Strumenti “ordinari” per accendere il fuoco

ciao, dico anche io la mia, senza voler toglier nulla agli altri contributi . Solo qualche spunto in più. I Bic sono super pratici, per sicurezza metterei sotto al tastino rosso che fa uscire il gas un goccio di cera o silicone o qualsiasi altra cosetta incollata per evitare che accidentalmente possa schiacciarsi, anche poco, e perdere il gas. Inoltre, considerato che hai parlato di acciarino, anzichè il firesteel classico consiglierei di valutare quello composto di una zona che scintilla e la barretta di magnesio. Questo modello, credimi, fa dannare mooolto meno, specialmente in caso di pioggia, per accendere il fuoco. Infatti i piccoli trucioli di magnesio prendono fuoco con forza, con poche scintille, sviluppano grande temperatura. Di contro c'è che spesso, in caso di pioggia, si verifica anche il vento e i piccoli trucioli amano volare via. Un'alternativa a questo tipo di acciarino puo' essere la coppia firesteel classico+ stoppa imbevuta di olio o di cera. Questi due resistono al vento bene.
 
1. Accendino bic
2. Accendino tipo zippo
3. Firesteel
4. Fiammiferi anti vento
5. Atro?
Grazie

Mio modestissimo parere, solo considerazioni personali:

Ha poco senso, a mio avviso, portare ben 4 sistemi di accensione senza portare nemmeno un esca, che personalmente ritengo molto più importante del resto.
Dovessi comporlo io baderei ben poco a portarmi diversi sistemi di accensione, porterei due accendini bic, di quelli più grandi, togliendo l'anello di sicurezza dal rullino (che con guanti, mani bagnate o ghiacciate rende più difficoltosa l'accensione) e per il resto abbonderei con esche artificiali, in modo da assicurarmi un accensione anche con legna un pò umida, vento, un legna un pò grossolana.

Puoi anche portarti 4,5 sistemi diversi come bic, accendino o altro, ma in una situazione imprevista come la descrivi ti troverai ad utilizzarne solo una per volta, che sarà poi la più efficiente, e credo che per diversi motivi sia un semplice bic.
Come esca potresti utilizzare del cotone idrofilo imbevuto in qualche olio, oppure qualcosa imbevuto di cera, la cera brucia molto più a lungo dell'olio ma è più difficile da innescare con le scintille del firesteel (nessun problema invece con l'accendino).

ciao
 
Per ciò che riguarda l'accendino bic, io preferisco i modelli con accensione piezoelettrica, tecnicamente funzionano anche se bagnati ed è quasi impossibile nel riporlo che accidentalmente venga pressata la valvola del gas con conseguente perdita.
Se si preferiscono modelli antivento, si possono considerare anche i modelli "turbo".
 
anche i bic normali funzionano da bagnati, anche immergendoli in acqua si possono far funzionare in pochi secondi.

Gli altri modelli non mi hanno mai dato la stessa fiducia, sono molto più delicati, spesso mi è capitato si rompesse la testa, inoltre quelli classici scaturiscono scintille anche da esauriti, e con una buona esca artificiale è possibile avviare comunque un fuoco
 
Sono d'accordo con giadamo circa l'avere la scorta di carburante di scorta, ma un'intera lattina mi sembra esagerata

...beh, forse si. Comunque l'ingombro è pur sempre minimo nella borsa (io uso Helikon Wombat).
Tanto per avere l'idea del mio "nécessaire":
IMG_20201205_142201.jpg


La Leatherman è lì solo per confronto dimensionale.
Con tutto quel combustibile (latta e straccio) si ottiene un bel falò (se fatto con criterio).
Io non annaffio mai la legna direttamente con i combustibili, a meno che non sia in campagna e abbia la tanica di cherosene oltre ad un mucchio di erba mezza secca e trucioli da bruciare...
 
Per chiarimento, la mia era una lista di quelli disponibili, non di quelli che penso di portarmi dietro. Credo che due bastino e avanzino e concordo con te che l’esca è non meno importante. Ma intanto partirei dal tipo di strumenti per accendere, visto che anche le esce sono più o meno funzionali a seconda del tipo di accendino.
A questo proposito vedo che nessuno ha citato quelli elettronici (credo siano al plasma, io non ne capisco niente). Immagino che il motivo sia che puoi non avere ricarica. Ma:
a) se sto in giro pochi giorni e non lo uso, le batterie dovrebbero essere più che sicure;
b) posso sempre portare una batteria di ricambio (oltre al powerbank che già ho);
c) mi sembra di capire che sia più affidabile nelle diverse condizioni.
È così?
 
Questo è un aggeggio da pochi euro molto utile per il bic, che si può anche autocostruire con una camera d'aria vecchia (o, all'americana, le "Ranger bands") e un occhiellatrice. Rende il bic assolutamente impermeabile e se si taglia la gomma a striscioline si ha del comburente di fortuna (molto di fortuna). Il bic sarebbe meglio trasparente per controllare il livello del gas e con un po' di silicone sotto la levetta rossa del gas per evitare fuoriuscite accidentali di gas a pulsante premuto. Utile arrotolare intorno a questa custodia anche un piccolo elastico, che può servire per tenere premuta la leva del gas del bic e poterlo utilizzare al bisogno liberando le mani.
P_20201205_141227_vHDR_Auto.jpg P_20201205_141204_vHDR_Auto.jpg
Concordo con @giadamo e con altri sulla necessità, se proprio si vuole usare lo Zippo o un IMCO, di portarsi appresso il loro liquido combustibile. Zippo vende questo:
Zippo-Fuel-Lighter-Canister-Key-Chain-BHQ-4007-jr-large.jpg
A meno che tu non sia un drago, se un fuoco non prende con l'accendino con gli altri strumenti sarà estremamente difficile avere qualche possibilità di successo.
Inoltre, è vero che senza esca la gran parte delle volte sei nei guai. Questa costa un casino, ma di portatile non ho mai provato di meglio.
71XHBSwMBlL._AC_SL1500_.jpg
Mi intriga questo, non l'ho mai provato, ma è antiurto e pure galleggiante. Prima o poi me lo comprerò, penso.
5041318-ORG00-ALT-INNER.jpg
 
Ultima modifica:
Questo è un aggeggio da pochi euro molto utile per il bic, che si può anche autocostruire con una camera d'aria vecchia (o, all'americana, le "Ranger bands") e un occhiellatrice. Rende il bic assolutamente impermeabile e se si taglia la gomma a striscioline si ha del comburente di fortuna (molto di fortuna). Il bic sarebbe meglio trasparente per controllare il livello del gas e con un po' di silicone sotto la levetta rossa del gas per evitare fuoriuscite accidentali di gas a pulsante premuto. Utile arrotolare intorno a questa custodia anche un piccolo elastico, che può servire per tenere premuta la leva del gas del bic e poterlo utilizzare al bisogno liberando le mani.
Vedi l'allegato 216980 Vedi l'allegato 216981
...si impara sempre qualcosa! Questo ancora non lo avevo visto, ero rimasto all'imbozzolamento nel Domopak. Prendo nota subito immediatamente. :)
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Grazie mille, ottimi i suggerimenti sul BIC. Domanda: e il piezoelettrico?
...mah...Parto con dire che io fumo la pipa praticamente da quando non sono più ragazzino e, per necessità di cose, ho usato tanti accendini (accenditori) nella mia vita (breve o lunga che sia).
Quasi tutti gli accendini dotati di scintilla piezoelettrica si sono rotti dopo qualche settimana di utilizzo.
Preferisco decisamente "start" a pietrina.
 
Ultima modifica:
...si impara sempre qualcosa! Questo ancora non lo avevo visto, ero rimasto all'imbozzolamento nel Domopak. Prendo nota subito immediatamente. :)
Tranquillo per il domopak: "al buon soldá, ogni arma la ghe fa'" :)
Sempre con me:
P_20201205_145234_1_BOK.jpg
C'è pure la versione per bic grande, galleggiante e glow in the dark, con fettuccina per tenere il tasto rosso in pressione. Si chiama Exotac Firesleeve.
931nlSsX4U_exotac_glow_in_the_dark_firesleeve_0_original.jpg
 
Firesteel, cotone imbevuto di olio di paraffina e diavolina ecologica.
Il cotone e la diavolina li porto in due vecchi contenitori dei rullini(che voi buttavate ah ah ah).
Un bic in tasca ed uno nello zaino comunque
 
U

Utente 24852

Guest
Mi sembra di capire che l’acciarino per fare fuoco sia come la matita per scrivere rispetto alle varie tipologie di penna: il meno comodo ma più semplice antico ed affidabile degli strumenti. Non Sospira, non cilecca non si rovina stando lì ma solo di consuma usandolo. Quindi il back up naturale. Dovendo portrare due sistemi potrei quindi usare Il bic come prima soluzione (economico, leggero, duraturo) e l’acciarino come scorta.
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Comunque con esca annessa
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Si due bic ci penso ma il dubbio che mi lasciano è se ho vento e pioggia è possibile che non ne funzioni neanche uno.
Io per preferenza utilizzo quasi esclusivamente l'acciarino, sempre e comunque,... e come per tutto, prendendo i giusti accorgimenti, fai sempre e comunque il tuo fuoco. Anche perché se c'é forte vento, forte acqua, ecc... devi comunque prendere dei provvedimenti,... che portano a rendere utilizzabili tutti i metodi. Alla fin fine son tutti discorsi basati sulle preferenze, in quanto per quello che hai detto che vuoi fare... tutto và bene. Ancor di più se le cose le controlli,... tutto il resto, é soggettivo. Non ci sono reali e assoluti impedimenti, impossibilità,... dipende dalle mani e dalla testa di chì li usa.

D'altra parte, per una situazione imprevista nei casi da te descritti, da un rifugio all'altro, si tratterebbe di mal organizzazione o incidente, in questo ultimo caso cambierebbe tutto e ci sarebbero mille altre questioni da valutare, prima del fuoco. Ma nella norma, nella prima ipotesi, calcola che il fuoco sarebbe un qualcosa in più... per una notte fuori, con abiti, la copertina, ecc... non é sicuramente indispensabile. Nemmeno in inverno e in quota. Quindi ti consiglierei di farti delle escursioni portandoti tutti i tipi che ti ispirano, simuli una situazione in cui ti serve accamparti e li provi... quelli più adatti a te, van bene. Idealmente in diverse condizioni,... per essere il più realista possibile. Perché ipoteticamente tutto può andar bene ed essere migliore,... ma poi a fatti reali... conta l'esperienza e conoscere la realtà dei fatti. Quindi vai di prove tue personali.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Io ho chiamato fire starter l'esca, in questi giorni di noia ho provato a giocare con quanto avevo in casa, quindi dischetti di cotone da strucco, vasellina che impiego anche nella ricarica della cartucce, un barattolino +/- dello stesso diametro e un bastoncino ecologico per mescolare il caffè, quello dei distributori automatici. Ho aperto i dischetti in modo da ricavare 2 dischetti dal primo, la parte centrale non è compatta e il cotone è più soffice, a questo punto ho spalmato la vasellina col bastoncino su entrambe le facce interne, rimesso insieme i dischetti, messi nel barattolo di latta e alla fine questo è andato sul calorifero rovente. Oggi ho estratto mezzo dischetto, ho alzato un po' di fibre e alla prima scintillata ecco il fuoco. Mia piccola considerazione legata a quanto detto da IndyJones2, i trucioli di magnesio o la povere di legno ultra resinoso si appiccicano abbastanza bene al cotone unto quindi si ottiene un ottima accensione e una discreta durata della fiamma.
 
Io uso questo:
217870


E'un Flaminaire jet antivento, ricaricabile. Abbastanza economico (sui 4/5 euro) funziona egregiamente.
Come backup nek kit survival, ho un mini bic
 
@giadamo, vai su ebay, cerca IMCO Triplex Super 6700, scegline uno nuovo, acquistalo e quando ce l'hai fai un confronto con lo Zippo. Sia chiaro che voglio bene ali Zippo, ne ho alcuni, ma IMCO lo surclassa.
Per quanto anche io sia un fan sfegatato degli Zippo da quando ero ragazzino, devo dire da possessore di IMCO Triplex 6700 che - stile a parte, ovviamente :) - non c'è storia.
 
Io faccio cosi : metto nel serbatoio della IMCO un pezzettino di cotone imbevuto in vaselina e una pietra di riserva. Se dovesse finire la benzina con le scintille della IMCO si riesce ad accendere il cotone imbevuto in vaselina. Tutto provato e collaudato. Ma la cosa più importante e di avere delle esche per poter accendere dopo il fuoco, una cosa tralasciata da tanti.
 
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