Spessore....serve?

qui non si capiscono alcune cose basilari!

Il coltellone in escursione è necessario per un paio di ragioni assolutamente indiscutibili!



la prima
è che mi piace, e mi piace portarmelo nello zaino,

la seconda
è che se non lo porto in escursione dove lo porto? mica posso portarlo al ristorante !

:D :D :D
 
"Agent provocateur" alert:

Cosa vuol dire "Spessore"?
sopra il bisello?
e che bisello?
sul dorso?
a meta' della lama?
in punta?
vicino al manico?
in punta a meta' della lama con bisello scandi?
 
S

Speleoalp

Guest
...l'importante è sapere che stiamo facendo, parlando di attività in natura con gli scopi che conosciamo ;)
... un conto è parlare di certe cose per "interesse" dei dettagli, caratteristiche, teoria, ecc un conto è farle passare come "applicazione assoluta" nella realtà delle cose.

Mica è questione di ingegneria spaziale, AHAHAH Spaccare legna per un campo, un rifugio.... mica lavorare col "micrometro" per un modulo spaziale, ahah Ad un certo punto, con certe paranoie..... ci si porta la testa di un'ascia con due manici, lungo e corto.... AHAH
Magari la motosega, ahahah
 
S

Speleoalp

Guest
sono pienamente d'accordo con te

D'altra parte lo si fà spesso in molti contesti.... non è che non si fà una cosa perché non si ha esattamente quel che serve, ma ci si adatta ;)

Su uno sterrato sarebbe meglio avere un fuoristrada,.... ma ci si và anche con una macchina "normalissima", adattando l'approccio ;) Per esempio....
Sempre nella stessa ottica, poi.... uno può trovarsi benissimo con la macchina e l'approccio che ne deriva... senza perdersi nulla ;)
 
Sinceramente io invece sono d'idee differenti, per me, portarmi il "mio" coltello è indispensabile.

Nella vita d'indispensabile c'è respirare, alimentarsi ed evacuare; tutto il resto non è indispensabile e questo a maggior ragione se le condizioni ambientali sono di tipo mite, però, sinceramente le mie aspettative non sono così primordiali.

In escursione un coltello, piccolo o grande, non è indispensabile, indubbiamente si può fare anche senza, c'è chi fa vita di montagna, o quant'altro, addirittura senza gli scarponi, addirittura senza qualsiasi tipo di scarpa, solo con i piedi nudi, eppure credo che moltissimi in questo forum sono concordi nel asserire che gli scarponi sono indispensabili e che debbano essere scelti e provati con cura, non i primi che capitano, poi si possono anche mettere i primi che capitano, c'è chi è tornato dalla russia con gli stracci ai piedi figuriamoci se non si possono mettere i primi che si trovano ...... però "io", lo ammetto, non ho difficoltà a riconoscerlo, che invece preferisco degli scarponi e che sono indispensabili, diversamente, si "fà" ma come ? sicuramente non come se fosse una passeggiata che è lo scopo per il quale, io, vado in giro.

Dove voglio arrivare ? ..... io faccio qualcosa di non indispensabile (e per me andare in montagna non è indispensabile, nel senso che posso vivere lo stesso senza, vedi il mio discorso di apertura ..... mangiare, respirare ed evacuare) se ho la possibilità di farlo come voglio io, anche se il medico me l'ha ordinato di muovermi non sono obbligato a farlo per forza in montagna, posso anche fare km e km sul tapis roulante di casa e ottenere in sostanza la stessa cosa (sul piano fisico); per cui se decido di prendere lo zaino lo faccio alle mie condizioni.

Le "mie" condizioni dicono che voglio un determinato coltello e non il primo che capita o il nulla perché, per me, opinione personale, senza non mi diverto, non mi sento a mio agio, non ritengo di poter affrontare gli imprevisti come vorrei ect ect ect ect. Non mi ritengo, però, prediligendo coltelli dalla lama generosa, un esaltato ne altro, come non ritengo che chi preferisca soluzioni più discrete o il nulla sia meno "degno" di me di andare in montagna o che solo "lui" viva il contatto con la natura nel giusto modo.

Però, e questo non sono a dirlo io ma è la pratica, ci sono delle differenze fra un coltellone un coltellino o il niente. Marginali o enormi in virtù delle circostanze che però non sono sempre quelle previste.

Si può tagliare una giovane betulla anche con il seghetto di un Victor Inox ma anche con un seghetto a serramanico e, se posso, io scelgo la seconda, certo se capita, non ho altro anche la prima, per cui se ipotizzo di tagliar legna, io, mi porto il seghetto e diventa indispensabile senza nessuna remora.

Sezionare tronchetti per fare il fuoco non è indispensabile, indubbiamente, ma se ho il "mio" coltello, molto probabilmente, non mi pongo neanche il problema, e mi farò meno remore se avessi un victorinox e sempre lo stesso tronchetto poichè, il "mio" coltello, mi da più fiducia (poi si romperà anche lui, non dico mica di no), certo posso anche cercare soluzioni alternative ma questo lo posso fare anche se ho il "mio" coltello, la differenza dov'è ? nelle opportunità :)

Intendiamoci questo è il mio modo di vivere, non dico che il mio sia giusto o sbagliato, ma trovo che il "tanto ci si arrangia" non sia così alla portata di tutti ne che sia, per forza, un metodo valido solo perché più "avventuroso", io, gusto mio, opinione mia e come tale opinabile da chiunque, preferisco avere più opportunità di scelta che di meno.

Non è questione di assolutismi o di imposizioni, l'uomo non è nato con il coltello in mano, ne con le scarpe ai piedi, ma, pur non essendo indispensabili, preferisco avere sia il primo che i secondi come dico "io" :)

Tra parentesi, qualsiasi cosa è inutile, è zavorra, è peso..... quando non si usa, quando invece la si usa diventa utile.

Ciao :si:, Gianluca
 
S

Speleoalp

Guest
Esatto.... alla fine l'importante è fare quel che piace, nella maniera in cui piace. Trovandosi a proprio agio.
Senza giudicare l'operato altrui tirando somme e preconcetti.

Perché poi giustamente ognuno, soprattutto dopo una certa esperienza, sa cosa fà e perché fà in quella determinata maniera.
Quello che fa lui potrebbe non andare per altri, come quello per altri non potrebbe andare per lui.

Avere le proprie convinzioni, i propri approcci e le proprie filosofie, penso sia la cosa più normale e logica per se stessi. Senza per questo avere la mente chiusa solo sulle proprie scelte.

Chiaramente facendo anche le giuste distinzioni tra modi di pensare, fare e i vari contesti.
Non perché in un'ambiente una persona fà X, significa che in altri settori sia sempre X, potrebbe essere J.
 
"troppogrosso, troppo piccolo", "troppolungo, troppo corto", "troppo spesso, troppofino".... dipende dall'utilizzo che uno ne fà.


O.T. sembri una mia amica tutte le volte che cambia ragazzo!
 
S

Speleoalp

Guest
ahah,.... ragazza complicata ;)
Ora che si accontenta ed è soddisfatta.... è 3 metri sotto terra, ahah


Diciamo che io l'ho scritto in un altro senso.... molto più umile e semplice, AHAH
 
Questo e' un discorso abbastanza variegato. Dalla notte dei tempi il coltello e' un utensile per vari usi, come tutti gli utensili hanno le loro applicazioni. Teoricamente uno spessore maggiore aumenta le caratteristiche meccaniche di qualsiasi materiale. Per farvi un esempio pratico uno stuzzica denti si spezza solo se lo guardi un ramo di 40mm di diametro si spezza con più difficolta, si ha bisogno di piu forza per spezzarlo. La domanda sorge spontanea, sono entrambi dello stesso materiale dove la differenza? Semplice nello spessore. Ovviamente non puoi usare un ramo per spulciarsi i denti e non puoi usare uno stuzzica denti per costruire un riparo. Ognuno ha le sue utilità. Questo vale anche per i coltelli o meglio per i materiali ferrosi. Un coltello di spessore 7 mm ha una resistenza meccanica superiore ad un coltello che ne possiede 2mm di spessore. Tralasciamo materiali vari e trattamenti termici vari. Sicuramente i due coltelli possono svolgere analoghe operazioni. Ma, se infilo i 2 coltelli nella fessura di un muro e voglio salirci sopra per usarlo come gradino, il coltello con maggiore spessore sicuramente mi dara una risposta meccanica superiore di quel coltello con spessore minore, che si può trasformare in un cedimento strutturale che lo porta alla rottura. Anche paragonare roncole maceti coltelli ascia scure ecc non ha molto senso, sono utensili pensati per applicazioni differenti. Poi si riesce a rompere un tronco con una roncola coltello o scure, questo e solo un adattatasi al utensile che si possiede in quel momento. In conclusione per restare in tema un coltello di spessore 2mm si può spezzare piu facilmente di un coltello di 7mm di spessore. Comunque usato nella maniera errata e con le dovute condizioni si riesce a spezzare anche una lama di 10mm di spessore. Tutto dipende da cosa ci devi fare e dall'idea di utilizzo con cui e nato il suddetto utensile
 
Ultima modifica:
Questo e' un discorso abbastanza variegato. Dalla notte dei tempi il coltello e' un utensile per vari usi, come tutti gli utensili hanno le loro applicazioni. Teoricamente uno spessore maggiore aumenta le caratteristiche meccaniche di qualsiasi materiale. Per farvi un esempio pratico uno stuzzica denti si spezza solo se lo guardi un ramo di 40mm di diametro si spezza con più difficolta, si ha bisogno di piu forza per spezzarlo. La domanda sorge spontanea, sono entrambi dello stesso materiale dove la differenza? Semplice nello spessore. Ovviamente non puoi usare un ramo per spulciarsi i denti e non puoi usare uno stuzzica denti per costruire un riparo. Ognuno ha le sue utilità. Questo vale anche per i coltelli o meglio per i materiali ferrosi. Un coltello di spessore 7 mm ha una resistenza meccanica superiore ad un coltello che ne possiede 2mm di spessore. Tralasciamo materiali vari e trattamenti termici vari. Sicuramente i due coltelli possono svolgere analoghe operazioni. Ma, se infilo i 2 coltelli nella fessura di un muro e voglio salirci sopra per usarlo come gradino, il coltello con maggiore spessore sicuramente mi dara una risposta meccanica superiore di quel coltello con spessore minore, che si può trasformare in un cedimento strutturale che lo porta alla rottura. Anche paragonare roncole maceti coltelli ascia scure ecc non ha molto senso, sono utensili pensati per applicazioni differenti. Poi si riesce a rompere un tronco con una roncola coltello o scure, questo e solo un adattatasi al utensile che si possiede in quel momento. In conclusione per restare in tema un coltello di spessore 2mm si può spezzare piu facilmente di un coltello di 7mm di spessore. Comunque usato nella maniera errata e con le dovute condizioni si riesce a spezzare anche una lama di 10mm di spessore. Tutto dipende da cosa ci devi fare e dall'idea di utilizzo con cui e nato il suddetto utensile

Sono d'accordo, ma la mia domanda è: su un coltello con lama di 10 cm non sono sufficienti 3,5 mm di spessore per renderlo sicuro e solido per i lavori che deve svolgere un coltello di tali dimensioni? Per esempio questo: http://www.passionepericoltelli.com...shcraft-black.html?search_query=TRC&results=7

Eppure la maggior parte di coltelli con queste dimensioni hanno spessore 5 mm o 6....secondo me ai fini pratici non cambia nulla ede è solo fumo negli occhi, poi magari sbaglio io...
 
S

Speleoalp

Guest
Ma di quali lavori si parla ?
Perché cambierà la resistenza e ciò che si può fare, cambierà che è più solido e universale.... ma nei contesti di cui si parlava, quali sono questi "lavori che deve svolgere un coltello del genere" e per cui una cosa del genere non sarebbe adatta? (sempre rimanendo nei contesti indicati).

Ci stà sicuramente uno dei discorsi sull'avere un attrezzo dedicato per ogni tipo di lavoro che si prospetta all'orizzonte. Per tagliare sega, per spaccare ascia e via dicendo....

Come ci stà il discorso di portare un coltello di una certa robustezza per far fronte a quello che serve (cos'è questo "serve?") senza avere pensieri (nel limite della logica).

Ma sempre a questo punto, cosa ci si deve fare in natura, durante un bivacco ?

Cioè.... 10 cm. 3,5mm o passa di spessore... "checcavolo", ci si abbattono piccoli alberi (se fosse logico e normale farlo).... figuriamoci per quel che serve veramente per mangiare, riscaldarsi, illuminare.... se poi si parla di brevi periodi,..........

In un certo senso la vedo uguale a "mikymilano", anche sé non penso sia proprio "fumo negli occhi", più che altro una semplice e pura questione di "scelte, preferenze personali". Nulla di più, nulla di meno.... che poi si tende a fare assolutismi e esprimersi dicendo "bisogna avere, si deve usare, ...." è la norma. Deformazione professionale per alcuni, AHAH Che alla base restano appunto, semplice preferenze personali.
 
Cert
Sono d'accordo, ma la mia domanda è: su un coltello con lama di 10 cm non sono sufficienti 3,5 mm di spessore per renderlo sicuro e solido per i lavori che deve svolgere un coltello di tali dimensioni? Per esempio questo: http://www.passionepericoltelli.com...shcraft-black.html?search_query=TRC&results=7

Eppure la maggior parte di coltelli con queste dimensioni hanno spessore 5 mm o 6....secondo me ai fini pratici non cambia nulla ede è solo fumo negli occhi, poi magari sbaglio io...

Certamente che può andar bene il coltello come quello che hai mostrato, ma, non hai guardato bene la descrizione dove riporta 60-61 HRC della scala Rockwell che non e poco anzi molto duro come materiale, pari ad un utensile industriale. Su un coltello del genere ci stai tranquillamente in piedi che difficilmente si rompe. Infatti guarda il prezzo di vendita e pari o superiore a molti altri coltelli molto piu grandi. Il segreto del coltello mostrato non è lo spessore ma la durezza e rinvenimento del materiale ottenuto termicamente in fatti costa un patrimonio in rapporto alle sue dimensioni. Secondo me stai facendo un po di confusione tra spessore trattamenti termici dimensioni e utilizzo.
 
Sono d'accordo, ma la mia domanda è: su un coltello con lama di 10 cm non sono sufficienti 3,5 mm di spessore per renderlo sicuro e solido per i lavori che deve svolgere un coltello di tali dimensioni? Per esempio questo: http://www.passionepericoltelli.com...shcraft-black.html?search_query=TRC&results=7

Eppure la maggior parte di coltelli con queste dimensioni hanno spessore 5 mm o 6....secondo me ai fini pratici non cambia nulla ede è solo fumo negli occhi, poi magari sbaglio io...
La risposta alla tua domanda è
SI.
Spessori di 5-6 mm hanno senso su lame lunghe o per putrelle pensate più per fare da piede di porco che il coltello.
Però a quel punto meglio evitare un inox a 60HRC...
 
Cert

Certamente che può andar bene il coltello come quello che hai mostrato, ma, non hai guardato bene la descrizione dove riporta 60-61 HRC della scala Rockwell che non e poco anzi molto duro come materiale, pari ad un utensile industriale. Su un coltello del genere ci stai tranquillamente in piedi che difficilmente si rompe. Infatti guarda il prezzo di vendita e pari o superiore a molti altri coltelli molto piu grandi. Il segreto del coltello mostrato non è lo spessore ma la durezza e rinvenimento del materiale ottenuto termicamente in fatti costa un patrimonio in rapporto alle sue dimensioni. Secondo me stai facendo un po di confusione tra spessore trattamenti termici dimensioni e utilizzo.
Ma perchè un BK2 in 1095 con 6,5 mm di spessore con 4 mm cambierebbe qualcosa? A parte il fatto che sarebbe più leggero e maneggevole?
 
S

Speleoalp

Guest
Perché non prendere allora una "livera" e affilarla dal lato grosso...? (non so come si chiama in italiano)
 
Riporto pari pari la mia risposta su tuttocoltelli:

"Roncole, pennati e macheti sono fatti con acciai e trattamenti termici atti a conferire alla lama una durezza bassa ma un'altissima tenacitá in modo che non si rompano ma si pieghino sotto sforzo. Lo svataggio è che tengono poco il filo.
C'è da dire però che queste lame non subiscono mai gli abusi che patiscono i famigerati coltelli da campo, roncole e macheti vengono sempre usati nel lavoro mai abusati per "gioco".
Inoltre i coltelli da campo solitamente sono fatti in acciaio ad alto contenuto di carbonio, temprati alti col risultato che le lame sono più fragili e quindi sia per questo, sia perché devono resistere a batoning ed altri usi da dementi li fanno spessi.
Ultimo aspetto una roncola costa 20 euro, un coltello da campo 200 ergo il secondo lo devono costruire in modo che i rischi di rottura siano minimi perché se butti 200 euro ti girano un po, si rompe la roncola da 20 euro invece amen ne compri una nuova."
 
Riporto pari pari la mia risposta su tuttocoltelli:

"Roncole, pennati e macheti sono fatti con acciai e trattamenti termici atti a conferire alla lama una durezza bassa ma un'altissima tenacitá in modo che non si rompano ma si pieghino sotto sforzo. Lo svataggio è che tengono poco il filo.
C'è da dire però che queste lame non subiscono mai gli abusi che patiscono i famigerati coltelli da campo, roncole e macheti vengono sempre usati nel lavoro mai abusati per "gioco".
Inoltre i coltelli da campo solitamente sono fatti in acciaio ad alto contenuto di carbonio, temprati alti col risultato che le lame sono più fragili e quindi sia per questo, sia perché devono resistere a batoning ed altri usi da dementi li fanno spessi.
Ultimo aspetto una roncola costa 20 euro, un coltello da campo 200 ergo il secondo lo devono costruire in modo che i rischi di rottura siano minimi perché se butti 200 euro ti girano un po, si rompe la roncola da 20 euro invece amen ne compri una nuova."

Quoto alla stragrande il può pensiero
Giustissimo ogni utensile ha le sue caratteristiche in base all'utilizzo che uno ne deve fare. Spessore durezza durata del filo resistenza al ossidazione materiale lunghezza forma ecc sono tenuti considerazione in base all'utilizzo che se ne deve fare. Io per le mie esigenze ho scelto da campo o per girare per boschi, dopo ricerche letture sul forum sui materiali le forme spessore clip pont e drop poin ho scelto il panabas a cui ho affianco un opinel 9 in carbonio per fare tutte quelle cose dove il panabas si rivela pesante ed ingombrante. Per fare la punta ad un rametto piccolo non uso il panabas ma opinel e cosi via.
Aggiungo una provocazione in merito il prezzo del mio panabas + il prezzo dell'opinel non raggiungono la cifra del coltello che hai mostrato
 
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