Stanno per fregarci ancora, date una letta quì.

Prima i poi leggerò i documenti ufficiali, le opinioni espresse sono varie e possono creare confusione in chi cerca una quadra. In tutto ciò, quello che mi crea una certa inquietudine e' "l'arbitrato internazionale" che addirittura dovrebbe scavalcare la sovranità divina data nazione che per svariati motivi rifiuti la commercializzazione di un dato prodotto. Prendiamo ad esempio alcuni farmaci di cui e' riconosciuta la pericolosità e per questo proibito, si vedrebbe costretto a venderlo ugualmente per obbligo imposto da questa sorta di tribunale pro-partes.
Questa e' arroganza ed anarchia imperialista, dove il capitalista più forte detta legge anche alle istituzioni. Questa e' dittatura, altro che libero mercato. Il problema non sara' solo per i cibi di scarsa fattura (milioni di italiani già li comprano nei discount per motivi economici), ma di tutta una serie di altri prodotti legati a diverso utilizzo. Siamo di fronte ad un cambiamento epocale dove saremo costretti ad adattarci per sopravvire... Non credo si possa far molto.

i discount italiani non sono il massimo, ma sono ancora ben piu' sani delle schifezze usa.
 
D

Derrick

Guest
Estremamente difficile essere d'accordo con una affermazione del genere visto che, per definizione, sono gruppi, o rappresentanze, che nascono per fini d'interesse privato e, come tali, guardano il proprio tornaconto utilizzando spesso metodi non proprio etici o legali.

Difficile essere d'accordo con una affermazione del genere visto che sono gruppi che sovvenzionano pesantemente (potendolo fare) le cariere, o la corsa elettorale di politici, i quali, per quanto ufficialmente imparziali e votati unicamente al bene comune (non ridete troppo :) è solo un modo di dire), saranno comunque "in debito"...... e i debiti, prima o poi, si pagano :( e, generalmente, chi paga è la comunità e non, ovviamente, il politico di turno :wall:

I rappresentanti di categoria mi stanno bene, le lobby no, anche se concettualmente non sono differenti.

Ciao :si:, Gianluca

Lobbysmo e "contatti con le categorie di produttori coinvolti" sono la stessa cosa. Lobbysmo è il termine inglese. Certamente che è un gruppo di portatori di interessi, come lo sono, per dire, i sindacati (che anch'essi fanno lobbysmo ma si chiama "concertazione" ecc.).

Chi vuole vedere il male vede il male e chi vuole vedere il bene vede il bene.

Per chi vuole vedere il male, è tutto sbagliato: parlarsi, ascoltare, avere conversazioni riservate, non fare le cose in una casa di vetro. Se si comincia così da piccoli, poi da grandi si diventa come Crimi, che diceva: "noi Prodi lo voteremmo pure, ma prima ci debbono spiegare perché loro non votano Rodotà" (roba da asilo infantile veramente). Facevano gli incontri con Bersani davanti alle telecamere. Volete che il TTIP si faccia così? Nessuna trattativa politica si fa così. Infatti coi grillini non si può giungere a nessun tipo di accordo perché, semplicemente, non sono in grado di negoziare nulla, perché negoziare significa fare ipotesi e valutare le ipotesi (anche tecnicamente). Come fai a fare un'ipotesi se prima te la deve validare "il popolo" (quello del blog, o quello sovrano). Come fai ad esaminare una proposta se anche per esaminarla devi avere l'avallo del "popolo"?

Ci sono cose di cui si deve parlare e si deve parlare riservatamente, perché è nella natura di quelle cose. La trasparenza non è necessariamente né una virtù né un dovere. C'è una fase di trattativa, in mille cose della vita, che è necessariamente riservata.
 
Non credo @Derrick, i rappresentanti di categoria non sono le lobby, pur avendo gli stessi fini hanno politiche di gestione dei contatti ed una gestione delle sovvenzioni completamente, oserei dire, differente.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Derrick

Guest
Non credo @Derrick, i rappresentanti di categoria non sono le lobby, pur avendo gli stessi fini hanno politiche di gestione dei contatti ed una gestione delle sovvenzioni completamente, oserei dire, differente.

Ciao :si:, Gianluca

Siamo al nominalismo. Se un delegato dall'Assobirra parla con i parlamentari di una nuova proposta di legge che vuole ammettere l'uso di certi cereali ora non ammessi nella birra (per evidenziare problemi concorrenziali, o produttivi, od occupazionali, magari non sempre confessabili apertamente) è "lobbysmo" o "contatto con rappresentanti di categoria"?
 
Siamo al nominalismo. Se un delegato dall'Assobirra parla con i parlamentari di una nuova proposta di legge che vuole ammettere l'uso di certi cereali ora non ammessi nella birra (per evidenziare problemi concorrenziali, o produttivi, od occupazionali, magari non sempre confessabili apertamente) è "lobbysmo" o "contatto con rappresentanti di categoria"?
Non è questo che differenzia un rappresentante di categoria o un rappresentante aziendale o un lobbysta.

Come ti ho già espresso la mia opinione, concettualmente non ci sono differenze fra i rappresentanti di categoria e le lobby, le differenze sono nei metodi e nelle disponibilità economiche messe in gioco.

Ciao :si:, Gianluca
 
Il negoziato sull'accordo di libero scambio (Ttip) tra gli Stati Uniti e l'Unione europea é "di fatto" fallito: lo ha detto oggi il vice cancelliere e ministro dell'Economia tedesco, Sigmar Gabriel. "Ritengo che i negoziati con gli Stati Uniti siano 'de facto' falliti, anche se nessuno lo vuole ammettere veramente", ha detto Gabriel, sottolineando che in 14 round di colloqui le parti non hanno trovato un'intesa su un solo capitolo dei 27 sul tavolo.

Mon mi pare vero, ma se fosse così : Ewwiva!!!
 
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