Sta nascendo una nuova filosofia bushtech?

Apro questo thread per ragionare con voi se stiamo assistendo a una semplice evoluzione o a una vera e propria nascita di filone tech nell'ambito outdoor.

Ormai ci sono un innumerevoli quantità di ninnoli ed attrezzature che fanno uso di batterie agli ioni di litio ricaricabili, oltre alle già radicate torce, gps, soprtwatch ecc... si stanno sviluppando strumenti che riescono a sopperire a necessità ben più immediate come il riscaldamento (per ora giacche, ma in futuro un sacco a pelo?) ed il vettovagliamento.

Tra stufette pirolitiche che ricaricaricano powerbank, pannelli solari, trombette da gettare nel fiume e chi più ne ha più ne metta, sembra che la spinta a cercare un sistema energetico autonomo sia forte.

Credete possibile quindi che si crei una nicchia, una setta di nerdcrafters che possa trovare passione per lo stile bushtech?
 
ci sono gia' da anni, a dire il vero.
E si gia' ci sono il.fatto.e.che.non.si.puo' chiamarlo. BUSHCRAFT ( secondo.il.mio.modo.di.vivere in natura) partendo dal fatto che ognuno e libero di fare autdoor come meglio crede con tutta l'attrezzatura che ritiene opportuno portarsi dietro ma tutto questo porta ( sempre come la vedo io) a non integrasi nel spirito della natura perche' lo scopo e quello su intetnet girano centinaia di video che mostrano gadget incredibili utensili a batterie, macchinette per farsi il caffe' panelli solari e cosi via, nel mio concetto di Bushcraft l'unica tecnologia che mi porto dietro e l'orologio ultimamente mia moglie mi ha regalato un telefonino autdoor per le uscite di piu' giorni ( mi ha obbligato per sicurezza) non vado in natura solo con un coltellino e basta mi porto dietro varie lame, seghe tarp o tenda ,sacco a pelo da mangiare e da bere e un kit di pronto soccorso devo vivere non sopravvivere ma con meno tecnologia possibile
 
Interessante.
Ed è vero che negli ultimi anni si vedono diversi sistemi di ricarica ormai implementati ovunque, però sinceramente credo che nessuno di questi sistemi potrà mai battere l'avanzamento tecnologico delle semplici batterie.

A volte è difficile resistere al fascino di certi gadget, ma anche io preferisco un approccio più vecchia scuola.
Ho sempre uno smartphone con powerbank, ed eventualmente, non sempre, una gopro, ma la mia tecnologia si ferma qui.

Di sicuro, bushcraft o no, l'outdoor in futuro sarà sempre più saturo di batterie e tecnologia.
 
Dover per forza etichettare e dare nomi, non mi sembra necessario... per altro siamo alle porte del 2021, mi sembra un’evoluzione del tutto normale (ma non per questo da imporre a tutti) portare oggetti elettronici e relativi sistemi per ricaricarli.
 
U

Utente 374

Guest
Eravamo usciti per andare nella natura
abbiamo finito per portare la città nella natura
un attimo che controllo la temperatura interna dello zaino via bluetooth

ecco fatto, dicevo
poi un giorno qualcuno dirà
ma che bello è andare in montagna con gli scarponi, una maglia e il panino al salame?
allora nascerà la filosofia bushcrafthipster
finchè non troveremo di nuovo bello scaricare l'app che controlla il giusto spessore della fetta di salame via nfc

e così a cicli infiniti, come la vita
 
E' giusto che si evolva la filosofia survival perchè il mondo si evolve e le emergenze - o i fatti che le portano - cambiano sia con l'ambiente che con la società stessa.
Però farei rientrare più correttamente questa nuova "corrente" nella macro categoria survival, appunto, di cui il bushcraft è una parentesi, una "specializzazione", se vogliamo.
Come già detto, e come strenuamente difendo, il bushcraft è il pionierismo "nostrano", di lontana origine contadina/boscaiola e ripreso poi dal fondatore degli scout, B.P., per cui se vuole rimanere tale, deve assecondare i suoi principi originari, ovvero l'arte di adattarsi all'ambiente che ci ospita e di utilizzare risorse naturali per rendere efficafe lo stanziamento.
Per cui ninnoli e tecnologie varie IMHO non devono farne ingresso.
 
Non ci trovo nulla di speciale.
La tecnologia è entrata a piè pari in ogni sfaccettatura della nostra vita.
A tratti migliorandola, a tatti creando dipendenza.

Ma le aziende vivono grazie ai bisogni che sanno creare, ecco perché troveremo gingilli elettronici ovunque.
Sta a noi saper mettere un freno a questa invasione programmata.

30 anni fa portavo la macchina fotografica sul Cervino, ora continuo a farlo. Mi piacciono le foto.
30 anni fa non avevamo i cellulari di adesso, se lo avessi avuto lo avrei portato come faccio ora. Non per i social ma per far fronte alle emergenze.

In definitiva, non ci sono nuove branchie del Bushcraft, è solo il nostro stile di vita che si evolve.
 
Dover per forza etichettare e dare nomi, non mi sembra necessario... per altro siamo alle porte del 2021, mi sembra un’evoluzione del tutto normale (ma non per questo da imporre a tutti) portare oggetti elettronici e relativi sistemi per ricaricarli.

Perchè etichettare è sempre stato un mezzo usato dall'uomo per semplificarsi la vita nello scambio di informazioni: una sorta di codice in prosa utile ad evitare fraintendimenti.
Il fatto poi che uno ci veda dell'offensivo e un altro ci vede del comico dipende da come leggi l'etichetta non da cosa c'è scritto.
 
Non lo vedo ne offensivo ne comico, se mai superfluo, ma è sicuramente una mia visione personale che probabilmente sarà in contrasto con qualcuno, ad esempio chi non utilizzando l'elettronica, vuole prendere le distanze da chi invece ne fa uso.
 
Rispondendo un po' a tutti: anch'io come GiulioSherpa penso che l'avvento della tecnologia influenzi molto di più i survival-addicted (i prepper in primis) che gli amanti del vivere la natura nella sua complicata semplicità.
Sempre giustamente Rocky inserisce il concetto di "sicurezza" nel quale le nuove tecnologie sono quasi irrinunciabili: lasciare a casa un mezzo di comunicazione solo per partito preso potrebbe costare caro.

Nel mezzo un sacco di utensili che appassionano per ingegno o fanno inorridire per inutilità.

Non lo vedo ne offensivo ne comico, se mai superfluo, ma è sicuramente una mia visione personale che probabilmente sarà in contrasto con qualcuno, ad esempio chi non utilizzando l'elettronica, vuole prendere le distanze da chi invece ne fa uso.

Ah, ok, ora ho capito il tuo cruccio. No il mio chiamare per nome non ha nessuno scopo di allontanare, ma solo di specificare.
 
Io credo che ogni cosa segua il suo tempo, anche se il bushcraft si fonda su origini contadine/boscaiole e che venga ripreso da B.P., di fatto, vengono utilizzati gli attrezzi che tecnologicamente erano disponibili in quel momento, forse non proprio le "ultimissime" tecnologie ma sicuramente quelle più abbordabili a livello economico/qualità/resa, non è che usassero la clava o la selce solo perchè "prima" si usava quello, anche chi pratica pionierismo bushcraft, o come lo si voglia chiamare, si avvale di lame in acciaio inox che non era poi così diffuso. Se il GPS fosse stato disponibile nei primi anni del '900, e non avesse avuto un costo improponibile, credo che B.P. non avrebbe detto "no", immagino che avrebbe detto "si" ponendosi poi il problema di come avere adeguata energia elettrica per mantenerlo (ovviamente è solo una mia convinzione).

Si potrebbe parlare, forse, più che altro di "vecchia scuola" e "scuola moderna" ma, alla fine, il concetto di fondo non credo che cambi, alla fine è sempre la ricerca di utilizzare le risorse presenti in natura per stare nella natura, se poi uso un pannello solare per avere luce e non il fuoco non ci vedo uno stravolgimento.

Ciao :si:, Gianluca
 
Cmq poi alla fine stá alla propria sensibilità il modo in cui entriamo in un bosco...

La tecnologia, in maniera del tutto naturale, evolve... ma nessuno obbliga ad usarla...

Poi ci sta che d'inverno sciando mi é capitato di apprezzare un nuovo collegamento sciistico, e l'estate successiva vedendolo di deprecarlo rendendomi conto delle mie contraddizioni...
 
Io credo che ogni cosa segua il suo tempo, anche se il bushcraft si fonda su origini contadine/boscaiole e che venga ripreso da B.P., di fatto, vengono utilizzati gli attrezzi che tecnologicamente erano disponibili in quel momento, forse non proprio le "ultimissime" tecnologie ma sicuramente quelle più abbordabili a livello economico/qualità/resa, non è che usassero la clava o la selce solo perchè "prima" si usava quello, anche chi pratica pionierismo bushcraft, o come lo si voglia chiamare, si avvale di lame in acciaio inox che non era poi così diffuso. Se il GPS fosse stato disponibile nei primi anni del '900, e non avesse avuto un costo improponibile, credo che B.P. non avrebbe detto "no", immagino che avrebbe detto "si" ponendosi poi il problema di come avere adeguata energia elettrica per mantenerlo (ovviamente è solo una mia convinzione).

Si potrebbe parlare, forse, più che altro di "vecchia scuola" e "scuola moderna" ma, alla fine, il concetto di fondo non credo che cambi, alla fine è sempre la ricerca di utilizzare le risorse presenti in natura per stare nella natura, se poi uso un pannello solare per avere luce e non il fuoco non ci vedo uno stravolgimento.

Ciao :si:, Gianluca
Non e' che.si.stravolge.o si daneggia.qualcosa a mio avviso e una questione di approccio con la.natura anche.se mi.porto.il.televisore non sconvolgo nulla o la.macchina per fare.il.gelato.ma non chiamiamolo. Bushcraft lo.si puo' chiamare.campeggio moderno in linea con l'andamento tecnologico poi ripeto ognuno lo.interpreta come.vuole
 
@rasmes il campeggio, però, non è utilizzare le risorse della natura, è un altra cosa, poi posso anche mangiare i mirtilli che trovo ma il campeggio è strutturato, concettualmente, in modo differente.

Poi al sottoscritto, sinceramente, non è che si faccia problemi se uno fa bushcraft con il televisore o se ha solo un coltello, una manciata di sale e nient'altro. L'importante è che quello con il televisore non impianti una stazione termo elettrica per avere la corrente.

Sinceramente non mi sento di fare un qualcosa di diverso se uso un GPS e non la bussola (anche se ho comunque carta e bussola lo stesso) o un gavetta in titanio (che non ho, tra parentesi).

Poi, per carità, il mio è solo un pensiero, nulla di più.

Ciao :si:, Gianluca
 
........ se poi uso un pannello solare per avere luce e non il fuoco non ci vedo uno stravolgimento.

Ciao :si:, Gianluca
Il tuo ragionamento è ineccepibile Gianluca, però..... la sera steso sotto un rifugio di frasche col fuoco davanti è tutta un'altra cosa di stare distesi davanti alle lampade con la batteria ricaricata dal pannello fotovoltaico portatile!!! Piuttosto smetto di fare bushcraft :p
 
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