Trekking Spedizione all'Ojos del Salado (Cile - 6891m)

Complimenti, veramente una gran bella esperienza la tua, che hai saputo raccontare e far vedere con efficacia. Certo che il salto dai quasi 7000 metri ai nostri Appennini è notevole, rischi di intossicarti per il troppo ossigeno…
 
Grazie anche agli altri!:si:

Per curiosità ho dato un'occhiata al meteo di questi giorni e ho avuto la conferma che il momento giusto per la salita in realtà è questo, nel pieno della loro estate

http://www.mountain-forecast.com/peaks/Nevados-Ojos-del-Salado/forecasts/6880

Purtroppo per noi il periodo natalizio (cioè quello in cui è possibile tirare su queste spedizioni per la possibilità di avere ferie) coincide invece con l'inizio dell'estate e qualche variabile meteo in più la si può trovare e sicuramente è più freddo.

@gicat : una volta tornati non cambia niente ma per scendere dalla montagna abbiamo fatto da quasi 7000 a 0 in 24 ore e una volta sulla spiaggia devo dire che sembrava di respirare una miscela di aria e zucchero!:biggrin:
 
Grandissimo Francesco, leggo solo ora la tua bellissima avventura!! :woot:
Complimenti per lo stupendo viaggio, l'eccezionale esperienza e il fantastico racconto che solo tu potevi (col tuo cuore) narrare...
Mi ha molto interessato anche i punti sugli effetti dell'acclimatamento sulla quota...
Grazie a te che ci hai reso virtualmente partecipi in un evento così interessante.
Poi quando ci vediamo ti riempiro' di domande!!! :dent4:
:si::si::si::si:
 
bellissima esperienza... la gestione dei rischi e dei limiti del proprio corpo. esperienze del genere svegliano dal torpore esistenziale e ti ridanno la dimensione di quello che significa Vivere davvero. grazie della condivisione. massima stima Francé
 
Complimenti per le foto e l'articolo,leggendolo dà la senzazione di essere lì. Posso chiederti che attrezzatura hai adoperato? E l'abbigliamento? Grazie e di nuovo bravo e complimenti
 
Grazie anche a voi! :si:

Posso chiederti che attrezzatura hai adoperato? E l'abbigliamento? Grazie e di nuovo bravo e complimenti

Allora, piccozza e ramponi sono rimasti al campo base dato che dalle informazioni delle spedizioni che erano salite abbiamo saputo che la via era pulita. Comunque vanno portati in loco perchè, data la pendenza del percorso, anche uno strato sottile di ghiaccio può far tornare indietro (e dopo dieci giorni di viaggio non è una cosa piacevole :roll:). Bastoncini a mio avviso indispensabili. Utile anche l'imbrago, un paio di cordini e un moschettone per fare un prusik sulle corde fisse nel tratto tra il cratere e la cima: in caso di vento forte è facile scivolare dall'arrampicata. Io per motivi di spazio ho sostituito l'imbrago con una fettuccia legata in vita e mi sono trovato bene comunque.

Abbigliamento da trek invernale fino al campo base, dal campo alla cima scatta un "all in" e ho messo:
- testa: passamontagna + cappello in pile
- busto: intimo Mizuno breath thermo + lupetto termico Biotex + thermal pro Patagonia R3 + primaloft TNF + piumino sottile TNF + guscio goretex Salewa Artik
- mani: sottoguanti in pile + guanti goretex e primaloft Black Diamond
- gambe: intimo termico Biotex + pantaloni softshell Mammut
- piedi: calze in primaloft + scarponi Asolo AFS 8000

il tutto è stato sufficiente, tranne per le mani, per le quali ho rischiato due volte il congelamento: infatti la maggioranza degli altri aveva le moffole

Sacco a pelo: serve almeno un -15° (io avevo un Marmot Never Summer e l'ho trovato appena sufficiente)
 
Toh, ancora non l'avevo visto questo resoconto quando ci siamo visti...praticamente ti avrei risparmiato tutto il racconto. Ma forse è meglio così, sennò con cosa ti saresti sfogato a parlare ? :)
Comunque a voce ho appreso dettagli fondamentali che qui non ci sono, ad esempio quello dell'aspirina salvavita da prendere di fronte ai sintomi dell'alta quota.
E così, siccome io NON posso prendere neppure quella pena il rischio di un'emorragia gastrica (come dire: dovrei scegliere di che morte morire), questo è l'ennesimo impedimento che si andrebbe ad aggiungere agli altri -che non mi metto a ripetere- nell'ipotesi che volessi fare un'esperienza analoga.
Cito questo banale esempio giusto per sottolineare, visti alcuni commenti in cui si parla di "testa" e "motivazioni", che purtroppo non bastano solo quelle, ma serve davvero una serie di requisiti e condizioni personali, di condizioni esterne e di svolgimento di eventi che siano tutti perfetti ed allineati come in una costellazione astrale: basta un nonnulla per mandare all'aria tutto o addirittura impedirlo in partenza. Ed è su questo, purtroppo, che si gioca la differenza tra chi può(ti) e chi non può. La testa e le motivazioni riguardano quelli del "potrei ma non voglio", ma poi ci sono anche quelli del "vorrei ma non posso".
Comunque, guardando le foto, devo dire che sono posti molto belli per la loro originalità e il viaggio lo valgono tutto, mentre viceversa l'ascesa al vulcano - parere personalissimo - è al confronto abbastanza insignificante e pure bruttina :) voglio dire che se uno pensasse di andare laggiù alla "fine del mondo" (cit Papa Francesco) SOLO per quella, con tutte le ascese spettacolari che ci ritroviamo ben più vicino, lo troverei un po' demenziale.
 
Direi che ormai siamo allo stato dell'arte con il piagnisteo. Già Cicerone ci diceva "nil difficile volenti", passando per il popolare "volere è potere" e addirittura Totò ci ammoniva "se fossi, se avessi e se volessi erano tre fessi".

Le tue difficoltà, che senza dubbio sono presenti, sono soltanto leggermente superiori a quelle della media. La gente sana al 100% incontrata in spedizione, nella mia compagnia e nelle altre, era presente nella misura di 1 a 5 circa. Le altre 4 avevano problemi pregressi più o meno gravi: intolleranze alimentari e ai farmaci, chi era zoppo per un congelamento precedente, chi soffriva di pressione alta, chi aveva un tutore, etc.
Io stesso (lo sai bene) ho 11 chiodi in un ginocchio e non hai idea del dolore che provavo dopo una giornata di cammino nella ghiaia vulcanica con gli scarponi doppio scafo da due kg l'uno.
Inoltre uno dei nostri autisti era celiaco proprio come te e aveva fatto l'Ojos e l'Aconcagua qualche anno prima e sai come ha risolto? Con una banale spesa separata.
L'aspirina non puoi prenderla? E che vuol dire? Prendi un protettore gastrico. Non puoi prendere neanche quello? Infilati una supposta. Sai a cosa serve l'aspirina? Mica ti salva la vita o ti dà i superpoteri, serve per alleviare il mal di testa. E vuoi far credere che tra tutti i medicinali in vendita per il mal di testa non c'è nessuno che tu possa prendere?

Certo, molto più facile non fare nulla e lamentarsi di congiunzioni astrali piuttosto che muovere il culo e industriarsi per risolvere i problemi. Vallo quindi a dire a certi personaggi tipo
http://en.wikipedia.org/wiki/Tom_Whittaker_(mountaineer)
oppure, sempre rimanendo in tema
http://www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=349797
guarda che si dice di chi farebbe carte false per avere i tuoi di problemi: "Simone ha dimostrato come l'unica vera disabilità è quella mentale, cioè la convinzione di non farcela o che non ci siano i supporti per farcela"

Sulla bruttura dell'ascesa del vulcano beh, chiaro che non era un sentiero valdostano lastricato e con le aiuole, ma la tua considerazione è un po' come il famoso dito nei confronti della luna: che cosa c'entra? E' come se volessi misurare la bellezza del Giro d'Italia dalla qualità dell'asfalto dello Stelvio, direi che forse sarebbe il caso di estendere un po' i propri preconcetti :si:
 
Ultima modifica:
Comunque non so come e perché ma mi è venuto all'improvviso un pensiero che mi ha fatto venire da ridere (da solo...: e di questi tempi ce ne vuole !).

E cioè: ricordandomi delle innumerevoli volte in cui il nostro caro Maiellaro - ma anche io stesso e tanti altri - ti abbiamo unanimemente definito "vulcanico" (con riferimento a una testa che una ne pensa e cento ne fa), ecco...evidentemente questo viaggio era scritto nel destino o nel tuo dna: ti ha battezzato "vulcanico" in tutti i sensi !!! :)
 
Caro Gerifalco,
grazie per aver condiviso questo tuo bel racconto di viaggio. E' uno spasso leggerti. Ricordo con piacere le nostre scorribande in Appennino. Magari una volta organizziamo un'uscita insieme.
 
PS ma quando siete usciti dalla pozza termale all'aperto, non vi siete congelati all'istante?

Grazie! Esperienza terribile l'uscita dalla pozza, anche usando un piumino come accappatoio :biggrin:


Caro Gerifalco,
grazie per aver condiviso questo tuo bel racconto di viaggio. E' uno spasso leggerti. Ricordo con piacere le nostre scorribande in Appennino. Magari una volta organizziamo un'uscita insieme.

Come no caro gipsy, così ti chiedo anche varie info e curiosità sul il Kili:si:
 
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