Sul proliferare di gruppi di escursionismo

In principio c'era il CAI, unica associazione tramite la quale era possibile fare escursionismo di gruppo. Poi sono arrivate piccole associazioni, la maggior parte delle quali, almeno nel Lazio, si sono riunite sotto la bandiera di Federtrek. Ora è un proliferare di gruppi, moltissima gente fa un'esame AIGAE o CSEN, crea la sua associazione e si mette in proprio. Nel Lazio ce ne sono tantissime. Ogni tanto sui monti incontro qualcuno che avevo conosciuto magari in qualche gruppo Federtrek e mi dice che adesso fa l'accompagnatore indipendente. C'è chi giustamente vuole farne un lavoro, bisogna considerare che per portarti a casa anche uno stipendio misero (per il costo della vita odierno) di 1200 Euro devi organizzare almeno 8 escursioni al mese (sabato e domenica), sperando che il tempo regga. A un costo di diciamo 15 euro (è più o meno il costo della maggior parte anche se molti prendono meno, sopratutto i gruppi Federtrek, i cui accompagnatori, come quelli del CAI, sono però volontari e non percepiscono rimborsi) e sperare che si iscrivano almeno dieci persone. Senza contare i costi per l'assicurazione che vanno detratti, le tasse (dovranno pure fare una dichiarazione dei redditi). Insomma ne vale la pena? La mia non è una critica a chi sceglie questa via, ma volevo solo fare una riflessione.
 
Sono iscritto al CAI da una vita anche se non ho MAI partecipato ad una escursione collettiva. Sono tendenzialmente misantropo e la Montagna mi piace gustarmela possibilmente in solitudine. Detto questo, visto che stiam parlando di guadagni appena sufficienti alla sopravvivenza e in balia di variabili imprevedibili (tempo in primis), onestamente provo rispetto per chi tenta questa strada visto che di certo non lo fa mosso da una previsione di guadagni facili ...
 
... per portarti a casa anche uno stipendio misero (per il costo della vita odierno) di 1200 Euro devi organizzare almeno 8 escursioni al mese (sabato e domenica), ...

E' un ambiente che conosco abbastanza credo che NESSUNO conti solo su quel reddito come se fosse uno stipendio, fondamentalmente chi lo fa è veramente appassionato, ci sono poi obiettivi "accessori" (socializzazione, diffusione di ideali para-politici) ecc

Storicamente c' era una quantità di pensionati relativamente giovani che avevano trovato il modo di impegnarsi in qualcosa di utilità sociale, una attività oltretutto piacevole, e magari arronzare qualcosa per non parlare del passar la domenica senza spender nulla. Questi sono in buona parte invecchiati ed usciti dal giro, e di altri pensionati "relativamente giovani" per i noti motivi non ne sono saltati fuori. Credo comunque che per un precario o un disoccupato possano valere sostanzialmente le stesse motivazioni.
 
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Diversi stanno provando a farne una professione salvo poi effettivamente rendersi conto di come questo sia impossibile...
Io poi critico l'impreparazione di queste pseudo guide, che spesso hanno molta meno esperienza di noi.
Meglio soli che male... accompagnati!!!;)
 
...purtroppo capita spesso nei campi più disparati che esperti improvvisati,anche se in buona fede,ma per leggerezza, provochino danni a malcapitati fruitori. E non mi sembra per niente giusto.
 
stessa cosa e' per le guide di pesca.

c'e' gente in gamba, gente in gamba ma nel posto sbagliato (o dove sono passati i bracconieri) e gente che si improvvisa a random e non ne capisce nulla e spera di farci soldi (sbagliando di grosso).

purtroppo il panorama legale in italia e' un casino e i soldi pochi. all'estero queste figure spesso sono preparate e incentivate perche' hanno una funzione importante di sorveglianza ecologica, da noi scordatelo.

edit: nota a margine, i vari waller camp del po. adesso non so come sia la situazione. fino a 10 anni fa l'unico regolare era quello di vitaliano daolio, il titolare dell'acquario del po che ha fatto un lavoraccio immane ed ammirevole in tal senso, educando la gente al rispetto verso i fiumi. gli altri erano di austriaci o tedeschi, quasi tutti in nero, alla faccia del nostro erario e demanio (prova te a fare una cosa simile in germania senza permessi e vedi cosa capita). c'e' da dire che hanno avuto un grosso colpo a causa dei bracconieri che, in alcune zone, hanno spianato il 90% dei pesci.
 
Ultima modifica:
Non vedo nulla di male nel voler fare la guida, anzi stavo pensando anche io di fare il corso AIGAE (in realtà per pura passione, non ho per ora alcuna intenzione di farne un lavoro) né nella proliferazione di gruppi escursionistici e visite guidate, almeno finché la cosa non ha un impatto considerevoli sugli ambienti.
Il settore è comunque in espansione e l'interesse verso l'outdoor in crescita quindi è normale che ci sia un incremento di gruppi, associazioni eccetera.
 
Per me se sei in gamba è un conto, ce ne sono troppi o che operano senza autorizzazione e assicurazioni, oppure che vanno in montagna da neanche un anno e hanno solo a disposizione i soldi per fare il corso AIGAE per poi vendersi come grandi guide del nulla.
Inoltre spesso pur di fare soldi raccolgono gruppi di 50/60 persone, ben poco ecosostenibili.
E altrettanto spesso pur di fare soldi fanno andare persone, ad esempio, con abbigliamento assolutamente inadeguato.
Io preferisco chi come noi condivide la passione per la montagna senza tornaconto, semplicemente per il piacere di andare, e se possibile in pochi ;)
 
Per me se sei in gamba è un conto, ce ne sono troppi o che operano senza autorizzazione e assicurazioni, oppure che vanno in montagna da neanche un anno e hanno solo a disposizione i soldi per fare il corso AIGAE per poi vendersi come grandi guide del nulla.
Inoltre spesso pur di fare soldi raccolgono gruppi di 50/60 persone, ben poco ecosostenibili.
E altrettanto spesso pur di fare soldi fanno andare persone, ad esempio, con abbigliamento assolutamente inadeguato.
Io preferisco chi come noi condivide la passione per la montagna senza tornaconto, semplicemente per il piacere di andare, e se possibile in pochi ;)

Sui gruppi troppo numerosi concordo, sono una vera sciagura e andrebbe posto un limite. Riguardo la preparazione delle guide non ho esperienze in merito, devo però dire che domenica scorsa ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con una guida AIGAE nel PNALM e mi è sembrata una persona realmente appassionata e molto competente, sia in materia escursionistica che di conservazione, aree protette, legislazione e natura in generale. Come al solito dipende sempre da chi trovi.
Io non ci vedo nulla di male nel voler fare "soldi" seguendo la propria passione, anzi trovo che la divulgazione sia un'attività bellissima ed importante se condotta con piglio etico.
Il 90% delle mie escursioni avvengono in solitaria e sono quelle che amo di più, quindi è chiaro che non andrei mai ad un'escursione organizzata, però devo anche ammettere che provo piacere nel portare su amici che me lo chiedono e che, a volte, anche nella condivisione nascono giornate memorabili.
 
Per me se sei in gamba è un conto, ce ne sono troppi o che operano senza autorizzazione e assicurazioni, oppure che vanno in montagna da neanche un anno e hanno solo a disposizione i soldi per fare il corso AIGAE per poi vendersi come grandi guide del nulla.
Inoltre spesso pur di fare soldi raccolgono gruppi di 50/60 persone, ben poco ecosostenibili.
E altrettanto spesso pur di fare soldi fanno andare persone, ad esempio, con abbigliamento assolutamente inadeguato.
Io preferisco chi come noi condivide la passione per la montagna senza tornaconto, semplicemente per il piacere di andare, e se possibile in pochi ;)
Sono d'accordo con te, infatti è uno dei problemi che mi pongo se volessi fare una carriera del genere... svendere l'ambiente portando su gente che magari non gli interessa niente, ma solo fare foto instagram. Il problema è che se non hai numeri, non hai uno stipendio decente e allora ti chiedi cosa devi fare per lavorare in sto settore, il taglialegna?la guardia forestale? il ricercatore?
 
Sono d'accordo con te, infatti è uno dei problemi che mi pongo se volessi fare una carriera del genere... svendere l'ambiente portando su gente che magari non gli interessa niente, ma solo fare foto instagram. Il problema è che se non hai numeri, non hai uno stipendio decente e allora ti chiedi cosa devi fare per lavorare in sto settore, il taglialegna?la guardia forestale? il ricercatore?

Io penso che chiunque sia pronto a farsi 1000 metri di dislivello un minimo all'ambiente sia interessato, a meno che non sia un masochista.
Ovvio che anche questo mondo è sputtanato dai social però è altrettanto vero che la tutela non può non passare, e lo dico a malincuore, dal mettere in moto un minimo di indotto economico.
 
Esattamente Van... l'intento potrebbe essere anche quello della sensibilizzazione ma se poi ti porti anche solo venti persone che non fanno che schiamazzare degli acquisti fatti nell'ultimo centro commerciale domenica scorsa vedi che poi la realtà e l'intento si vanificano e che la realtà è alquanto diversa dall'idea....
Penso per lavorare nell'ambito valga solo la guardia forestale o il rifugista :rofl: e si tratta sempre di vite in cui si sbarca difficilmente il lunario al dunque.
Io ho girato quasi tutti i gruppi laziali prima di cominciare ad andare da sola o con il mio gruppetto e purtroppo nessun gruppo ha mantenuto la mia stima e tantomeno gli AIGAE.... solo un gruppo, di cui non faccio il nome, ma ammetto soprattutto per vincoli di amicizia, e una guida, di cui faccio il nome perchè è bravissimo: Marco Zicconi :D
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Io penso che chiunque sia pronto a farsi 1000 metri di dislivello un minimo all'ambiente sia interessato, a meno che non sia un masochista.
Con mille metri di dislivello non fai numero, le associazioni fanno sempre cose piu' semplici a parte rari casi...
 
Esattamente Van... l'intento potrebbe essere anche quello della sensibilizzazione ma se poi ti porti anche solo venti persone che non fanno che schiamazzare degli acquisti fatti nell'ultimo centro commerciale domenica scorsa vedi che poi la realtà e l'intento si vanifica....
Penso per lavorare nell'ambito valga solo la guardia forestale o il rifugista :rofl: e si tratta sempre di vite in cui si sbarca difficilmente il lunario al dunque.
Io ho girato quasi tutti i gruppi laziali prima di cominciare ad andare da sola o con il mio gruppetto e purtroppo nessun gruppo ha mantenuto la mia stima e tantomeno gli AIGAE.... solo uno, di cui non faccio il nome, ma ammetto soprattutto per vincoli di amicizia, e una guida, di cui faccio il nome perchè è bravissimo: Marco Zicconi :D
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Con mille metri di dislivello non fai numero, le associazioni fanno sempre cose piu' semplici a parte rari casi...

Sì ma infatti probabilmente non so di cosa parlo, nel senso che non ho mai fatto trekking di gruppo. Fin dalla prima uscita sono andato in in autonomia e quasi sempre in solitaria.
 
Io penso che chiunque sia pronto a farsi 1000 metri di dislivello un minimo all'ambiente sia interessato, a meno che non sia un masochista.
Ovvio che anche questo mondo è sputtanato dai social però è altrettanto vero che la tutela non può non passare, e lo dico a malincuore, dal mettere in moto un minimo di indotto economico.
southrim ti assicuro che c'è gente che si fa 1000m di dislivello solo per una foto! Sto qua è uno fissato con la palestra, discoteche ecc e non avrei mai pensato di vederlo in montagna. Purtroppo finito il lockdown, con i casini iniziali nelle spiagge, è andato a farsi sta camminata su una cima solo per dire che era "al top" sui social... :ka:
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Penso per lavorare nell'ambito valga solo la guardia forestale o il rifugista :rofl: e si tratta sempre di vite in cui si sbarca difficilmente il lunario al dunque.
Una guardia forestale che sbarca difficilmente il lunario....mah :pio: io direi che c'arrivano con mooolta calma (in tutti i sensi :rofl:)
 
Sui gruppi troppo numerosi concordo, sono una vera sciagura e andrebbe posto un limite. Riguardo la preparazione delle guide non ho esperienze in merito, devo però dire che domenica scorsa ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con una guida AIGAE nel PNALM e mi è sembrata una persona realmente appassionata e molto competente, sia in materia escursionistica che di conservazione, aree protette, legislazione e natura in generale. Come al solito dipende sempre da chi trovi.
Io non ci vedo nulla di male nel voler fare "soldi" seguendo la propria passione, anzi trovo che la divulgazione sia un'attività bellissima ed importante se condotta con piglio etico.
Il 90% delle mie escursioni avvengono in solitaria e sono quelle che amo di più, quindi è chiaro che non andrei mai ad un'escursione organizzata, però devo anche ammettere che provo piacere nel portare su amici che me lo chiedono e che, a volte, anche nella condivisione nascono giornate memorabili.
Ti quoto in tutto,in primis quando scrivi"se condotta con piglio etico",ecco è proprio questo che manca molto in Italia, trasversalmente in tutti i mestieri dal più nobile al più modesto.
 
spezzo due lance: in cansiglio, parco colli euganei e al vincheto di celarda hanno lavorato molto bene.
In cansiglio sni...sarà una buona gestione del bosco, ma ricordo che è artificiale!non si può dire che si va in cansiglio per ammirare un posto naturale storico come piuttosto quello di tarvisio o i rimasugli della silva lupanica a Muzzana e Carlino. Il problema è la popolazione degli ungulati che è aumentata di molto negli ultimi anni e non ho ben capito che azioni vogliano intraprendere per limitare che vengano mangiati i giovani faggi.
 
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