subacqueo ...

salve l'ho sempre voluto fare..il subacqueo
vorrei anche sapere la situazione occupazionale? e si guadagna bene?
grazie in anticipo
 
Ciao, solitamente l'istruttore di sub lo fai per hobby o come un lavoro estivo, e comunque la strada per diventare istruttore é lunga, molto lunga.

ps: Non é una questione di mio merito, ma questo non é un sito sulla subacquea...
 
Ci sono corsi professionali per operatore subacqueo, di qualsiasi genere, dall' istruttore in un diving a quelli specifici ( saldatore, manutentore nelle piattaforme metanifere, operatore portuale), per pescatori professionali, per i militari, forze dell'ordine e vigili del fuoco...

Ma tu...cosa vorresti fare? :D

alberto
 
Ciao Lucapier
mi spiace essere la nuvola nera in una giornata di sole ma oramai nel settore subacqueo ricreativo ci sono più istruttori che sub,

L'unico settore + o - libero rimane il palombarizio, ma solo se fai corsi off-shore e all'estero qui in Italia c'è solo una scuola in Sicilia ed è poco accreditata o per lo meno una volta uscito da li le compagnie petrolifere, mercantili, costruttrici etc ti chiedono comunque POP-UP OFF-SHORE no limit (tra l'altro reperibile solo in Scozia a livello civile)

Se vuoi intraprendere questa via prepara molti soldi (un corso da palombaro ,o meglio chiamato OTS, costa dai 4000€ in su), molto tempo da dedicare e una bella assicurazione sulla vita.

Parlo per esperienza e non per googleggiamenti, bel lavoro, pericoloso ma molto ben pagato.

Oltre ad avere un fisico atletico serve una pazienza da santo, tanto per dirtene una l'ultima volta sono stato 6 giorni in camera decompressiva a guardare una parete metallica bianca.

Ora non so quanti anni e quale esperienza subacquea tu possa avere, se ti piace veramente questo mondo buttati nel militare, il G.O.S. è uno dei migliori reparti al mondo per le operazioni subacquee, ma ne entrano 3 su 100 gli altri mollano per cedimento psicologico.

Ti ho fatto un sunto molto concentrato della situazione attuale a te la scelta ciao
 
Ho un amico che lo fa nel settore civile, dopo aver preso i brevetti da sommozzatore ha cominciato a lavorare e ha dovuto fare altri corsi specifici di specializzazione (di cui mi diceva uno in scozia che magari sarà il solito che menziona Dok3 qui sopra).

E' sempre all'estero, sta fuori dei mesi, torna 10/15 giorni, riparte, sta fuori altri mesi, ritorna 20 giorni, riparte e così via.
 
Ti posso raccontare la mia esperienza...
Ho iniziato a 16 anni, nel lontano 1975. Allora si imparava principalmente ad usare l'ARO, il respiratore ad ossigeno puro...
A 20 anni ero istruttore, anche se in teoria da regolamento ce ne sarebbero voluti 21.
La mia carriera fu rapida e brillante, nel 1982 ero gia' istruttore Fips di terzo grado, direttore della Scuola Federale di Parma, ed iniziai a fare l'istruttore come professionista.
Dal 1985 al 1990, per 5 favolosi anni, io e mia moglie (istruttrice anche lei) abbiamo lavorato presso il Club Vacanze, a Favignana d'estate ed alle Maldive in inverno.
Sono stati di gran lunga gli anni piu' belli della nostra vita...
Abbiamo vissuto in posti bellissimi, conosciuto un sacco di gente speciale (fra cui il mitico Uako, che ci ha letteralmente insegnato tutto della vita).
Poi abbiam fatto figli, ho avuto un lavoro stabile, altrettanto bello e decisamente piu' remunerativo (il Club Vacanze pagava poco).
Non rimpiango questo cambiamento, la vita ha le sue fasi, il lavoro da istruttore subacqueo è bellissimo, ma secondo me va fatto da giovani. Dopo i 30 anni non si puo' continuare ad essere eterni ragazzi spensierati in giro per il mondo.
E' bello metter su casa ed allevare dei figli (ai quali ovviamente abbiamo insegnato ad andare sott'acqua prima che a camminare, ad un anno e mezzo gia' sguazzavano felici col loro bombolino..).
A volte mi prende la nostalgia di quegli anni spensierati e felici, ma ovviamente ora non potrei piu' tornare a fare quel lavoro..
In verita' una coppia di coetanei nostri amici han continuato a farlo per tutta la vita, ma a prezzo dello sfascio del loro rapporto e di mille peripezie.
Il che mi convince della verità di quanto detto prima, é uno dei mestieri più belli del mondo, ma va bene solo da molto giovani..
Val comunque la pena impegnarsi per addestrarsi e formarsi, anche se poi lo si fa solo per 7/8 anni: ti lascia comunque dentro capacità e carattere che ti servono per tutta la vita ed in qyalunque ambiente potenzialmente ostile...
 
bellissima ed affascinante attività....un pò rischiosa ma, sicuramnete appagante dal punto di vista naturalistico ma, sul professionale mi sa tanto che le cose sono come dice Angelo e gli altri.
Ah, complimenti a Dok.
voglio dare un contributo inserendo un link "mirato" alla specialità https://www.youtube.com/watch?v=03fifJszRnI
buona visione. ;)
 
Mi ero sempre chiesto se tra tanti avventurosi montani ce ne fossero di marini ed eccoli riemergere qui.
Io ho un semplice brevetto sportivo e concordo con il fatto che è una attività molto condizionata dal passare degli anni, un buon fisico e nervi saldi sono fondamentali.
Invidio un poco quelli che hanno appena descritto le loro esperienze e mi piacerebbe se ne parlassero di più.
 
Come già detto, questo non è un sito dedicato alla subacquea, ma al trekking ed alla vita all'aria aperta.
Debbo dire che nella vita ho sempre praticato queste attività "in parallelo", ed a volte anche "assieme".
Ad esempio, una volta, quando ancora si poteva (penso fosse il 1977) con un gruppetto di amici noleggiammo un grosso gozzo da pesca ed andammo all'Isola di Montecristo. Oltre a fare immersioni in quei fondali di una bellezza pazzesca, scalammo il monte in mezzo ad una vegetazione selvaggia e "strana", e dormimmo in tenda su un costone a strapiombo sul mare.
Nel 1978 ero in vacanza a Scopello, in SIcilia, e li' scoprii il free climbing: dopo Scopello, nella zona bella da immersioni che risale su verso San Vito Lo Capo, la costa è cosi' ripida che sporge sopra il mare. Ormeggiavamo il gommone contro questa parete più che verticale, ed in costume da bagno e scarpette salivamo su per la costa, anche a 15-20m dal mare. Chi sbagliava, cadeva inesorabilmente, ma li' sotto il mare è profondo più di 40m, e non c'era alcun pericolo...
Quanti tuffi non voluti...
In anni più recenti, andavamo in vacanza io, mia moglie ed i miei due figli nella zona di Capo Caccia, in Sardegna. Li' ci sono grotte di ogni tipo e difficoltà, sia "fuori dall'acqua", che sott'acqua. I miei figli erano ancora bambini, e quindi con loro le immersioni in grotta potevamo farle solo in quelle più aperte e poco profonde.
Ma spesso si sbucava in camere d'aria interne, da cui, tolte le bombole, si esploravano anfratti sconosciuti ai più, pieni di di stalattiti ancora "vergini". Ricordo che in una grotto c'era lo scheletro di cervo preistorico "mineralizzato" dentro una stalagmite
In un'altra, aperta sula sommità, vivevano centinaia di pipistrelli, appessi a testa in giu' a dormire durante il giorno...
Ritengo dunque che le attvità nautiche in generale, e quella subacquea in particolare, siano il degno complemeneto delle attività escursionistiche su terra.
Un vero "poliescursionista"; come ritengo di essere, sebbene a livello puramente amatoriale, non debba concentrarsi su una sola attività outdoor. Il trekking in se per me è spesso solo il mezzo di raggiungere posti in cui fare altre attività, dal cartamodellismo dalle vette o dalle torri, al collegamento da radioamatore che facevo da giovane...
Per non parlare delle immersioni subacquee sotto il giaccio dei laghi montani.
Piccozza, ramponi, e bombole in spalla...
Guardate qui, era il 1976, avevo il brevetto di primo grado da poco, e questa fu una delle mie prime immersioni, a Lago Santo, vicino al Rifugio CAI Mariotti...
foto2g.gif
 
Ultima modifica:
ps: Non é una questione di mio merito, ma questo non é un sito sulla subacquea...

Come già detto, questo non è un sito dedicato alla subacquea, ma al trekking ed alla vita all'aria aperta.

E da quando?


"MISSION"
"Avventurosamente nasce dal desiderio di divulgare l'amore per la Natura e le sue bellezze. Si propone di attuare questa missione attraverso l'approfondimento delle tecniche per leggere e vivere il "Libro della Natura" e soprattutto attraverso il desiderio di essere parte di essa vivendo in armonia con il creato".

Capisco che su questo portale ci siano più escursionisti da montagna che altro, ma non é riservato al trekking.

Si chiama "Avventurosamente" e non "StiamoSoloinMontagna.it", poi qualcuno mi correga se sbaglio!

Per esempio io ho intenzione di dedicarmi all'apnea e saro', se ne avro' l'occasione, ben contento di condividere le mie esperienze con voi.
 
In effetti mi sono iscitto a questo forum proprio perchè qui ho visto una visione "poliedrica" dell'escursionismo, e non una "religione" che considera solo UNA disciplina al di sopra di tutte le altre...
E siccome ne pratico tante, ben venga parlare di tutte esse!
 
sto pensando anche io di fare un corso base da sub, dato che purtroppo per problemi non gravi ma fastidiosi alla gola e respiratori in genere non posso sperare di fare grandi cose.

IMHO, puo' essere comunque interessante per molti aspetti :)
 
....e comunque, mi pare che luca abbia evidentemente trovato le risposte da se senza neanche degnarci di saluto....a meno che si sia già....annegato!
 
L'attività subacquea è stata la mia più grande passione sportiva per parecchi anni, e la consiglio vivamente a tutti quelli che vorrebbero provarla ma sono titubanti. Purtroppo ho smesso ormai (per vari motivi) da ben 18 anni. Grande nostalgia...
Questa è una delle ultime foto che ho fatto. Incontro ravvicinato in Mar Rosso.
f1000014c.jpg
 
ahahahahaha piervi! a me piacciono gli estremi, e che ci posso fare?! ho un amico che ha una scuola di diving alle canarie, prima o poi ;)
 
il mio nikname dice molto...

per quel che riguarda l'aspetto professionale del topic non posso che condividere quanto detto prima dagli altri professionisti del settore che stanno qui sul forum.

la vita di mare mal si sposa con i rapporti familiari sopratutto e sociali se si sta in ambito "palombaro".

si sta via tanto tanto tempo, si passano ore lunghe in solitario e ci vuole sangue freddo, tanto.

io pratico solo l'apnea e la pesca in apnea.
sono attirato dall'ara, ma vorrei andare a fare i corsi che mi portano solo "lontano" nel senso che fino a -25 riesco a esplorare con le mie forze, e con i miei polmoni, quindi non mi piace l'idea di avere uno "zaino d'acciaio" che mi impacci i movimenti e una strumentazione che rumore e bolle per visitare profondità che posso avere mie con un buon gesto atletico, benchè rischio e assai impegnativo.
ma non ho voglia di fare la trafila e spendere i soldoni che servono per andare con le bombole a -50 o oltre.

ciao.
Davide
 
L'immersione con autorespiratore e l'apnea sono cose assai diverse.
L'apnea la facevo da giovane, per pescare, ovvaimente. Durante le vacanze in campeggio o in barca, la pesca era la nsotra principale fonte di alimentazione...
Dal punt di vista statistico (numero di incidenti all'anno) è 10 volte più pericolosa dell'immersione con atorespiratori. Buona parte di questa epricoosità deriva dall'erronea convinzione che per immergersi in apnea si possa "fare da soli", mentre per immersioni con autorespiratori si debba necessariamente seguire appositi corsi.
A mio avviso è sostanzialmente il contrario: in particolare, mentre per l'immersione con autorespiratori si tratta semplicmenet di imparare delle nozioni tecniche e scientifiche, per le quali in fin dei conti basta studiare, per fare apnea in sicurezza occorre giungere ad una profonda interazione fra mente e corpo, a "disimparare" una serie di riflessi condizionati, a contrastare gli istinti, e a mantenere un totale controllo delle emozioni.
Ci vogliono anni, al confronto dei mesi che servono per padroneggiare le tecniche di immersione con autorespiratore.
A mio avviso, quando mi trovo di fronte ad un apneista ormai "formato", padrone del propro corpo e della propria mente, non val la pena star li' a fargli mesi di addestramento all'autorespiratore. Basta un'ora di training, spiegargli come si respira sott'acqua ed alcuni trucchi che contrastano con la pratica dell'apnea (tipo espirare in risalita), e poi via... Per tutto il resto la sua capacità di controllo del corpo e della mente consentirà di procedere in sicurezza, da "autodidatta" nell'uso degli autorespiratori.
Riguardo la profondità raggiungibile, io trovo che, almeno in Mediterraneo ed alle Maldive, non ci sia sostanzialmente mai bisogno di scendere oltre i 50m.
In tutto il meditaerraneo conosco solo un paio di posti ove "val la pena" scendere qualche metro in più. Nella maggior parte dei casi, la zona "bella", con le gorgonie Paramuricee blu (che diventano di un rosso intenso illuminandole con la torcia), del corallo rosso e delle aragoste è fra i 40 ed i 50m.
In tale fascia di profondità l'apparecchiatura migliore da utilizzare è tuttora la semplice bombola di aria compressa: costa poco, si trova a noleggio ovunque, ed è facile da usare (al confronto di altri apparecchi, come quelli a circuito chiuso, o le bombole cariche di miscele di vario tipo, come Nitrox, Heliox, Trimix, e compagnia bella).
Quindi, se vuoi estendere il range delle tue esplorazioni sino a 50m, non devi affrontare nè addestramenti lunghi e costosi, nè acquistare attrezzatura impegnativa.
Basta che fai alcune immersioni guidate da un buon istruttore, ti studi con dovizia un paio di buoni manuali, ed è fatta...

Se poi il discorso è invece quello che in molti posti vogliono vedere una tesserina di plastica per darti le bombole, allora dovrai investire alcune centinaia di euro in un corso che ti rilasci qualche sorta di brevetto riconosciuto internazionalmente.
Dopodichè, non pensare che in un villaggio turistico o in un diving center si fidino troppo di quel che c'è scritto sul brevetto. Prima di fare le immersioni vere, a tutti i "clienti" si fa sempre una immersione "di prova", dove si valutano sostanzialmente le due cose di cui sopra: controllo del corpo, controllo della mente. Se il "cliente" ha queste doti, lo si può portare ovunque, anche di notte dentro i relitti. Se manca anche solo parzialmemte di una delle due, allora il divemaster sa che non può fidarsi, e gli farà fare solo immersioni "tranquille" e poco impegnative, per quanti brevetti egli possa esibire.
 
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