survival kit a blocchi

questo thread nasce da una riflessione scaturita leggendo l'illuminante opuscolo "dati per vivi" che inizia con quello che definisce il survival kit.
consiglia di tenerlo (cito testualmente) a portata di mano in casa, in auto, in escursioni, in viaggio.
continua dando regole d'oro, prima tra tutte quella di comporlo da se, personalizzandolo secondo le proprie esigenze.
considera poi che, quando arriva il guaio, generalmente se ne è sprovvisti, e ci si trova con i soli abiti che si indossa.
infatti personalmente cammino sempre con degli oggetti in tasca che già da soli costituiscono un mini kit.
si continua poi con una lista di 34 oggetti che sfusi riempirebbero uno zainetto ma che, a pensarci bene si presterebbero tantissimo ad essere organizzati per gruppi ed inseriti in macrocontenitori che a loro volta potrebbero essere portati a secondo delle esigenze.
si può iniziare con
- una scatoletta dove tenere un coltellino svizzero, un firesteel, esca per il fuoco, un fischietto, del cordino molto sottile, una piccola bussola, dei fiammiferi anti-vento, una coperta d'emergenza e quel poco altro che ci può entrare in base alle nostre esigenze, un mini EDC.
- a seguire un contenitore con un coltello più grande full tang, un seghetto a serramanico, una matassa di paracord ed una matassina di fil di ferro, un telo genere poncho, una borraccia di metallo con gavettino incluso utile per bollire l'acqua, del nastro americano e delle fascette fissa-cavi.
- sempre a parte il cambio di biancheria con mini confezioni d'albergo di sapone, shampo e bagnoschiuma, quindi spazzolino e dentifricio.
- in un contenitore stagno, o forse sarebbe bene che lo fossero tutti, il kit di pronto soccorso e separatamente quello dei farmaci personali.
- si conclude con una copertina il micropile, un tarp ed un fornello a pirolisi.
tutti questi contenitori potranno essere usati singolarmente, combinati tra loro o nella peggiore delle ipotesi tutti assieme per formare un BOB (Bug Out Bag).
 
Mi dai qualche riferimento a questo "dati per vivi" che non conosco?

Dopo aver letto diverse discussioni su questo tema, non riesco a risolvere alcuni dubbi su come questi kit vengono costruiti.
 
io non sono telepatico, non conoscendo il testo ,ma questo sistema lo adotto già da molto.Ho un carrellino in garage dove ho messo quasi tutto quello che ho e attingo al momento.Devo ancora organizzare il reparto vestiario e alimentazione,come contenitori base ,perchè per adesso mi limito alle uscite brevi di mezza giornata e non ne ho bisogno
 
Chi e' in cerca di motivazione: Fatevi un zainetto che vi tiene caldi e rifocillati e relativamente sicuri per 72 ore. In caso di emergenza sarete autosufficenti e liberereste risorse per andare ad aiutare chi ha piu' immediato bisogno: Vecchietti, infanti, portatori di Handicap ed altri.
Scegliete voi: Terremoto? Inondazione? Uragano? tromba d'aria? Lasciamo perdere la sommossa civica e guerrra nucleare o meno.... a quello bisognava pensaci prima.
La mia scelta per lo zainetto e' che sia meno tactic-looking possibile, da' nell' occhio e fa' gola. Meglio questo, te lo lasciano piu' in pace:

zaino-scuola-hallo-kitty.jpg
 
Chi e' in cerca di motivazione: Fatevi un zainetto che vi tiene caldi e rifocillati e relativamente sicuri per 72 ore. In caso di emergenza sarete autosufficenti e liberereste risorse per andare ad aiutare chi ha piu' immediato bisogno: Vecchietti, infanti, portatori di Handicap ed altri.
Scegliete voi: Terremoto? Inondazione? Uragano? tromba d'aria? Lasciamo perdere la sommossa civica e guerrra nucleare o meno.... a quello bisognava pensaci prima.
La mia scelta per lo zainetto e' che sia meno tactic-looking possibile, da' nell' occhio e fa' gola. Meglio questo, te lo lasciano piu' in pace:

Quoto. Parole sante.

Per il resto sono curioso anche io di vedere la pubblicazione
 
Io uso uno zainetto 2,99€ Quechua da 10l sempre pronto. Non tanto come survival kit ma come coso che ha in media tutto dentro quel che mi può servire in giro (che poi tra una cosa e un'altra, ha poncho/luce/bandana di lana+buff/qualcosa da mangiare/radio ecc... quindi è un mezzo survival kit).
Se in città magari pure uno zainetto del genere può istigare al furto o dare nell'occhio magari si può prendere un tascapane e passa la paura.
http://www.ebay.it/itm/Highlander-T...792462?hash=item463ad5ac0e:g:HEkAAOSweW5VVyjt

P.S.
Per il topic, io usavo questo sistema a matrioska ma in città. Borsello a tracolla con cose fondamentali infilato dentro lo zaino da 18L con "tutto il resto". :)
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

siccome tra campionamenti, pesca, lavori in campagna uso molti attrezzi, ho nel bagagliaio della macchina praticamente di tutto. il problema e' che dove vivo fanno tantissimi furti in casa e ogni volta che mi fermano spero che non mi scambino per un ladro o un teppista perche', per i lavori in campagna, ho sempre con me accettina e piede di porco (che ho trovato utilissimo per rompere ceppi vecchi con poca fatica). altra cosa: se uno gira sempre gli stessi posti e' facile farsi un kit adatto al luogo. se, come me, vi succede di passare in 4 ore dalle spiagge di chioggia ai boschi del friuli, vi assicuro che cambia tutto.

il concetto non e' male. che poi in italia non ci sia prevenzione e' vero, per fortuna solitamente e' talmente antropizzata che in qualche modo ce la caviamo (a meno di essere in posti dispersi o di un nuovo evento catastrofico che sia come effetti almeno pari al terremoto dell'aquila o al restare isolati in un paesino di 200 abitanti). un po' di prevenzione ci farebbe bene. magari non passare alle paranoie apocalittiche, una via di mezzo equilibrata :)
 
Ho visto una foto di un'americano così molto bene organizzato:
imitandolo ci si potrebbe organizzare con una scaffalatura metallica o libreria in legno (ikea) dove inserire dei contenitori in plastica trasparente con all'esterno scritto a caratteri cubitali il contenuto strettamente monotematico quindi medicinali, coperte, esche/fuoco, kit pesca, kit completi ecc. a lato appesi pieni o vuoti con su scritto sempre a caratteri cubitali il nome del componente della famiglia owner.
al momento del bisogno scappando e passando dall'immancabile garage americano (trattavasi di classica villetta monopiano con garage annesso) ogni membro della famiglia poteva allungare il braccio e prendere il suo zaino con dentro il suo kit personalizzato in base ad età e peso (tutti gli zaini erano uguali, marca e modello per un facile riconoscimento).
poi se serviva qualcosa in particolare ecco gli scatoli in plastica nella scaffalatura larga 120 ed alta 200.
piccolo, pratico ma cattivo :)
 
Spyrozzo leggo sempre con piacere le tue riflessioni xd...

Ottima l'idea di uno zaino diverso per ogni membro della famiglia.. Ho costretto i miei genitori a farsene uno tempo fa... Condividono un borsone in due.. Uno zaino sarebbe sicuramente meglio, ma vabbe
 
tengo a ribadire che le mie sono "semplici riflessioni" e non vogliono assolutamente essere "il verbo".
riflessioni nel caso qualcuno pensasse di adottare questa soluzione nell'eventualità dovesse abbandonare velocemente casa e dovesse passare la notte all'addiaccio.
poi sicuramente l'indomani arriverebbero i soccorsi, ma ritengo che almeno una notte intera, specialmente se invernale e piovosa, con la famiglia a carico, inclusi se possibile bambini piccoli o anziani, potrebbe non essere il massimo.
 
passiamo adesso alla modalità spyro, e cioè all'aspetto pratico anzichè solo quello teorico:
invece di sacrificare uno dei nostri preziosi zaini da trekking ci si può rivolgere ad amazon.
un esempio possibile potrebbe essere il Mil-Tec Military Army Patrol che si trova in formato 20/30/36/50 litri per un prezzo che oscilla, sempre su amazon tra i 30 ed i 42€

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secondo le recensioni sembra sia uno zainetto senza lode e senza infamia, a vantaggio ha le diverse tasche che consentono la razionalizzazione del contenuto, il sistema molle per eventuali aggiunte e la varietà di modelli.
lo schienale non sarà il massimo, ma non dovrete farci il Cammino di Santiago.
per i vari kit (medico, survival ssenziale ed altro) potete usare questi contenitori che si trovano in tutti i grandi store

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sono economici, trasparenti (si vene l'interno) e stagni.
per i capi d'abbigliamento potete usare delle sacche stagne. ottime quelle della AlpKit
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per il full tang da associare al kit, in pratica a fondo perduto, il nostro pusher di fiducia (passionepericoltelli) propone a circa 24€ l'Enzo Necker 70
20160314061717-eebe3831.jpg

in tutto è lungo 15,5 cm e quindi trova spazio ovunque.
come telone (da ferramenta) con 50gr in più si ha anzichè il 2x2 il 2x3, qui sono conti a farsi visto che il prezzo è mediamente invariato (circa 10€).
 
Confermo le recensioni dello zainetto anche se i litri dichiarati, a me, non sono sembrati veritieri (acquistati non da Amazon ma pur sempre MilTec). La tenuta all'acqua lascia molto il tempo che trova.

Ciao :si:, Gianluca
 
S

Speleoalp

Guest
...un cosa che secondo me è buona, paragonabile e parte integrante di ogni kit è la "scatola cranica" :woot::)
Visto che in quasi ogni località la società permette una gran bella cosa, quella di fare volontariato negli enti di soccorsi di svariato genere... penso che sia il "primo bagaglio" che potrebbe "riempire" e quindi conoscere una gran varietà di situazioni, attività e conoscenze varie molto utili e che sicuramente renderebbero le persone più a loro "agio" (per modo di dire) in caso si trovassero a loro volta in situazioni "particolari".

Perché il "kit" poi lo deve usare qualcuno e visto che le situazioni di cui si fà sempre esempio spaziano dalla natura, alla città, dalla mancanza di protezione, ai problemi fisici.... quindi sarebbe una base molto importante, che trovo sia anche molto interessante. Anche perché poi si pensa sempre "alle piccole cose", ma in situazioni d'emergenza è molto probabile che una persona "comune" si trova in una posizione in cui dover fare qualcosa di "serio e grosso".... soprattutto nelle situazioni citate in discussione.

Quindi, visto che ci sono questi interessi, tra "kit" - "cosa fare e come fare".... sarebbe una bella idea fare volontariato (se non come professione) in questi ambienti.... e si avrebbe un altro tipo di "KIT" a disposizione.
 
Chi e' in cerca di motivazione: Fatevi un zainetto che vi tiene caldi e rifocillati e relativamente sicuri per 72 ore. In caso di emergenza sarete autosufficenti e liberereste risorse per andare ad aiutare chi ha piu' immediato bisogno: Vecchietti, infanti, portatori di Handicap ed altri.
Scegliete voi: Terremoto? Inondazione? Uragano? tromba d'aria? Lasciamo perdere la sommossa civica e guerrra nucleare o meno.... a quello bisognava pensaci prima.
La mia scelta per lo zainetto e' che sia meno tactic-looking possibile, da' nell' occhio e fa' gola. Meglio questo, te lo lasciano piu' in pace:

zaino-scuola-hallo-kitty.jpg
Ottimo diversivo, ci metto dentro una roncola e un full tang di 18 cm di lama e posso andare dove voglio
 
Personalmente non sono un prepper, in ogni caso c'é una parte della normale attrezzatura da trekking che tengo raccolta insieme per le uscite in giornata o viaggi in una sacca stagna (quella fatta a zainetto richiudibile da 20 lt del decathlon):
-2 Coperte in Mylar
-fornello ad alcool con 250 ml di alcool
-gavetta
-fornellino bushcraft essentials
-kit fuoco (firesteel, accendino,esche cotone imbevuto in olio di paraffina)
-2 buste noodles o cous cous
-frutta secca
-filtro acqua sawyer mini
-boccettina amuchina
-mini bustina con farmaci/cerotti
-coltellino multiuso
-borsina a rete
-torcia a dinamo
-borraccia da 1 lt.

Questo costituisce la base a cui aggiungo equipaggiamento a seconda di quello che prevedo di fare e che mi farebbe comodo avere in caso di emergenza. Non la porto con me nella vita di tutti i giorni e credo non mi passerebbe mai per la mente di andare a sotterrarla/nasconderla da qualche parte. Non giudico chi ama essere "pronto a tutto" anche perché é giá difficile comprendere quali siano le proprie necessitá, figurarsi quelle altrui ma ritengo sia utopico. Come concetto mi trovo d'accordo con chi sostiene un approccio minimalista e magari investe piú nella preparazione fisica, nel know how (tecniche,territorio, primo soccorso, conoscenza piante...) piuttosto che nell'equipaggiarsi per ogni cosa. Ad esempio amo guardare i video di Gion Strambo su youtube perché son ricchi d'informazioni, ma non penserei mai di acquistare un'autoclave per l'autoproduzione di conserve alimentari o di girare in cittá con un marsupio con un mora ed un segaccio a serramanico. Mi spiace dirlo ma spesso su youtube si vedono video di prepper gravemente obesi con mille zaini, zainetti, coltelli e kit di ogni tipo quando un grosso limite alla sopravvivenza (anche non in caso d'emergenza) é rappresentato dalla condizione fisica. Poter correre, avanzare inginocchiati, potersi arrampicare, camminare per lunghe distanze sembrano passare in secondo piano rispetto al poter disporre di un set di punte da freccia da riporre nel portafoglio ed é in questo frangente che si ricade nella coperta di linus trasformando quella che é una disciplina seria in un'ossessione: nessun setup ci salverá mai dall'insicurezza causata dalla consapevolezza di non essere fisicamente e mentalmente adeguati.
Oltretutto ogni cosa di cui si dispone é bene saperla usare e la cosa non é per nulla scontata.
Personalmente ritengo che avere un normale set da escursionismo (zaino, tenda, sacco a pelo, scarponi ed abbigliamento tecnico), una dispensa casalinga normale (biscotti, scatolette, pasta, riso) ed un'esperienza di trekking fatta sui sentieri e non su monitor e tastiera coprono la stragrande maggioranza delle possibili necessitá dell'uomo ordinario in caso di crisi.
 
S

Speleoalp

Guest
...piccolo appunto, non per aprire una polemica ma solo come precisazione (non ne faccio parte, ma una volta ragionavo uguale e poi mi hanno messo via). L'aspetto fisico non è per forza di cose sinonimo di condizione fisica. Ho conosciuto persone, quelle di cui parlavo e di avermi messo via... che a vederle sembravano "persone da poltrona" (molto, molto grosse) e poi si facevano migliaia di metri di dislivello a corsa, senza fermarsi. Percorsi e sentieri tra i più impegnativi, a detta di alpinisti, escursionisti esteticamente al "top". Sia in su che in giù... e km e km di distanza. Poi ovviamente ci sono sicuramente un sacco di persone che "predicano e mostrano molto" ma solo da "salotto o zona preparata".... questo è certo, ma un po' come in ogni ambiente.
Questo solo per scagliare una freccia a favore di chi viene discriminato a priori in base al proprio aspetto fisico ;)
 
Allora preciso meglio: non é questione di addominali scolpiti o muscoli d'acciaio ma ognuno di noi dovrebbe con umiltá conoscere i propri limiti e con buonsenso chiedersi se si sente mentalmente e fisicamente pronto ad affrontare un'emergenza prima ancora di preoccuparsi dell'equipaggiamento.

Qui non di tratta di discriminare, non é neppure un concorso di bellezza. Ma che una persona "gravemente obesa" sia in svantaggio qualora sia richiesta una prestazione fisica mi pare un fatto inconfutabile. Al pari una molto preparata ed esperta é in vantaggio rispetto a chi é solo carico di gadget e kit che non sa utilizzare.
 
Ultima modifica:
S

Speleoalp

Guest
Certo, il discorso lo condivido perché è applicabile anche al mio modo di vedere/esperienze, anche se con qualche differenza ;)
 
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