

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Foresta di faggi e abeti

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La vetta boscata di Monte Pecoraro (1421 m)

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Un gigante tronco di abete bianco

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Un altro delle migliaia di colossi arborei del Bosco Archiforo

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Bosco Archiforo

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Sulla sinistra, il tronco di un abete colossale

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La meravigliosa Pietra dell'Ammienzu

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La Pietra dell'Ammienzu

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Ultima modifica di un moderatore:
Domenica c'è stata una grande manifestazione è il comune ha messo stop alla cosa. Ma sarà una continua lotta, non abbasseremo la guardia.
 
...bellissime foto e luoghi dal sapore antico, sarebbe veramente un peccato mortale vedere abbattere tutto quel ben di dio con la sua storia per il solito: "vil danaro"...tenete duro!!!:)
 
Complimenti per le foto! I vostri boschi sono stupendi e fate bene a difenderli !
Una curiosità ... ha un significato la Pietra dell Ammienzu, ho meglio cosa significa Ammienzu? Se si sa , eh!?
 
Secondo i naturalisti il Bosco Archiforo è la foresta con gli abeti bianchi più imponenti d'Europa. In Italia è famosa l'abetina di Vallombrosa (Toscana). Ma i boschi di abete bianco delle Serre Calabre sono molto più vasti e grandiosi, con altissime e grossissime piante. Sono boschi da seme e nelle regioni montane dell'Europa centrale sono tanti i rimboschimenti effettuati con i semi delle selve in argomento

Per quanto riguarda il nome Archiforo è di difficilissima decifrazione. Nessuno sa il significato. Alcuni fanno ricadere l'accento sulla i (Archìforo), altri sulla o (Archifòro). E' un nome molto antico e anche suggestivo. Secondo alcuni risale, addirittura, all'antica Grecia. Infatti la Calabria è la Magna Grecia di più di 2000 anni fa e a poche decine di km da Serra San Bruno erano stanziate ricche colonie greche.

Anche per quanto concerne il termine Ammienzu è quasi impossibile saperne il significato. Anch'esso è un termine molto suggestivo e oserei dire leggendario ... di mezzo ... di mezzo a che cosa?
 
Secondo i naturalisti il Bosco Archiforo è la foresta con gli abeti bianchi più imponenti d'Europa. In Italia è famosa l'abetina di Vallombrosa (Toscana). Ma i boschi di abete bianco delle Serre Calabre sono molto più vasti e grandiosi, con altissime e grossissime piante. Sono boschi da seme e nelle regioni montane dell'Europa centrale sono tanti i rimboschimenti effettuati con i semi delle selve in argomento

Per quanto riguarda il nome Archiforo è di difficilissima decifrazione. Nessuno sa il significato. Alcuni fanno ricadere l'accento sulla i (Archìforo), altri sulla o (Archifòro). E' un nome molto antico e anche suggestivo. Secondo alcuni risale, addirittura, all'antica Grecia. Infatti la Calabria è la Magna Grecia di più di 2000 anni fa e a poche decine di km da Serra San Bruno erano stanziate ricche colonie greche.

Anche per quanto concerne il termine Ammienzu è quasi impossibile saperne il significato. Anch'esso è un termine molto suggestivo e oserei dire leggendario ... di mezzo ... di mezzo a che cosa?


Tenete duro :lol: è un bosco troppo importante e bello per perderlo così :lol:
 
Bruno che dire...avete tutto il mio appoggio,bellissimi boschi e stupendi alberi...
C'è proprio gente che non capisce un c@@zo a 'sto mondo!
Bellissime anche le tue foto,complimenti.
 
Domenica c'è stata una grande manifestazione è il comune ha messo stop alla cosa. Ma sarà una continua lotta, non abbasseremo la guardia.

Cercate di organizzarvi, come vedi tra di noi potresti aver centinaia di sostenitori, devi focalizzare queste forze indivuduali e dirigerle contro chi sta per sbagliare. Formate al più presto un comitato con la raccolta firme anche via web.

J
 
Bruno che dire...avete tutto il mio appoggio,bellissimi boschi e stupendi alberi...
C'è proprio gente che non capisce un c@@zo a 'sto mondo!
Bellissime anche le tue foto,complimenti.

Grazie. La cosa che fa arrabbiare è il silenzio dell'ente parco delle Serre. Per il momento abbiamo fermato il disastro. Ma abbiamo vinto una battaglia, no una guerra.
 
Cercate di organizzarvi, come vedi tra di noi potresti aver centinaia di sostenitori, devi focalizzare queste forze indivuduali e dirigerle contro chi sta per sbagliare. Formate al più presto un comitato con la raccolta firme anche via web.

J

Abbiamo raccolto quasi 4000 firme. Alla manifestazione di domenica scorsa c'erano quasi 1000 persone, le quali hanno potuto ben vedere gli incanti di tale scenario forestale. Secondo la legge, inoltre, non possono tagliare. Il piano forestale redatto dai docenti forestali della facoltà di agraria di Reggio C. vietava di toccare piante più grandi di 80 cm di diametro. Dunque, il comune di Serra San Bruno, per legge, non può abbattere quello che aveva intenzione di tagliare (anche abeti alti più di 50 metri e maggiori di 5 metri di diametro). Ci sarebbero le sanzioni da parte dell'Unione europea. Oltre a essere parco naturale è anche zona Sic. Naturalmente potrebbero prendere di mira, di nascosto, altre aree incantevoli della foresta serrese. Dunque saremo vigili. Lottero' per questa montagna.
 
Ciao. Ho seguito con attenzione tutta questa vicenda su facebook e sono felice che per il momento il taglio previsto sia stato scongiurato.

Come ben sai, a me come a molti di noi sta molto a cuore la vita del bosco e personalmente pianterei alberi ovunque!
Non so con quale criterio siano stati selezionati quei 2603 alberi, sicuramente non si trattava di un taglio raso (eliminazione totale di tutti gli alberi) ma già il fatto che era stata puntata l'attenzione su alcuni esemplari plurisecolari con conseguente perdita del valore storico e paesaggistico di una buona fetta del bosco e dell'intero territorio, lascia facilmente comprendere che le persone coinvolte in questa insensata iniziativa non fossero assolutamente esperti del campo.

Non mi fraintendere se adesso esco un po' fuori dal coro.
Perchè un bosco goda di ottima salute occorre a volte eliminare piante in eccesso, deboli, malate e che "rubano" spazio agli esemplari più vigorosi.
In una tua foto mi sono preso un po' di tempo contando tutti gli alberi che riuscivo a vedere. Ebbene, soltanto in una semplice inquadratura consentita dalla tua macchina fotografica, quindi su una ristretta superfice, ne ho contati addirittuta 97. Se in questa piccola area ne fossero stati eliminati 10, credo non se ne sarebbe accorto nessuno e gli altri 87 rimasti, sarebbero cresciuti con maggiore spazio, allargandosi anche in senso orizzontale anzichè andare in alto alla ricerca di spazio e luce.
Tutto questo discorso è per sottolineare il fatto che a volte un patrimonio forestale viene lasciato in mano a incompetenti e non a enti, come ad esempio chi gestisce il Parco delle Serre, in cui probabilmente esistono delle figure preparate in materia che saprebbero gestire meglio certe situazioni senza effettuare tagli dissennati ma orientati e di controllo della vegetazione.
 
Ciao. Ho seguito con attenzione tutta questa vicenda su facebook e sono felice che per il momento il taglio previsto sia stato scongiurato.

Come ben sai, a me come a molti di noi sta molto a cuore la vita del bosco e personalmente pianterei alberi ovunque!
Non so con quale criterio siano stati selezionati quei 2603 alberi, sicuramente non si trattava di un taglio raso (eliminazione totale di tutti gli alberi) ma già il fatto che era stata puntata l'attenzione su alcuni esemplari plurisecolari con conseguente perdita del valore storico e paesaggistico di una buona fetta del bosco e dell'intero territorio, lascia facilmente comprendere che le persone coinvolte in questa insensata iniziativa non fossero assolutamente esperti del campo.

Non mi fraintendere se adesso esco un po' fuori dal coro.
Perchè un bosco goda di ottima salute occorre a volte eliminare piante in eccesso, deboli, malate e che "rubano" spazio agli esemplari più vigorosi.
In una tua foto mi sono preso un po' di tempo contando tutti gli alberi che riuscivo a vedere. Ebbene, soltanto in una semplice inquadratura consentita dalla tua macchina fotografica, quindi su una ristretta superfice, ne ho contati addirittuta 97. Se in questa piccola area ne fossero stati eliminati 10, credo non se ne sarebbe accorto nessuno e gli altri 87 rimasti, sarebbero cresciuti con maggiore spazio, allargandosi anche in senso orizzontale anzichè andare in alto alla ricerca di spazio e luce.
Tutto questo discorso è per sottolineare il fatto che a volte un patrimonio forestale viene lasciato in mano a incompetenti e non a enti, come ad esempio chi gestisce il Parco delle Serre, in cui probabilmente esistono delle figure preparate in materia che saprebbero gestire meglio certe situazioni senza effettuare tagli dissennati ma orientati e di controllo della vegetazione.

Infatti non hai torto. Quindi non esci ma ti aggiungi a questo coro. Io non sono contrario a qualunque intervento. Per me si può prelevare, ma mi sarei basato sul piano di assestamento forestale redatto dagli esperti dell'università di Reggio. Invece il tecnico dottore agronomo del comune di Serra, in buona o in cattiva fede, non si sa, ha fatto un progetto di taglio che non rispetta affatto il piano di assestamento. E questo è sbagliato anche nei confronti della legge. I docenti di agraria hanno scritto che non bisogna assolutamente tagliare piante superiori a 80 cm di diametro. Invece sono state martellate gli abeti più grandi dei lotti boschivi in argomento, possiamo dire i patriarchi d'Europa.
Inoltre nei primi giorni da quando è scoppiata l'accesa polemica in difesa dell'Archiforo l'amministrazione comunale serrese affermava che si erano basati sul piano di assestamento. Ma gli autori di quest'ultimo, successivamente, hanno smentito questa dichiarazione. Se fosse per i tecnici di Serra si dovrebbero tagliare anche i pini giganti di fallistro e i pini loricati millenari del Pollino.

Quindi per me, e per chi ha fatto domenica scorsa la manifestazione, possono tagliare anche in un bosco come l'Archiforo, ma devono rispettare le regole.
Per fortuna che ambientalisti serresi si sono accorti delle anomale martellate.
Se tutto fosse andato come l'amministrazione comunale voleva fare, il 25 marzo ci sarebbe stata l'asta e la carneficina si sarebbe compiuta. Per fortuna la ragione ambientalista ha preso la meglio, per il momento.
 
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