Storia di un coltello, il mio coltello...

Sono cresciuto con una mamma abruzzese e un papà argentino nato nel entro terra, nella campagna dove suoi colleghi di lavoro era il trattore e gli animali, un tipo orgoglioso e attaccato alla tradizione, uno di quelli che la parola impregnata aveva più valore che una firma.
Per la gente "de campo" il coltello viene utilizzato per tutto, per lavorare, mangiare, scuoiare ecc. E la tradizione dice che a una certa età il padre regala al figlio maschio il coltello che lo accompagnerà il resto della vita, sicuramente ci saranno altri però quello sarà sempre "il tuo" quello che si tramanda ,non si vende, non si regala, non si presta...
Mio fratello ha il suo e quello che era del nonno argentino e io quello di mio padre, però adesso vi presento il mio....

Lama della sollinger , corno di cervo e fodero in cuoio fatto a mano per un mio zio paterno..
FB_IMG_1563888545591.jpg


Oggi si segue un trend, se il coltello non ti fa anche il caffè non serve e alla fine sono convinto che sul campo le cose semplici sono le cose che contano e funzionano sempre.

Il più piccolo chiamato "verijero" viene utilizzato per lavorare la carne e ovviamente per mangiare
 

Allegati

  • IMG_20190725_170431.jpg
    IMG_20190725_170431.jpg
    200,8 KB · Visite: 190
  • IMG_20190725_170515.jpg
    IMG_20190725_170515.jpg
    195,2 KB · Visite: 186
Ultima modifica:
Molto interessante, vi confermo che è un coltello argentino e molto probabilmente una lama tedesca della sollinger

Il facón o il caronero erano fatti con lame di vecchie baionette
 

Allegati

  • images.jpeg
    images.jpeg
    7,6 KB · Visite: 156
Ultima modifica:
Alto Basso