Dati
Data: 1 luglio 2016
Regione e provincia: Distretto di Poprad, regione di Presov, Slovacchia
Località di partenza: Popradske pleso
Località di arrivo: Rysy (e ritorno)
Tempo di percorrenza: 5 h + 4 h
Chilometri: 10 km + 10 km
Grado di difficoltà: EE/F
Descrizione delle difficoltà: Sezione con catene. Sotto la vetta alcuni passi di I grado.
Periodo consigliato: Sempre, con adeguata attrezzatura. Esposizione a sud
Segnaletica: Presente e buona
Dislivello in salita: 1350 m
Dislivello in discesa: 1350 m
Quota massima: 2503 m (Rysy)
Accesso stradale: parcheggio (a pagamento, 7€) alla piccola stazione ferroviaria di Popradske Pleso.
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7684
Descrizione
Dopo la delusione della mancata salita su Rysy, ho deciso di riprovarci il venerdì, giorno in cui la conferenza è ufficialmente chiusa ma molti rimangono per partecipare a meeting collaterali. Io sono libero e così ci riprovo, ma stavolta dalla parte slovacca. Dopo aver ricomprato un bel paio di scarponi Salewa ad un prezzo assolutamente non inferiore a quello italiano, prendo la macchina e mi dirigo verso l'altro lato dei Tatra.
Stavolta però con me c'è una simpatica ricercatrice polacca che ho conosciuto il giorno prima alla conferenza, e che, saputo il mio desiderio di salire sul Rysy, ha deciso di venire con me.
Anche stavolta c'è da sucarsi 4 km di asfalto, e anche stavolta l'asfalto finisce presso un lago, il Popradske pleso:
Presso cui ci fermiamo e ci rifocilliamo.
Il sentiero si inoltra in una bella valletta laterale:
finché si arriva ad una coppia di laghetti a quota 1900:
C'è anche da passare qualche lingua di neve residua, ma la giovane compagna di escursione non si tira indietro:
"Benvenuti nel regno libero di Rysy":
Al rifugio più alto dei Tatra, il Chata pod Rysami (2250 m), ci fermiamo per bere un tè e seguire le evoluzioni del tempo, che nel frattempo ha iniziato a guastarsi:
Dopo circa una mezz'ora il tempo si libera, via si riparte per la cima, e vi si arriva in circa 45':
Sul tetto di Polonia!
Nella foto successiva, quello in primo piano è il picco principale di Rysy, che è interamente compreso in Slovacchia ed è più alto della cima polacca di soli 4 metri. Inutile dire che saliamo anche quello:
Alcune prove di arrampicaggio:
ed evoluzioni sulla neve al ritorno:
Qualche foto anche alla sezione attrezzata:
La giornata si chiude così:
con una bellissima cima in tasca, ed una nuova amicizia!
A presto!
Data: 1 luglio 2016
Regione e provincia: Distretto di Poprad, regione di Presov, Slovacchia
Località di partenza: Popradske pleso
Località di arrivo: Rysy (e ritorno)
Tempo di percorrenza: 5 h + 4 h
Chilometri: 10 km + 10 km
Grado di difficoltà: EE/F
Descrizione delle difficoltà: Sezione con catene. Sotto la vetta alcuni passi di I grado.
Periodo consigliato: Sempre, con adeguata attrezzatura. Esposizione a sud
Segnaletica: Presente e buona
Dislivello in salita: 1350 m
Dislivello in discesa: 1350 m
Quota massima: 2503 m (Rysy)
Accesso stradale: parcheggio (a pagamento, 7€) alla piccola stazione ferroviaria di Popradske Pleso.
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7684
Descrizione
Dopo la delusione della mancata salita su Rysy, ho deciso di riprovarci il venerdì, giorno in cui la conferenza è ufficialmente chiusa ma molti rimangono per partecipare a meeting collaterali. Io sono libero e così ci riprovo, ma stavolta dalla parte slovacca. Dopo aver ricomprato un bel paio di scarponi Salewa ad un prezzo assolutamente non inferiore a quello italiano, prendo la macchina e mi dirigo verso l'altro lato dei Tatra.
Stavolta però con me c'è una simpatica ricercatrice polacca che ho conosciuto il giorno prima alla conferenza, e che, saputo il mio desiderio di salire sul Rysy, ha deciso di venire con me.
Anche stavolta c'è da sucarsi 4 km di asfalto, e anche stavolta l'asfalto finisce presso un lago, il Popradske pleso:
Presso cui ci fermiamo e ci rifocilliamo.
Il sentiero si inoltra in una bella valletta laterale:
finché si arriva ad una coppia di laghetti a quota 1900:
C'è anche da passare qualche lingua di neve residua, ma la giovane compagna di escursione non si tira indietro:
"Benvenuti nel regno libero di Rysy":
Al rifugio più alto dei Tatra, il Chata pod Rysami (2250 m), ci fermiamo per bere un tè e seguire le evoluzioni del tempo, che nel frattempo ha iniziato a guastarsi:
Dopo circa una mezz'ora il tempo si libera, via si riparte per la cima, e vi si arriva in circa 45':
Sul tetto di Polonia!
Nella foto successiva, quello in primo piano è il picco principale di Rysy, che è interamente compreso in Slovacchia ed è più alto della cima polacca di soli 4 metri. Inutile dire che saliamo anche quello:
Alcune prove di arrampicaggio:
ed evoluzioni sulla neve al ritorno:
Qualche foto anche alla sezione attrezzata:
La giornata si chiude così:
con una bellissima cima in tasca, ed una nuova amicizia!
A presto!
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