- Parchi delle Marche
-
- Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Regione e provincia: marche,AP--
Località di partenza: canale dei Mezzi Litri--forca di presta
Località di arrivo: // //
Tempo di percorrenza: 2h circa
Chilometri: 2h
Grado di difficoltà: EE++
Descrizione delle difficoltà: forti pendenze e tratti molto esposti --pericolo caduta sassi
Segnaletica: omini di pietra
Descrizione
giornate di noia e voglia arretrata di provarlo questo sentiero ci hanno spinto a portarci ancora una volta sul vettore..
questa volta per provare la prima parte della via del canalino..infatti la premessa, non avendo l'attrezzatura adatta, era "arriviamo dove possiamo..senza esagerare.."
ed invece qualche rischio l'abbiamo preso perchè un pò di neve e ghiaccio c'erano e i tratti sono molto esposti..
e noi essendo sprovvisti di ramponi ci siamo dovuti fermare a metà dell'ultimo canale prima dell'agognata grotta..
insomma siamo andati a roma e non abbiamo visto il papa.. in compenso la fatica, poca a dir la verità, è stata ripagata da scorci spettacolari e da un piacevole sole
volendo provarlo l'itinerario inizia dal canale dei Mezzi Litri, 1,8 km prima di Forca di Presta, 1300 m circa..qui troviamo unbel piazzale dove parcheggiare i prati in direzione del canale
arrivati sul fondo si prende a destra una netta traccia che sale
e dopo il primo tratto, ripido, si inizia a traversare il versante senza più impennate
si passano diversi canaloni e si arriva infine sul bordo di un canalone che scende diretto dal bordo sinistro della Piramide
Si scende nel canalone senza perdere quota e, rimontato l'altro versante, ci si trova alla base delle placche dell'Aia della Regina --1700 m circa--poco sotto la grotta delle fate
sul sentiero troviamo diversi omini di pietra, ma non è sempre ben marcato..
come detto noi non abbiamo avuto il piacere di incontrare le fatine ma è stata comunque una bella uscita e quest'estate ci torneremo sicuramente..
ps: a proposito di fate questa è la leggenda..
La storia vuole che, bellissime fate scintillanti, legate da un sortilegio alla Sibilla, una malvagia maga, scendevano a valle, durante la notte, per danzare con i pastori del luogo.
Ogni fata rappresentava un elemento della natura, il fuoco, la neve, l’acqua, i fiori e così via.
Questi incontri di danza e di magia si interruppero quando uno dei pastori, scoprì che queste fate, al posto delle gambe, avevamo zampe di capra.
Le fanciulle scapparono, tornarono nella grotta e non si fecero più vedere.
Con i loro piedi caprini, nella loro folle corsa, segnarono per sempre la parete di Monte Vettore, creando quella che tutt'oggi viene chiamata "la Strada delle Fate"
Oggi questa leggenda viene rievocata con una festa al paese di Pretare: una festa che dura da più di 50 anni.
sembra la testa di un lupo..o sono un visionario
che sia stata una delle fate !!
porcino del vettore !!
Località di partenza: canale dei Mezzi Litri--forca di presta
Località di arrivo: // //
Tempo di percorrenza: 2h circa
Chilometri: 2h
Grado di difficoltà: EE++
Descrizione delle difficoltà: forti pendenze e tratti molto esposti --pericolo caduta sassi
Segnaletica: omini di pietra
Descrizione
giornate di noia e voglia arretrata di provarlo questo sentiero ci hanno spinto a portarci ancora una volta sul vettore..
questa volta per provare la prima parte della via del canalino..infatti la premessa, non avendo l'attrezzatura adatta, era "arriviamo dove possiamo..senza esagerare.."
ed invece qualche rischio l'abbiamo preso perchè un pò di neve e ghiaccio c'erano e i tratti sono molto esposti..
e noi essendo sprovvisti di ramponi ci siamo dovuti fermare a metà dell'ultimo canale prima dell'agognata grotta..
insomma siamo andati a roma e non abbiamo visto il papa.. in compenso la fatica, poca a dir la verità, è stata ripagata da scorci spettacolari e da un piacevole sole
volendo provarlo l'itinerario inizia dal canale dei Mezzi Litri, 1,8 km prima di Forca di Presta, 1300 m circa..qui troviamo unbel piazzale dove parcheggiare i prati in direzione del canale
arrivati sul fondo si prende a destra una netta traccia che sale
e dopo il primo tratto, ripido, si inizia a traversare il versante senza più impennate
si passano diversi canaloni e si arriva infine sul bordo di un canalone che scende diretto dal bordo sinistro della Piramide
Si scende nel canalone senza perdere quota e, rimontato l'altro versante, ci si trova alla base delle placche dell'Aia della Regina --1700 m circa--poco sotto la grotta delle fate
sul sentiero troviamo diversi omini di pietra, ma non è sempre ben marcato..
come detto noi non abbiamo avuto il piacere di incontrare le fatine ma è stata comunque una bella uscita e quest'estate ci torneremo sicuramente..
ps: a proposito di fate questa è la leggenda..
La storia vuole che, bellissime fate scintillanti, legate da un sortilegio alla Sibilla, una malvagia maga, scendevano a valle, durante la notte, per danzare con i pastori del luogo.
Ogni fata rappresentava un elemento della natura, il fuoco, la neve, l’acqua, i fiori e così via.
Questi incontri di danza e di magia si interruppero quando uno dei pastori, scoprì che queste fate, al posto delle gambe, avevamo zampe di capra.
Le fanciulle scapparono, tornarono nella grotta e non si fecero più vedere.
Con i loro piedi caprini, nella loro folle corsa, segnarono per sempre la parete di Monte Vettore, creando quella che tutt'oggi viene chiamata "la Strada delle Fate"
Oggi questa leggenda viene rievocata con una festa al paese di Pretare: una festa che dura da più di 50 anni.
sembra la testa di un lupo..o sono un visionario
che sia stata una delle fate !!
porcino del vettore !!
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