- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale della Majella
Dati
Dettagli gita: Vedere la Scheda Tecnica
Descrizione
Se hai voglia di camminare tanto, immerso nel silenzio e nella wilderness, la Maiella offre l'ambiente ideale. Infatti si presta molto bene alle camminate di più giorni, come volevo fare anche quest'anno a completamento della gita dell'anno scorso. Ma siccome la montagna non è fra le mie priorità, ho dovuto rimandare e ridurre a un giorno solo la mia escursione sulla Madre degli Appennini.
Per me la porta di ingresso alla Maiella è sempre stata la Direttissima al M. Amaro. Già l'anno scorso, dopo l'escursione, avevo pensato che la prossima volta che sarei tornato avrei cambiato punto di partenza; e invece quest'anno eccomi che sono stato nuovamente attratto da questo duro attacco alla vetta.
Sono arrivato dal M. Amaro fino alla Tavola Rotonda, e ritornato al M. Amaro salendo il lungo costone del Macellaro. Ho così percorso le creste sui lati delle valli. Si attraversa un paesaggio lunare, o desertico, dove a causa degli enormi spazi aperti il senso della dimensione tende a venir meno e ciò che sembra vicino è invece lontano e viceversa.
Dettagli gita: Vedere la Scheda Tecnica
Descrizione
Se hai voglia di camminare tanto, immerso nel silenzio e nella wilderness, la Maiella offre l'ambiente ideale. Infatti si presta molto bene alle camminate di più giorni, come volevo fare anche quest'anno a completamento della gita dell'anno scorso. Ma siccome la montagna non è fra le mie priorità, ho dovuto rimandare e ridurre a un giorno solo la mia escursione sulla Madre degli Appennini.
Per me la porta di ingresso alla Maiella è sempre stata la Direttissima al M. Amaro. Già l'anno scorso, dopo l'escursione, avevo pensato che la prossima volta che sarei tornato avrei cambiato punto di partenza; e invece quest'anno eccomi che sono stato nuovamente attratto da questo duro attacco alla vetta.
Sono arrivato dal M. Amaro fino alla Tavola Rotonda, e ritornato al M. Amaro salendo il lungo costone del Macellaro. Ho così percorso le creste sui lati delle valli. Si attraversa un paesaggio lunare, o desertico, dove a causa degli enormi spazi aperti il senso della dimensione tende a venir meno e ciò che sembra vicino è invece lontano e viceversa.