Questo mi sa che proprio non interesserà a nessuno, ma ultimamente sto subendo molto il fascino di quel periodo storico in cui le canoe dei nativi americani vengono "manipolate" dagli europei che si stabiliscono in Canada, nelle zone di confine ancora inesplorate, e vengono impiegate per i lunghi viaggi necessari ai trappers in cerca di oro od alle famose compagnie di "fur trade" (commercio di pellicce).
Non si può parlare di questo periodo senza imbattersi nella iconica " Chestnut Canoe Company ", l'azienda che più di tutte ha lasciato il segno tra quelle dedite alla produzione delle celebri canoe in doghe di cedro ricoperte da una tela impermeabilizzata (wood-on-canvas). Un segno talmente profondo che ancora oggi, i moderni produttori, hanno a catalogo modelli il cui progetto si rifà alle linee delle gloriose Chestnut in lego e tela (su tutti la Prospector, canoa che quasi ogni produttore odierno ha in catalogo con qualche piccola differenza tra un marchio e l'altro).
Ancora oggi esistono artigiani in Canada che producono canoe utilizzando gli stampi originali Chestnut, che sono stati venduti alla chiusura dell'azienda negli anni '70... ed ancora moltissime canoe -ormai centenarie - costruite da questa azienda sono ancora in servizio. (c'è un bellissimo gruppo Facebook di persone che utilizzano canoe Chestnut)
link alla recensione del libro:
https://marconolby.altervista.org/t...M8tLuOv4X7uD-xYOTTMEF7f4PB2x_byHfY_Ih2DKNtVQE
Concludo citando una frase dalle prime pagine, una frase che mi ha colpito parecchio perchè per me - come canoista di questa generazione- sono abituato a pensare con naturalezza che i materiali siano carbonio, kevlar e polietilene. Ma questa è una verità solo negli ultimi 40 anni circa, che sono nulla rispetto ai millenni in cui la canoa si è sviluppata dalle forme più primitive a quelle attuali:
Non si può parlare di questo periodo senza imbattersi nella iconica " Chestnut Canoe Company ", l'azienda che più di tutte ha lasciato il segno tra quelle dedite alla produzione delle celebri canoe in doghe di cedro ricoperte da una tela impermeabilizzata (wood-on-canvas). Un segno talmente profondo che ancora oggi, i moderni produttori, hanno a catalogo modelli il cui progetto si rifà alle linee delle gloriose Chestnut in lego e tela (su tutti la Prospector, canoa che quasi ogni produttore odierno ha in catalogo con qualche piccola differenza tra un marchio e l'altro).
Ancora oggi esistono artigiani in Canada che producono canoe utilizzando gli stampi originali Chestnut, che sono stati venduti alla chiusura dell'azienda negli anni '70... ed ancora moltissime canoe -ormai centenarie - costruite da questa azienda sono ancora in servizio. (c'è un bellissimo gruppo Facebook di persone che utilizzano canoe Chestnut)
link alla recensione del libro:
https://marconolby.altervista.org/t...M8tLuOv4X7uD-xYOTTMEF7f4PB2x_byHfY_Ih2DKNtVQE
Concludo citando una frase dalle prime pagine, una frase che mi ha colpito parecchio perchè per me - come canoista di questa generazione- sono abituato a pensare con naturalezza che i materiali siano carbonio, kevlar e polietilene. Ma questa è una verità solo negli ultimi 40 anni circa, che sono nulla rispetto ai millenni in cui la canoa si è sviluppata dalle forme più primitive a quelle attuali:
tradotto:Canoes have been constructed of tin, rubber, aluminum, fibreglass, Kevlar, ABS, graphite com- pounds, even concrete. But these materials are incongruous with the purpose of most canoes as vehicles that transport us into the unknown wilderness of quiet rivers, plodding moose, and the call of the loon.
There is no escaping the contradictory message when sitting in a canoe built of artificial materials- most of which are products of some of the greatest pollution the earth has ever known-while ostensi- bly exploring the wilderness to enjoy nature. The canoe can help to teach us something about natural beauty and respect for the world around us by giving us harmless access-if we choose it-to pristine wilderness.
Le canoe sono state costruite con stagno, gomma, alluminio, fibra di vetro, Kevlar, ABS, composti di grafite e persino cemento. Ma questi materiali sono incongrui con lo scopo della maggior parte delle canoe come veicoli che ci trasportano nelle terre selvagge e sconosciute di fiumi tranquilli, degli alci e dei richiami delle gavie.
Non si può sfuggire al messaggio contraddittorio quando si è seduti su una canoa costruita con materiali artificiali – la maggior parte dei quali sono causa del più grande inquinamento che la terra abbia mai conosciuto – mentre si esplorano zone selvagge per goderci la natura. La canoa può aiutare ad insegnarci qualcosa sulla bellezza naturale e sul rispetto per il mondo che ci circonda dandoci un accesso innocuo, se lo scegliamo, alla natura incontaminata.